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Autore: ofarrowsandbows    19/05/2013    1 recensioni
E se oltre alla Dalton Academy le New Direction avessero dovuto scontrarsi anche con la sua versione femminile, la Bradley Academy? Le vicende di queste tre scuole raccontate attraverso Carter Williams.
Genere: Commedia, Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Shoujo-ai | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Sebastian Smythe, Warblers/Usignoli
Note: AU, OOC, What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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Capitolo III: Il trofeo del McKinley.

 
Carter e Sebastian – dopo la sera in cui cantarono la canzone di benvenuto per Hunter – erano entrati abbastanza in confidenza, si vedevano quasi tutti i giorni e se non si vedevano parlavano al telefono per ore ed ore, tanto che Molly aveva iniziato ad infastidirsi perché si sentiva poco considerata.

Quella mattina era passata alla Dalton – visto che praticamente le due scuole erano separate da un alto muro di mattoni, siepi o staccionate – per fare un saluto, quando vide due figure correre velocemente dall’altra entrata della scuola. La mora guardò meglio: erano Hunter e.. Sebastian? Perché avevano un enorme trofeo tra le mani?

« Ehi! » disse agitando la mano in segno di saluto.

Sebastian si fermò di colpo non sapendo come spiegare quello che stava succedendo, Hunter sembrava piuttosto tranquillo.

« Non è come sembra, Carry. »

Carter inarcò un sopracciglio confusa.

« Non avete un trofeo.. – disse avvicinandosi per leggere l’insegna – delle Regionali dell’anno scorso? »

Sebastian – rimasto senza argomentazioni con cui ribattere – fece spallucce. « Okay, è come sembra. »

Hunter continuava a fissare la sua giacca, quasi come se si aspettasse che qualcosa uscisse fuori all’improvviso e questo infastidì tantissimo Carter, che lo stava fissando minacciosa come a volerlo fulminare con lo sguardo.

« Hai finito di fissarle le tette, Clarington? Sei ridicolo. – esordì Sebastian cercando di sdrammatizzare la situazione e spezzare quell’imbarazzante silenzio che si era creato – Carry noi andiamo, abbiamo un trofeo da sistemare – disse caricandoselo sulle spalle, visto che Hunter non sembrava molto partecipe al piano che lui stesso aveva ideato – dovevi dirmi qualcosa di importante? »

Carter scosse il capo velocemente e gli mimò un “ti chiamo più tardi” al quale il francese rispose annuendo. I due sparirono nella sala prove dei Warblers lasciando la Williams nel grande corridoio.

******

Il tema della settimana delle Nuove Direzioni – il glee club del McKinley High – era “Super duetti”. Probabilmente gli studenti avevano preso troppo seriamente il compito, visto che avevano iniziato a girare per la scuola – e alcuni anche per le strade – travestiti da supereroi. Quella mattina, quando entrarono nell’aula canto, una macabra sorpresa li aspettava: il trofeo delle scorse Regionali era scomparso, e al suo posto, nella teca in cui era riposto, vi era un laptop blu a righe rosse con sopra un post-it.

Blaine Anderson – che aveva riconosciuto quelle righe rosse, le riconoscerebbe ovunque – staccò il post-it dallo schermo e premette sull’invio e un viso a lui sconosciuto apparve per fare un annuncio.

« Saluti, Nuove Direzioni. Avete vissuto come campioni nazionali per un tempo determinato, che termina ora. Abbiamo il vostro trofeo.. e presto avremo anche il vostro titolo. La resa dei conti è vicina.. le Provinciali. A voi la prossima mossa.. » esordì infine il tipo seduto sulla poltra prima che il filmato finisse.

Blaine guardò accigliato il laptop. Era un Warbler, si vedeva dalla giacca che portava e dal legno delle pareti della sala prove. Come potevano fare una cosa del genere? – e soprattutto – Chi era il ragazzo misterioso?

