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Autore: Bella88    08/09/2004    1 recensioni
Ciao sono Bella88 e non so se tutti lo sapete ma io mi cimento a scrivere sceneggiature di piccoli film che poi mi cimento a girare. Ma ho bisogno di sapere se sono veramente buono storie o no e quindi ho bisogno di ogni tipo di vostro commento positivo o negativo per capire dove migliorarmi. Questa è The Destiny scritta con una mia amica e che ha concorso al festival della Medusa su sceneggiature per cortometraggi. In parte racconta il mio primo anno d'inferno delle superiori. Angelica rispecchia un p' me e la mia amica al primo anno, ma ora siamo motlo molto diverse.
Genere: Avventura, Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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1. TERRAZZA A CASA DI ANGELICA
E’ una bellissima sera d’estate e una leggera brezza passa
tra i capelli di Angelica, una diciottenne sola con i suoi
pensieri che sta scrivendo le sue sensazioni sulle pagine
di un diario.
VOCE ANGELICA
Caro Diario, domani è il primo giorno di scuola si torna
alle sofferenze di sempre, ma nonostante tutto sono felice,
felice di tornare ai quei maledetti giorni.

2. PRIMO GIORNO DI SCUOLA
Tutti i ragazzi si rincontrano e incominciano a raccontarsi
le loro vacanze.
MARIA: Carlotta ti ricordi quel figo che ti ho fatto vedere
in foto?! Quest’anno me lo sono fatto!
CARLOTTA : E il tuo ragazzo?
MARIA:Me lo sono fatto, non mi ci sono messa insieme!!
CARLOTTA: Ah!! Allora va bene!!
EMMA: Che palle si ricomincia la scuola, e dire che io non
mi volevo iscrivere quest’anno!!
GIOVANNA: Ciao raga che bello rivedervi!!
CARLOTTA: Ciao amo!
GIOIA: Raga quest’anno ho battuto il mio record! Otto ragazzi
in due mesi!!!
ELISABETTA: Che culo!! Io nemmeno uno!!
In quel momento Angelica passava davanti alle sue compagne
di classe per entrare a scuola.
EMMA: Allora Ange quanti tipi ti sei fatta quest’estate?!
GIOIA: Che domande fai?!! E’ solo una povera sfigata!!
Angelica facendo finta di non ascoltare entra nell’edificio.

3. IN CLASSE
Angelica come al solito esclusa dalla classe se ne sta per
per conto suo nel proprio banco.
La professoressa chiede ai ragazzi come hanno passato le
vacanze estive.
GIOIA: Io ho passato le mie vacanze ad Ibiza, e prof. lei
non se lo immagina, ma che vacanze!
SERGIO: Tu parli degli spagnoli, ma allora vogliamo parlare
delle francesi?!
MARIA: Sergio, ma ti sei visto?! Allora non raccontare balle!
EMMA: Raga, zitti tutti! Io voglio sentire come ha passato
le vacanze Angelica!
FRANCESCO: Sì dai facciamoci due risate!!
PROF: Ragazzi! Ora smettetela! Angelica parla pure!
ANGELICA: Io ho passato le vacanze ad Atene con i miei
genitori…
LA CLASSE: Oooooooooooooooohhhhhhhhhhh!
ARTURO: Allora sei brava!
PROF: Meneguzzi, la smetta immediatamente! Angelica continua,
e scusali!
ANGELICA: Grazie prof! Riprendendo il discorso, ho visto
molti monumenti, ho fatto molti bagni nelle acque limpide
della Grecia e ho conosciuto molte persone e mi sono fatta
delle amicizie.
FRANCESCO: Sicura che stai parlando di te?!
Angelica dopo le molte umiliazioni, abbassò la testa. Dall’
altra parte della classe Francesco la guarda.
FRANCESCO: Ragazzi non è che abbiamo esagerato?
ELISABETTA: Ma cosa te ne frega!
SERGIO: Francy sicuro di stare bene?! Cosa sono tutti questi
sentimentalismi, non mi dire che ti piace quella lì?!
FRANCESCO: Ma cosa stai dicendo! Ma sei fuori! E poi dicevo
così per dire! Comunque fa niente! Avete ragione! Che cosa
me ne frega!
Mentre tutti tolgono il proprio sguardo da Francesco, lui la
riguarda, e sussurra.
FRANCESCO: In fondo non pensavo quello che dicevo!

