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Autore: Niley story    20/05/2013    7 recensioni
Ero convinta si sapere cosa volesse dire amare, ma dal suo arrivo mi rendo conto che quello che fino a oggi chiamavo amore, era solo affetto. "Lui" è appena arrivato, "lui" è riuscito a farmi esplodere il cuore con un solo sguardo, "lui" mi ha fatto capire cosa vuol dire amare, "lui" è riuscito a farsi odiare da me..."lui" è il mio sinonimo di amore...più cercavo di allontanarmi più sentivo la necessità di stargli vicino
Genere: Romantico, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Leon, Violetta
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Leon: Ma davvero Vilu io ti sono indifferente?

Me lo chiese avvcinando il suo volto al mio facendo sfiorare il suo naso con il mio, e poggiando il braccio sul tronco sulla quale ero poggiata. Il suo sguardo è così fisso, così penetrante così...non so come descriverlo. Mi morsi il labbro inferiore istintivamente e miei occhi si posarono sulle sue labbra...le sue labbra così perfette che sembrava mi stessero chiamando. La sua mano sinistra si posò sul mio vetre, e scivolò fino ad arrivare dietro la mia schiena, mentre l'altro braccio era ancora poggiato al tronco. Il battito del mio cuore cominciava ad accellerare. Sentii il braccio intorno alla mia vita stringersi ancora di più fino a far toccare il mio petto con il suo. Le mie mani si posarono delicatamente sulle sue spalle mentre cominciai a sentire il suo respiro infrangersi sul mio collo. Stava chinando il capo verso l'incavo di questo fino a posarci sopra le sue labbra. A quel contatto chiusi gli occhi...le mie gambe tremanti stavano per cedere, ma la stretta del suo braccio intorno alla mia vita era così salda che ero sicura che non sarei caduta. Continuò con le sue labbra a risalire il mio collo, mentre il mio fiato diventava sempre più corto. Mai in tutta la mia vita ho provato emozioni così forti come quelle che sto provando adesso. Inarcai il collo all'indietro mentre le sue labbra arrivarono alla mia guancia. Le sue labbra sfiorarono le mie. Aprì leggermente gli occhi, di poco per guardare le sue labbra che continuavano a torturare le mie. I suoi occhi miravano ai miei, e lentamente si abbassarono sulle mie labbra. Avevo la pelle d'oca e allo stesso tempo mi sentivo ribollire...finalmente sento le sue labbra posarsi sulle mie delicatamente per poi premere gradualmente di più. Chiusi istintivamente gli occhi mentre le mie braccia avvolsero il suo collo. Sentivo le sue labbra muoversi sulle mie in modo sempre più passionale, un modo che mai in tutta la mia vita avevo provato. Prima ancora che potessi rendermene conto la sua lingua stava giocando con la mia, mentre ero alzata sulle punte dei piedi continuando a stringermi a lui. Era come se sentissi un bisogno disperato delle sue labbra...non capivo...non avevo mai permesso neanche a Diego questo tipo di bacio ma lui...lui...era...assurdo...non trovo le parole per spiegarlo. Il suo petto mi spinge a poggiare ancora una volta la schiena contro quell'albero. Il respiro inizia a mancarmi letteralmente...ora so cos'è "un bacio che lascia senza fiato". Lentamente si separò dalle mie labbra e io poggiai i piedi a terra. Si allontanò con un sorrisetto sodisfatto sulle sue labbra che mi stava facendo tornare con i piedi a terra. Era come essermi svegliata da un sogno...e il suo sorriso mi faceva innervosire...lui...lui era riuscito ad ottenere quello che voleva! Lui...lui...mia aveva baciata e io...io come una perfetta idiota non ho fatto il minimo movimento per impedirlo...

Leon: Indiferrente eh Vilu?

Continuò a ridere mentre si allontanava da me...

Leon: Ci vediamo domani...Violetta...

Nella sua voce era perfettamente udibile un tono ironoico che mi dava sui nervi!...ma allo stesso tempo non trovavo la forza di rispondergli o di arrabbiarmi. Si allontanò fino ad arrivare alla sua moto, si mise il casco e se ne andò...mi poggiai nuovamente al tronco dell'albero e mi lasciai cadere a terra. Mi aveva baciato...poggiai due dita della mano destra sulle mie labbra...la cosa che più mi premeva...era dover ammettere che quel bacio mi era piaciuto...mi era piaciuto eccome...per un attimo mi era sembrato di stare volando...vorrei tanto dire che la prossima volta non ci cadrò...ma mentirei a me stessa...perché ancora adesso sentivo il tremendo bisogno di sentire ancora le sue labbra sulle mie.

