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Autore: __Rose__    22/05/2013    1 recensioni
“Scusami tanto… ti sei fatta male?”
Un ragazzo riccio si avvicinò alla ragazza preoccupato. Inizialmente la ragazza, ancora un po’ stordita per la caduta, gli lanciò uno sguardo assassino che si trasformò successivamente in una smorfia dolce appena i loro occhi si incrociarono: quei occhi verdi smeraldo erano la fine del mondo. Maya scrollò la testa distogliendo lo sguardo e si rialzò velocemente tutta bagnata.
“Cavolo mi dispiace non ti ho vista… sei tutta bagnata. Senti io abito qua sopra se vuoi vieni su da me e ti asciughi un po’… va bene?”
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Pioveva. Quel la mattina pioveva.
Maya era seduta su una sedia scomodissima a fissare il cielo scuro di quel venerdì mattina: i nuvoloni si spostavano velocemente oscurando anche gli ultimi raggi di sole che illuminavano la giornata. La pioggia cadeva forte sui tetti delle villette posizionate tutte a schiera e, il vento scuoteva i pochi alberi presenti. Vide una ragazza correre in mezzo alla strada, senza ombrello, facendosi riparo con la sua giacca.
Le venne in mente quello strano giorno, quel giorno che gli cambiò la vita: stava correndo verso casa per ripararsi dalla pioggia; pioveva a dirotto e Maya senza accorgersene, si trovò a terra.

 
“Scusami tanto… ti sei fatta male?”
Un ragazzo alto e riccio si avvicinò alla ragazza abbastanza preoccupato. Inizialmente Maya , ancora un po’ stordita dalla caduta, gli lanciò uno sguardo assassino, che si trasformò successivamente in una smorfia dolce appena i loro occhi si incrociarono: quei occhi verdi smeraldo erano la fine del mondo. Maya scrollò la testa distogliendo lo sguardo e si rialzò velocemente tutta bagnata. 
“Cavolo mi dispiace non ti ho vista… sei tutta bagnata. Senti io abito qua sopra se vuoi vieni su da me e ti asciughi un po’… va bene?”
La ragazza non sapeva se fidarsi ma decise di accettare la proposta. Ringraziò il ragazzo e salì le scale fino ad arrivare in casa: era davvero accogliente, piccola semplice ma davvero bella. Dopo un bel bagno caldo, un pigiamone da uomo e una bella tazza di cioccolata, la ragazza era seduta sul divano da un ora e mezza a ridere e scherzare con il riccio, conoscendosi meglio. Maya, avvolta da una coperta verde, guardava il ragazzo parlare dei suoi strani professori e delle sue avventure da “cattivo” ragazzo. Lei intanto cercava di non incantarsi nei suoi occhi, ma era più forte di lei. Non riusciva. Lo conosceva da solo due ore e sembrava di conoscerlo da una vita. Era simpatico, solare, estroverso, intelligente e bello. Era una strana sensazione che si era appena impossessata di Maya, sembrava quasi come se in un mezzo secondo fosse tornata bambina, piccola e fragile.


Da quel giorno si vedevano molto spessoe passavano giornate a parlare di tutto; ogni piccola assurdità la dicevano, sentendosi ascoltati.  
Ascoltare per Maya  è la cosa più meritevole che qualcuno possa fare. È bello sentirsi ascoltati, riesci a capire che a qualcuno interessano le tue storie …anche banali, ma sono una parte di te.

Harry, invece, amava il fatto che lei era sempre disponibile, sempre sorridente; anche se le si faceva tutti i torti del mondo era sempre li, pronta ad aiutarti. Amava il modo in cui riusciva a farlo sentire importante e le sere passate da soli passavano troppo velocemente.. Harry si liberava con lei, parlava apertamente senza vergogna e sapeva che lei era li per ascoltare, era li per ascoltare lui.
E Maya sorrideva, infatti è quello che riusciva a fare meglio, sorridere.