4. STRADA PER ANDARE A CASA
Per fortuna la giornata di Angelica finisce. Tutti escono
da scuola e mentre i suoi compagni si trattengono davanti
all’edificio a chiacchierare, Angelica con passo svelto si
incammina verso casa.
ANGELICA: I soliti, non è nemmeno iniziato l’anno che loro
già iniziano a prendermi in giro!
FRANCESCO: Che fai parli da sola?!
ANGELICA: Anche se fosse?! E poi tu non devi prendere quell’
altra strada!?
FRANCESCO: Sì! Comunque mi dispiace, per oggi!
ANGELICA: Sì, come no!
FRANCESCO: Te lo giuro, veramente!
Detto questo Francesco torna sulla sua strada, lasciando Angelica confusa più che mai.

5. CASA ANGELICA
Angelica arrivata a casa scrive immediatamente sul suo diario.
VOCE ANGELICA
Caro Diario, oggi Francesco mi ha detto che gli dispiace di
avermi offeso, e questo mi ha reso estremamente confusa.
Avrà detto la verità o mi avrà preso in giro come al solito?
I giorni e i mesi passano. Arriva gennaio e subito dopo le
vacanze Angelica deve ritornare alla vita stressante di
sempre, e nel frattempo una nuova ragazza arriva in città.

6. MILANO – STAZIONE CENTRALE –
Una ragazza girovaga per la città cercando di chiedere
informazioni di dove si trova, anche se sono poche le persone
che la stanno ad ascoltare.
PAOLA: Scusi dove mi trovo?
IL SIGNORE: Siamo alla Stazione Centrale non se ne rende
conto! Ma in che pianeta vive su Marte?!
PAOLA: Scusi! Era solo un’informazione dato che non sono di
qui comunque lasciamo perdere! Scusi dove sono?
LA SIGNORA: Siamo nella Stazione Centrale di Milano.
PAOLA: Ha detto Milano?
LA SIGNORA: Certo!
PAOLA: E in che anno?
LA SIGNORA: Signorina, ma c’è o ci fa? Comunque siamo nel
2003. E i ragazzi d’oggi non sanno nemmeno più in che anno sono!
PAOLA: Ah! Grazie!
Mentre la signora si allontana…
PAOLA: Strana quella signora! Però almeno si è degnata di
rispondermi!!

7. A SCUOLA
Nell’ora di matematica Angelica viene chiamata alla lavagna
per eseguire un’espressione.
Angelica si blocca su un passaggio e la prof. la riprende.
I compagni iniziano a prenderla in giro.
MICHELE: Ehi Ange inizi a perdere colpi!!
SERGIO: Non ci credo Angelica che viene rimproverata dalla
prof.!
FILIPPO: Raga portatevi l’ombrello domani! Pioggia in vista!
ANGELICA: Basta non ce la faccio più!!!!!!!
Urlò Angelica con le lacrime agli occhi.
ANGELICA: Perché dovete sempre prendermi in giro?! Cosa vi
ho fatto di male?!! Ditemi che cosa ho fatto?!!
Detto questo Angelica scappa dalla classe, ed esce dall’
edificio, rischiando una sospensione.

8. IN STRADA
Correndo con tutta la rabbia che ha in corpo si scontra con
una ragazza.
PAOLA: Ehi! Stai più attenta!
ANGELICA: Scusa, scusa non volevo!
Detto questo si alza e ricomincia a correre.
PAOLA: Quelle strane tutte a me capitano!
Paola stava per andarsene quando vede qualcosa che luccica
a terra, la raccoglie: è una collanina.
La osserva e la trova familiare. Guarda la catenina che ha
al collo e vede che sono identiche.

9. FABBRICA ABBANDONATA
Angelica corse nella fabbrica dove una volta si incontrava
sempre con la sua compagnia. Seduta in un angolo sfoga
tutta la sua rabbia accumulata in quel giorno e nella sua
vita.
Nella sua mente cominciano ad riaffiorare i ricordi.

