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Autore: masami_99_    20/05/2013    1 recensioni
Watari trova una ragazza per strada di notte e vedendola da sola decide di portarla alla Wammy's House. La ragazza però non ricorda nulla del suo passato. Non riesce a ricordare neanche il suo nome. Watari decide di accoglierla alla Wammy's House. Qui la ragazza fa nuove amicizie e dimostra un grande intuito grazie al quale verrà notata da L.
Genere: Avventura, Mistero, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Mello, Near, Nuovo personaggio, Watari
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Dopo aver parlato con Roger Mello trovò Jenice nel corridoio appoggiata al muro. Aveva un'espressione triste. Appena sentì la porta chiudersi alzò la testa guardando Mello. Solo allora il ragazzo si accorse che Jenice stava piangendo. Appena lo vide si asciugò le lacrime e fece un sorriso forzato.
JENICE : Che bello vederti. Ti stavo aspettando
MELLO : Ti sei persa ?
JENICE : Più o meno. Ti stavo cercando e una ragazza mi ha detto che eri nell'ufficio di Roger così mi sono fatta dire dove si trovava e lo raggiunto.
MELLO : Ti ha detto qualcosa quella ragazza ?
JENICE : In che senso ?
MELLO : Perché stavi piangendo. Ti ha detto qualcosa ?
JENICE : No no, anzi è stata molto gentile 
Mello si avvicinò a Jenice mentre lei abbassava la testa.
MELLO : Allora perché stavi piangendo ?
Jenice non rispose. Rimase davanti a Mello a fissare il pavimento. Cercò di cambiare argomento per non sentirsi sotto pressione 
JENICE : Cosa voleva Roger ?
MELLO : Ha detto che domani vuole parlare con noi. 
JENICE : Anche con me ?
MELLO : Si, non so cosa ha in mente. Ora è meglio se andiamo in camera. 
Detto questo Mello si incamminò verso la camera seguito da Jenice che cercava di mantenere la distanza. Quando entrarono nella stanza Jenice andò nel bagno per cambiarsi.
MELLO : Non mangi? Dobbiamo ancora cenare.
JENICE : No, non ho fame
Dopo questo Jenice non sentì più niente, solo il rumore della porta che si chiudeva. Dopo dieci minuti, quando uscì dal bagno si accorse che la stanza era deserta. Mello era andato a cenare mentre lei era rimasta lì come una scema. Cercando di ignorare la tristezza, si mise sotto le coperte e si addormentò però la fame si fece sentire molto presto. La mattina dopo si svegliò verso le 11. Appena guardò l'ora si accorse che nessuno dei due aveva sentito la sveglia. Scese dal letto e andò a svegliare Mello.
JENICE : Mello, svegliati.  La sveglia non ha suonato. 
Mello si alzò sbadigliando e allontanando Jenice con una spinta
MELLO : La sveglia non ha suonato perché noi oggi non dobbiamo andare a scuola. Roger ci voleva parlare in privato senza che quei mocciosi degli altri bambini interferissero. Così ci ha dato il permesso per saltare un giorno di scuola
JENICE : Scusa. A che ora è l'incontro ?
MELLO : Alle 12 e 30  
JENICE  : Allora non è poi così presto. 
Mello si alzò guardando l'orario andò nel bagno. Jenice lo seguì e Mello infastidito dalla presenza della ragazza si voltò e la allontanò.
MELLO : MA MI VUOI SEGUIRE ANCHE IN BAGNO ? UN PO' DI PRIVACY MI SARÀ RIMASTA
Jenice indietreggiò spaventata e andò a sedersi sul letto mettendo la testa sotto il cuscino.
JENICE : Scusa. È da molto che non riesco a controllare quello che faccio
MELLO : In che senso ?
JENICE : Lascia stare. Non so come spiegartelo e non posso
Mello sbuffò e si chiuse in bagno iniziando a vestirsi. Dopo dieci minuti sentì la porta che si apriva e si chiudeva. Uscì dal bagno mentre si metteva la maglietta. La stanza era vuota. Mello decise di non dare troppo peso al fatto che fosse uscita da sola. Tanto per i corridoi non c'era nessuno e anche se si fosse persa l'orfanotrofio non era poi così grande quindi c'erano poche probabilità che si perdesse di nuovo. Decise di leggere qualcosa approfittando del tempo libero che gli era rimasto prima dell'incontro. Uscì dalla camera e s'incamminò verso la biblioteca. Intanto Jenice vagava per i corridoi della Wammy's House senza avere una meta precisa. Andò di nuovo nell'ufficio di Roger non sapendo che fare. Quando arrivò davanti alle porte sentì delle voci : una era di Roger, mentre l'altra non era una voce vera e propria. Probabilmente veniva da un computer. Non fece in tempo a bussare che sentì una voce femminile dietro di lei
XXXX: Guardate qui ragazze. Non è quella nuova
Appena Jenice si girò vide dietro di lei un piccolo gruppo di ragazze che la guardavano ridendo. Jenice si accorse che erano ragazze della classe dove era stata con Mello, ma non conosceva i loro nomi.
JENICE : Ciao. Come vi chiamate ?
KARA : Che fai ? Cerchi di fare amicizia con noi. Mi dispiace per te ragazzina, ma sarà difficile per te se vuoi entrare nel mio gruppo.
JENICE : Come mai non siete in classe ?
