Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: W A R R I O R    22/05/2013    29 recensioni
Se tu potessi avere una sola notte,
per restare con me e renderlo migliore?
Quello che eravamo,quello che siamo, è nascosto nelle cicatrici.
Se tu potessi, lo faresti?
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

 




Vi consiglio di leggere questo capitolo con questa canzone
http://www.youtube.com/watch?v=ovL6nhws8Rk





 



Fix He's Heart
                                        - aggiusta il suo cuore -

 

 
 
 









We don’t know where to go

So I’ll just can  lost again
We’ll never fall apart,
cause we fit together right...
These dark clouds over me,
rain down and run away
We’ll never fall apart,

cause we fit together like ,
we fit together like
two pieces of a broken heart

 
 
 
 

 
 
Two Weeks Later... ( The Prom’s Day)
 
 - Mi spieghi come fai a tradurre ‘’make me’’ con ‘’mi fabbrichi’’?! – sbottò la ragazza, guadagnandosi un occhiata dalla professoressa d’italiano, quella che lei odiava con tutto il cuore, che stava interrogando due dei suoi poveri compagni di classe   finiti nelle sue grinfie.
Le fece un sorriso forzato e riportò lo sguardo su Angela che aveva    tirato fuori dal suo zaino il dizionario d’inglese e si era messa a cercare il verbo ‘’make’’.
- Ma quì c’è scritto fabbricare! –  insistette lei  , guardando Destiny negli occhi.
La ragazza scosse la testa sospirando. Contò fino a dieci in modo di non urlare contro alla sua amica, che con l’inglese non aveva una buona relazione.
- Ma tu non ti devi limitare a scegliere il primo significato!- le disse esasperata , indicandone un’altro, che avrebbe potuto avere un  senso compiuto all’interno della frase .
Angela, dopo spostò lo sguardo sul foglio a righe sul banco, inarcando le sopracciglia, gesto che faceva spesso quando non capiva nulla.
- Tu......mmmmm.....  mi fai..... risplendere? – disse titubante, Angela, aspettandosi una sgridata da parte della mora di non avere colto, ancora una volta, il significato di quello che Destiny le stava facendo tradurre.
Angela e Destiny, erano ottime amiche: si erano conosciute all’inizio dell’ ultimo anno di liceo ed avevano legato da subito.  Ridevano e scherzavano sempre, da quando erano state  messe ne in banco  insieme e infatti proprio per il loro ridere e scherzare in continuazione una volta, erano state mandate fuori  dall’aula  dalla professoressa d’inglese e avevano passato  un’ora a zonzo per i corridoi.
Angela era un patita per lo sport – non a caso faceva parte della squadra di pallavolo della scuola – mentre Destiny di fare sport non ne aveva la minima intenzione,  già si stancava a camminare a lungo, figuriamoci se poteva fare sport 3 volte alla settimana per 5 ore. I suoi poveri muscoli non avrebbero retto, ed era sicura che non avrebbe avuto la forza nemmeno di alzarsi dal letto e andare a scuola.
Nonostante le ore che passavano insieme a scuola, Destiny non frequentava Angela all’infuori dell’orario  scolastico. Non si vedevano assiduamente il pomeriggio, come invece le capitava con Bonnie. Non si confidava liberamente con lei, come invece succedeva con Bonnie. E il motivo non era che Angela non fosse una buona amica, ma il motivo era  perché non si fidava.
Destiny aveva avuto molte difficoltà nel fidarsi con gli altri, in quegli ultimi giorni . Sembravano che tutti volessero avvicinarla  e farsela amica solo perché  era stata la ‘’presunta fiamma’’ di Harry Styles, cantante di successo mondiale e idoli di tutti i teenager – insieme al gruppo dei One Direction -  Sembravano che tutti ora la cercassero solo perché avrebbe potuto riallacciare i rapporti, con lui, con loro.
Le voci giravano in quella scuola, troppo in fretta. Ormai quasi mezza scuola era venuta a conoscenza che Harry Styles e Destiny Monroe si erano rincontrati e che ora, secondo le pettegole non che troie della scuola, avevano  ripreso a frequentarsi.
Per questo ora la gente la veniva a cercare, per questo ora gli altri le rivolgevano parola, soltanto perché volevano realizzare il loro sogno di incontrarlo e , perché no, magari di passare pure una notte  di fuoco con lui, e essere aggiunta nella lista delle ragazze che si era allegramente sbattuto – semmai ne avesse avuta una, Destiny non avrebbe avuto intenzione di scoprirlo- .
Per questo ora lei cercava di tenere tutti fuori dalla sua vita. Per questo cercava di tenere lontana la gente dalla sua vita privata. Perché più cose avrebbe fatto sapere di lei, o di lui, e più quella gente un  giorno gliele avrebbe fatte ritorcere contro.
Ma nonostante la riservatezza della ragazza, Angela, ovviamente sapeva di Harry. Des le aveva accennato della loro storia  ,  ma ora  era decisa  a lasciarsela alla spalle ed andare avanti. Ma stando a ciò che diceva Mery, nonché regina delle pettegole, quei due si erano rincontrati casualmente, ed ora Harry le andava dietro solo per trovare un ‘’passatempo’’ nei suoi giorni \ settimane di permanenza in Italia.
Ovviamente Angela non era tanto stupida da credere in quello che diceva quell’arpia che girava le parole a suo piacimento, ma nonostante tutto non era decisa a  non scavare a fondo nella faccenda, non voleva intromettersi negli affari della sua amica, semmai gliene avesse voluto parlare Angela sarebbe stata felice di ascoltarla.
Destiny sospirò annuendo felice, che la sua compagna ,dopo vari tentativi aveva finalmente  indovinato la corretta traduzione della frase. Sospirando e , stando attenta a non farsi scoprire dalla prof, sfilò il cellulare dalla tasca dei pantaloncini.