Leon tornò a casa e poggiò il casco sul mobiletto dell'entrata...dalla soglia della cucina uscì la madre...

Cinzia: Leon per favore non lasciare le tue cose in giro!

Leon: Mamma, rilassati! E' solo un casco!

Leon roteò gli occhi e si diresse verso il cammino. Premette il pulsante per aprire l'accesso al suo "salone privato"...che di privato non aveva più molto...

Leon: Ma cosa...Marco!? Maxi?! Broadway?! Andres!? Che cosa ci fate voi qui!?

Maxi: Bhe ora siamo amici!

Andres: Si e-e gli amici stanno sempre insieme!

Leon: Aha...e chi lo ha stabilito?

Marco: Daiii Leon non essere pignolo, pensiamo alla canzone!

Leon voleva mostrarsi infastidito da quel gesto...ma in realtà era solo stranito...non sapeva bene come comportarsi...non con loro...loro erano diversi dai suoi ex "amici"...ma in fondo i ragazzi lo avevano capito che Leon aveva apprezzato quel gesto...finito di provare i ragazzi si gettarono a peso morto sui divani. La madre di Leon portò loro dei bicchieri di succhi di frutta e per spuntino un pancarré con la nutella..

Maxi: La canzone è venuta benissimo!

Leon: Si ovvio, l'ho scritta io

Marco: Non vantarti solo perché hai fatto la maggioranza del lavoro eh...

Maxi: Però la mia idea della parte remixata è forte no?

Leon: Si certo

Broadway: Non vedo l'ora di cantarla...Leon tu dici davvero che se faccio così riesco a guadagnare putni con Cami?

Leon: Certo Broadway tranquillo, Camila è già tua

Andres: E a me?

Marco: Bhe Andres arriverà anche per te la ragazza che ti ruberà il cuore, tranquillo

Maxi: Ma sentitelo, parla l'esperto

Marco: Bhe modestamente ho una ragazza da favola

Leon: Si è vero grazie a me, è vero

Tutti risero alle parole di Leon...

Marco: Ci sarei riuscito anche senza di te prr

Broadway: Si certo avrebbe interpetato l'uomo ragno e si sarebbe anche fatto male *tutti ridono tranne Marco che lo guarda male e Andres*

Andres: Io, io posso io?

Marco: Puoi tu cosa Andres?

Andres: Posso essere io l'uomo ragno?

Leon: Aha...sai che facciamo Andres?

Andres: Che facciamo?

Leon: Rifacciamo le prove per domani, in modo che tutto sarà perfetto per Maxi e Nata...Marco tu a Fran dovrai...

Marco: Io? Ma io Fran l'ho conquistata non mi serve più..

Leon: Vuoi che Francesca si arrabbi con te?

Marco: N-no...

Leon: E allora fai quello che ti dico, perché altrimenti si infurierà...

Marco: Ma non devo fare come fai tu che fai cadere le ragazze ai tuoi piedi con...

Leon: No, no no no...questo lo posso fare solo io, e Andres...se gli riesce...se lo fate voi litigherete solo con le ragazze...

Marco: E se canto e basta?

Leon: Fran ti rimporverà dicendoti quanto poco romantico tu sia stato e che in accettabile che...bhe insomma per farla breve si arrabbierà

Broadway: Ecco quindi ascolta Leon...

Maxi: Leon, Leon questo a Nata va bene?

Leon: Si certo Maxi però devi anche...

Per tutto il giorno non ho fatto altro che pensare a Leon...ogni giorno che passava era sempre peggio per me...era inutile mentire...lui era riuscito ad entrare nella mia vita...lui ormai ne faceva parte...e la cosa peggiore è che sentivo di non poter fare niente per cacciarlo. Leon...perché sei diventato così importante nella mia vita?...così da un giorno all'altro...eppure allo stesso tempo vorrei tenerti lontano...perché mi fai paura...o meglio...ciò che provo per te mi fa paura...è questo quello che tutti chiamano amore?...amare è così?...presi il mio diario e inizia a scrivere una pagina, quando poi mi venne in mente che avevo un modo migliore per sfogarmi...mi alzai e mi sedetti al piano iniziando a comporre una melodia, con delle parole che mi vennero così spontaneamente...come se quella canzone fosse già stata scritta. La voce di Olga annunciava che la cena era pronta, così scesi a cenare. Il giorno seguente come mio solito dopo colazione filai dritta allo studio on beat, e incrociai le ragazze...

