Il
cielo era completamente ricoperto di nuvole, probabilmente si sarebbe
messo a
piovere da un momento all’altro. Ahiru camminava distratta
per la città, con lo
sguardo perso nel vuoto, tutto intorno a lei sembrava essere un sogno,
“Un bel
sogno diventato un incubo.” si disse mentalmente.
Arrivò ad un ponte che dava
su un torrente che attraversava tutta la città. Si fermo a
guardare il suo
riflesso nell’acqua azzurra e trasparente sotto di lei.
- E’ la
cosa giusta…devo farlo…- sciolse la
catenella che teneva il pendente rosso rubino. Lo mise al di fuori del
ponte,
con l’intenzione di gettarlo in acqua.
Ahiru
stava per lasciar cadere il ciondolo,
quando una voce la fermò. – Non ci provare !- la
voce di un uomo, minacciosa e
cupa, riempì il silenzio intorno a lei. Il tempo si
fermò: l’acqua, gli
uccelli, le voci delle persone del paese, tutto si zittì. Il
vecchio che le
aveva consegnato quel gioiello spuntò fuori da uno specchio
vicino a lei. – Lei
è il vecchio che mi ha dato il pendente !!- - Proprio
così, il mio nome è
Drosselmeyer. Dimmi piccina cosa stai facendo ?- lei abbassò
lo sguardo triste,
- Non voglio più essere Princess Tutù, non se
faccio del male a Mytho.- il viso
dell’uomo si contrasse in una smorfia di disprezzo,
– Non vuoi più vedere il
sorriso del tuo principe ? Pensavo che volessi che il ragazzo
ritornasse a
sorridere e a provare emozioni ?- Ahiru fu colpita da quelle parole, le
riportarono in mente il motivo del perché era diventata
Tutù, ma poi le ritornò
in mente la scena a cui aveva assistito poco prima. - Mytho non
desidera
sorridere e io non posso imporglielo !- Ahiru mise fuori la mano con il
ciondolo. – NO ! Non puoi !- Ahiru aprì la mano e
il ciondolo cadde nell’acqua
scorrente del torrente, Drosselmeyer sparì nello specchio
con il viso contratto
in una smorfia di odio. “Questa non ci voleva !” Ahiru era tornata ad
essere una semplice
paperella gialla, saltò nel fiume sottostante e si
lasciò trasportare dalla
corrente, senza una meta o un luogo in cui andare.
Ahiru
nuotava triste nel fiume, senza prestare attenzione dove la corrente la
portasse.
Ad un certo punto, alzò lo sguardo e vide Mytho
che…”Mon Dieu ! Cosa sta
facendo ?!” -
Quack !! Quack !!-
Mytho si lasciò cadere in acqua, -
Quaaaaaack !!- “Oh Dieu !! E adesso che faccio !?”
S’immerse con la testa per
vedere cosa stesse succedendo. Mytho era avvolto da una strana bolla
rossa e
nera che lo portava sempre più in profondità,
poteva sentire una voce femminile
che parlava, ma non riusciva a capire cosa stesse dicendo. La sua
attenzione
venne catturata da una musichetta che conosceva molto bene. Ahiru
ritornò in
superfice e vide Edel che suonava il suo carillon. – Ciao,
Ahiru.- la ragazza
cominciò a starnazzare e a muovere le ali per far capire a
Edel quello che
stava succedendo, – Capisco, quindi immagino che tu rivoglia
questo…- aprì una
mano e dentro c’era il medaglione rosso rubino che le aveva
donato
Drosselmeyer, “Ma mi avrà veramente capito ?
Comunque, si ! Voglio il pendente!!”
– Grazie Edel ! Ma
come facevi a sapere che
io…- - Non dimenticare che il tuo compito è
riportare il sorriso al principe,
non arrenderti alle prime difficoltà, quello che
è successo è solo uno spiacevole
gioco del destino. Per quello che volevi chiedermi, te lo
spiegherò quando avremo
tempo.-
Intanto
Mytho continuava a scendere nelle profondità del fiume, la
bolla che lo
avvolgeva lo proteggeva dall’acqua e dalla pressione, mentre
la voce continuava
a parlargli. – Perché mio bel principe hai paura
di Princess Tutù ?- -
Perché…perché…io non lo
so.- la voce rimase in silenzio per un po’, perplessa
,forse, da quella risposta.
All’improvviso,
la bolla venne spazzata via da un vortice, creato dalla ballerina che
girava
velocemente sulle punte, allontanando l’entità
misteriosa e oscura. Intorno a
loro due c’erano delle colonne molto antiche e distrutte dal
tempo, il
pavimento di ciottoli che ricopriva il fondo del torrente era ricoperto
a
chiazze da piccoli ciuffetti di
alghe.
Molto probabilmente quel luogo faceva parte di una vecchia
città che sorgeva
prima di quella che ora stava in superficie. – Mytho ti
prego, torna indietro.
