Ciao a tutti, mi chiamo Gaia e vengo da Milano, sto salendo adesso sull’aereo; destinazione: Londra, la città dei miei sogni. Fin da quando ero piccola sono sempre voluta andare a Londra, e per il mio compleanno i miei genitori mi hanno regalato il biglietto, insieme a quello per andare a vedere il concerto degli one direction.

La loro musica è stata la colonna sonora della mia vita negli ultimi due anni, e finalmente potrò vedere la loro città.
Mi sono appena seduta in un posto verso il fondo dell’aereo, mettendo alle orecchie gli auricolari per ascoltare la musica dei miei idoli; quando mi si avvicina un ragazzo incappucciato che indossa gli occhiali da sole.

X:”Ciao. Scusa, posso sedermi qui?” chiese indicando il posto vicino al mio

G:”Certo, tanto non c’è nessuno!” esclamo sorridendo, per poi farlo sedere di fianco a me.

Per circa cinque minuti non mi parla, ed io sono immersa nella musica dei miei idoli. A un certo punto si gira e mi chiede

X:”Come ti chiami?”

G:”Mi chiamo Gaia, e tu?”

X:”Non importa come mi chiamo io, ma il mio Mp3 è rotto, posso ascoltare la musica con te?” mi chiese con un tono dolce. Io annuì
sbuffando, gli porsi un’auricolare per poi cercare l’album Take me home

G:”è mio e la musica la scelgo io. Punto” affermo sentendolo sbuffare. Parte l’album e la voce dei miei idoli mi invade le orecchie.

X:”Chi è che canta? Non gli ho mia sentiti!” esclama

G:”Ma come fai a non conoscerli? Loro sono gli one direction, non che unica ragione della mia esistenza. La loro musica è stata la colonna

sonora della mia vita da due anni a questa parte!” esclamo

X:”Ah sì? E come si chiamano questo quattro?” ma è scemo o cosa?

Mi aprì la felpa con su la scritta 1D mostrandogli la mia maglietta.

G:”Inanzi tutto sono cinque. Allora, il riccio è Harry Styles , quello con la maglia a righe Louis Tomlinson, questo con la cresta Zayn Malik, il
rasato Liam Payne e quest’angelo sceso in terra è Niall Horan” esclamò con gli occhi a cuoricino nell’ultima parte della frase

X:”Come ‘Angelo sceso in terra’?” chiese ridendo. Io mi bloccai di colpo

X:”Ho detto qualcosa che non va?” chiese preoccupato

G:”No, è solo che … il tuo sorriso …”

X:”Cos’ha che non va?” chiese preoccupato

G:”è uguale a suo” sospirai. Lo vidi sorridere ancora, per poi continuare a parlare

X:”Allora stavi dicendo, perché ‘Angelo sceso in terra’?”

G:”perché semplicemente è la perfezione divina” risposi sognante

X:”A sì? E cos’è che ti piace di lui? Solo l’aspetto?” chiese incuriosito

G:”No, non solo l’aspetto. Lui è dolce, simpatico, tenero, carino, intelligente, stupendo, carismatico …”

X:”Ok ho capito” mi fermò con un gesto della mano “Ma come fai a sapere tutte queste cose su di lui?” mi chiese

G:”Lo vedo da come si comporta, da come non cerca sempre di essere al centro dell’attenzione, dalla sua espressione da cucciolo
quando ha fame, e dal fatto che quando sorride non posso che farlo anch’io” risposi accasciandomi sul sedile.
X:”Ma tu l’hai mai incontrato?” mi chiese stupito dalla mia risposta.

G:”Purtroppo no, solo nei miei sogni. A Milano c’è stato il concerto ma non avevo tutti i soldi necessari per comprare il biglietto e non l’ho trovato. Anche se incontrarlo e parlargli sarebbe la cosa che mi renderebbe più felice al mondo”

X:”Ma allora sei proprio innamorata di questo Niall!”

G:”Come non lo sono mai stata di nessuno. Pensa che, quando c’era il concerto, l’ho visto a Milano che firmava autografi, e quando si è girato e mi ha sorriso sono svenuta per tachicardia”

X:”Possibile che riesca a farti svenire solo con un sorriso?” mi chiese divertito

G:”Lo so che è stupido e che non ho neanche una remota possibilità di incontrarlo, ma la mia mente non vuole smettere di sognare e tornare una volta per tutte sulla terra” risposi mentre una lacrima mi solcava il viso, lasciando una riga bagnata sulla guancia.

X:”Scusa non volevo farti piangere” mi sorrise asciugandomi le lacrime

G:”Non è colpa tua, ormai piango ogni sera al solo pensiero che non lo incontrerò mai” risposi mentre altre lacrime mi bagnavano il volto

X:”E se io te lo facessi incontrare tu smetteresti di piangere per lui?” mi chiese stupendomi, e non poco.

G:”Tanto è impossibile incontrarlo, quindi tanto vale smettere di sognare” risposi abbassando lo sguardo

X:”Niente è impossibile” sussurrò per poi abbassarsi il cappuccio e togliersi gli occhiali, mostrando una chioma bionda e due occhi azzurri, quei due occhi azzurri.

G:”Ma sei davvero … tu … lui … Niall” cominciai a borbottare parole senza senso, per poi sentire le sue labbra poggiarsi sulle mie.

N:”Sono proprio io, e ti giuro che non dovrai più piangere per me” sussurrò a due centimetri dalle mie labbra per poi riattaccarle alle mie.

G:”O mio Dio” sussurrai dopo esserci staccati “Ti prego, dimmi che non sto sognando” continuai con le lacrime agli occhi per la felicità.

N:”No non stai sognando piccola, vuoi essere la mia ragazza?” mi chiese con un sorriso che mi fece incantare. Io rimasi a bocca aperta,
per poi abbracciarlo, inebriandomi con il suo profumo.

G:”Sarebbe la cosa che mi renderebbe più felice al mondo” sussurrai nel suo orecchio per poi chiudere gli occhi, godendomi quella sensazione di protezione che ho quando sono tra le sue braccia.

G:”Ti amo” sussurrai guardandolo negli occhi

N:”Ti amo anch’io” mi rispose, per poi avvicinarsi e lasciarmi casto bacio sulle labbra, che valeva più di mille parole.