Anime & Manga > Princess Tutù
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Autore: hurricane venus    19/05/2013    1 recensioni
Un principe senza cuore, un cavaliere che non è in grado di proteggere le persone che ama, una ragazza che non sa chi è e infine una papera che diventa principessa. Il loro destino è unito e i fili che li legano sono controllati da un'entità oscura e nera come la notte. Riusciranno ha prendere in mano le redini del gioco e così controllare la loro vita ?
Genere: Fantasy, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il cielo era completamente ricoperto di nuvole, probabilmente si sarebbe messo a piovere da un momento all’altro. Ahiru camminava distratta per la città, con lo sguardo perso nel vuoto, tutto intorno a lei sembrava essere un sogno, “Un bel sogno diventato un incubo.” si disse mentalmente. Arrivò ad un ponte che dava su un torrente che attraversava tutta la città. Si fermo a guardare il suo riflesso nell’acqua azzurra e trasparente sotto di lei. – Perché ? Perché ha paura di me ? Cosa ho fatto di sbagliato !?! Pensavo che anche lui volesse indietro il suo cuore, ma probabilmente mi sono sbagliata…- chiuse gli occhi e si concentrò sul suono dell’acqua che scorreva, il vento fresco le accarezzava il viso e le scompigliava i capelli. Ritornò a guardare l’acqua distratta, con sguardo triste e gli occhi lucidi. – Forse non dovrei più essere Princess Tutù. A quale scopo ormai ? Ma se rinuncio non potrò mai più vedere Rue, Melany e Sonia…- scosse forte la testa, -…devo farlo per lui !- le lacrime ritornarono impetuose a bagnare il viso della giovane ragazza, che le asciugò velocemente, dandosi della sciocca.
 - E’ la cosa giusta…devo farlo…- sciolse la catenella che teneva il pendente rosso rubino. Lo mise al di fuori del ponte, con l’intenzione di gettarlo in acqua.

Ahiru stava per lasciar cadere il  ciondolo, quando una voce la fermò. – Non ci provare !- la voce di un uomo, minacciosa e cupa, riempì il silenzio intorno a lei. Il tempo si fermò: l’acqua, gli uccelli, le voci delle persone del paese, tutto si zittì. Il vecchio che le aveva consegnato quel gioiello spuntò fuori da uno specchio vicino a lei. – Lei è il vecchio che mi ha dato il pendente !!- - Proprio così, il mio nome è Drosselmeyer. Dimmi piccina cosa stai facendo ?- lei abbassò lo sguardo triste, - Non voglio più essere Princess Tutù, non se faccio del male a Mytho.- il viso dell’uomo si contrasse in una smorfia di disprezzo, – Non vuoi più vedere il sorriso del tuo principe ? Pensavo che volessi che il ragazzo ritornasse a sorridere e a provare emozioni ?- Ahiru fu colpita da quelle parole, le riportarono in mente il motivo del perché era diventata Tutù, ma poi le ritornò in mente la scena a cui aveva assistito poco prima. - Mytho non desidera sorridere e io non posso imporglielo !- Ahiru mise fuori la mano con il ciondolo. – NO ! Non puoi !- Ahiru aprì la mano e il ciondolo cadde nell’acqua scorrente del torrente, Drosselmeyer sparì nello specchio con il viso contratto in una smorfia di odio. “Questa non ci voleva !”  Ahiru era tornata ad essere una semplice paperella gialla, saltò nel fiume sottostante e si lasciò trasportare dalla corrente, senza una meta o un luogo in cui andare.