Sorrise anche quel giorno d’estate mesi dopo il loro incontro, che si trasformò in un giorno molto importante per lei, anzi per tutti e due. Harry, preparando un romantico picnick sulla spiaggia a base di fragole nutella e gelato, prese coraggio e si dichiarò alla ragazza. Maya si ricordava bene il suo volto spaventato e impaziente di avere una risposta.
“Si Harry voglio essere la tua ragazza”
 
 
 
Erano passati ben tre anni da quel giorno e i due ragazzi si amavano tremendamente. Stavano bene insieme, anche con qualche litigio il loro rapporto era saldo. Inizialmente non sapevano cosa fosse l’amore, non sapevano spiegarlo a parole, loro si amavano e basta. Maya era completamente innamorata di lui: i suoi occhi color smeraldo, la sua bocca, il suo sorriso, le sue rughette, la sua risata, i suoi capelli ribelli che gli coprivano la fronte, la sua dolcezza , la sua simpatia e la sua comprensione. Ogni giorno ringraziava il fato di avergli fatto incontrare un ragazzo come lui, ringraziava la pioggia o il suo scarso  equilibrio per avergli fatto incontrare Harry. Si erano ripromessi di non lasciare che dei piccoli malintesi rompessero questo lungo filo che li teneva uniti da così tanti anni. Si erano ripromessi di non lasciarsi mai soli, di essere sempre uno il supporto dell’altro. Era un promessa che dovevano mantenere.
E Maya quella promessa la mantenne e come.
 
“Signorina non è stanca? È da una settimana che è chiusa in questa stanza, non vuole andare a casa a riposare?”
 
“No grazie, sto bene qua. Una promessa è una promessa…e non posso lasciarlo da solo”
 
Almeno due volte al giorno le infermiere le consigliavano di andare a casa, ma lei testarda restava li seduta di fianco al suo Harry, stringendogli la mano.
Lo osservava dolcemente. Quando dormiva sembrava un angelo. Ma anche se Maya amava vederlo dormire in quei giorni pregava ogni sera che Harry si risvegliasse. I dottori da una settimana non davano notizie certe e la ragazza iniziava a preoccuparsi. Rivoleva il suo riccio, il suo simpaticone, solare ragazzo e soprattutto la sua roccia a cui appoggiarsi.
Lei non era abbastanza forte per affrontare quella situazione: una settimana senza sentire la sua dolce e rassicurante voce riuscì piano piano a distruggerla. Si chiedeva del perché il mondo fosse così ingiusto? Lui non aveva fatto niente, era sempre stato un bravo ragazzo che non si ubriacava e che tornava presto alla sera, un figlio modello. Perché proprio a lui? Perché quel pomeriggio un ubriaco doveva tagliargli la strada facendolo andare addosso un muro? Maya se lo chiedeva ogni minuto.
 “Harry ti prego svegliati ho bisogno di te”
Si ritrovava sempre a piangere accarezzando il viso del suo ragazzo. Alcune  volte cercava di parlargli raccontando storielle, sperando che lui desse segni di vita. Ma niente. Maya non perdeva le speranze. C’era una buona probabilità che Harry si risvegliasse tra qualche giorno e che tutto tornasse come  prima; Lei lo sperava davvero tanto, anzi ne era convinta. Lui non poteva abbandonarlo glie l’ aveva promesso. Non l’avrebbe lasciata mai sola.

“Salve, scusi lei è la signorina Maya Evans? La ragazza di Harry Styles? “

I pensieri di Maya furono interrotti dal dottore appena entrato nella camera 7 di quell’ospedale: aveva in mano una cartellina ordinata e portava un grosso paio di occhiali. La ragazza annuì lentamente fissando l’uomo.

“Ecco…è da una settimana che il ragazzo è ricoverato. Abbiamo fatto molti esami per essere sicuri di cosa avesse… e mi dispiace dirlo, ma abbiamo brutte notizie”

Non voleva credere a quello che aveva appena sentito. 
Harry non poteva abbandonarla. No non poteva. Maya serrò gli occhi…e  una lacrime le rigò il viso.
  
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