Fanfic su artisti musicali > Justin Bieber
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Autore: drewgirl    20/05/2013    3 recensioni
Lei è Amber Madison Parker, una bellissima ragazza con un cuore d'oro segretamente innamorata del suo migliore amico.
Lui è Justin Bieber, bellissimo ragazzo ed è il migliore amico di Amber. Ma lui è freddo e insensibile all'amore, non ci crede e odia l'amore.
Sarà sempre così?
O succederà qualcosa?
Sa solo una cosa, lui ha paura di amare.
Genere: Drammatico, Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Justin Bieber
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Tematiche delicate
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-Capitolo 7 –
“ Era il calore del suo cuore”


Justin dopo essere stato male per tutta la mattina aveva pensato a un piano,
un piano che avrebbe messo in atto subito non poteva non metterlo in atto e 
il giorno dopo sarebbe dovuto andare a scuola ma aveva una verifica di matematica.
Lui in matematica era un frana, allora avrebbe mandato un messaggio a Amber dicendogli che avrebbe avuto bisogno di lei,
così prende il cellulare tra le mani e gli scrive un messaggio:
“ Amber domani abbiamo la verifica di matematica, vieni a casa mia per studiare insieme? P.S ho letto la lettera”
era in attesa perché voleva vedere se lei sarebbe venuta a casa sua,
mamma mia era veramente agitato  e aveva leggermente la fronte sudata.
Non era mai stato così agitato in vita sua.
“ Si, vengo Justin. Arrivo subito”– lui fa un respiro profondo prende i libri di matematica e
sistema tutto quanto e  si mette anche bene,indossa vestiti puliti e moderni.
Era tutto pronto adesso doveva solo aspettare lei,
insomma era anche pomeriggio tardi e improvvisamente sente bussare alla porta
- Avanti – alla porta si affaccia Pattie con un grande sorriso, lui la guarda e capisce che era venuta a portare su Amber.
In quel momento deglutisce la saliva e guarda la madre con sguardo preoccupato
- C’è Amber la faccio entrare? – gli dice facendogli l’occhiolino 
- Si certo, la devi far entrare-
- Bene! –
lui la fa entrare, lei entra con la testa bassa e lui rimane immobile davanti a quella scena.
Lei alza la testa e lo guarda, lui fa la stessa cosa, aveva i libri in mano e si avvicina alla scrivania avanzando,
appoggia quei libri sulla scrivania toglie la sciarpa e la giacca.
Si siede e aspetta che anche lui si sieda affianco a lei, lo fa e non la guarda ancora negl’occhi
- Allora che cosa non riesci a fare in matematica? Una volta eri così bravo perché adesso non ci riesci più? –
disse lei guardando i libri e giocherellando con le proprie mani, era segno di chiaro nervosismo
-Non lo so non ci riesco-
- Ok, dammi il tuo quaderno e fammi vedere il problema che c’è per domani. Quello per fare la prova-

-Si, tieni – lui gli da il quaderno, lo apre e sfoglia le pagine.
Trova il problema lui la guarda, lei guarda il problema con molta attenzione e dopo poco trova subito l’errore, mette il quaderno in mezzo 
- Allora qui hai sbagliato, non va bene alla terza ma alla seconda e poi devi prima fare questa operazione e poi questa se no non ti verrà mai l’operazione-
- Ma perché non capisco non va bene così?-
- No perché se no, il risultato non verrà mai fuori anzi ti verrà sbagliato e proverai a vedere se hai sbagliato a calcolare ma non è così in realtà-

- Per cui calcolo la somma e poi faccio l’altra operazione -
- Esattamente! Adesso prendi il libro di testo che facciamo un po’ di ripasso –
prendono il libro,
le loro mani si toccano e si guardano poi si allontanano quasi pieni di paura per quel piccolo contatto tra loro,
cominciano a guardare il libro, lui la guarda a volte e lei fa la stessa cosa
- Mi spieghi anche Geometria, così almeno facciamo tutto quanto -
- Si non c’è nessun problema -
- Grazie perché non ho capito nemmeno quelle cose di geografia, anzi faccio ancora più fatica cioè con le figure e le formule -
- Ma è solo una questione di imparare le formule, comunque guarda –
gli indica le figure,
comincia a spiegarli la geometria e lui la ascoltava, anche se in realtà la guardava e basta.
Lei parlava e lui guardava continuamente le sue labbra così belle e carnose aveva una voglia matta di baciare quelle labbra ma non poteva.
- Allora che dici hai capito? Vuoi che ne facciamo uno insieme?-
- Si, solo uno dopo se vuoi vai a casa-
- Si si va bene non c’è nessuno problema, anzi mio padre questa sera è fuori per cu posso tornare a casa quando voglio -
- Ma non devi uscire con Andrew? -
-No, non esco con lui. Anche se me lo chiede spesso ma non esco con lui -
- Ok va bene… Ehm comunque…-
- Dimmi!-
- No, niente… Da facciamo questo problema
– lei annuisce, ecco lui prende la penna ed inizia a fare quel problema,
scrive e poi si blocca
- Che c’è? -
- Non riesco a fare questo passaggio Amber -
- Prova a fare la figura forse riesci a risolvere il problema -
- Ok –
lui inizia a fare la figura, ma non gli riesce bene e
così lei mette la sua mano sulla sua e insieme a lui traccia il contorno della figura.
Improvvisamente i due si guardano intensamente come non mai, avevano persino paura poi lei abbassa lo sguardo,
lui glielo rialza e si guardano.
Si avvicina alla sua guancia e gliela bacia dolcemente lei gli fa un sorriso,
poi continuano a fare il problema.
La sera tarda arriva e lei doveva andare a casa per dormire, lei si alza e si mette la giacca e la sciarpa,
lui la guarda e poi si avvicina a lei
- Allora domani ci vediamo a scuola? -
-Si, certo-
- Anche in corriera vero? Cioè ci sediamo insieme? -
- Si, certo che ci sediamo insieme! -
- Bene! Allora ci vediamo domani, così ripassiamo un po’ per la verifica-
- Si certo Justin –
lui si avvicina a lei e gli da un bacio sulla guancia e
anche lei glielo da a lui poi con i suoi libri in mano esce dalla sua stanza.
Lui si butta sul letto, ecco in quel momento era felice, il giorno dopo si sarebbero visti e sarebbero stati insieme.
Non vedeva l’ora.
Voleva che tornasse tutto come prima e lo desiderava immensamente.
- Grazie Dio – sussurra lui guardando verso l’altro.
Forse voleva attirare l’attenzione di qualcuno che non avrebbe mai smesso di credere in lui e
che per la prima volta nella vita gli aveva dato la possibilità di cambiare le cose.
Sorridendo si mette il pigiama e sotto le coperte sente un calore strano, non lo aveva mai provato prima.
Che cos’era?

“ Era il calore del suo cuore”
  
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