 Mytho si alzò dal letto, i suoi occhi avevano una strana luce, come se fosse stato ipnotizzato. Fakir era a lezione, mentre il bel principe aveva avuto un permesso speciale, per restare a riposare dopo lo shock accaduto qualche ora prima. Come un pupazzo senza volontà si diresse fuori dall’edificio della scuola. Una voce nella sua testa lo chiamava: una voce seducente, che gli accarezzava dolcemente le orecchie con le sue parole velate di miele.  “Vieni da me, io sono tua amica, non ti farò alcun male…” Mytho camminava tra la folla del paese, senza rendersi realmente conto di quello che stava succedendo. Arrivato vicino a una sponda del torrente i suoi occhi tornarono normali, vacui e indifferenti. – Dove mi trovo ?- - Ti ho portato io qui, perché posso aiutarti…- la voce suadente di prima, parlò in modo così allettante e dolce che incantò in bel principe, cha ascoltò attentamente. - Aiutarmi ? Aiutarmi per cosa ?- la voce ci mise un attimo a rispondere a quella domanda, – Io posso proteggerti da Princess Tutù.- Lo sguardo di Mytho si riempì di paura e terrore al suono di quel nome, se quella voce poteva portarlo lontano dalla ragazza in tutù, avrebbe fatto qualsiasi cosa.
Ahiru nuotava triste nel fiume, senza prestare attenzione dove la corrente la portasse. Ad un certo punto, alzò lo sguardo e vide Mytho che…”Mon Dieu ! Cosa sta facendo ?!”  - Quack !!  Quack !!- Mytho si lasciò cadere in acqua, - Quaaaaaack !!- “Oh Dieu !! E adesso che faccio !?” S’immerse con la testa per vedere cosa stesse succedendo. Mytho era avvolto da una strana bolla rossa e nera che lo portava sempre più in profondità, poteva sentire una voce femminile che parlava, ma non riusciva a capire cosa stesse dicendo. La sua attenzione venne catturata da una musichetta che conosceva molto bene. Ahiru ritornò in superfice e vide Edel che suonava il suo carillon. – Ciao, Ahiru.- la ragazza cominciò a starnazzare e a muovere le ali per far capire a Edel quello che stava succedendo, – Capisco, quindi immagino che tu rivoglia questo…- aprì una mano e dentro c’era il medaglione rosso rubino che le aveva donato Drosselmeyer, “Ma mi avrà veramente capito ? Comunque, si ! Voglio il pendente!!” – Quaaack !- doveva suonare come un sì alle orecchie della ragazza che gli gettò il ciondolo, Ahiru fece un salto e se lo infilò al collo sottile e piumato. Le zampe si tramutarono in piedi fasciati da due scarpette da ballo rosa, le gambe lunghe e magre erano attaccate ad una vita sottile, mentre le ali si trasformarono in due braccia eleganti e leggere. Il tutù bianco dal bordo rosa le copriva il busto, il capo era ornato dalla solita coroncina d’oro. Al collo stava il ciondolo rosso come il sangue e brillante come una stella. La ragazza stava in piedi sull’acqua come se fosse leggere come una piuma, grazie alla magia di cui era dotata.
– Grazie Edel ! Ma come facevi a sapere che io…- - Non dimenticare che il tuo compito è riportare il sorriso al principe, non arrenderti alle prime difficoltà, quello che è successo è solo uno spiacevole gioco del destino. Per quello che volevi chiedermi, te lo spiegherò quando avremo tempo.- Tutù annuì e si tuffò in acqua alla ricerca di Mytho. – Perdonami se non ti posso dire di più.- Edel sparì nel nulla, lasciando una sensazione di tristezza e vuoto, quella ragazza aveva qualcosa di diverso da tutti gli altri. Come se gli mancasse qualcosa…