******

« Sebastian.. – disse Blaine sorridendo sornione. Naturalmente c’entrava lui con tutta quella storia, come aveva fatto a non pensarci prima? -  Dovevo immaginare fossi tu. »

Sebastian scosse il capo e alzò le mani. « Non è così, lo giuro. Ho voltato pagina.. – disse sospirando, il ricordo della promessa fatta a Carter in caso che Hunter non se ne fosse andato – Ho promesso che sarei stato una brava persona.. »

« Devi annoiarti parecchio. » disse Blaine con tono sarcastico mentre si guardava intorno.

« Si.. beh, essere gentili fa schifo, ma l’ho promesso ad una persona importante, quindi faccio uno sforzo. »

L’ex Warbler scoppiò a ridere sotto lo sguardo confuso del francese.

« Che c’è? »

« Sembra che qualcuno abbia trovato finalmente la sua anima gemella. »

Sebastian ridacchiò portando le mani in tasca. Carter era una sua amica, la sua unica vera amica, non un passatempo come gli altri – o all’occorrenza le altre.

« Diciamo che ho trovato una persona di cui posso fidarmi e che non mi giudica per quello che ho fatto in passato. »

« Chi è questo santo? Lo conosco? »

« In realtà è una santa.. Carter.. – disse portando lo sguardo alla finestra, precisamente nel giardino confinante con quella della Dalton, dove si stava tenendo una partita improvvisata di Lacrosse – ..è una studentessa della Bradley. »

Blaine annuì e portò lo sguardo dove Sebastian stava indicando.

« Mica male. »

« Già. E non l’hai sentita cantare. Alle Provinciali verrà giù il teatro. »

« State insieme? »

« No.. » rispose titubante. Non stavano insieme, ma non sembravano nemmeno tanto amici. Era complicato.

« Ehy ma c’è Blaine, Nick guarda! C’è Blaine! » urlò  Jeff iniziando a saltellare per il corridoio.

« Si, e Sebastian sta cogliendo l’occasione per presentargli la fidanzata , guarda.. » rispose Nick sorridendo in modo beffardo.

« No, Nicky, non è la sua fidanzata.. è la sua migliore amica… » lo corresse il biondo prima che Sebastian lo fermasse.

« Siete ridicoli. Tornatevene nella vostra stanza a coccolarvi che è meglio. »

« Perché non ci vai tu e la tua migliore amica, Seb? »

Blaine si sentiva quasi di troppo in quella discussione di cui non sapeva nulla. Eppure stare li, in un certo senso, gli piaceva, gli ricordava i suoi momenti di gloria, i suoi amici..

Sebastian sbuffò impaziente e si voltò verso Blaine.

« Ti sta aspettando in biblioteca. »

« Chi? »

« Quello per cui tu sei qui, il capitano degli Usignoli. »

Blaine guardò il francese confuso.

« Pensavo che fossi tu il capitano degli Usignoli.. »

Sebastian scosse il capo amareggiato e Blaine si avvicinò lentamente alla porta.

« Non entri? »

« No.. non ora.. come hanno anticipato Nick e Jeff ho altro da fare.. »

Blaine annuì e entrò nella sala.

« Sapevo che avrebbero mandato te. – disse la stessa voce del video, il ragazzo ora teneva in mano una palla di pelo bianca. – Lascia che risponda alle domande più ovvie: sono Hunter Clarington, sono il nuovo capitano degli Usignoli, e a differenza di certa gente.. – disse quasi lanciando via il gatto – ..non sono lontanamente bi-curioso. »

Blaine intuì che quest’ultima frase si riferiva probabilmente ai recenti avvenimenti di cui Nick e Jeff stavano chiacchierando e di cui Sebastian non voleva parlare.

« Come fai ad essere il capitano degli Usignoli se..? »

« Se non mi hai mai visto prima? Semplice. La Dalton mi ha dato una borsa di studio per venire qui da Colorado Springs, dove avevo portato il coro dell’Accademia Militare a vincere le Regionali, con tanto di onori presidenziali. Certo, Sebastian e il suo giocattolino capitano del glee della Bradley hanno provato a spaventarmi.. ma ci vuole ben altro che una canzoncina. Ora sono qui per rendere le cose più interessanti.. cominciando con te. »

Blaine portò le mani in tasca fingendosi spaventato. « Oh, che paura. Dov’è il trofeo, Hunter? »

Hunter scoppiò a ridere.

