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Autore: Mingho    21/05/2013    6 recensioni
"Il fastidio alla bocca dello stomaco si fa più forte, e la fitta di dolore è un po' più acuta quando Minho gli passa accanto e gli scompiglia leggermente i capelli senza dire una parola.
Quel malessere si ripete con sempre più costanza.
Forse è per la mancanza di sonno riflette, o forse sta mangiando troppo poco.
Minho non c’entra, continua a ripetersi."
[2Min]
Genere: Angst, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Minho, Quasi tutti, Taemin
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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2. Truth



Dopo una notte insonne provare è stato più faticoso del solito. Taemin sente il sudore grondargli dalle tempie giù fino al collo, lasciando una scia fredda sul suo corpo bollente. 
I muscoli bruciano furiosi tutti, compreso il cuore.
Beve un sorso d'acqua per riprendere fiato mentre guarda i suoi compagni continuare a provare su quel palco enorme, persino Minho gli sembra piccolo lì sopra.
Non parla con lui dalla notte scorsa, e si sente in apnea, come se non avesse più respirato da quel momento. Finge di stare bene, di essere felice, ma ogni notte quando è solo nel suo letto le paure tornano, e vincono contro di lui. Ogni centimetro del suo corpo è infettato dalla paura di perdere Minho, ma forse è meglio così. Meglio continuare a negare, a mantenere le distanze.
Forse così facendo un giorno potrà tornare a guardare negli occhi il suo Hyung in modo diverso, in modo giusto. Senza rischiare di svenire ogni volta, senza sentire il suo stomaco irrigidirsi ad ogni suo tocco.
Un giorno riuscirà ad amare Minho in un modo sano, non come ora. Non così.


 
_


Onew scende dal palco, anche lui in cerca di qualcosa da bere per riprendere fiato e rinfrescarsi. Raggiunge Taemin con uno dei suoi sorrisi a trentadue denti stampato sul viso.
Ecco, vorrebbe essere come lui, pensa Taemin accennando un sorriso debole in risposta. 
Onew è capace di sorridere, e di sorridere per davvero, in ogni situazione. Che sia triste, felice o stremato non fa differenza, lui ci riesce sempre.
Si siede in un angolino del palco mentre sorseggia una bibita energetica, poi tira fuori dalla tasca della tuta il suo cellulare e fa cenno a Taemin di venirsi a sedere accanto a lui.

« Cosa c'è Hyung? » Chiede Taemin, sedendoglisi accanto.
Onew non dice nulla, continua a sfogliare le foto sul suo telefonino senza però osservarle veramente. Taemin lancia un'occhiata allo schermo del dispositivo ma nessuna foto sembra catturare la sua attenzione. La maggior parte raffigurano immagini buffe prese da internet ed altre semplicemente la faccia adorabile del loro leader. Poi c'è qualche foto di gruppo e cibi tipici di vari paesi.
Jinki emette un suono soddisfatto, e Taemin sgrana gli occhi sorpreso riconoscendo all'istante la foto che il leader gli sta mostrando. E' un'immagine decisamente famigliare per lui.

La foto raffigura un Minho molto più giovane di quello di ora, con le braccia esili avvolte intorno alle minuscole spalle di Taemin, che allora era poco più di un bambino. Aveva le ginocchia sbucciate, le gambe sporche e i capelli arruffati, ma comunque : sorrideva. Un sorriso vero, quello che mostra tutti i denti e le gengive. Quello che è sintomo di felicità pura.
Taemin ha vaghi ricordi di quel giorno non ha mai avuto una buona memoria. 
Era un ragazzino testardo all'epoca, molto più di ora, non ricorda precisamente le vera ragione per cui litigò con Jinki ma qualcosa quel giorno lo fece adirare e scappò dall'albergo dove alloggiavano.
Erano ad Hong Kong, o forse no, forse erano a Taiwan. Quello che ricorda bene era il bosco, la pioggia, la caduta. La paura di essersi perso, il senso di colpa, la frustrazione di sentirsi incapace di ritrovare la via. Poi c'era una voce famigliare che lo chiamava, c'erano braccia che lo sollevavano da terra, c'era un corpo caldo premuto contro il suo.
C'era Minho.

