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Autore: HVK    07/12/2007    2 recensioni
dopo essere tornati alla vita di tutti i giorni Kaname e Sousuke, come al solito, incontrano difficoltà nello sviluppo del loro rapporto..
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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FMP 3 Entrarono in casa di Sousuke.
Kaname non fece neppure caso al disordine che c'era. Si sedette sul futon in silenzio, mentre lui si mise a preparare il tè.
"Chissà cosa penserà Sousuke...chissà some reagirà!" pensò Kaname.
"Allora Chidori...mh...cosa...cosa dovevi dirmi?" chiese Sousuke, un pò a disagio. La verità era che lui preferiva dimenticare il periodo del suo abbandono. Non voleva neppure pensare al dolore che aveva provocato in Kaname. E inoltre aveva paura di sentire ciò che lei aveva passato, tutto per colpa sua.
"Mh, si. Quando ero a Hong Kong, decisi che era arrivato il momento di conoscere colui che mi stava seguendo da Tokyo. Scoprii che era Wraith e, come tu sai, mi stava sorvegliando al posto tuo. Quella sera, mentre stavo dialogando con lui, fui attaccata da una delle sorelle cinesi. Cercò di uccidermi ma la scampai per un pelo."
Sousuke ascoltava in silenzio, ma non guardò mai in faccia Chidori. Si sentiva in colpa. Lei aveva rischiato la vita per trovare lui, per riportarlo indietro.
"Ero riuscita a stordirla con la pistola elettrica. Pensavo che sarei riuscita a tornare nella mia stanza insieme a Wraith, nonostante fosse ferito, ma arrivò un'altra persona. Leonardo Testarossa..." Sentendo quel nome Sousuke trasalì. Non era possibile..tra tutte le persone non poteva aver incontrato proprio lui! Si girò di scatto con la faccia preoccupata..
"Che ti ha fatto? Cosa ti ha detto??"
"Ah..allora lo conosci! Veramente...bè..." Kaname vacillò. Non riusciva a dirglielo. Aveva reagito male al solo pronunciare il suo nome, figuriamoci se gli avesse detto che l'aveva baciata e che l'aveva anche rintracciata!"...bè..niente..voleva semplicemente portare via Wraith, ma io gliel'ho impedito"
"Tutto qui? Non voleva niente da te?"
Cosa poteva fare? Cosa doveva dire? Se gli avesse detto la verità Sousuke avrebbe di sicuro girato il mondo pur di trovarlo o, ancora peggiore, lo avrebbe detto a Tessa, la quale lo avrebbe rintracciato subito. Se, invece, decideva di non dire nulla, come poteva giustificare quella sua improvvisa voglia di raccontargli tutto?
" No...non voleva niente da me." disse infine "Ma tu come fai a conoscerlo?" ora Kaname si era incuriosita.
Anche Sousuke non voleva rivelare tutto a Kaname, probabilmente se avesse saputo tutta la verità  non si sarebbe mai più fidata di lui.
"E' il fratello del mio capitano, ricordatelo. Non si è mai fatto vedere molto sul De Danaa, ma quando Mao mi presentò al sottomarino come suo subordinato c'era anche lui." disse Sousuke. Questa era una parte della verità, anzi questo era solo l'inizio, ma era sufficiente che Kaname conoscesse questo.
" Ah, giusto"
Seguì un momento silenzioso. Nella mente di Chidori si stavano accavallando bugie su bugie, cercandone una valida per la sua presenza in quella casa. Sousuke, invece, stava pensando a Leonardo. Non era possibile che avesse visto Chidori e non le avesse detto nulla. Lui sapeva qual era il suo obiettivo, Kaname stava mentendo.
"Chidori" Sousuke alzò il viso e fissò Kaname dritto negli occhi. Era spaventata e poteva vedere gli ingranaggi del suo cervello che macchinavano una storia credibile per celare cosa era veramente successo quella notte. 
"Chidori non mentirmi." Queste semplici parole fecero ghiacciare Kaname. Che lui sapesse già tutto?? No, era impossibile, altrimenti non avrebbe mai reagito in quel modo. Qualcosa comunque non quadrava. Se non sapeva nulla allora doveva conoscere molto bene Leonardo, non poteva sapere tutto di lui avendolo visto solo alla sua presentazione come subordinato.