– lo chiamò dolcemente Tutù, il
principe fece qualche passo indietro, il suo
impaurito e tremante, - Per favore…- - Perché non
lo lasci in pace ?- la voce
seducente di prima si era fatta dura e aspra, come se fosse arrabbiata.
– Tu
chi sei ?- - Non vedi che ha paura di tè ? Perché
ti ostini a stargli vicino ?-
Ahiru non seppe cosa dire, guardava il suo bel principe che tremava
dalla
paura, ogni secondo era come una pugnalata al cuore. Fece
l’unica cosa che
poteva fare: ballare.
–
Voglio che ritorni a sorridere.- - Come ?- la voce seducente era
visibilmente
confusa, – Desidero che torni a sorridere…- gli
occhi ricominciarono a bruciare,
non voleva piangere di nuovo, non davanti a lui, -…voglio
che sia felice…- ma
prepotenti e senza pudore, le lacrime scesero sul volto bello e giovane
della
ragazza dai capelli color del rame, -…io non volevo farlo
soffrire !!- si
accasciò a terra con le mani che le coprivano il volto,
asciugando si le
lacrime che si disperdevano nell’acqua circostante come
piccole perle di vetro.
–
Tutù…- Mytho si avvicinò lentamente,
con sguardo triste, – Non piangere, non
voglio che tu pianga.- Ahiru alzò lo sguardo. –
Tornerò con tè, se questo ti
farà felice.- la ragazza sorrise felice per le parole del
giovane, ma non fu
ancora convinta, – Ma non hai paura di me ?- Mytho scosse
piano la testa e fece
un piccolo sorriso, – Non ne ho alcun motivo, tu sei sempre
stata gentile con
me e la tua danza mi ha fatto provare uno strano calore
qui…- il giovane
appoggiò una mano al petto, la ragazza prese la mano che il
principe le tendeva
e si rialzò in piedi.
Un
getto d’acqua si formò sotto i loro piedi e li
portò in superfice, - Perché
torni con lei ? Non capisco, pensavo che avessi paura…ma
forse avevi solo paura
di provare dei sentimenti dopo tanto tempo…-
l’entità sparì nel nulla, come un
sogno che si dissolve nell’aria. Chi fosse e cosa volesse
nessuno lo sa.
Rue
era nella propria camera, che osservava il cofanetto sopra il comodino
davanti
a lei, il suo sguardo era cambiato completamente da quello delle ore
precedenti, colmo di ansia e confusione. Ora sapeva cosa doveva fare.
Da
quando era tornata Princess Tutù, cose strane accadevano.
Rue aveva ricordato
la sua vera identità, che era rimasta assopita nella sua
mente per molto tempo.
Lei era Princess Kraehe, la figlia del grande Corvo, innamorata del bel
principe e nemica della piccola e indifesa Princess Tutù. Quale sarà il
suo destino ? Ha davvero il
cuore macchiato di sangue di corvo ?
Mytho
era uscito per prendere una boccata d’aria, nel giardino
della scuola. Le
nuvole nere si erano allontanate senza bagnare il terreno, mostrando il
cielo
azzurro e il sole luminoso e caldo. I fiori erano in piena fioritura e
il profumo
intenso delle rose profumava l’aria fresca e leggera.
Ahiru
aveva superato da poco i cancelli dell’accademia, quando il
suo ciondolo
cominciò a brillare intensamente.
Intanto
Kraehe e Mytho ballavano senza sosta, mentre lei cercava di farlo
cadere nella
sua rete intrecciata con tanta cura e perfezione, in qui una volta
caduto gli
sarebbe stato impossibile liberarsene. – Io ti amo, voglio
che tu stia sempre
con me, e tu ?- - Io…io…voglio quello che vuoi
tu.- sul volto della ragazza si
dipinse un sorriso compiaciuto, – Bene…- si
avvicinò per baciare Mytho, quando
un ventaglio bianco e oro si mise tra loro due, impedendo alla mora di
baciare
il ragazzo.
-
Kraehe ?…Non dire bugie ! Lui non è il tuo
principe è quello di Rue !- sul
volto della nuova ragazza si dipinse un sorriso freddo e stanco,
– Ma davvero ?
Non m’interessa ! – le due si guardarono con
sguardo truce e in segno di sfida.
– Oh mio povero principe senza cuore, non devi ascoltare
quella ballerina da
strapazzo, io starò con te per sempre. Non dovrai
più soffrire con me al tuo
fianco….- avvicinò la bocca
all’orecchio del principe, sussurrando parole
d’amore che annebbiavano la mente del giovane. - Non
ascoltarla !!- - Princess
Kraehe !! Lascia
subito Mytho !- una voce
maschile interruppe la principessa nera come la notte più
scura. Un cavaliere
con un’armatura argentea e una spada era in mezzo al
giardino, il volto coperto
da una maschera bianca come la neve. – Chi sei ?!- chiese
truce Kraehe,
irritata per essere stata interrotta.
Il
ragazzo si avvicinò lentamente, il mantello che indossava
veniva sollevato
dall’aria leggera, mentre l’armatura tintinnava ad
ogni passo del misterioso
ragazzo.