« Mi dispiace. » Borbotta Taemin, tornando faticosamente al presente.
Onew sorride. « Non scusarti, è stata colpa mia. Lo so che è raro che io alzi la voce, devo averti davvero terrorizzato. »
« Non sai quanto. Però consolati, la sensazione di essere perso e smarrito in un territorio sconosciuto mi ha terrorizzato mille volte di più.»
« Ma Minho ti ha trovato. »
« Minho mi ha trovato. » conferma.
« Sai, ho la sensazione che lui ti troverebbe sempre. »
« Cosa? » Chiede il più giovane sorpreso. In realtà non ha bisogno di sentirselo ripetere, quella frase gli è arrivata alle orecchie limpida, e il cervello ha colto subito. 
Sospira. Se così fosse, dov'è Minho, ora che si è perso di nuovo?
«  E' inutile scappare Taemin. Il vostro rapporto è diverso, lo è sempre stato. »
« Questo lo so. Però forse è diverso in modo sbagliato.»
« Questo chi lo dice? Chi definisce cosa è giusto e cosa non lo è? Non dare retta ai canoni Taemin, le emozioni valgono di più.
» Onew lo guarda teneramente, poi gli prende una mano e gliela stringe leggermente. « Sai, personalmente sono contento che Minho ti abbia ritrovato quel giorno » ridacchia con il sorriso di chi la sa lunga. 
« Certo, altrimenti mi avresti avuto sulla coscienza.»  .
Taemin si sente improvvisamente nudo, anche se la sensazione dei panni sudati e umidicci appicicati addosso alla pelle è piuttosto vivida, concreta. Jinki sembra aver capito molte cose di lui, ed è terrorizzato e felice al tempo stesso. Forse si sente più leggero.
Socchiude gli occhi ravviandosi i capelli all'indietro con un gesto deciso del polso.
« Sì, sono contento anche io. » aggiunge poi con un sospiro, guardando lontano verso il rapper.

Minho gli sta sorridendo, e finalmente riesce a sorridere veramente anche lui.


 


Jinki ha ragione, pensa Taemin  un venerdì pomeriggio dove è libero, senza programmi e impegni lavorativi vari. E' seduto solo in salotto, sul divano nero del dormitorio a guardare qualche stupido show televisivo per cercare di distrarsi, ma la conversazione avuta con il leader il giorno precedente continua a riaffiorargli alla testa. 

" Il vostro rapporto è diverso, lo è sempre stato. "

