Fanfic su artisti musicali > Jonas Brothers
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Autore: Gracedanger    20/05/2013    3 recensioni
“Hai trovato la camicia?” mi sussurrò.
“No, non ricordo neanche dove l’ho messa.”
“Okay, basta.”
Si allontanò da me e sparì nella cabina armadio per un paio di minuti, sentii cassetti e ante sbattere.
Ritornò con una camicia blu a pois bianchi perfettamente piegata tra le mani, me la porse.
“Che significa?” sorrisi confusa.
“Indossala.”
Appena presi la camicia dalle sue mani, si coprì di scatto gli occhi con le braccia e si girò dall’altro lato.
Risi, rimasi interdetta qualche minuto a fissare lui e la camicia, la portai vicino alle labbra e inspirai ed espirai profondamente. Il suo profumo entrò nei miei polmoni e per quel microscopico attimo in cui essi sono pieni, in quel momento mi sentii completa.
Genere: Erotico, Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Joe Jonas, Kevin Jonas, Nick Jonas
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-Giulia.




Joe mi guardava con aria divertita. Io avrei voluto scavarmi una fossa e seppellirmi dentro per la vergogna. Ormai aveva capito che ero paralizzata, mi fece una carezza, mi prese per il naso e mi trascinò via. Arrivammo in una grande stanza, rincorrendoci come bambini. Fui troppo presa e troppo sbadata, per accorgermi che qualcuno stava venendo verso di me correndo. Boom. Non caddi,ma ci mancò poco.
“Tutto okay?!”
Mi rimisi in sesto dicendo: “Si,certo, scusa, scusami tanto!”
Davanti a me c’era Kevin, che mi mise una mano sulla spalla, gli sorrisi con tutti i denti che avevo, e mi girai, con le guance viola per la vergogna, e trovai Joe, piegato in due, che rideva. Sospirai. Un attimo dopo ebbe il secondo pugno nello stomaco. Sempre Nick. Scoppiai a ridere, e Joseph mi fulminò con lo sguardo.
Alice sbucò da dietro di lui e venne verso di me, mi tese la mano e disse:
“Sei contenta?! Ora, sto tremando.”
Le sorrisi, quasi in lacrime, quando Joe mi travolse, lui e Kevin stavano spingendo Nick verso Alice, Joe mi prese per i fianchi e mi portò in quella specie di trenino impazzito.
Ad interrompere la festa ci pensò papà Jonas.
“Su bambini, l’ora dei giochi è finita.”
“Arriviaamo, si signore!” Joe si mise sull’attenti e io gli diedi una leggera spinta e lui ricambiò.
Ad un certo punto sii girò verso di me e mi disse:
“Vieni.. tu e la tua amica potete vedere il concerto da dietro le quinte, e non incantarti troppo mentre mi guardi.”
“Sbruffone.”
Rise e mi prese la mano.
Mi fece morire quella mano grande e rassicurante che incontrava la mia gelida e imperfetta e la stringeva. Un incastro perfetto.
Mi baciò la mano e corse via.
Avrei voluto piangere e ridere allo stesso tempo, ormai non riuscivo più a controllare le emozioni.
Alice mi prese per il braccio.

“Ci credi?!” mi urlò
“Manco un po’!”
“Neanche io!”
 

Invece stava succedendo.
Salimmo un paio di scalini e arrivammo dietro le quinte, i ragazzi si stavano preparando.
Vidi Joseph che bisbigliava qualcosa all’orecchio di Nick e lui che annuiva sorridendo. Uno sguardo di intesa a Nick. Poi guardò nella mia direzione e mi fece l’occhiolino. Ma che diavolo aveva in mente?
I miei pensieri furono interrotti dalle grida delle fan.
Il concerto stava per iniziare.
 
Avevo sognato questo per sei anni.
Ogni nota di quel concerto la custodisco ancora nel mio cuore. Tutte le canzoni che avevo ascoltato per ore ed ore davanti allo schermo di un computer e un paio di cuffie, quelle che mi risollevavano dalle giornate peggiori.

Ora erano di fronte a me, e mi sentivo come avevo sempre sognato di sentirmi.

I violini cominciarono a suonare.
Fiamme.
Tamburi.
Urla.
E infine…i Jonas Brothers.

Cominciarono con “Kids of the future”. Erano passati anni dalla prima volta in cui l’avevo sentita, la conoscevo a memoria, cominciai a piangere come una fontana.
Dopo le prime tre canzoni sentivo il cuore fuggire dal petto per quanto batteva forte. Nick iniziò a parlare e creò un religioso silenzio intorno a se.


“Okay, for the next song, I need a person, a special girl…”
  
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