Angelica è in macchina con i suoi genitori.
ANGELICA: No non ci voglio venire!! Fatemi scendere!!
SIG. GALIMBERTI: Angelica smettila immediatamente!!!
SIG.RA GALIMBERTI: Lo facciamo solo per il tuo bene!
ANGELICA: Il mio bene?!! Se volete veramente il mio bene non
portatemi là!! Per favore!!

Angelica seduta nell’angolo incomincia a singhiozzare ancora
di più.
Nella sua mente si susseguono altri flashback, Angelica si
prende la testa tra le mani.
ANGELICA: Basta lasciatemi stare!! Andate via!!
In quel momento arrivò il padre che aveva ricevuto la chiamata
dalla scuola.
SIG. GALIMBERTI: Sapevo che eri qua!! Adesso si torna a casa
signorina!! Lo sai che hai rischiato la sospensione?!! Sei
una disgraziata!!!
ANGELICA: No papà ti prego lasciami qua ritorno più tardi!!
Ti prego per favore!!
SIG. GALIMBERTI: Non se parla nemmeno!!!! Lo vuoi capire
sì o no che questo posto te lo devi dimenticare!!
ANGELICA: Io non voglio e non posso dimenticare questo posto
perché è l’unico ricordo piacevole della mia vita!!!
SIG. GALIMBERTI: Il ricordo più piacevole della tua vita?!!
Ma vuoi scherzare?!! Dopo tutto quello che è successo?!!
Angelica guarda gli occhi del padre con odio e poi si dirige
verso la macchina.

10. IN STRADA VERSO SCUOLA
Angelica mentre si stava dirigendo verso scuola incontra la
ragazza con cui si era scontrata il giorno prima.
PAOLA. Ciao!
ANGELICA: Ciao!
Dice con tono titubante.
PAOLA: Non ti ricordi di me, vero?
ANGELICA: Sinceramente…no!
PAOLA: Sono la ragazza con cui ti sei scontrata ieri!
ANGELICA: Oh! Se è per ieri mi dispiace tantissimo! Sai ieri
non ho avuto una bella giornata!
PAOLA: Capisco! Comunque il mio nome è Paola!
ANGELICA: Piacere io sono Angelica!
Paola si mette una mano in tasca e ne tira fuori una catenina.
PAOLA: Ieri quando ci siamo scontrate ti è caduta!
ANGELICA: Oh! Grazie!
Poi Angelica si sofferma sulla catenina di Paola e nota una
familiarità con la sua, ma appena la ragazza se ne accorge
la copre con la giacca.
ANGELICA: Ora devo andare, prima di far tardi!
PAOLA: Ok! Ciao!
ANGELICA: Ciao!

Angelica si dirige verso la scuola, pensando ancora a quella
ragazza e alla sua collana.
ANGELICA: Ci siamo scontrate ieri e lei mi cerca e mi vuole
conoscere! No….non mi fido!
CARLOTTA: Cosa fai, parli da sola?
In quel momento Angelica esce dai suoi pensieri e torna la
ragazza timida e introversa che la sua classe conosceva.
CARLOTTA: Scusa, non volevo offenderti!
ANGELICA: Va a raccontarlo a qualcun altro!
Dice con tono calmo.
CARLOTTA: Te lo giuro! Non volevo essere offensiva!
ANGELICA: Mi prendi in giro tutti i giorni e oggi non volevi
essere offensiva! Ma che dolce!
Dice con tono agitato.
CARLOTTA:Angelica, non ti avevo mai vista così!
ANGELICA: Oh….! Te lo posso giurare voi non l’avete mai
vista la vera Angelica!
Dice con tono arrabbiato.
Angelica dicendo così se ne andò.

