Piccola one-shot scritta alcuni anni fa di ritorno dalle vacanze. L’ho rivista più volte, nel tempo, ma non sono mai riuscita a farla venire esattamente come volevo. Allora ho deciso di darla in pasto a voi e alle vostre critiche: siate spietati.
Lady Anya
Verso la libertà
Era sempre vissuta lì, in quel campeggio, casa dei suoi genitori. I suoi due fratelli erano già andati via e le mamma aveva avuto un’altra cucciolata. Ora toccava a lei. Spesso passava davanti a quel cancello, oltre il quale aveva visto per l’ultima volta i suoi fratelli: sapeva che prima o poi l’avrebbe dovuto attraversare anche lei. Ma non voleva. Mamma Gatta le aveva insegnato tutto quello che c’era da sapere per sopravvivere e a volte le chiedeva cosa intendesse fare, ma sempre,
Un giorno
La famiglia stava facendo colazione e le bambine sorrisero quando la videro, ma le prestarono troppa attenzione, prese da mille altre cose.
Quella stessa sera tornò. Era decisa a farsi accettare. Come quella mattina la famiglia stava mangiando. E come quella mattina,
Disperata, scappò. Ma perché, perché gli Umani erano così strani? Perché così scostanti? Mentre fuggiva passò davanti al famoso cancello. Si fermò e guardò oltre le sbarre di metallo. Finalmente si decise. Lo attraversò e corse via, verso la libertà.