"E va bene. Io ti racconterò tutta la verità. Tu però in cambio dovrai spiegarmi come fai a conoscere Leonardo così bene."
"Non conosco bene Leonardo. Conosco bene te. I tuoi occhi contraddicono le tue parole." mentì Sousuke.
Kaname era sbalordita. Non era da lui parlarle così, come un ragazzo normale, con dei sentimenti.
"Oh....ok...bene." iniziò Kaname "Lui arrivò subito dopo che ebbi sparato a Yu Lan. Iniziò a dire strane cose, a parlare per metafore. Poi, appena Yu Lan si svegliò, la fece uccidere da uno dei suoi Arm Slave."
Sousuke si immaginava la scena e, dal tono della sua voce, capì quanto lei aveva avuto paura.
"Subito dopo...." non ci riusciva...non poteva dirglielo!
"Subito dopo cosa Chidori??" insistè Sousuke
"...dopo...mi...mi baciò. Ma io lo respinsi e lui mi disse che ci saremmo risentiti e rincontrati" confessò infine.
Sousuke aveva lo sguardo perso. Sapeva che cosa lui voleva, ma non si immaginava che sarebbe arrivato a tanto. Lui aveva osato toccarla. Strinse i pugni, era nervoso. Ma non poteva comportarsi da stupido proprio adesso, doveva sentire la fine del racconto, altrimenti Kaname non sarebbe mai andata da lui.
"Cos'è successo dopo? Non mi hai ancora spiegato il motivo per cui sei qui" rispose freddo Sousuke.
Kaname, sentendo il tono freddo e distaccato di Sousuke si rattristò. Pensava, o meglio sperava, che questo lo avrebbe fatto ingelosire.
"Niente, se ne andò. Ma prima, quando sono uscita dalla doccia, lui mi ha chiamata." Sousuke strinse i pugni ancora più forte.
"Gli ho chiesto cosa voleva...Vuole vedermi." Questo era troppo..
"E tu cosa gli hai risposto?? Come cazzo fa quello ad avere il tuo numero di cellulare?? Sei una whispered, i tuoi dati personali sono top secret!" sbottò Sousuke.
"Lo ha preso nel sito della Mithril. Tessa è sua sorella...a quanto dice è stata una passeggiata capire la password." rispose Kaname atterrita. "Comunque non ho alcuna intenzione di vederlo. Ma lui mi preoccupa Sousuke. Non penso che sia una persona che accetta un NO come risposta." ammise lei.
Questo lui lo sapeva bene già da tempo. Il fatto però che si fosse esposto così tanto, sapendo che Kaname era constantemente protetta da Sousuke, non era da Leonardo. Lui agiva nell'ombra, e mandava avanti i suoi uomini prima di uscire lui stesso allo scoperto. Non era possibile che ci tenesse così tanto ad avere Chidori da commettere un'azione così incauta. Qualcosa non quadrava. Lui voleva farsi vedere. Ma perchè?
Kaname interruppe questi pensieri di Sousuke.
"Cosa devo fare? Io gliel'ho detto che non ho intenzione di vederlo, ma lui pare non mi abbia ascoltata."
"Adesso vai a casa e riposati. Io ascolterò tutto. Nel frattempo parlerò con la Mithril. Lascia fare a me." rispose sicuro Sousuke.
"Va bene..." si alzò e aprì la porta "...ah..c'era una cosa strana, che non avevo mai visto negli AS.."
"Cosa?"        " Erano grandi come un uomo e si muovevano autonomamente...non li pilotava nessuno dall'interno"
Sousuke sgranò gli occhi. A quanto pareva Leonardo era andato avanti con i suoi progetti.
"Ok grazie per avermelo detto. Riferirò tutto al capitano."
"Bene...allora io vado...." rispose triste Chidori.
"Riposati. E...Chidori?"
"SI?" chise Kaname girandosi.
"Fai attenzione" rispose Sousuke.
Kaname sorrise. "Sissignore!" E se ne andò.

Sousuke chiuse la porta di casa. Si diresse in bagno e si guardò allo specchio.
Quello che vide era un ragazzo con una faccia cattiva ma allo stesso tempo patetica. Non si sopportava più. La sua unica missione stava diventando un fallimento. E tutto per colpa sua e di quell'essere...Leonardo.
Si sentì il rumore di vetro infrangersi.
A terra si vide sangue e pezzi di specchio.

  
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