E' assolutamente vero. Lui non sa quando e come è successo, forse era troppo giovane per rendersene conto. Forse ha sempre amato Minho. Perchè per quanto lui si sforzi di ricordare, non c'è memoria di cui Minho non faccia parte. Non ci sono risate, né lacrime senza di lui. Minho c'è sempre.
All'improvviso una sagoma si staglia nel salotto, e Taemin cerca di non sussultare quando vede il rapper avvicinarsi, e sedersi sul divano accanto a lui.
Si chiede se anche lui stia sentendo la sua mancanza, se infondo questo loro allontanarsi stia facendo soltanto del male ad entrambi, dopotutto erano abituati ad essere perennemente insieme. Si cercavano e raggiungevano inconsciamente.
Ma forse no, forse a Minho non importa niente. Non gli importa di come si sente lui, di cosa prova lui. Forse non ne vuole sapere nulla, o forse ha già capito tutto.
E a quel punto non sa scegliere quale delle due ipotesi sia quella peggiore.
Sospira, e sente il braccio di Minho avvolgersi intorno alle sue spalle e tirarlo verso di sé. Non dice niente, ma Taemin sa che quello è il suo modo per farlo parlare, per fargli sputare tutto fuori.
Con i pugni chiusi e il cuore inquieto guarda Minho negli occhi per la prima volta dopo giorni. Si sente improvvisamente sollevato, Minho è ancora lì a preoccuparsi anche quando lui è così a pezzi, così distante.
« Allora...hai intenzione di parlarmi prima o poi, oppure no? » Chiede Minho esasperato, stringendo appena la sua presa sul ballerino.
« Cosa vuoi che ti dica? "Mi dispiace?" Lasciami. » Sbotta Taemin dimenandosi.
Non può stargli vicino, non possono più stare insieme come un tempo. Lui non ci riesce.
« Taemin ti prego, guardami. Cosa ti preoccupa? Dove..dove ho sbagliato? »  Mormora Minho stringendogli il polso « So di non essere stato il miglior Hyung del mondo ultimamente, ma credimi mi dispiace. Mi dispiace davvero. »
Taemin non ce la fa a guardare quegli occhi tristi, lui non può permettersi di esserne la causa né tanto meno di dirgli la verità. E' incredibile, quel deficente stava pure incolpando se stesso, tanto per rendergli le cose più facili.
« S-sto bene Hyung. Tu non hai sbagliato nulla okay? E' solo che sto bene senza di te. Ora lasciami andare. »
 Prova a scostarsi dalla sua presa ma non ci resce, la stretta è ferrea e gli fa quasi male. Minho stringe di più, lo guarda dritto negli occhi e qualcosa nel suo sguardo s'indurisce. 
« Non dirlo mai più. » sibila. «Mai più
Taemin lo guarda spaventato, senza capire.
« Ma cosa ? »
E poi succede.
Ed è così chiaro, eppure allo stesso tempo così confuso. 
Taemin sente tutto il mondo girargli intorno, scivolargli via da sotto i piedi. Tutto è andato, niente ha più importanza quando Minho stampa le proprie labbra contro le sue con la stessa aggressività che si celava dietro al suo sguardo di pochi attimi prima.
La scossa nello stomaco è di nuovo lì ma questa volta non fa male, è un formicolio frizzante, un dolore che lo inebria. Mentre la pressione che Minho continua ad esercitare sulle sue labbra è come un sussurro dolce, caldo, proibito. I suoi polmoni si riempiono all'istante di quel suo profumo agrodolce, così famigliare che gli ricorda tanto casa. La mente si azzera, il cuore batte. 
Ed ancora una volta Minho è il centro, il suo tutto.

Quando le loro bocche si separano Taemin è un pasticcio di brividi e di guance rosse. Il cuore gli martella incessante nella cassa toracica talmente veloce e potente da poterla persino rompere.
Eppure, nonostante la velocità con cui il suo cuore sta pompando sangue nel corpo, gli manca l'ossigeno nei polmoni.
Fissa il più grande negli occhi, anche lui sembra riversare nelle sue stesse condizioni. 
Poi senza dire una parola scappa via chiudendosi nella sua stanza.

 
_
 

Minho lo ha appena baciato e lui è scappato subito dopo. No, non è accaduto realmente.
Eppure sulle sue labbra indugia ancora il sapore di Minho, e la sua morbidezza. 
Taemin si rotola nel letto diventando un groviglio di lenzuola ed emozioni. Disegna inconsciamente con le dita le parole "Ti amo", sopra alla parete che divide la sua stanza da quella di Minho, e si pente all'istante di essere scappato via da lui ancora una volta.

_


Raduna tutto il coraggio che riesce a raccogliere, e preme "invia" mentre un brivido freddo gli attraversa la spina dorsale.

 A: Minho-Hyung

"Mi dispiace sono un coglione."