 
 
 
 
 

Pronta per il ballo? :)
 
  Zxx
 

 
 
 

Destiny sorrise leggermente, nascondendo il cellulare dietro la schiena della compagna di banco, mentre rileggeva quelle poche righe che, stranamente l’avevano messa di buon’umore.
Erano due settimane che non si vedeva con i ragazzi, visto che  erano costantemente impegnati con le prove o con interviste. Si erano sentiti si e no poche volte con Zayn, per telefono e per messaggi, mentre gli altri l’avevano telefonata qualche volta. E beh... gli mancavano.
Le  mancavano le loro risate, sempre vere e mai forzate o finte, le  mancavano le loro cazzate e i loro guai, come quando Lou le aveva rotto il vaso di porcellana a casa sua, e le mancava quando cercavano di tirarle su il morale per telefono, quando erano lontani mille miglia da lei. 
Perché infondo, per quanto lei lo negasse loro facevano parte della sua vita e avrebbero continuato a farne parte, nonostante avesse provato a scappare da loro e da lui, il loro rapporto invece di spezzarsi si era rafforzato ancora di più.

Perché, per quanto  tu cerca  di scappare dalle persone che ami, il vostro legame, nonostante la lontananza,  diverrà indissolubile,indistruttibile.  
Sospirò , spostando lo sguardo alla finestra mettendosi ad osservare il giardino, verde e rigoglioso, che si estendeva davanti ai suoi occhi.
Si era sentita con tutti, aveva chiarito perfino con Lou che, quando i ragazzi gliel’avevano passata le aveva chiesto scusa un migliaio di volte e lei ridendo le aveva accettate, anche se non aveva capito il motivo di quelle scuse.
Ma l’unico a non esserti fatto sentire, l’unico ad non aver mostrato segni di vita, era proprio lui.
Non aveva ricevuto nessun messaggio, nessuna chiamata.
Probabilmente si è stancato di corrermi dietro. Aveva pensato la ragazza, dopo che erano passi cinque giorni dall’suo ultimo incontro con Harry, quando le aveva detto quelle cose che le avevano fatto aumentare i battiti del cuore.
Ma cosa gliene importava, dopotutto? Cosa gliene importava se lui non si era fatto sentire per tutto questo tempo? Aveva deciso, ormai no? Aveva deciso che ormai avrebbe chiuso, una volta che per tutte, quel capitolo della sua vita, che sarebbe andata avanti?
Allora, perché ogni giorno sperava in una sua chiamata? Perché sperava che il prossimo a scriverle fosse proprio lui? Perché quando ripensava a quegli occhi verdi, tutto intorno a lei era silenzioso e l’unico rumore che sentiva era il battito accelerato del suo cuore?
Perché quel brutto riccio bifolco, non voleva uscirle dalla testa e lasciare una volta per tutte i suoi pensieri?
Riportò lo sguardo sul cellulare, controllando che la professoressa fosse impegnata a fare altro e rispose velocemente al messaggio.
 