-
Io sono il fedele cavaliere del principe, pronto a dare la vita per
proteggerlo,
tu non hai nessun diritto di toccarlo, lascialo immediatamente !!- - Se
è così
non c’è problema, visto che la tua vita si
spegnerà tra poco.- con una
giravolta e un movimento della mano, un vento fortissimo si
scagliò sul nuovo
arrivato. Lui si riparò con le braccia mentre Kraehe fece un grande salto
in cielo,
oscurando il sole; il cavaliere fece lo stesso, lei fece una spaccata
in aria
mentre lui impugnava la spada contro la ballerina.
S’incontrarono a mezzaria,
Kraehe fu tagliata alla vita dalla spada affilata e cadde a terra,
perdendo
così il frammento del cuore che aveva portato con se. Il
cavaliere atterrò in
ginocchio sull’erba verde e morbida del prato. Kraehe si mise
una mano alla
vita, stava perdendo sangue, in quelle condizioni non avrebbe potuto
combattere
ancora.– Dannazione…- detto ciò,
Princess Kraehe sparì in una nuvola di piume
nere. La maschera del cavaliere si frantumò, rotta dal colpo
della ragazza,
mostrando così il volto del misterioso cavaliere.
– Mon Dieu ! Fakir !- gl’occhi
del moro erano fissi sul principe. Tutù si mosse per andare
a recuperare il
frammento caduto ma venne subito fermata dal moro, – Non
muoverti !- Fakir
si alzò e si diresse verso Mytho.
-
Ti strapperò il cuore un ultima volta, così non
dovrai più soffrire…- -Va
bene.- ad Ahiru si spalancarono gli occhi dall’orrore,
– Cosa ?! NO !!- Fakir
alzò la spada e si preparò a colpire il cuore di
Mytho. A pochi centimetri dal
cuore Tutù lo fermò con il suo ventaglio, che era
più duro del diamante. – Non
farlo !- - Levati, se non vuoi che ti faccia del male !- la spada
premeva con
decisione sul ventaglio bianco e rosa della principessa, ma che non
voleva
saperne di rompersi. – Fakir, fermati !!- la voce di Mytho
fermò il giovane in
armatura, con un colpo di ventaglio, Tutù riuscì
a lanciare via la spada di
Fakir, disarmando così l’avversario. La spada era
caduta a pochi centimetri da
Mytho, egli la prese e mise l’impugnatura a terra, con le
mani tenne la lama
puntata sul suo petto. – Questo è un mio compito.-
- No, non farlo !- - Si
Mytho, è per il tuo bene !- Tutù fece per
prendere la spada, ma Fakir le prese
le braccia con le mani e la tenne ferma, – Non farlo ! Non
vuoi più sorridere
?! Non vuoi più essere il vero te!!- - Non ascoltarla !!- la
ballerina cercò di
liberarsi dalla stretta del ragazzo, senza avere successo, - Io voglio
che tu
sia felice, voglio poter vedere tutte le tue varie espressioni !!
Voglio vedere
il vero Mytho !!- le parole della ragazza colpirono Mytho che
alzò gli occhi
verso di lei. Alcune lacrime riempirono gli occhi della giovane.
–
Mi dispiace…- quelle parole lasciarono tutti sorpresi,
compreso Fakir, -
…raccogliere i frammenti del tuo cuore è tutto
quello che io posso fare, mi dispiace
di non poter essere d’aiuto in altro modo…- le
lacrime bagnarono l’erba sotto
di lei. Un suono metallico attirò gli sguardi del cavaliere
e della ballerina.
La spada era stata gettata a terra e Mytho sorrideva gentile alla
ragazza
dagl’occhi celesti. Fakir lasciò la ragazza,
infastidito e sorpreso - Se questa
è la tua scelta…- scomparve nell’ombra,
lasciando una sensazione di solitudine
e tristezza nell’aria.
–
Mytho…- -
Ti prego, porgimi i frammenti del mio cuore.
- lei annuì e andò a recuperare i pezzi che erano
stati rubati da Kraehe. Posò le
mani sul petto del giovane e la pietra rossa ritornò a far
parte del cuore
frammentato del principe.
Ora
mancavano solo due frammenti. Aveva recuperato la
paura, la felicità e la rabbia; doveva
trovare l’amore e la solitudine.
Mytho
fece un pallido sorriso. – Grazie. –
quell’ unica parola era riuscita a
riempirle il cuore di gioia.
– Di
niente.- anche lei ricambiò il sorriso e
con sua grande sorpresa, lui si inginocchiò e le prese una
mano baciandola
dolcemente. – Dimmi, cosa provi per me ? Io lo voglio
sapere.- Ahiru rimase
spiazzata da quella domanda. – Io…io…-
si liberò dalla presa del ragazzo e
corse via senza dare una risposta, – Tutù !-
-
A quanto pare il nostro principe comincia ad avere una propria
volontà.…
Mancano ormai pochi frammenti, ma non sarà facile
recuperarli, ci sano ancora
molte prove che dovranno superare.-