E' più che sufficiente, pensa affondando sotto i cuscini e fra le coperte agitandosi un po'. Non si aspetta una risposta, ha semplicemente bisogno di dire a Minho ancora una volta che gli dispiace. Per aver agito in quel modo impulsivo, per essere stato un codardo.  Vuole dirgli che si sente inutile, che se lui non è al suo fianco è soltanto un miserabile.
Vuole correre fra le sue braccia e assaggiare di nuovo quelle labbra. Dirgli che va bene, tornerà ad essere il suo Taemin per il resto della vita, a patto che gli sia concesso di poterlo amare così follemente come lo ama.

 Da: Minho-Hyung 

"No, sono io quello dispiaciuto...e quello coglione. Vieni a dormire con me stasera...sai, manchi un po' al mio letto."


Taemin legge il messaggio rapidamente, e un sorriso gli cresce spontaneo sulle labbra. Eccolo di nuovo che si nasconde, dietro ad un letto questa volta.
Si rende conto nuovamente che Minho è il suo universo ed è una cosa che, per quanto si sforzi, non può cambiare. Non importa se il suo amore è proibito o improprio, lui lo ama e non può farci nulla.
In fin dei conti l'amore è amore non può mai essere troppo sbagliato.

 A: Minho-Hyung 

"Anche tu mi manchi, Hyung."


 


Quando Taemin entra nella stanza di Minho le gambe gli tremano e il cuore sembra essere di nuovo in procinto di scoppiargli nel petto. Raggiunge il letto del più grande come un missile, e ci si tuffa dentro senza dire una parola.
Minho lo guarda con tenerezza chiudendosi la porta alle spalle. 
« Hai così sonno? » Ridacchia inginocchiandosi accanto a lui. Gli scompiglia scherzosamente i capelli e Taemin gli da un leggero schiaffo sulla mano. Seppellisce la testa ancora più in profondità sotto le coperte borbottando qualcosa che Minho non riesce a comprendere.
« Così soffocherai nel sonno » scherza, cercando di togliergli il piumone dal viso.

Dopo un piccola lotta e sacco di risatine il viso di Taemin riemerge fuori dalle lenzuola.
« Ehi »  lo saluta Minho a pochi centimetri dal suo viso.
Taemin sgrana gli occhi sorpreso, ricacciando immediatamente la testa sotto alle coperte e accovacciandosi in posizione fetale. Minho sospira sedendosi sul letto. Osserva il piccolo groviglio di lenzuola salire e scendere accompagnato dai respiri veloci e irregolari di Taemin.
« Immagino tu voglia delle scuse per prima...», mormora il rapper con un filo di voce, « sì, insomma..per il bacio. »
E Taemin a quel punto non ce la fa.
« NO! » esplode mettendosi a sedere sul letto di scatto. 
Le sue guance si colorano poco a poco, raggiungendo una tonalità di porpora intenso quando gli occhi sorridenti di Minho si posano su di lui.
« N-no..io voglio..soltanto stare qui con te » sussurra, odiandosi per sembrare un deficente totale.
Minho sospira pesantemente. « Dobbiamo parlare Taemin »
« Si, dobbiamo. »

_
 

Minho scivola sotto le coperte strisciando accanto a Taemin. Esita un attimo, ma poi il suo corpo prende la decisione al posto del cervello. Allunga un braccio e cinge la vita del ballerino tirandolo a sé, fino a quando il suo petto è perfettamente contro la schiena del più piccolo, e la sua mano ben stretta intorno ai suoi fianchi. 
Il suo cuore si alleggerisce un po' vedendo che Taemin non lo spinge via.
« Mi dispiace tanto » sussurra ancora, per un motivo diverso questa volta.
Taemin si sente così piccolo contro di lui. Così piccolo e fragile, proprio come ai primi tempi, agli inizi della loro carriera. 
« Per cosa ti stai scusando? » Chiede dopo un po', con voce apparentemente tranquilla.
« Ti ho tolto così tanto... » non esita a rispondere Minho con calma, ma anche con fermezza.
« Non ho intenzione di chiederti che cosa significhi...ma sono sicuro che tu mi hai dato così tanto, che non devi preoccuparti per quello che hai preso. »
Minho lo stringe con più forza contro di sé, posandogli la fronte contro la schiena. Taemin reprime un brivido.
« Dimmi Taemin..sei stufo di me? »

Lui, stanco di Minho?