« Tranquillo, è al sicuro. Era solo un’esca, dopotutto. Vedi, tu sei una specie di leggenda, qui.. e la cosa mi piace. Perciò ecco la mia offerta: il tuo piccolo club della diversità può riavere il suo trofeo delle Nazionali, se tu torni tra gli Usignoli. »

« E perché dovrei lasciare il McKinley? »

« Perché dovresti restarci?  Ho sentito che ti eri trasferito per stare con Kurt.. giusto? In realtà ho sentito che ti chiamano addirittura Blaine Usignolo. Loro sanno che non appartieni a quel posto, perciò perché non dovresti? »

Conosciamo tutti il vero Blaine.. – disse Sebastian entrando nella sala accompagnato da Nick e Jeff - ..quello ambizioso, motivato. Sei un ragazzo della Dalton. »

« Portate qui il blazer. »

Sebastian annuì sorridente e porse il blazer al capitano.

« Non funzionerà. »

« E allora perché avere paura di indossarlo? »

Blaine sorrise in modo forzato e indossò il blazer. In quel momento qualcosa lo colpì dentro. Si sentiva stranamente.. a casa.

« Il fatto è questo Blaine, sai che il trofeo delle Nazionali è stato un colpo di fortuna.. e sai che noi vinceremo alle Provinciali. Perciò non voglio vedere una leggenda della Dalton come te messo da parte nel suo ultimo anno. Voglio che tu stia con i vincenti. »

Blaine guardò verso Sebastian. Sorrideva, ma era leggermente teso. Lo aveva visto più convinto quando aveva praticamente elogiato Carter per le sue doti canore.

« Sai cos’è che si accoppia perfettamente con un nuovo blazer della Dalton? – disse il francese spiazzandolo – Una canzone improvvisata. »

« Cosa? No, davvero.. »

« Oh, dai, una canzone con i tuoi vecchi amici.. una sola. »

« No ragazzi, davvero non sono venuto per cantare.. »

Troppo tardi. Sebastian aveva già iniziato a fischiettare e gli altri ragazzi avevano iniziato ad intonare le note di Dark Side. Improvvisamente si ritrovò a cantare e ballare con i ragazzi e a dirla tutta, nemmeno gli dispiaceva. Forse tornare alla
Dalton non sarebbe stato male, insomma, Kurt lo aveva lasciato, non si era ripreso del tutto. Forse era un segno del destino.  

« Che ti avevo detto? Perfetta. » disse Sebastian mostrandogli uno dei suoi sorrisi mozzafiato.

Blaine annuì poco convinto e si tolse il blazer per porgerla ad Hunter.

« No, tienila. È già tuo. Pensi che sia giunta l’ora di ritornare al luogo a cui appartieni.. Blaine Usignolo? »

Blaine si guardò intorno. Ne valeva davvero la pena?

« Sebastian. – urlò Hunter quasi fosse ancora all’accademia militare – Accompagna Blaine all’uscita. »

« So bene dove si trova l’uscita. »

« No. Il ragazzo deve tenersi allenato. »

Sebastian sbuffò facendo finta di non sentire l’ultimo commento del capitano e si avviò alla porta della sala seguito da Blaine.

« Perché non vi rivoltate? »

« Perché il preside ne ha bisogno. Vuole dei trofei, e crede che Hunter sia quello che glieli darà. »

« Tu cosa credi? »

« È il mio ultimo anno. Ho promesso a Carter che non farò cazzate, quindi me ne starò buono e aspetterò il giorno del diploma. »

« Ma.. Hunter ha detto che.. »

Sebastian ridacchiò.

« Abbiamo provato a spaventarlo con una canzone di benvenuto, Carter non voleva che lo chiudessi in uno sgabuzzino.. ma non ha funzionato. »

Blaine sorrise tra sé e sé.

« Presentamela. »

« Chi? »

« Come chi.. la tua amica. »

Sebastian portò una mano dietro la nuca, un’espressione imbarazzata aleggiò sul suo volto.

