21/05/2013
0 recensioni'i'm sarah jeckson'
È letteralmente stupido fare questo lavoro quando puoi fare anche una modella,no? Eppure ho scelto questa strada,o meglio,sono stata costretta.
Non amo proteggere le persone,non amo buttarmi nel pericolo come se fosse la cosa più normale del mondo,non amo andare in contro alla morte.
Eppure,eccomi qui,impegnata in un’altra missione.
È da quattro anni che faccio questo lavoro, ed è da quattro anni che non ho una vita sociale al di fuori del lavoro.
Odio l’estate per il semplice fatto che ho sempre da lavorare.
Sono le dieci e mezza del mattino. Il tempo qui a Londra è accettabile. Siamo in estate,e anche se Londra è considerata come una città molto fredda,il caldo arriva anche qui. Personalmente,lo amo. Sopporto meglio il caldo del freddo,sul serio. Il freddo congela anche l’anima.
Per le undici e un quarto devo essere nell’ufficio del capo,ce la farò?
Vado in bagno,infilo i miei pantaloncini a vita alta,una maglia che arriva sopra all’ombelico grigia,delle parigine nere,e le mie Dr Martens ormai distrutte.
Metto il mascara,i capelli sciolti,lunghi,e sono pronta.
Prendo la borsa e esco di casa.
È estate,quindi sicuramente la mia missione questa volta sarà per un personaggio famoso,come tutti gli anni del resto. Durante l’estate hanno la così detta ‘pausa’ e devono avere una guardia fissa ogni giorno.
Anche io voglio avere una guardia, una persona che mi protegga. Sono sempre stata io la guardia di me stessa, e oltre a proteggere me, ho protetto anche la vita di persone a me sconosciute. Molti mi chiamano ‘eroe’ dopo degli episodi accaduti. Ma non credo di esserlo. Arrivo davanti all’ufficio che sono le undici e un quarto preciso. Busso.
“avanti”
Spingo la maniglia,e entro in quel dannato ufficio. Mi metto a sedere e accavallo le gambe.
“di cosa vuole parlarmi signore?”
“vede,signorina jeckson..l’estate è iniziata e ho subito un compito per lei” mh,perfetto.
“di che si tratta?”
“è un ragazzo. Bhe,sono cinque,ma a ognuno di loro ho già assegnato una guardia,tranne a uno.”
“immagino che dovrò occuparmi io,di quel ragazzo”
“esattamente jeckson..ho scelto lei perché mi sembra una ragazza decisa e determinata. Questo ragazzo non sarà facile”
“sono pronta a tutto”
“tutto l’occorrente è dentro quella borsa. Dovrà trasferirsi immediatamente nell’indirizzo che le dirò,tutto chiaro?”
“come l’olio,signore”
“perfetto. Fuori c’è un taxi che la stà aspettando.” Mi alzo dalla sedia,e prendo la borsa.
“confido in lei,si prenda cura di questo ragazzo”
“lo farò,signore”
chiudo la porta,ed esco.
Bene,perfetto. Non sarà nemmeno un ragazzo facile. Vuole farmi impazzire?
Entro nel taxy,e detto l’indirizzo all’uomo che guida.
Dopo mezz’ora di viaggio,sono davanti alla casa.
È enorme,non so quante persone ci vivono qua dentro,è impressionante.
Mi avvicino,e suono al campanello.
Sento delle urla,delle risate..fino a quando un ragazzo abbastanza alto,con i capelli biondi non apre la porta.
“hei,tu chi sei?”
“sarah jeckson,piacere.” Tiro fuori il distintivo.
“sono una delle cinque guardie,a quanto pare devo badare a dei ragazzini,quindi,mi faccia entrare.” Dico con tono serio.
Entro,e noto una confusione pazzesca. Quattro ragazzi distesi su un divano a mangiare pizza e a ridere,mentre il biondo con la bocca spalancata chiude la porta di casa.
“hei ragazzi,questo è un bocconcino eh”
“sei la nuova?” uno riccio,si avvicina a me a passo lento.
È lui,ne sono sicura. Me lo sento.
“così sembra”
“io sono l’unico rimasto” bingo.
“il mio compito è di proteggerti da tutto e tutti. Sono sarah.” “non ho bisogno di nessuno. Sono harry. Harry styles”