« Come..come diamine ti viene in mente un'idea simile? » Dice in un sibilo, con voce tagliente.
« Andiamo Taemin, sono mesi che non mi rivolgi quasi la parola. Mi stai evitando come la peste, scusami se mi viene il dubbio.»
Taemin prende un respiro cercando di calmarsi. Lui non vuole dirgli la verità, ma mentire ancora è fuori discussione.
« Minho, io non posso essere stufo di te » dice sentendo i battiti del suo cuore prendere velocità. Come può riuscire a calmarsi quando Minho gli è così vicino, quando il suo odore è l'unica cosa a riempire la sua mente, ad occludere i suoi sensi?
« Tu sei sempre stata la persona più importante per me."
« E dimmi...lo sono ancora? » mormora Minho, sentendo un moto di speranza fiorire nel suo stomaco.
Taemin stringe gli occhi.
« Sì. »
A quel punto qualcosa scatta nella testa del più grande. Un interruttore che spegne il cervello e accende il cuore contemporaneamente.
E quel breve secondo è sufficiente alle sue labbra per dare fiato a quelle parole:

« Sono innamorato di te Taemin. »


 


Tutto questo non è reale, si dice Taemin, di nuovo,  pensando di essere impazzito una volta per tutte.
Lui non è sdraiato accanto a Minho nel suo letto. Minho non lo sta tenendo stretto fra le sue braccia, né tanto meno ha appena detto di essere innamorato di lui.
Sta sognando, non può essere altrimenti. Le sue paure, i suoi tormenti lo hanno portato fino al punto di perdere completamente la ragione.
Patetico, pensa.
Eppure quel calore contro la sua schiena è così vivo da bruciargli la pelle, così concreto da fargli tremare le ossa. Il respiro che gli carezza dolcemente il collo, è effettivamente un vero e proprio respiro. Non uno spiffero di vento trapelato dalle persiane, o da chissà dove. E' caldo, ma fresco allo stesso tempo e profuma  esattamente come Minho.
Poi sente quelle braccia forti scivolare via da lui, e finalmente capisce.
No, non è uscito di senno. Minho è lì e sta aspettando che lui dica qualcosa, e lui deve fare qualcosa.
Si precipita ad afferrare il suo braccio portandolo nella posizione di prima. Questa volta però il palmo della mano di Minho è premuta contro il suo petto, all'altezza del suo cuore. 
Allaccia le dita con quelle di Minho stringendo quella mano tanto più grande della sua.
Non può fare a meno di pensare che insieme siano perfette, che nessun altra mano può combaciare con la sua in una maniera così precisa, così giusta.
Il cuore gli corre all'impazzata, e non importa se Minho riesce a sentirlo. A questo punto vuole che lo senta.
Minho sorride, Taemin non gli ha ancora dato una risposta ma ora è più tranquillo, il ballerino sta tracciando con il pollice piccoli cerchi sul dorso della sua mano, e tutti i suoi muscoli si rilassano lentamente.
« Da..quanto tempo? »
 Sembra essere passata un'eternità quando Taemin pone quella domanda con voce roca.
« Non lo so. Forse da sempre. »
« Perché non me lo hai detto prima? »