Intanto Mytho continuava a scendere nelle profondità del fiume, la bolla che lo avvolgeva lo proteggeva dall’acqua e dalla pressione, mentre la voce continuava a parlargli. – Perché mio bel principe hai paura di Princess Tutù ?- - Perché…perché…io non lo so.- la voce rimase in silenzio per un po’, perplessa ,forse, da quella risposta. – Non dovresti avere paura delle persone senza un motivo, comunque ti porterò in un postò dove nessuno potrà nuocerti.- Mytho annuì e così si ritrovarono sul fondo del fiume.
All’improvviso, la bolla venne spazzata via da un vortice, creato dalla ballerina che girava velocemente sulle punte, allontanando l’entità misteriosa e oscura. Intorno a loro due c’erano delle colonne molto antiche e distrutte dal tempo, il pavimento di ciottoli che ricopriva il fondo del torrente era ricoperto a chiazze da piccoli ciuffetti  di alghe. Molto probabilmente quel luogo faceva parte di una vecchia città che sorgeva prima di quella che ora stava in superficie. – Mytho ti prego, torna indietro. – lo chiamò dolcemente Tutù, il principe fece qualche passo indietro, il suo impaurito e tremante, - Per favore…- - Perché non lo lasci in pace ?- la voce seducente di prima si era fatta dura e aspra, come se fosse arrabbiata. – Tu chi sei ?- - Non vedi che ha paura di tè ? Perché ti ostini a stargli vicino ?- Ahiru non seppe cosa dire, guardava il suo bel principe che tremava dalla paura, ogni secondo era come una pugnalata al cuore. Fece l’unica cosa che poteva fare: ballare. “I miei sentimenti arriveranno a lui, capirà che non voglio fargli del male e che sono dalla sua parte !” I movimenti delle braccia ricordavano una farfalla, le sue gambe si muovevano lentamente, ma con una grazia che era quasi magica. Mise un piede a terra e alzò una gamba dietro di sé, incurvando leggermente in avanti il busto per tenere l’equilibrio, con le braccia sopra la testa; fece tre giri su se stessa e poi incurvò la schiena e la testa all’indietro.
– Voglio che ritorni a sorridere.- - Come ?- la voce seducente era visibilmente confusa, – Desidero che torni a sorridere…- gli occhi ricominciarono a bruciare, non voleva piangere di nuovo, non davanti a lui, -…voglio che sia felice…- ma prepotenti e senza pudore, le lacrime scesero sul volto bello e giovane della ragazza dai capelli color del rame, -…io non volevo farlo soffrire !!- si accasciò a terra con le mani che le coprivano il volto, asciugando si le lacrime che si disperdevano nell’acqua circostante come piccole perle di vetro.
– Tutù…- Mytho si avvicinò lentamente, con sguardo triste, – Non piangere, non voglio che tu pianga.- Ahiru alzò lo sguardo. – Tornerò con tè, se questo ti farà felice.- la ragazza sorrise felice per le parole del giovane, ma non fu ancora convinta, – Ma non hai paura di me ?- Mytho scosse piano la testa e fece un piccolo sorriso, – Non ne ho alcun motivo, tu sei sempre stata gentile con me e la tua danza mi ha fatto provare uno strano calore qui…- il giovane appoggiò una mano al petto, la ragazza prese la mano che il principe le tendeva e si rialzò in piedi. – Torniamo a casa !-
Un getto d’acqua si formò sotto i loro piedi e li portò in superfice, - Perché torni con lei ? Non capisco, pensavo che avessi paura…ma forse avevi solo paura di provare dei sentimenti dopo tanto tempo…- l’entità sparì nel nulla, come un sogno che si dissolve nell’aria. Chi fosse e cosa volesse nessuno lo sa. Tornati in superfice, i due ragazzi si guardarono a lungo, sollevati e con il cuore in pace. – Dimmi, principe, desideri ancora che ti riporti i frammenti del tuo cuore ?- - Si, per favore.- Ahiru sorrise e con un piccolo inchino se ne andò saltellando elegantemente. Mytho ritornò a scuola, dove ad aspettarlo c’era Fakir con uno sguardo penetrante e tagliente come una lama. -Dove sei stato ?- chiese cupo, – Io…- - No, non voglio saperlo ! Entra, forza !- Mytho fece come gli fu stato detto, ritornato vuoto e freddo come un bambola di vetro. Il moro aveva troppi pensieri per la testa, per preoccuparsi anche di dove fosse stato l’amico, doveva scoprire l’identità di Princess Tutù il prima possibile, solo così avrebbe potuto fermarla. – Mytho, io vado in biblioteca, devo controllare una cosa…- - Va bene.- 

- Ci è mancato pochissimo !! Devo stare molto più attento a quella ragazza, ha quasi mandato al diavolo tutto il mio duro lavoro…- Drosselmeyer guardava gli specchi preoccupato, sarebbe andato tutto come lui aveva previsto, un finale triste, pieno d’angoscia e dolore ? O  qualcosa sarebbe andato storto ?

