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Autore: I am Maryanne    20/05/2013    2 recensioni
- Ti sei sporcato con la marmellata - è la mia risposta mentre rido sotto i baffi nel vederlo toccarsi dappertutto ma invano.
Mi alzo, prendo un tovagliolo di carta e delicatamente gli pulisco il volto.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ciao a tutti! Questo capitolo lo voglio dedicare ad una persona molto speciale per me... Andy, soprattutto perchè ieri abbiamo avuto una piccola discussione ed è tutto oggi che ci penso.
Spero tu mi possa perdonare...
Miry Dark Angel 
 
Screamingfor love
 
Il giorno dopo arrivò in fretta, la luce che penetrava dalla finestra della camera di Lucy andò dritta sul viso di Andy che dopo poco si svegliò dando un bacio sulla testa a Lucy che ancora dormiva:
- Lucy, sveglia - la chiamò dolcemente.
Come risposta ebbe un mugugno confuso e poi gli occhi di lei si aprirono e incrociarono quelli di Andy che la scrutavano dolcemente.
- Buongiorno - lo salutò.
Andy si avvicinò a lei e stampò un bacio sulle labbra rosee di lei.
Si coccolarono ancora un po e poi si alzarono, mentre Andy si rimetteva la maglia e tutte le cinture tolte la sera prima, Lucy andò nel suo bagno e si cambiò:
- Lucy, sei pronta? - chiese Andy poggiando la testa sulla porta del bagno di Lucy.
- Si, ora esco - rispose lei dall'altra parte della porta prima di aprirla e ritrovarsi il bel viso di Andy davanti che la scrutava.
- Allora? Come vogliamo dirglielo? - chiese Andy.
- Be, come prima cosa dobbiamo scendere e prenderli con calma, poi gli spiegheremo tutto - rispose Lucy non staccando mai i suoi occhi da quelli di Andy.
- Va bene - disse Andy.
- Si, ma se diranno che - cominciò Lucy, ma fu interrotta dalla voce di Andy.
- C'è la faremo - cercò di confortarla.
Si presero per mano e dopo aver aperto la porta della camera di Lucy (prima chiusa a chiave) si diressero di sotto.
 
