I can't tell you what it really is
I can only tell you what it feels like
And right now there's a steel knife
In my windpipe
Una volta in ospedale, aveva smesso di correre dopo poco tempo.
La barella e quell’ammasso carbonizzato di quel che restava di Heather avevano sfrecciato in avanti, sparendo alla vista.
Si era fermato perché le gambe erano ancora deboli dopo l’incidente?
O semplicemente perché non gli fregava niente di quella lurida vacca in fiamme fino a pochi minuti fa?
E, se la seconda opzione si fosse rivelata vera, cos’era quel bruciore in gola che, per la prima volta dopo mesi, nulla aveva a che fare con il fuoco?
Gli esplodeva letteralmente la testa.
Voleva morire.
Hai fatto bene.
Ma che cazzo hai fatto?!
Si era ripromesso che non avrebbe augurato quel dolore a nessuno, mai, nemmeno al suo peggior nemico. Ma non era quello che aveva fatto?
Ma non sei stato tu.
E allora chi?
Chi diamine aveva spinto Heather nelle fiamme?
Non l’hai spinta.
Ma non aveva nemmeno fatto niente per aiutarla!
Come cazzo erano arrivati in ospedale?
Era stato il vicino a chiamare il 911?
O era stato lui? Perché ricordava di essersi precipitato al telefono…
O era solo la sua testa che proiettava immagini, oltre che voci?
Ma chi cazzo se ne frega di lei.
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Bruciava in ogni punto, anche se le fiamme erano cessate da un pezzo.
Qualche persona che, odio a parte, non avrebbe mai e poi mai smesso di ringraziare aveva avuto la buona pensata di spegnere l’incendio scatenatosi addosso a lei e…
Alejandro.
Era tutto quello che riusciva a pensare.
Finora, realizzò nell’incoscienza, attraverso uno di quei pensieri ovattati e completamente impalpabili tipici della situazione, non aveva mai provato vero odio.
Perché quello che sentiva per Alejandro era così enorme, così schiacciante, così furioso da non poter nemmeno rientrare sotto la definizione stessa di odio.
E faceva male al corpo e al cuore.
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Capitolino di transizione, oserei dire, ma ci serve, CI SERVE *-*
Spero che non vi deluda :)