 Fakir entrò nella vecchia biblioteca, diretto in un’ala precisa dell’enorme edificio; gli scaffali di libri si susseguivano senza sosta, mentre lui si dirigeva a passo deciso. Svoltò a sinistra e prese un libro dalla copertina blu notte su uno scaffale pieno di libri impolverati. Lo sfogliò lentamente, leggendo solo quello che gli interessava. Le ultime pagine erano strappate, in modo che nessuno potesse conoscere la fine di quella storia. Chiuse il libro e lo rimise al suo posto. Ora sapeva quello che gli serviva. Ma aveva ancora due quesiti a cui rispondere. Qual’ era il suo ruolo nella storia ? E quello di Rue ? Domande a cui solo il tempo avrebbe potuto rispondere.

 
Rue era nella propria camera, che osservava il cofanetto sopra il comodino davanti a lei, il suo sguardo era cambiato completamente da quello delle ore precedenti, colmo di ansia e confusione. Ora sapeva cosa doveva fare. Non poteva permettere a quella Princess Tutù di riportare tutti i frammenti al suo principe, lui non sarebbe stato più lo stesso, non avrebbe più potuto stare con lui. Probabilmente si sarebbe innamorato proprio di Princess Tutù e l’avrebbe lasciata sola, di nuovo. “NO ! Non glielo posso permettere !!” Un colpo di vento fortissimo spalancò le finestre. Delle piume nere caddero sul pavimento ricoperto da un tappeto ricamato. Erano piume di corvo. Sul davanzale stava un uccellaccio con occhi rossi come due rubini macchiati di sangue. – Craaa, craaaa !!- la giovane sorrise compiaciuta. – Molto bene, quindi la nostra principessa in bianco ha recuperato un altro frammento, andrò a fare una piccola visita al mio principe. Ma prima… - schioccò le dita e un  vortice di piume nere la circondò. Un tutù nero come la notte si formò intorno alla sua vita, il corpetto di velluto, percorreva il busto di Rue fino a dividersi in due, per coprire delicatamente i seni della ragazza, lasciando una scollatura non indifferente. I capelli vennero raccolti in un chignon perfetto con una piuma fra i capelli, gli occhi profondi erano risaltati da una matita viola e blu scuro. I piedi vennero avvolti da due scarpette da ballo di velluto nero con un ricamo argentato che rappresentava delle rose circondate da spine.  – Princess Kraehe, pronta ! Oh ! Un’ultima cosa…- si diresse al mobiletto con lo scrigno e prese i frammenti del cuore. -…meglio non lasciarlo incustodito.- con un bel salto uscì dalla finestra e sparì nell’aria come d’incanto.  
Da quando era tornata Princess Tutù, cose strane accadevano. Rue aveva ricordato la sua vera identità, che era rimasta assopita nella sua mente per molto tempo. Lei era Princess Kraehe, la figlia del grande Corvo, innamorata del bel principe e nemica della piccola e indifesa Princess Tutù.  Quale sarà il suo destino ? Ha davvero il cuore macchiato di sangue di corvo ?

Mytho era uscito per prendere una boccata d’aria, nel giardino della scuola. Le nuvole nere si erano allontanate senza bagnare il terreno, mostrando il cielo azzurro e il sole luminoso e caldo. I fiori erano in piena fioritura e il profumo intenso delle rose profumava l’aria fresca e leggera. Il principe era seduto sotto un gazebo di legno, pitturato di bianco, sui pilastri si erano arrampicate delle rose rosse, decorando la struttura con un tocco di colore. -Tutù…chi sei in realtà ?-aveva quel pensiero fisso nella mente, ma non sapeva rispondere, non aveva mai pensato i chiedere alla ragazza chi fosse in realtà e perché raccoglieva i frammenti del suo cuore per lui. Una voce interruppe i pensieri del principe, - Non sprecare il tuo tempo pensando a quella, tu sei mio.- Kraehe apparì sopra il tetto del gazebo, in punta di piedi e con una mano appoggiata sul fianco. – Chi sei tu ?- la ragazza in nero sorrise e con un grande salto arrivò a fianco del giovane principe. – Io sono la tua principessa…- disse in tono seducente e con finta innocenza. – La mia principessa ?- - Si, proprio così.- i due cominciarono a ballare. Lei cominciò a ballare e lui la seguì senza opporsi minimamente, erano in perfetta armonia, come se avessero sempre ballato insieme. – Vedi, siamo fatti per stare insieme.- lui non rispose, si limitò a guardarla con lo sguardo vuoto e senza sentimenti.