« Okay.. »

******

Carter era stata fermata da un gruppo di ragazze del terzo anno che volevano sfidarla a Lacrosse, e purtroppo, il suo spirito competitivo aveva avuto la meglio e adesso si ritrovava a dover segnare l’ultimo punto che l’avrebbe portata alla vittoria di quella partita clandestina.

Quando la partita giunse al termine, Sebastian si sporse dagli spalti inventati al momento sbracciandosi come un dissennato.

« Carter! Ehy Carter! »

La mora si voltò in direzione delle urla e notò il francese. Lanciò la racchetta a terra e gli corse incontro.

« Ehy Seb! Hai visto? Abbiamo vinto! » esordì saltellando come una bambina.

Blaine osservò Sebastian per un attimo. Stava sorridendo e gli ricordava tanto lui quando vedeva Kurt felice. Uguale spiccicato.

Il francese si rinvenne e guardò in direzione di Blaine.

« Carter, lui è Blaine Anderson.. »

Quello della granita? » chiese con fare innocente.

« Si, sono quello della granita. E tu devi essere la fidanzata di Sebastian.. » disse guardando con aria complice il francese, che lo stava fulminando con lo sguardo.

« Sta scherzando. »

Carter annuì portando lo sguardo alle sue scarpe. Blaine inarcò un sopracciglio e iniziò a gesticolare verso Sebastian.

« Carry, scusa un secondo eh. » disse sorridente mentre portava Blaine un po’ più lontano.

« Che stai facendo? Cosa non ti è chiaro di “è l’unica che non mi giudica per quello che ho fatto in passato”? » ringhiò al più basso voltandosi di nuovo verso Carter con un enorme sorriso in volto.

« Ma ti vedi? Stai sbavando da tre ore. Credo che tu possa iniziare a vedere sotto la sua camicia, o sotto la gonna, cosa preferisci? Immagino la gonna, visto che Hunter ha marcato bene la parola bi-curioso. »

« Blaine piantala di fare lo Sherlock Holmes della situazione. Piuttosto smettila, la spaventerai. »

« Perché ne sei così sicuro? »

« Perché io avrei paura di un Hobbitt che continua a chiedermi se sono la sua fidanzata. »

« Ma tu sei tu e.. credimi, non dovresti stare qui a parlare con me adesso. » disse indicando Carter, che, raccolta la racchetta, stava tornando indietro con alcune ragazze.

« Carter dove stai andando? »

La mora agitò le braccia in aria, quasi colpendo una ragazza distratta che stava passando di li.

Stamattina sei scappato via con quello stupido trofeo in mano, stai sempre a progettare piani malefici con Hunter, menomale che volevi riprenderti il posto di capitano! » sputò fuori stizzita alla vista del ciuffo castano che stava volando a causa del vento. Sebastian si tolse il blazer e glielo porse.

« C’è il vento e sei sudata.. non ti fa bene prenderlo addosso.. » sussurrò facendo un cenno col capo a Blaine che gli mimò un okay con le dita.

Carter prese la giacca poco convinta e la indossò, un flebile grazie uscì dalle sue labbra.

Blaine quasi si sentì di troppo, ma la curiosità di sentirla cantare era troppo forte.

« So che sei nel glee della tua scuola.. canta qualcosa! »

La mora scosse il capo sorridendo.

« Non mi sembra il caso.. »

« Dai, tanto ci siamo solo noi qui, non servirà uno di quei balletti coreografati in ogni minimo dettaglio. » esordì Sebastian facendole un gran sorriso.

« Okay, vediamo… »

« Canta una canzone della Lovato! »

« Seb ma canto io o canti tu? » urlò innervosita facendo piegare Blaine in due dalle risate.

Il francese abbassò lo sguardo, sembrava un cucciolo, e la Williams rimase quasi intenerita. Quasi.

Fece un sospiro profondo e appoggiò la testa sulla sua spalla, Sebastian probabilmente non se lo aspettava, perché sussultò.
 

