20/05/2013
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Chapter two.
-Phin, è arrivata una lettera- Spalancai gli occhi, non arrivavano lettere dai tempi in cui annunciarono la morte di mio padre, era una brutta cosa, una cosa che io odiavo. Una cosa che metteva in ansia sia me che Zayn.
-L'hai letta?-
-No, ho aspettato che ti svegliassi prima di aprirla.- Era una piccola busta ingiallita con un timbro rosso con un serpente.
La presi titubante, guardai negli occhi Zayn e decisi di aprire.
Carissima Josephine.Posso benissimo capire cosa tu ti stia chiedendo magari sarà un pensiero del tipo "Chi sarà mai?".In realtà sono una persona molto vicina a te. Che ha sempre cercato di contattarti ma con scarsissimi risultati.Joe, sono la madre di Gwen, Josephine, io sono tua nonna.Manhattan, Via Jotaks 106 of New York City.
Erano poche parole, scritte in un solo pezzo di foglio. Non sapevo come aveva fatto a rintracciarmi, ma ora che ci pensavo, mi sembrava tutto chiaro, come se fossi stata in un'incubatrice, mi chiesi come avevo fatto a non pensarci. Io ovviamente avevo dei nonni.
Ho aspettato di fare 17 anni prima di conoscerli, mi sentivo così triste.
I miei occhi si gonfiarono di lacrime, ancora. Odiavo quella sensazione. Era come se un mare mi inondasse il viso.
Zayn mi sfilò dalle mani la lettera, la lesse e mi guardò negli occhi. Non sapevo cosa avrei dovuto fare a quel punto.
***
-Tu dovrai andarci- Era la quinta volta in tutta la serata dopo il lavoro che mi ripeteva queste tre parole. Ero impotente, come se la decisione non spettasse a me.
-No, non conosco quella donna-
-Phin, lei è tua nonna, è l'unico mezzo che tiene legate tu e tua madre, è sangue del tuo sangue-
Abbassai gli occhi e cominciai a pensare a qualche modo per uscire dal discorso ma non ci riuscì.
-Ma... abita a Manhattan.-
-Tu ci andrai?-
-Come?-
-Sai già come- All'inizio non riuscì a capire ma poi capì tutto. Lui voleva fare traffici illegali, ancora. No, non avevo alcuna intenzione di permetterlo .
-No Zay, no, tu non puoi farlo, ti puoi mettere nei guai-
-Sarebbe solo uno dei tanti, si accumulerebbe solo alla massa degli altri-
-No, Zayn, no, è troppo rischioso-
-Penso di averti insegnato qual'è il vero rischio...- Pensai all'istante a tutte quelle volte in cui ha sparato a uomini, a donne, ad ogni cosa, pur di difendere me. Forse conveniva provare, forse non è mai nulla impossibile.
-Okay... ci andrò...- Un sorriso comparve sulle sue labbra rosee, si alzò dalla sedia, si mise in ginocchio davanti a me e mi prese le mani.
-Lo sai che per te morirei vero?-
-Si..-
Salve belle merdone mie.
Vi volevo solo dire che ho pubblicato questo capitolo per dare un assaggio di storia tutto in un giorno ma dopo i tempi saranno più lunghi. Recensite :3