Ahiru aveva superato da poco i cancelli dell’accademia, quando il suo ciondolo cominciò a brillare intensamente. – Cosa ?! Un altro frammento ?!- la ragazza si trasformò alla velocità della luce e corse dove le indicava il ciondolo luminoso. Non aveva tempo da perdere, aveva fatto una promessa al principe e aveva intenzione di mantenerla.
Intanto Kraehe e Mytho ballavano senza sosta, mentre lei cercava di farlo cadere nella sua rete intrecciata con tanta cura e perfezione, in qui una volta caduto gli sarebbe stato impossibile liberarsene. – Io ti amo, voglio che tu stia sempre con me, e tu ?- - Io…io…voglio quello che vuoi tu.- sul volto della ragazza si dipinse un sorriso compiaciuto, – Bene…- si avvicinò per baciare Mytho, quando un ventaglio bianco e oro si mise tra loro due, impedendo alla mora di baciare il ragazzo. – Non ci provare. – Tutù era arrivata appena in tempo, – Tutù…- Mytho venne fatto indietreggiare da Kraehe, che si piazzò davanti al ragazzo in posizione d’attacco. – Chi sei ? Cosa vuoi da Mytho ?- la giovane con il tutù nero rise.  – Lui è il mio principe e io sono la sua principessa, Kraehe, è ovvio che stia al suo fianco. No ?-
- Kraehe ?…Non dire bugie ! Lui non è il tuo principe è quello di Rue !- sul volto della nuova ragazza si dipinse un sorriso freddo e stanco, – Ma davvero ? Non m’interessa ! – le due si guardarono con sguardo truce e in segno di sfida. – Oh mio povero principe senza cuore, non devi ascoltare quella ballerina da strapazzo, io starò con te per sempre. Non dovrai più soffrire con me al tuo fianco….- avvicinò la bocca all’orecchio del principe, sussurrando parole d’amore che annebbiavano la mente del giovane. - Non ascoltarla !!- - Princess Kraehe !!  Lascia subito Mytho !- una voce maschile interruppe la principessa nera come la notte più scura. Un cavaliere con un’armatura argentea e una spada era in mezzo al giardino, il volto coperto da una maschera bianca come la neve. – Chi sei ?!- chiese truce Kraehe, irritata per essere stata interrotta.  Il ragazzo si avvicinò lentamente, il mantello che indossava veniva sollevato dall’aria leggera, mentre l’armatura tintinnava ad ogni passo del misterioso ragazzo.
- Io sono il fedele cavaliere del principe, pronto a dare la vita per proteggerlo, tu non hai nessun diritto di toccarlo, lascialo immediatamente !!- - Se è così non c’è problema, visto che la tua vita si spegnerà tra poco.- con una giravolta e un movimento della mano, un vento fortissimo si scagliò sul nuovo arrivato. Lui si riparò con le braccia mentre  Kraehe fece un grande salto in cielo, oscurando il sole; il cavaliere fece lo stesso, lei fece una spaccata in aria mentre lui impugnava la spada contro la ballerina. S’incontrarono a mezzaria, Kraehe fu tagliata alla vita dalla spada affilata e cadde a terra, perdendo così il frammento del cuore che aveva portato con se. Il cavaliere atterrò in ginocchio sull’erba verde e morbida del prato. Kraehe si mise una mano alla vita, stava perdendo sangue, in quelle condizioni non avrebbe potuto combattere ancora.– Dannazione…- detto ciò, Princess Kraehe sparì in una nuvola di piume nere. La maschera del cavaliere si frantumò, rotta dal colpo della ragazza, mostrando così il volto del misterioso cavaliere. – Mon Dieu ! Fakir !- gl’occhi del moro erano fissi sul principe. Tutù si mosse per andare a recuperare il frammento caduto ma venne subito fermata dal moro, – Non muoverti !-  Fakir si alzò e si diresse verso Mytho.
