Serie TV > Da Vinci's Demons
Ricorda la storia  |      
Autore: Miss Valerie    21/05/2013    2 recensioni
50 parole per Giuliano De' Medici e Clarice Orsini.
Da quando ho visto l'espidosio 1x06 non riesco a togliermi dalla testa i pensieri di loro come ship.
Genere: Angst, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Clarice Orsini, Giuliano Medici
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
1. Anima
I tradimenti erano l'anima di Firenze. Giuliano, però, con lei, aveva scelto di essere il condottiero della città, non il condotto.

2. Seconda volta
Era la seconda volta che lo trovava sepolto da carte e quaderni; ricordava un po' Lorenzo, con quegli occhi scuri fissi sulle scritte e la serietà che disegnava tratti più adulti su un volto che si era abituati a vedere sorridente. Il cuore di Clarice mancò un colpo.

3.Uomo
Bevve la sua pozione anche quella sera, senza lamentarsi troppo; per dare un principino a Firenze non era necessario Lorenzo. Bastava un qualsiasi altro uomo.

4. Denaro
Tutto il denaro di Firenze e della Spagna...e lei ancora non riusciva ad essere felice.

5. Preghiera
Quella sera, inginocchiandosi davanti al letto, Clarice pregò affinché Lorenzo tornasse sano e salvo da Urbino. Poi pregò anche affinché non tornasse proprio subito. Si sentì così in colpa, dopo, che non riuscì a prendere sonno.

6. Padrone
Aveva accettato di non poter più essere padrona dei suoi sentimenti, ma quando si rese conto che, davanti a lui, non lo era più nemmeno dei propri sorrisi si affrettò a bere la pozione e seguire l'alchimista lontano da quella stanza.

7.Attesa
Attendeva il momento in cui Lorenzo sarebbe tornato; gettandosi tra le sue braccia, l'avrebbe costretto a farle dimenticare qualsiasi altro pensiero.

8. Miglior amico
Quando erano bambini Lorenzo e Giuliano erano qualcosa più che semplici fratelli: erano migliori amici. Era in nome di questo rapporto che Giuliano spostava gli occhi dal sorriso di Clarice, tenendosi aggrappato con le unghie ad un affetto che lui e Lorenzo non provavano più, ma che un tempo li aveva uniti con tanta forza.

 9. Notte
Clarice, qualche volta, non riuscendo a dormire, si alzava dal letto e, con un lume tra le mani, si spingeva in terrazza ad ammirare Firenze; spesso anche Giuliano si svegliava e vagava insonne per i propri alloggi. Le persone sole sono sempre sveglie nel mezzo della notte.

10. Pazzia
Cedere alle lusinghe di Clarice era una pazzia alla quale non si sarebbe mai abbandonato.

11. Fidanzamento
Sì, il fidanzamento con Madonna Pazzi lo aveva proposto lei. Suggerire quell'idea a Lorenzo era stato come infilarsi cento spade arroventate nel petto.

12. Vita
C'è un momento della propria vita in cui non si sa scegliere se si preferirebbe tornare indietro nel tempo di vent'anni, o andare avanti rapidamente fino al giorno della morte. Clarice guardò Lorenzo ritornare da Urbino e si sentì intrappolata esattamente in quell'istante.

13. Noia
Non era stato per noia che era andata negli alloggi di Giuliano a flirtare con lui.

14. Indifferenza
Madonna Pazzi guardò verso di lei e Clarice le rivolse un sorriso di gelida cortesia. Il suo viso mostrava indifferenza, il suo cuore stava urlando e graffiando le pareti.

15.  Letto
Giuliano si sedette sul bordo del letto e Clarice lo raggiunse lì. Le sue parole confortavano come quelle di una madre, i suoi consigli scaldavano come quelli di un'amica. Se però Giuliano avesse alzato gli occhi sui suoi sorrisi, ci avrebbe visto la malizia di un'amante.

16. Stelle
Le stelle racchiudevano i segreti di Firenze e non li raccontavano a nessuno. A volte Clarice le osservava e si chiedeva se, da qualche parte lassù, c'era una stella apposta per lei.

17. Minuto
Giuliano su quel palchetto sghembo a presentare il Decameron non ci era rimasto più di un minuto, ma tanto era bastato a far sorridere Clarice per tutta la durata della recita.

18. Limite
Giuliano infrangeva le regole e le consuetudini con il solito buonumore innaffiato di giovanile sfrontatezza; c'era un limite però, un limite ben chiaro, che non si sarebbe mai permesso di superare. La linea correva tutt'intorno a Clarice.

19. Cuore
Se il cuore di Lorenzo poteva essere diviso tra due donne, perché non poteva essere così anche per il suo?

20. Fede
Clarice aveva fede nel pragmatismo di Lorenzo e aveva fede nel fascino di Giuliano. Troppa, forse.

21.  Estate
L'estate a Firenze era azzurra come gli occhi di Clarice. Quando Giuliano si scoprì a fare un pensiero del genere, chiuse di scatto il quadernino di Dragonetti e si impose di andare a riposare un po'.

22. Pioggia
La pioggia lavava le strade di Firenze e il mantello nero di Giuliano. Clarice lo osservava dalla solita terrazza mentre ritornava da qualche festa in qualche taverna e dannazione, quant'era bello.

23. Cielo
Salire in cima alla torre dell'orologio significava toccare quasi il cielo; Clarice si chiese dove sarebbe dovuta scendere, invece, per poter toccare l'uomo che aveva scoperto di amare.