 
 

 
Non proprio.
Anche se non ancora capito
cosa centriate voi in tutto questo :\
                      Dxx

 
 
 
 
 
 
 
 

Destiny bloccò il cellulare ponendolo sul banco, mettendoci il borsellino rosa davanti per nasconderlo agli occhi attenti della professoressa.  Tamburellò con le dita sul banco, attendendo pazientemente  la risposta di Zayn.
 
 
 
 
 
 

Scusa piccola, dovrai aspettare ;)
Ora devo andare,
a stasera

xxZ

 
 
 

Sbuffò pesantemente  attirando l’attenzione della pettegola della scuola e della sua compagna di banco, che erano sedute sfortunatamente proprio davanti a lei.
- Dai su, vedrai che Harry prima o poi si farà vivo – le disse sorridendo strafottente, convinta che Harry si fosse stancato di starle dietro, visto che era una santarellina che non la dava a nessuno.
Meredith e Des non erano amiche, e mai lo sarebbero state.
ll loro era stato odio a prima vista, non si sopportavano a vicenda e non si potevano vedere. Meredith era la classica ragazza stronza, che metteva zizzania tra tutti, la classica ragazza che, nonostante non studiasse per niente, aveva tutti otto in pagella soltanto perché era figlia di una professoressa; era la classica ragazza troia che si vantava di aver perso la verginità a soli tredici anni.
Destiny , al contrario, era completamente diversa da lei: era una ragazza leale con le sue amiche, non cercava di farle litigare tra di loro, anzi cercava di risolvere i loro problemi per farle  riappacificare.
Era sempre disponibile con le persone che volevano parlare con lei per chiederle un consiglio. Era considerata la psicologa della scuola, e lei a questa cosa piaceva. Non avrebbe mai voluto  apparire come la ex ragazza snob di Harry Styles.
Ma, ovviamente, lei i consigli era brava a dargli e non a seguirli.
Quando a una ragazza diceva che  avrebbe dovuto dimenticare il suo ex fidanzato che l’aveva tradita, perché anche lei non lo faceva? Perché anche lei non riusciva a dimenticare? Perché non riusciva a seguire i suoi stessi consigli? Perché non riusciva ad andare avanti, come tutte quelle ragazze a cui diceva di farlo?
Destiny guardò Mery con odio puro, sperando che da un momento all’altro prendesse fuoco e uscisse dalla classe urlando come una gallina. Aprì la bocca per risponderle per le rime, ma la campanella salvò l’inizio della terza guerra mondiale.
La ragazza si affrettò a raccogliere le sue cose e velocemente uscì dall’aula seguita a ruota dalla sua compagna di banco.
- Tu ci vieni, al ballo? – le chiese Angela urlando leggermente, per sovrastare il vociare degli studenti che uscivano dalla loro classi.
- Si – disse semplicemente aprendo l’armadietto, litigando con la solita serratura rotta. Una volta aperto, ci infilò velocemente i libri delle ultime ore.
- Io no, odio queste cose – le rispose Angela chiudendo l’armadietto con un tonfo secco.
Destiny annuì distrattamente, mentre il suo sguardo era rivolto verso una chioma rossa che correva verso l’auditorium – dove si sarebbe svolto il ballo - , girandosi indietro di tanto in tanto per controllare che nessuno la seguisse.
La mora liquidò con un sorriso Angela, e corse leggermente dietro Bonnie, decisa a scoprire cosa stessero tramando lei e quei quattro pazzi.
Il rumore dei suoi passi erano l’unico che si sentiva, oltre ad un vociare lontano e confuso, nel corridoio ormai vuoto. Sorpassò velocemente la bidelleria, intravedendo di sfuggita il Signor Toto, seduto alla scrivania perso nel mondo dei libri, che anche lei amava.
Oltre alla musica, Destiny amava tantissimo leggere. Era appassionata dai libri di fantasia e di mistero, che come protagonisti avevano una ragazza e un ragazzo che per qualche strano scherzo del destino finivano sempre per innamorarsi. Non gli trovava noiosi i libri dove i due protagonisti s’innamoravano e di conseguenza il loro amore diventava un amore impossibile, anzi quelle storie erano  le sue preferite anche perché riusciva a specchiarsi dentro la protagonista – femmina- e riusciva a sentire le sue stesse sensazioni, le sue stesse paure e  beh, lei adorava i libri che la facevano entrare completamente nella storia.
L’ultimo libro che aveva letto , insieme alla sua migliore amica Bonnie, era  Starcrossed di Josephine Angelini. Quel libro era diventato uno dei suoi preferiti, l’ aveva trasportata in un mondo sconosciuto e l’ aveva mostrato delle  parti della storia che erano completamente diverse da come le conosceva lei . Ora sia Bonnie che Destiny non vedevano l’ora di leggere il continuo di quella meravigliosa storia, che le aveva fatte innamorare della trama e dei protagonisti.
La ragazza arrivò alla fine di quel lungo corridoio, voltando finalmente a destra, arrivando all’entrata del grande auditorium.
Mise piede nella grande stanza, che sembrava più una palestra che una sala conferenza, e restò a bocca aperta nel guardare quello che Bonnie, Jake, e il resto del comitato del ballo , aveva fatto in quei pochi giorni.
 