- Ti strapperò il cuore un ultima volta, così non dovrai più soffrire…- -Va bene.- ad Ahiru si spalancarono gli occhi dall’orrore, – Cosa ?! NO !!- Fakir alzò la spada e si preparò a colpire il cuore di Mytho. A pochi centimetri dal cuore Tutù lo fermò con il suo ventaglio, che era più duro del diamante. – Non farlo !- - Levati, se non vuoi che ti faccia del male !- la spada premeva con decisione sul ventaglio bianco e rosa della principessa, ma che non voleva saperne di rompersi. – Fakir, fermati !!- la voce di Mytho fermò il giovane in armatura, con un colpo di ventaglio, Tutù riuscì a lanciare via la spada di Fakir, disarmando così l’avversario. La spada era caduta a pochi centimetri da Mytho, egli la prese e mise l’impugnatura a terra, con le mani tenne la lama puntata sul suo petto. – Questo è un mio compito.- - No, non farlo !- - Si Mytho, è per il tuo bene !- Tutù fece per prendere la spada, ma Fakir le prese le braccia con le mani e la tenne ferma, – Non farlo ! Non vuoi più sorridere ?! Non vuoi più essere il vero te!!- - Non ascoltarla !!- la ballerina cercò di liberarsi dalla stretta del ragazzo, senza avere successo, - Io voglio che tu sia felice, voglio poter vedere tutte le tue varie espressioni !! Voglio vedere il vero Mytho !!- le parole della ragazza colpirono Mytho che alzò gli occhi verso di lei. Alcune lacrime riempirono gli occhi della giovane.
– Mi dispiace…- quelle parole lasciarono tutti sorpresi, compreso Fakir, - …raccogliere i frammenti del tuo cuore è tutto quello che io posso fare, mi dispiace di non poter essere d’aiuto in altro modo…- le lacrime bagnarono l’erba sotto di lei. Un suono metallico attirò gli sguardi del cavaliere e della ballerina. La spada era stata gettata a terra e Mytho sorrideva gentile alla ragazza dagl’occhi celesti. Fakir lasciò la ragazza, infastidito e sorpreso - Se questa è la tua scelta…- scomparve nell’ombra, lasciando una sensazione di solitudine e tristezza nell’aria.
 – Mytho…-  - Ti prego, porgimi i frammenti del mio cuore. - lei annuì e andò a recuperare i pezzi che erano stati rubati da Kraehe. Posò le mani sul petto del giovane e la pietra rossa ritornò a far parte del cuore frammentato del principe.
Ora mancavano solo due frammenti. Aveva recuperato  la paura, la felicità e la rabbia; doveva trovare l’amore e la solitudine.  Mytho fece un pallido sorriso. – Grazie. – quell’ unica parola era riuscita a riempirle il cuore di gioia.
 – Di niente.- anche lei ricambiò il sorriso e con sua grande sorpresa, lui si inginocchiò e le prese una mano baciandola dolcemente. – Dimmi, cosa provi per me ? Io lo voglio sapere.- Ahiru rimase spiazzata da quella domanda. – Io…io…- si liberò dalla presa del ragazzo e corse via senza dare una risposta, – Tutù !-   “Scusami, ma non posso, non posso ! Io sono solo una papera, non sono la vera Princess Tutù…e se lo facessi io…io….”

 

- A quanto pare il nostro principe comincia ad avere una propria volontà.… Mancano ormai pochi frammenti, ma non sarà facile recuperarli, ci sano ancora molte prove che dovranno superare.- Gli specchi davanti a lui mostravano Fakir, Rue, Ahiru e Mytho. – Miei cari, tra un po’ ci sarà il gran finale, Ahahah !!!- la risata agghiacciante riempì quel luogo deserto e senza vita. Solo gl’ingranaggi che giravano producevano rumore, rappresentando lo scorrere del tempo della storia, che si sarebbe presto conclusa.

  
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