Francesca: Buongiorno!

Violetta: Ciao Fran, ciao Cami...

Camila: Ciao Vilu!

Francesca: Lo sai, oggi i ragazzi canteranno la canzone che hanno scritto!

Camila: Io non vedo l'ora di ascoltarla!

Francesca: Si anche iooo

Xxx: Il mio Lion farà sicuramente ombra a tutti gli altri

Mi voltai al suono di quella voce...Ludmilla!...

Violetta: Il tuo Lion? ma per favore, a stento si ricorda come ti chiami

Ludmilla: è solo questione di tempo!

Violetta: Aha...

Ludmilla mi guardò male quando le urla delle ragazze che erano vicino la porta attirarono la nostra attenzione. Era "il fun club" di Leon che era appena entrato accompagnato da Maxi e Marco.

Carolina: Buongiorno Leon

Leon: Ciao Carol

Le fece l'occhiolino per poi allontanarsi parlando con Maxi e Marco. Carol...ora dava pure soprannomi...ditemi un pò voi se non è insopportabile!...

Violetta: Sono assurde!

Ludmilla: Per una volta sono d'accordo con te! Dovrebbero smetterla di stare dietro al mio Lion! Perdono solo tempo perché l'unica che a lui interessa sono io...

Violetta: Continui con questa storia?!

Le chiesi innevosendomi voltandomi verso di lei...

Ludmilla: Si certo!

Violetta: Ma per favore! Apri gli occhi Ludmilla a Leon non interessi!

Ludmilla: Scusa?
Violetta: Non sei il suo tipo!

Ludmilla: Ah no? E chi sarebbe il suo tipo tu?

Violetta: Io...senti so solo che tu non fai per lui ok?...sei troppo viziata ed egocentrica per stare con uno come Leon!

Ad un tratto la voce di Leon che si era avvicinato a noi con Maxi e Marco attira la nostra attenzione

Leon: Perché gridi il mio nome nel mezzo del corridoio come una furia? Non sono neanche arrivato e già ti ho fatto arrabbiare?

Maxi: Wow Leon, mi congratulo detieni il recordo, perché per far arrabbiare Violetta ce ne vuole eh...

Guardai malissimo Maxi che stava ridendo, ma appena incrociò il mio sguardo tacque di colpo...poiggiai le mani sui fianchi e mi avvicinai a Leon...

Violetta: Sai benissimo che il motivo per essere infuriata con te ce lo avrei eccome!

Un sorriso provocatorio si estese sul suo volto...

Leon: Io? Non so di cosa stai parlando e poi, ricorda, io ti sono indifferente!

Scoppiò a ridere oltrepassandomi per entrare in classe seguito dai ragazzi...

Violetta: LEON!!!

Stavo per entrare nell'aula quando sento afferrami il polso e alloa mi volto...

Violetta: Diego...

Diego: Vilu mi dici che ti prende?

Violetta: A-a me? Proprio niente...

Diego: Niente? Sono due giorni che non ci vediamo, non mi chiami non rispondi alle chiamate...

Violetta: I-io...ho avuto molto da fare...

Francesca: Pablo è entrato in aula muoviamoci!

Francesca mi prese il polso tirandomi con lei in classe e io mi misi sotto al suo braccio...per poi avvicinarmi al suo orecchio

Violetta: Grazie...

Francesca: No non ringraziarmi perché dopo ti torturerò fino a quando non mi racconterai tutto...

Oh no...quando Francesca vuole sapere "tutto" intende davvero "tutto" e fidatevi...anche se una cosa non vuoi dirgliela te la fa dire. Roteai gli occhi sedendomi al suo fianco. Leon era in piedi al centro dell'aula con Maxi, Marco, Broadway e Andres...Diego gli urta di proposito la spalla. Leon si gira, credo che stia per parlargli ma Maxi gli prende il braccio facendolo voltare e gli dice qualcosa. Diego mi si avvicina e si siede alla mia destra. Alla mia sinistra ci sono Francesca e Camila, vicino a loro Nata e Ludmilla e vicino la porta c'era il "fun club" di Leon...patetico...