«Come potevo dirtelo se ogni volta che cercavo di avvicinarmi tu, scappavi via in quel modo? »
« E tu non ti sei minimamente chiesto il perché ? » Domanda Taemin a denti stretti. 
Ha passato gli ultimi mesi della sua vita a sentirsi in colpa, a negarsi Minho quando lui era proprio lì a portata di mano.
« Certo che l'ho fatto. »
« E...? »
« Ho pensato che eri stanco di me te l'ho detto. Ho pensato tante cose Taemin.»
« Tutto questo è così dannatamente assurdo, io non l'ho so davvero chi è il più idiota fra me e te, Minho. »
« Perché? Sinceramente io non ci trovo proprio nulla di assurdo »
Taemin deglutisce, poi pensa che è arrivato il momento si smetterla.
« Ti amo. » Sossurra in un impeto di coraggio, e quando l'ultima vocale si spegne si rende improvvisamente conto di quanto sia silenzioso il silenzio.
Qualcosa fa crack dentro di lui, dentro il suo stomaco. Si sente leggero, svuotato da un peso enorme. Sente tutti i pensieri negativi che lo hanno tormentato negli ultimi mesi lasciare il suo corpo, galleggiare in alto fino a raggiungere il cielo e sparire nello spazio, disintegrandosi uno ad uno. 
« Anche tu...? »   Minho è incredulo, quasi senza fiato.
Taemin annuisce.
« Da quanto tempo? »
« Non lo so. Forse da sempre. »

_
 

Minho seppellisce il suo viso nei capelli di Taemin, respira il suo profumo dolce aspettando che dica qualcosa.
Improvvisamente Taemin si volta rigirandosi fra le sue braccia. Punta i suoi occhi dentro quelli del più grande e trema. Dio, se gli è mancato.
Allunga una mano intrecciandola fra i suoi capelli pettinandoli con le dita. Deglutisce sentendo l'alito fresco di Minho sfiorargli il viso, poi si avvicina a lui lentamente, finché le loro fronti e i loro nasi si toccano. Condividono la stessa aria, respirano lo stesso ossigeno. Minho decide che può condividere il suo ossigeno con Taemin in qualsiasi momento.
Rimangono così per un po', abituandosi alla vicinanza reciproca. Minho osserva le lunghe ciglia di Taemin sbattere rapidamente contro le sue guance rosee, chiude gli occhi per un attimo e sembra esitare. Poi si decide, sposta la mascella verso l'alto e sfiora le labbra di Minho. 
E' un tocco dolce e lieve, e il ballerino si ritrova incapace di muoversi, spera solo che Minho faccia qualcosa al più presto.
Le sue dita continuano ad aggrovigliarsi fra i capelli corvini del rapper, poi scendono giù e si stabilizzano sul suo collo, mentre Minho chiude gli occhi muovendo le labbra contro le sue più saldamente.  Gli accarezza la mascella con le dita lievemente, e Taemin sospira aggrappandosi al suo collo con più forza.
E' irreale, meglio di qualsiasi sua fantasia. Taemin capisce che lo è perché questo Minho, è vivo. E' reale.
E' carne, e calore, e sentimenti.
Entrambi sono ansimanti quando si separano, ma rimangono vicini naso contro naso. Minho può sentire un sorriso sciocco distendersi sulle sue labbra, e Taemin inizia a ridere senza freni.
Si sente pieno di Minho, di tutto ciò che è. Le sue dita sono ancora strette intorno al collo del più grande e si rifiuta categoricamente di lasciarlo andare. La sua ristata diventa ancora più chiassosa, più felice, quando Minho comincia a premere piccoli baci su tutto il suo viso. Fronte, guance, naso, occhi. 
Le loro bocche si trovano di nuovo, e le risate cessano cedendo il posto a respiri affannati.


Poi Taemin sente la lingua di Minho lambirgli le labbra, e non si preoccupa più di nulla.



 






N/A:

Mi scuso tantissimo per averci messo un'infinità nel postare la seconda parte (sono una pigrona)  ma comunque eccola qui!
Che dire , spero vi sia piaciuta e che vi abbia fatto svolazzare almeno qualche farfallina nello stomaco (ma anche qualche moscerino va bene, mi accontento). 
Un grazie di cuore  a chiunque l'abbia recensita, apprezzata, o semplicemente letta. E a chi lo farà in futuro. Le vostre opinioni sono sempre ben accette, d'altronde se uno scrive e condivide il proprio scritto è proprio per ricevere dei pareri.
Un bacio grande, alla prossima!



  
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