 
Arrivati al primo piano, silenziosamente e sempre mano nella mano si diressero verso la cucina entrarono e vi trovarono dentro i genitori di Lucy, lui leggeva il giornale e il suo viso era coperto da esso, lei era voltata di schiena e lavava i piatti, non si erano accorti della presenza dei due che per farsi sentire Lucy li chiamò:
- Mamma, papà - 
I due coniugi si girarono verso dove proveniva la voce e videro la loro figliola mano per mano con Andy, quel ragazzo dove era stata ospitata per il tempo che erano stati in Europa.
- Lucy, com'è entrato questo ragazzo in casa? - chiese suo padre arricciando le sopracciglia spesse e brizzolate come i capelli.
- Questo ora non importa, vi dobbiamo parlare - concluse sedendosi e facendo sedere Andy ad una sedia, la madre smise subito di lavare i piatti e dopo essersi asciugata le mani si sedette in una sedia, il padre chiuse il giornale e lo posò sopra un mucchio di giornali vecchi.
- Allora? Cosa c'è? - chiese sua madre.
- Mamma, papà, io voglio tornare in California - disse tutto d'un fiato Lucy.
- Cara, ma te lo abbiamo già detto che dobbiamo stare qui per un bel po di tempo - la corresse il padre.
- Il fatto è che... I-io e A-Andy - cominciò balbettando
 - I-io e Andy... - non riuscì ad andare avanti, aveva troppa paura della reazione dei suoi genitori
- Io e Lucy ci amiamo - terminò la frase Andy.
I genitori di Lucy sgranarono gli occhi, poi si guardarono l'un l'altro sbigottiti.
- Come? - 
- Avete sentito bene, noi due ci amiamo -
- E non possiamo dividerci per nulla al mondo - continuò Lucy tenendo la mano di Andy stretta alla sua.
Il padre di Lucy si infuriò, cominciava a diventare rosso in viso, le sopracciglia si arricciarono, gli occhi penetravano qualsiasi cosa gli si presentava davanti, si alzò in piedi e sbattè le mani sul tavolo
- Lucy la posso ancora capire, è una ragazzina e non capisce queste cose, ma tu mio caro, tu sei grande e capisci che lei è ancora minorenne! - gridò
- Io lo capisco benissimo infatti - sbottò Andy alzandosi anch'esso
- Non sono una ragazzina papà! - gridò Lucy alzandosi 
- Lucy smettila subito e taci! Stò parlando con questo ragazzino che non sa cos'è l'amore! - gridò suo padre
- Io lo so benissimo cos'è l'amore! - gridò Andy fuori di se
- Si, certo, visto che lo sai dimmi tu che cos'è, spiegamelo - tornò a tono normale il padre di Lucy sedendosi dinuovo, fu seguito da Andy che anch'esso si risedette sulla sedia
- L'amore è quello che provo per sua figlia - disse sicuro come non lo era mai stato in vita sua
- Tu devi capire che lei non può stare con te, è una ragazzina... Se la ami davvero lasciala andare e lascia che si trovi un ragazzo della sua età... Non un rokkettaro come te - disse suo padre con una voce che fece venire un nodo alla gola di Andy
- Basta! - gridò Lucy alzandosi in piedi e uscì dalla cucina correndo di sopra seguita da Andy.
Una volta sopra:
Andy entrò nella camera di Lucy e la trovò in lacrime, quando ella si accorse della presenza di Andy corse subito da lui e lo abbracciò fortissimo:
- Non voglio separarmi da te - singhiozzò tra le braccia di Andy
- Neanche io voglio lasciarti - la abbracciò lui tenendola stretta a se
- Ma come possiamo fare? - chiese più a se che a Lucy che sprofondò la testa nel petto di Andy
- Andy, tu mi ami e faresti di tutto per me, vero? -chiese Lucy alzando gli occhi ed incrociano quelli di Andy
- Certo - 
- Ti prego portami via - lo supplicò.
Andy spalancò gli occhi, lui voleva stare con lei, ma lei era minorenne e che cosa sarebbe potuto accadere?
- Ti prego Andy, fallo per me - lo pregò con le lacrime agli occhi.
Andy sospirò, poi si staccò da lei e prese la sua borsa da viaggi
- Aiutami, torniamo in California - disse convinto
Lucy prese la sua borsa e cominciò a riempirla di tutta la sua roba.
Era pomeriggio tardo, per uscire usarono la finestra e si calarono dall'albero poco distante, corsero per un po e raggiunsero l'areoporto.
Presero il primo aereo per la California e subito si imbarcarono, si sedettero vicini, erano in silenzio e la faccia di Lucy fece venire diverse domande in testa ad Andy:
- Tutto bene Lucy? - chiese 
Lei annuì
- Sei sicura di volertene andare? - domandò
- Si, mai stata più sicura - rispose
per tutto il viaggio le loro dita erano incrociate, le loro braccia erano scoperte e lasciavano vedere il loro tatuaggio, erano orgogliosi.
- Attenzione, l'aereo stà per partire, si pregano i passeggeri di allacciarsi la cintura di sicurezza e vi auguriamo buon viaggio - disse la vice di un hostess al microfono.
Viaggiarono non per troppe ore ed arrivarono finalmente in California.
Uscirono dall'aereoporto di Los Angeles e si diressero, in macchina, verso casa di Andy.
 
Arrivarono a casa di Andy il mattino dopo, dato che il viaggio era durato tutta la notte, entrarono in casa e furono subito accolti dal piccolo Black che era vicino alla porta, appena entrò, Lucy, prese il micetto in braccio e gli diede un bacio sulla testina, lo rimise a terra e portò le sue cose al piano di sopra con l'aiuto di Andy che si offrì di portare le cose più pesanti.
Arrivarono di sopra, Lucy si diede un'occhiata in giro, notò che era tutto perfettamente uguale a quando se ne era andata, sorrise, finalmente era dinuovo a casa.
   
 
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