Pablo: Bene, un'attimo d'attenzione prego...adesso, i ragazzi ci canteranno la canzone che hanno scritto loro tre si?

Marco: Si!

Pablo: Ok musica!

Maxi mette play vicino al computer e preme dei tasti per aggiungere altri suoni. Intanto Marco, Leon, Broadway e Andres ballavano al centro della pista con una coreografia perfettamente studiata...con un salto Leon va al centro della pista superando gli altri che formano un mezzo cerchio intorno a lui...

Leon: No quiero que nadie me diga lo que tengo que hacer *Non voglio che nessuno mi dica ciò che devo fare*
Ragazzi: Los chicos no lloran, Los chicos no lloran *i ragazzi non piangono, i ragazzi non piangono*

So che avevano appena iniziato, so che era sciocco...ma anche se non mi stava guardando ero impnotizzata dalla sua figura...Con un passo indietreggia mettendosi al posto di Marco che passa al centro...

Marco: Quiero gritar, quiero escribir tu nombre en una pared *Voglio gridare, voglio scrivere il tuo nome sul muro*
Ragazzi: Los chicos no lloran, Los chicos no lloran *i ragazzi non piangono, i ragazzi non piangono*

Ancora una volta Leon torna al centro...

Leon: Mi padre grita, otra vez, no quiero escuchar *Mio padre girda, di nuovo, non voglio ascoltare*
Andres: Nadie nos puede entender *Nessuno ci può capire*
Broadway: Nadie sabrá lo que estoy sintiendo sólo y triste aquí sin tu amor *Nessuno saprà ciò che sto provando solo e triste qui senza il tuo amore*

A quella parole Broadway scivola fino ad arrivare ai piedi di Camila e le porge un girasole. Camila resta a bocca aperta da quel gesto e afferra il fiore sorridendo a Boradway...

Leon: Voy a romper todas las reglas que nos pongan aquí *Romerò tutte le regole che ci impongono qui*

Leon si avvicina a Maxi...

Leon: *all'orecchio* Va da Nata, qui faccio io...

Non riesco a capire ciò che si dicono però Maxi si allontana e Leon preme qualche tasto sul computer e la base comincia ad andare sola...

Maxi: Lo haré por ti, porque me importas, por tu forma de ser *Lo farò per te, perché ci tengo, per il tuo modo di essere*

Maxi si avvicino a Nata le diede un bacio sulla mano e poi le porse una rosa rossa. Nata arrossì leggermente sorridendo a Maxi...sembrava tutto perfettamente studiato...

Leon: Huyamos juntos tú y yo, no quiero escuchar *Fuggiamo insieme tu ed io, non voglio ascolare*

Gli occhi di Leon incrociano i miei per una breve fraziene di secondo, e alla seconda frase della canzone di avvicina a Carolina...le prende la mano e la fa girare su se stessa, e lei si attacca come una piovra al suo collo lasciandogli una bacio sulla guancia

Marco: Cierra los ojos y dime, dime que ves *Chiudi gli occhi e dimmi, dimmi che vedi*

Marco si avvicinò lentamente a Fran e si chinò per guardarla negli occhi per poi porgerle un tulipano rosso, e lei ovviamente sorrise...ora era il pezzio di Broadway stava per guardare alla sua destra ma Leon gli si avvicina e gli dice qualcosa

Leon: *Sussurra all'orecchio* è il tuo pezzo guarda Cami...
Broadway: *annuisce* Me estoy sintiendo sólo y triste aquí sin tu amor *Mi sto sentendo solo e triste qui senza il tuo amore

Ragazzi: Los chicos no lloran, Los chicos no lloran *i ragazzi non piangono, i ragazzi non piangono*
Leon:
No quiero que nadie me diga lo que tengo que hacer *Non voglio che nessuno mi dica ciò che devo fare*
Ragazzi: Los chicos no lloran, Los chicos no lloran *i ragazzi non piangono, i ragazzi non piangono*
Marco: Quiero gritar, quiero escribir tu nombre en una pared *Voglio gridare, voglio scrivere il tuo nome sul muro*
Ragazzi: Los chicos no lloran, Los chicos no lloran *i ragazzi non piangono, i ragazzi non piangono*