11. A SCUOLA
La mattinata a scuola era stata piuttosto pesante, e dopo
la sua reazione del giorno precedente aveva dato un motivo
in più ai suoi compagni per prenderla in giro.
Era l’intervallo, l’unico momento che aveva per stare lontano
dai suoi compagni.
Ma intanto in giardino…
CARLOTTA: Francy, ti posso parlare?
FRANCESCO: Certo arrivo subito!
Carlotta prese Francesco e lo trascinò con sé in una parte
isolata del giardino.
FRANCESCO: Cosa devi dirmi?
CARLOTTA: Si tratta di Angelica!
FRANCESCO: Ma che c’entra ora quella sfigata!?
Mentre parlavano, non potevano immaginare che dietro il
muretto c’era Angelica.
CARLOTTA: Francy, con me non devi fingere. Ho visto come la
guardi!
FRANCESCO: Ma cosa stai dicendo!
CARLOTTA: Ti sei innamorato di lei vero?
FRANCESCO: Si vede?
CARLOTTA: Piuttosto tanto, ma tutti sono troppo ciechi per
vederlo!
FRANCESCO: Ora che farai ,lo andrai a spifferare a tutti!
CARLOTTA: No! Non ti preoccupare, io vorrei diventare amica
di Angelica, mi sono stancata di essere la figa che si sono
fatta tutti e che tutti conoscono solo per quello.
FRANCESCO: Io vorrei parlargli farle capire che non la voglio
prendere in giro, ma…
CARLOTTA: Ma non ti ascolta, lo so ci ho provato anch’io!
Ma la campanella suonò e così Francesco e Carlotta non ebbero
il tempo di finire di parlare.
Angelica che era dietro il muretto e aveva sentito tutto
accennò un sorriso.

12. A CASA
Angelica arriva a casa.
ANGELICA: Papà cosa stai facendo?
SIG.GALIMBERTI: Siamo stati qui fin troppo! Si trasloca!
ANGELICA: Cosa?! Credo di non aver capito bene!
SIG.GALIMBERTI: Hai capito benissimo invece!
ANGELICA: Ma io non voglio!
SIG.GALIMBERTI: Non mi interessa!
Angelica furiosa, sale in camera sua e incomincia a fare le
valigie.
ANGELICA: Basta mi sono stancata! Me ne vado!
La ragazza aspetta la notte, chiusa in camera sua.
A mezzanotte in punto, esce di casa e si dirige alla stazione.
Paola appostata fuori casa sua, la vede scappare di casa.

13. A SCUOLA
Emma entra in classe e fa vedere a tutti di avere il diario
di Angelica.
MICHELE: Ma come hai fatto ad averlo?
EMMA: Lo so io come ho fatto!
La ragazza incomincia a leggerlo, e man mano, rimane sempre
più sconvolta e con lei la classe.
EMMA: 25 luglio 2001. Caro Diario, oggi i miei genitori hanno
commesso un omicidio, hanno ucciso il bambino che tenevo in
grembo.
Emma gira le pagine.
EMMA:10 settembre 2001. Caro Diario, oggi sono stata costretta
da mio padre a dire ai miei amici che non li voglio mai più
rivedere, quando io invece senza di loro non posso stare.
Paola in quel momento irrompe nella classe.
PAOLA: Pa…Ehm! Francesco, devi assolutamente raggiungere la
ma…Ehm! Angelica!
FRANCESCO: Perché? Cosa è successo?!
PAOLA: E’ scappata di casa! Devi raggiungerla! Altrimenti
io non esisto!!
FRANCESCO: In che senso?
PAOLA: Te lo spiego dopo! Vieni! Io so dov’è!!
CARLOTTA: Vengo anch’io! Le devo assolutamente delle scuse!
Paola, Francesco e Carlotta si dirigono verso l’uscita…
GIOVANNA: Aspettate!! Anche noi le dobbiamo delle scuse!
Detto questo, tutta la classe, con una bella sospensione sulle
spalle si dirigono al cancello.
BIDELLO. Ragazzi dove credete di andare?
Emma tira un pugno al bidello.
GIOIA: La solita esagerata!

14. ALLA STAZIONE –MILANO-
PAOLA: Dovete…an..andare….a…a Bologna!
Dice la ragazza con tono affannoso mentre sta scomparendo.
FRANCESCO:Ma cosa…?
PAOLA: Cor…rete!
Dicendo così scompare nel nulla.

15. SUL TRENO
MARIA: Ma cosa sarà successo?
FRANCESCO: Io credo di saperlo!

16. ALLA STAZIONE –BOLOGNA-
GIOIA: Eccola lì, è laggiù, su quella panchina!
I ragazzi la raggiungono.
ANGELICA: Cosa ci fate qui?
EMMA: Siamo venuti a chiederti scusa!
FRANCESCO: E io perché sono destinato a te!

  
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