24. Nero
Gli occhi neri di Giuliano erano un pozzo nel quale cadeva ogni sua razionalità.

25. Medico
Il medico disse che no, non era ancora incinta. Lorenzo le fece un sorriso ma dentro si era rabbuiato, Clarice si rabbuiò ma dentro stava sorridendo.

26. Parole
Le parole, una volta pronunciate, non tornano indietro. Clarice osservò i Pazzi uscire dalla stanza e, mordendosi il labbro, si chiese se avrebbero o meno accettato l'offerta.

27. Uccidere
I sorrisi di Giuliano la uccidevano ogni volta che venivano dedicati ad un'altra donna.

28. Posto
Clarice sapeva stare al suo posto, aveva imparato da bambina. Ma ora Lorenzo era ad Urbino e lei moriva dalla voglia di sapere cosa stava combinando Giuliano chiuso in quella stanza da giorni.

29. Credere
Clarice si sdraiò a letto e pensò a quando era innamorata di Lorenzo; si chiese se lo era ancora. Poi si impose di credere, credere con tutte le sue forze, che fosse così.

30. Lontano
Non era una donna stupida, sapeva tutto dell'attuale politica di Lorenzo, dei piani di Roma, dei problemi interni di Firenze. Quando però guardava Giuliano, tutto questo le appariva così lontano dalle loro vite che davvero non riusciva a dargli importanza.

31.  Barca
Clarice si sentiva una barca in preda ad una tempesta.

32. Ricordi
A volte Clarice ricordava il volto di Giuliano quando ancora non era che un fanciullo, fermo vicino all'altare dove lei stava per raggiungere Lorenzo.

33. Morte
La morte aleggiava su Firenze come un presagio palpabile; Clarice pregò affinché la Nera Signora non volgesse lo sguardo in direzione di Lorenzo. Se non pregò per Giuliano, fu solo perché era assolutamente convinta che questi fosse perfettamente in grado di cavarsela da solo in qualsiasi situazione.

34.  Peggio
Esisteva qualcosa di peggio che vedere l'uomo che voleva tutti i giorni, senza poterlo mai toccare?

35.  Braccia
Gli mise le braccia sulle spalle e guardò le carte che lui stava leggendo; poi entrò il suo alchimista con la pozione, e Clarice fu veloce a spostarsi da lì.

36. Elettricità
Magari dopo aver inventato il cinema Da Vinci avrebbe inventato anche l'elettricità; Clarice allora avrebbe avuto una nuova metafora per spiegare quel che sentiva dentro quando Giuliano era vicino.

37.  Cellule
Ogni singola cellula del corpo di Clarice le urlava disperatamente di non proporre a Lorenzo l'idea del matrimonio. Verosimilmente lui l'avrebbe messa in atto.

38.  Promessa
Giuliano aveva promesso a Becchi che avrebbe trovato la spia, e stava dedicando tutto sé stesso all'impresa. Ora più che mai, Clarice lo preferì a Lorenzo.

39. Speranza
Era veramente sciocco sperare che lui un giorno l'avrebbe vista come qualcosa di diverso da un'amica, una sorella, una madre.

40. Buco
C'era un buco, lì dove una volta stava la sua razionalità. Lo avevano scavato gli occhi scuri di Giuliano.

41. Rivelazione
Non fu una rivelazione improvvisa: se ne accorse giorno per giorno, che i suoi affetti verso suo cognato stavano cambiando natura.

 42. Volontà
Era solo questione di volontà.

43.  Facile
Con Giuliano era dannatamente facile sorridere, essere se stessi, dimenticarsi per un momento i loro ruoli e, osservando Firenze dall'alto, sentirsi felici come ragazzini. Non le era capitato con nessun'altro.

44. Terrore
Giuliano guardò Clarice rivolgergli un ultimo sorriso e uscire dalla stanza insieme al suo alchimista. Per un momento fu sopraffatto dal terrore di quello che avrebbe potuto fare se lei fosse rimasta un istante di più.

45. Fuoco
Negli occhi di Giuliano ardeva sempre un fuoco; a volte era in onore del divertimento, altre era per la smania di scoprire la verità. Era bello in entrambe i casi.

46.  Risposta
"Avete ricevuto risposta da Messer Pazzi?"
Era una domanda così semplice. Possibile che la risposta la spaventasse tanto?

47.  Chiaro
Clarice e Giuliano erano sempre stati legati da un gioco di sguardi e sorrisi che li legava alle spalle di Lorenzo; lui li vedeva, complottare contro di lui e la sua serietà, sorrideva e li lasciava fare. Smise di sorridere quando anche per lui, come già per Clarice, divenne chiaro che quell'intesa, per lei, stava diventando troppo importante.

48.  Insieme
Le nobildonne si sposano seguendo la politica, non il cuore. Clarice lo aveva sempre accettato, ma vedere quella ragazza di taverna insieme a Giuliano la faceva sentire prigioniera di catene arroventate.

49.  Mente
La mente di Clarice era altrove, quando stava con Lorenzo.

50.  Strada
La strada di Giuliano la scelsero lei e Lorenzo. Sarebbe finito lontanto dal Palazzo De' Medici, e Clarice non sapeva se desiderare o temere quel momento.
  
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Da Vinci's Demons / Vai alla pagina dell'autore: Miss Valerie