KARA : Oggi c'è stato un problema in classe così ci hanno fatto uscire prima. E comunque fatti gli affari tuoi. Te l'ho detto. Non puoi entrare nel nostro gruppo 
MELLO : Sta solo cercando di essere educata. Lei non vuole affatto entrare in un gruppo di stupide che si vantano di essere le più carine del mondo. Siete solo un gruppo di smorfiose.
Quando le ragazze videro Mello si bloccarono. Non risposero alle sue provocazioni perché sapevano che la loro leader Kara era innamorata di lui. Kara fece un cenno alle ragazze e se ne andarono lasciando Jenice e Mello da soli.
JENICE : G-grazie
Mello non rispose e prese la mano di Jenice per poi entrare nell'ufficio di Roger
ROGER : Salve. Che ci fate qui ? L'incontro è tra un'ora.
MELLO : Non avevamo nulla da fare.
ROGER : Andate a chiamare anche Matt e Near così vi dico tutto ora
Mello uscì mentre Jenice si accomodò su una delle poltrone della stanza. Dopo dieci minuti Mello tornò seguito dagli altri due successori che, dopo aver chiuso bene la porta si accomodarono nelle altre poltrone. 
MELLO : Cosa dovevi raccontarci ?
ROGER : Di una missione che vuole affidarvi L
MATT : Una missione. Ora ci divertiamo
ROGER : Matt è una cosa seria. Nell'ultima settimana è stato affidato ad L un caso che lui però ha voluto affidare a voi. È un'altra prova , ma questa è una prova che metterà a rischio la vita di molte persone. Si tratta di un serial killer che sta turbando la quiete di Winchester. Allora volete provare a risolvere questo caso ? Naturalmente L vi osserverà mentre risolvete il caso
I ragazzi restarono lì a guardare Roger inceduli. L non aveva mai affidato un caso.
MELLO : Io accetto la sfida.
MATT : Anche io.
NEAR : Anche per me va bene
All'improvviso si sentì una voce proveniente dal computer acceso di Roger
L : Bene. Non vedo l'ora di vedere come ve la caverete. E poi vorrei coinvolgere anche Jenice per vedere come se la cava a fare la detective. Nelle cartelle che vi daranno ci sono tutti i dettagli relativi al caso.  Per adesso vi dirò solo questo e vi auguro buona fortuna
Detto questo la L sul computer scomparve e Roger riprese a parlare.
ROGER : Lavorerete a coppie Near con Matt e Jenice con Mello.
MELLO : Perché proprio io devo stare con Jenice ?
ROGER : Perché è la tua compagna di stanza. È stato L a dirmi di fare così
Quando sentì il nome di L Mello corse fuori dalla stanza per non andare oltre. Entrò nella sua camera come una furia e iniziò a prendere a pugni il cuscino. Quella ragazza gli stava rovinando la vita. Quando arrivò la sera Jenice rientrò in camera con una cartella in mano.
JENICE : Tieni. Sono i dettagli del caso.
MELLO : Li hai già guardati ?
JENICE : No. Ora però vado. Vorrei fare un giro per l'orfanotrofio per orientarmi.
Detto questo uscì di corsa dalla camera. Mello continuava a fissare la porta incredulo. Aveva fatto molte volte il giro dell'orfanotrofio, era strano che non avesse ancora imparato come orientarsi. Senza aspettare altro tempo aprì la cartella dentro c'erano delle foto di due cadaveri attaccate su dei fogli su cui c'erano le descrizioni delle vittime. La prima si chiamava Jessica Owen, aveva 25 anni e faceva la cameriera nel bar insieme alla sorella Lucy. Viveva con il fidanzato in una piccola casa. È stata trovata strangolata e impiccata nella sua camera mentre il fidanzato si trovava in viaggio per lavoro. Sulla gamba aveva una voglia su cui l'assassino aveva disegnato la lettera S con un ago. Sulla schiena era stata fatta un incisione : -6. Alla ragazza era stata tolta la maglietta, ma sul collo portava ancora la collana. La seconda vittima era la sorella della prima. Si chiamava Lucy e aveva 27 anni. Lei viveva nel suo appartamento da sola. Anche lei come la sorella aveva una voglia sul braccio e sopra la voglia era stata disegnata le lettera o è sulla schiena aveva un incisione : -5. Anche lei è stata trovata impiccata nella propria camera. Dopo aver letto tutto quello che c'era scritto Mello andò a mangiare. Aveva passato tutto il giorno a leggere quei fogli ed era arrivata ora di cena. Quando arrivò andò nel tavolo dove era seduto
MATT : Ciao Mello. Tutto bene con la tua fidanzatina ?
MELLO : Lei non è la mia fidanzata
MATT : Come mai hai capito subito di chi parlavo ? E perché sei rosso ?
 MELLO : Negli ultimi giorni non fanno altro che parlare di me e della mia compagna di stanza e poi rosso sarai tu
MATT : A proposito ora dove è ora ?
Detto questo i due ragazzi iniziarono a guardarsi intorno. Mello alzò le spalle per dire che non lo sapeva.
MELLO : Forse non aveva fame ed è andata a dormire e forse è meglio che vada anche io. Buona notte
MATT : Non finisci di mangiare ?
MELLO : No
Detto questo Mello tornò in camera sua, ma Jenice non era neanche lì. A questo punto decise di lasciarla perdere. Non poteva stare dietro a quella bambina come se fosse il suo giocattolo. Si mise a letto convinto che la mattina dopo avrebbe trovato Jenice che dormiva, ma non fu così. Infatti la mattina dopo quando si svegliò il letto era vuoto.
 
  
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