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Autore: Polloistheway    21/05/2013    3 recensioni
E se Melanie e Wanda non fossero nello stesso corpo? Se Melanie non si fosse buttata dal vano di quell'ascensore? Se la frase “Ci hai trovate” pronunciata a stento nel deserto fosse relativa a due corpi distinti? Se Wanda diventasse la migliore amica di Melanie salvandola dalle grinfie dei Cercatori per caso? I libri servono a far immaginare un mondo diverso alla gente. Perché non provare a inventare una storia diversa, un mondo diverso?
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Quasi tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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ALL AROUND THE WORLD

Cause all around the world people want to be loved
Yeah, cause all around the world, they’re no different than us
All around the world people want to be loved
All around the world, they’re no different than us
All around the world


La mia mano era ancora attaccata a quella di Viandante quando Jeb sorrise.
«Deve scegliere qualcun altro. Non ho intenzione di prendermi l'odio di tanti sulle spalle.» disse calmo. Io sospirai.
«E chi?» domandai. La mia mente però aveva già predetto il nome che avrebbe pronunciato Jeb di lì a poco.
«Jared...» chiamò.
L'uomo mi fissò interrogativo e io ammutolii anche se lo sapevo già.
Sospirai nuovamente.
“Merda”
«Mel, andiamo possiamo pensare a questa “questione” più tardi. Ti faccio vedere dove tu e... lei potrete dormire finché non decideremo.» Jeb mi scortò fino all'uscita dell'atrio e io mi sentii tutti gli sguardi
addosso. Mio zio coprì di nuovo gli occhi a Viandante e io lo seguii mantenendola in equilibrio.
Eravamo soli.
«Bambina, che stai facendo? Quali sono le tue intenzioni?» domandò curioso zio Jeb.
«Lei mi ha salvato la vita, mi ha nutrito e fatto scappare. Le devo... tutto» vidi Viandante sbuffare.
“Questa scema non mi crede” sospirai.
«Mela..» iniziò mio zio, ma io lo zittii pregandolo con lo sguardo.
«Ok, ok. Ne parliamo più tardi»
Lo zio ci condusse fino ad una grotta ,simile più ad una galleria in realtà, e ci fece sedere sul pavimento scabro.
«Ecco qui» sussurrò a Viandante, togliendole la benda.
Abbracciai la ragazza e lei iniziò a singhiozzare senza versare una lacrima per la disidratazione.
Tenendola per mano cominciai a raccontare allo zio Jeb della mia fuga dai Cercatori e dell'incontro con Viandante, delle nostre tre settimane di condivisione, delle nostre idee di scappare e di tutto quello che
potesse interessagli.
«Quindi tu saresti disposta a morire e a lasciare Jared per lei?» chiese con uno strano sorriso sulla faccia barbuta.
Riflettei guardando Viandante che scuoteva la testa «Sì» sospirai.
Lei sbarrò gli occhi e ebbe un singulto.
«Non puoi! Non... sei pazza? Ho fatto tutto per farti ritrovare i tuoi cari e ora vuoi farti uccidere per me?» balbettò stridula.
Vidi Jeb toccarsi la barba e ridere, io sorrisi.
«Bene, bene. Melanie hai trovato una vera amica, sembra.»
“Non era una prova per me, ma per lei. Per vedere se veramente gli interesso”
Lei mi fissò sconvolta, così le spiegai cosa passava per la testa a zio Jeb.
Il diretto interessato si alzò e le si avvicinò con il fucile e lei si rintanò nell'angolo vicino ad un anfratto.
Lui mi fissò interrogativo e io gli indicai l'arma scuotendo la testa.
«Oh» disse solo e la posò a terra camminando lentamente fino alla ragazza.
«Ciao, io sono Jeb, tu?» parlò piano tendendole la mano.
«Viandante, il mio nome è Viandante» mormorò lei di rimando.
«Sono sicuro che ha una storia interessante questo nome... me la racconterai un giorno» propose.
Io sorrisi vedendo il viso della ragazza rilassarsi, così mi alzai mentre lei faceva lo stesso e ci abbracciammo ancora una volta, pensando allo stesso momento che finché mio zio era dalla nostra parte avevamo
ancora una speranza di sopravvivenza.
«Meglio che tu vada a parlare con tuo fratello, gli mancavi da morire» mi ricordò Jeb mentre si allontanava portando l'unica fonte di luce con lui.
«Zio Jeb aspetta! Non so la strada! È troppo buio!» urlai.
Lui tornò sui suoi passi e mi cedette la lanterna a propano.
«Meglio che io ti insegni le vie delle gallerie se vorrete sopravvivere qui.» sospirò e si avviò verso l'uscita, ma io mi fermai aspettando Viandante, che non accennava a muoversi.
«Non, non posso passare un'altra volta per quella “piazza”» sussurrò impaurita.
Sentii due scatti secchi del fucile e la voce dello zio Jeb che diceva: non faranno niente, te lo assicuro.
La presi per mano e lei mi seguì.
Quando, passate le varie gallerie, arrivammo alla “piazza” le conversazioni si spensero e tutti si immobilizzarono fissandomi irosi.
«Vieni» disse lo zio e io continuai a camminare tristemente: avevo trovato decine di umani che... mi volevano uccidere.
“Sì! Fantastico!” pensai alzando gli occhi al cielo.
Camminammo per quella che mi sembrò un'eternità e alla fine raggiungemmo un buco coperto da un divisore color giada.
Esso venne spostato da due mani che si sbrigarono a raggiungere il mio bacino.
Le braccia erano forti e la stretta mi tolse il respiro.
«Jamie» sussurrai felice.
«Jamie,Jamie, Jamie, Jamie» continuai a ripetere il suo nome per cercare di rendermi conto che il ragazzo che tenevo fra le braccia era reale.
Lui iniziò a singhiozzare e io lo strinsi più forte.
«Pensavo fossi morta!» mugugnò sulla mia spalla.
Era cresciuto: i capelli scuri erano più lunghi, le braccia, le gambe, il busto anche, era quasi alto come me!
«Mi sei mancato» gli dissi.
«Anche tu. Troppo. Jared mi ha portato qui, ma tu... tutti i posti andavano bene con te.»
Sorrisi e ci dividemmo. Lui mi guardò alle spalle e si accorse di Viandante.
«Hai trovato un altro umano?» chiese inclinando il capo.
Il mio sorriso si spense. «No»
Lui sbarrò gli occhi.«Melanie lei è...» la indicò e alla ragazza scese una lacrima, abbassò la testa.
«Lei è Viandante, la mia migliore amica» la presentai così che Jamie capisse come stavano le cose. La sua espressione cambiò man mano che gli raccontavo come si erano succeduti gli avvenimenti dopo il mio
arrivo a Chicago.
«Ciao Viandante. Io sono Jamie, il fratello di Mel. Ma questo già lo sai vero? Grazie di avermela riportata» detto questo si avvicinò cautamente a lei e l'abbracciò.
Rimanemmo tutti spiazzati da quel gesto. Quando si staccarono Viandante sorrise.
«Grazie» gli sussurrò.
Ora avevo solo una questione in sospeso: Jared.

SPAZIO AUTRICE:
So che sono immensamente in ritardo e che questo capitolo 
fa schifo, ma serve alla storia... no davvero fa schifo!
E poi... quanto corto è? 
Ok lasciamo stare.
Ora aggironerò prima giuro!
Love 
Gaia
Volevo ringraziare tutti quelli che leggono e recensiscono
DAVVERO G.R.A.Z.I.E!!!

  
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