I ragazzi stavano davvero dando spettacolo...tutte le ragazze li guardavando...ma soprattutto guardavano lui...Ludmilla ballando gli si avvicinò e gli tese la mano che lui baciò senza pensarci due volta lasciandole anche uno sguardo...questa cosa era irritante e parecchio...ad un tratto lo vidi avvicinarsi a me...sentivo lo sguardo Diego ardere di gelosia ma non riuscivo a voltarmi di lui...non ora che Leon mi fissava dritto negli occhi...si abbassò sui talloni per osservarmi bene negli occhi

Leon: Voy a romper todas las reglas que nos pongan aquí *Romperò tutte le regole che ci impongono qui*

I suoi occhi verdi erano così intensi che sembrava ti stessero parlando. Lo abbassai leggeremente ma lui poggiò due dita sotto al mio mento facendomelo sollevare

Leon: Lo haré por ti, porque me importas, por tu forma de ser *Lo faro per te, perché ci tengo, per il tuo modo di essere*

Mi si avvicinò e mi lasciò un bacio sulla guancia. Diego scatto in piedi e così anche Leon guardandolo. Diego gli afferro il colletto del giubbino, lui prese il polso di Diego e sorrise...avevo paura...paura che si prendessero a pugni...ma Leon poggia il suo piede destro dietro la gamba di Diego facendolo cadere seduto sulla sedia e poi si allontana...Diego stava per rialzarsi e andargli incontro ma io lo fermai...

Violetta: No, Diego non ne vale la pena...

Strinsi la mano di Diego per cercare di calmarlo...

Ragazzi: Los chicos no lloran, Los chicos no lloran *i ragazzi non piangono, i ragazzi non piangono*

Andres: No quiero que nadie me diga lo que tengo que hacer *Non voglio che nessuno mi dica quello che devo fare*
Ragazzi: Los chicos no lloran, Los chicos no lloran *i ragazzi non piangono, i ragazzi non piangono*
Maxi: Quiero gritar, quiero escribir tu nombre en una pared *Voglio gridare, voglio scrivere il tuo nome sul muro*
Ragazzi: Los chicos no lloran, Los chicos no lloran *i ragazzi non piangono, i ragazzi non piangono*

Maco: Voy a romper todas las reglas que nos pongan aquí *Romperò tutte le regole che impongono qui*
Broadway: Lo haré por ti, porque me importa tu forma de ser *Lo farò per te, perché ci tengo, per il tuo modo di essere*
Leon: Wuhoo

I ragazzi si misero al centro della pista, Leon a braccia incrociate alla sua destra Marco e Maxi alla sua sinistra Broadway e Andres...Tutti si alazarono in piedi ad applaudire appena avevano finito, tranne me e Diego che restammo seduti mano nella mano. Fissai il pavimento per qualche istante per poi alzare lo sguardo e incrociare gli occhi di Leon fissi su di me. Ma non stava ridendo questa volta...si voltò verso Maxi e si diedero la mano per poi toccarsi con la spalla come se fosse un saluto...Le ragazze corsero subito addosso a Leon e io uscì dall'aula senza più degnarlo di uno sguardo tirandomi Diego...

Diego: è un pallone gonfiato!
Violetta: Ignoralo!

Dissi prontamente con tono chiaro...mi aveva fatto innervosire! Che novità eh?

Diego: Senti ti va se oggi andiamo...
Francesca: No! Non le va

Disse Fran arrivando alle mie spalle e mettendosi sotto il mio braccio...

Franceca: Oggi dobbiamo provare la canzone...

Canzone? Quale canzone...oh giusto! La canzone per l'esercizio di Pablo...

Violetta. Si è vero ci manca ancora una parte...
Diego: Va bene...allora ti chiamo...

Diego roteò gli occhi...ho come l'impressione che come Francesca non sopporta lui, lui non sopporta Francesca...mi si avvicinò per baciarmi, ma istintivamente mi scostai e gli diedi un bacio sulla guancia...mi guardò in modo stranito...come biasimarlo...

Violetta: Emm...io...
Francesca: Ciao Diego!