“My state of mind
has finally got the best of me
I need you next to me
 
I'm trying to find
a way that I could get to you
I just wanna get to you
 
The world I see is perfect now
you're all around
with you I can breath
 
Until you're mine
I have to find
a way to fill this hole inside
I've got to fight
without you here by my side
until you're mine
not gonna be
even close to complete
I won't rest until
you're mine, mine
 
Alone inside
I can only hear your voice
ringing through the noise
 
can't find my mind
keeps on coming back to you
always back to you
 
Wanting something out of reach
it's killing me
and you're all I see yeah
 
Until you're mine
I have to find
a way to fill this hole inside
I've got to fight
without you here by my side
until you're mine
not gonna be
even close to complete
I won't rest until
you're mine, mine
 
Yes I'm wondering
if we were meant to be
forget about fading, just hold me
 
I'm ready to begin
the waiting has to end
right now, too late
I've got to find a way yeah yeah
 
Mine
until you're mine
until you're mine
I have to find
a way to fill this hole inside
I've got to fight
without you here by my side
until you're mine
not gonna be
even close to complete
I won't rest until
you're mine, mine
 
My state of mind
has finally got the best from me
I need you next to me.”  [Until You’re Mine, Demi Lovato]

 

Blaine rimase sconvolto, nonostante stesse cantando a cappella sembrava che ci fosse qualche strumento di sottofondo, sentirla cantare era davvero bello. Carter teneva lo sguardo basso sulla sua gonna, Sebastian aveva appoggiato delicatamente la testa sulla sua e aveva chiuso gli occhi, quasi come se chiudendoli sarebbe stato tutto migliore.

Ora Blaine si sentiva davvero di troppo. Salutò con un cenno della mano Carter e andò via, lasciandoli li a sedere sulla staccionata di legno.

Se le Warriors si presentassero con Carter alle Provinciali, potrebbero davvero far venire giù il teatro.

Quando tornò al McKinley, Blaine raccontò tutto l’accaduto agli studenti e insieme al suo migliore amico Sam progettò un modo per riprendersi il trofeo.

Entrarono nei giardini cercando di passare inosservati anche se mettere i costumi da supereroi non era stata poi un’idea così brillante.

Entrarono direttamente nella sala che il preside aveva dato ad Hunter come ufficio privato e rubarono il trofeo. Sfortunatamente per loro, la porta era aperta, e Hunter, accompagnato da Sebastian – che tornato dalla Bradley sembrava che camminasse su una nuvoletta rosa – corsero dentro per vedere che i due ragazzi – vestiti in modo orrendo tra l’altro – si erano calati a terra attraverso un telo e ora correvano indisturbati nel parco della Dalton.

« Smythe che cazzo stai aspettando?! »

« Cosa? »

« Vai a fermarli! »

Il francese portò le mani nelle tasche, un sorriso sghembo comparve sul suo volto.

« Lasciali fare.. voglio il trofeo? Adesso ce l’hanno di nuovo. Noi vinceremo con o senza avere quel coso. »

Hunter inarcò esageratamente le sopracciglia in un misto di rabbia. Le cose alla Dalton sarebbero cambiate molto presto.
 

 




Angolo dell’autrice:


Dieci  pagine di Word, ho quasi battuto il mio record di quindici pagine(?) LOL. Comunque questo capitolo si svolge in un lasso di tempo che va dalla mattina fino a quando Sam e Blaine riprendono il loro trofeo. Blaine scopre che oltre ai Warblers devono fronteggiare anche le Warriors, che con Carter come cantante solista potrebbero  anche vincere. La canzone della Lovato ci stava perché Sebastian aveva già detto, per Carter è un po’ come la Streisand per Rachel. Ho voluto aggiungere quel piccolo particolare della nuvoletta rosa perché non so, nel momento in cui entrano, Nolan sembra normale(?) ma Grant ha una faccia che sembrava essersi appena svegliato (intendiamoci rimaneva comunque un gran figo – chi mi segue anche nelle altre fanfiction sa(?) che adoro così tanto Seb/Grant che praticamente lo infilo in ogni storia come protagonista :’’) comunque credo di essermi dilungata anche troppo LOL un bacione e al prossimo capitolo, JustAWarbler <3
 
 
 
 
 
 
 

   
 
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