Prima che possa aggiungere altro Francesca mi tira via...

Violetta: Ahi!Fran fa piano!
Francesca: Scusa ma è peggio di una piovra!...Comunque oggi si va a casa di Maxi!
Violetta: Che!? Ma non dovevamo...
Francesca: Lui e Nata stanno insieme, e anche Broadway e Cami...festeggiamo l'evento tutti inisieme da lui...
Violetta: Ma serete tutte coppiette...
Francesca: No saremo tutti amici quindi ci vieni si o si...
Violetta: E se dicessi a Diego di...
Francesca: Vilu, sai che Maxi non sopporta Diego! Gli faresti solo un torto!
Violetta: *sospirai* Va bene...
Francesca: Perfetto...visto che carino Marco? Mi ha dato un tulipano rosso, e quando cantava lui mi guardava sempre...

Sorrisi all'espressione di Francesca...si vedeva che era felice, aveva praticamenet un sorriso a trentadue denti mentre osservava il fiore...anche io avrei voluto sentirmi come lei...ma nella mia testa c'era solo confusione. Quel giorno Francesca venne a mangiare a casa mia, e dopo finito iniziammo a provare la canzone che avevamo scritto anche con Cami...verso le 15:00 uscimmo di casa e ci dirigemmo da Maxi...

Francesca: Ok...come sto?
Violetta: Per la tdecima volta Fran...bene!

Si certo decima....ho perso il conto dopo la quindicesima...

Francesca: Ok!

Francesca sospira e poi bussa il campanello. Ad aprire è proprio Maxi...

Maxi: Hey ragazze venite! Mancavate solo voi!
Francesca: Visto? Te lo avevo detto!
Violetta: Tu mi hai detto niente!
Francesca: Vero...per l'ho pensato...
Maxi: *ride* Dai entrate...

Quando entriamo, Maxi ci fa strada fino al salano. Ero già stata altre volte qui, è una casa bella grande...tutti erano stesi sul divano...

Francesca: Ciao amoreee

Marco sorrise a Francesca che si diresse verso di lui sedendosi sulle sue gambe e dandogli un bacio...

Leon: Sai, credo che al tuo ragazzo serva un guinzaglio...

Quella voce...no!..vi prego no!...voltai lo sguardo al divano che era sulla sinistra e vidi Leon con le braccia incrociate che rideva...che ho fatto di male per trovarmelo da per tutto?

Violetta: E tu che ci fai qui!?
Leon: Mi ha invitato Maxi!
Maxi: Leon è uno di noi ora!
Violetta: Ma devvero? Leon si e Diego no?
Camila: Leon è simpatico Diego no quindi...
Marco: Già...
Leon: Dai Vilu se ti sei messa con un'imbecille non è colpa nostra!
Violetta: Per te sono Violetta!
Leon: E da quando? Perché ti ho già chiamato altre volte Vilu...
Violetta: Però ti ho detto che...
Leon: *Gli suona il cellulare* Scusa *risponde* Carolina!! Ciao...

Lo guardai a bocca aperta è un...un...trglodita messicano!

Violetta: TI FACCIO NOTARE CHE STAVI PARLANDO CON ME!
Leon: No no nessuno di importante...si certo Carol...
Violetta: LEON!
Leon: Quando?...
Violetta: GRR!!!

Avevo i nervi a fior di pelle, e i miei cari amici se la ridevano sotto i baffi...RIDEVANO! Capite? Assurdo! Li ammazzerei tutti...a passo svelto e infuriata mi dirigo verso la cucina che è vuota. Sbatteti la borsa sul mobile vicino il piano cottura. Perché riusciva sempre a farmi venire il nervoso!? E perché loro RIDONO?!...

Leon: Lo sai sei ancora più attraente quando sei gelosa...

Mi voltai di scatto...ah ma bene io...io faccio il possibile per allontanarmi da lui e lui mi segue. è poggiato all'uscio della porta con le braccia incrociate e il suo solito sorrisino che mi dava su i nervi...

Violetta: Lasciami in piace Leon!

A passo svelto e con lo sguardo chino mi dirigo verso l'uscita ma lui poggia le sue mani sulle mie braccia facendomi indietreggiare e costringendomi ad alzare lo sguardo per guardarlo negli occhi...

Leon: E se io non volessi?

 

   
 
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