 
 
 
- Ti piace?- le chiese Jake, arrivandole da dietro, facendola sobbalzare leggermente – L’idea è stata di Bonnie, per il ballo di fine anno non voleva una festa pacchiana e rumorosa, ma qualcosa di elegante e fine – le spiegò, aprendosi in un bellissimo sorriso, ma a differenza di un’altro sorriso mozzafiato, quello non le aveva causato le farfalle nello stomaco.
Sbuffò leggermente, distogliendosi da quei pensieri , e prendendo a guardare l’unica cosa che sembrava stonare in  tutta quella raffinatezza.
- Perché un palco? – le chiese girandosi verso di lui con un sopraciglio alzato.
Jake aprì la bocca per rispondere, ma una figura in pantaloncini e in maglietta troppo scollata per i suoi gusti  trascinò il ragazzo lontano da Destiny, lanciandogli  a quest’ultima uno sguardo di fuoco.
 Un’altra dell’amichette di Meredith pensò la ragazza, intuendo quel pensiero dal modo in cui la ragazza era vestita.
Scosse la testa, mentre una figura snella e alta correva verso di lei, sorridendo.
- Ciao, migliore amica! – esclamò Bonnie, mettendole un braccio intorno alle spalle e baciandole affettuosamente una guancia.
Destiny tolse il braccio intorno alle sue spalle, mentre rivolgeva alla sua amica uno sguardo indagatore. - Cosa nascondi? – le chiese facendo  riferimento al sospettoso (?)  bacio sulla guancia.
- Non posso dare un bacio alla mia migliore amica ? – le chiese facendo il labbruccio, e dondolando sui piedi come una bambina piccola.
La ragazza chinò la testa di lato, non distogliendo lo sguardo dagli occhi azzurri della sua migliore amica.
- Okay, okay. Hai vinto! Ma smettila di guardarmi in quel modo, sembri un killer pronto a fare fuori la sua vittima – scherzò la rossa, allontanandosi di qualche passo dall’amica, cercando una via di fuga nel caso che Destiny si fosse arrabbiata per quello che stava per dire.
- Confessa! – urlò la mora, puntandole un  dito contro.
- iragazziverrannoacantarequi – disse tutto d’un fiato Bonnie, guardando  preoccupata la mora che aveva spalancato gli occhi per la sorpresa inaspettata.
 
- Bene – disse semplicemente la mora, uscendo velocemente dalla stanza lasciandosi l’amica confusa alla sue spalle.
Uscì dalla scuola correndo, liberandosi da tutti i suoi pensieri che la notizia dell’amica le aveva creato. Sorpassò il parcheggio riservato agli studenti, e aumentò l’andamento della corsa, stupendosi di essere così veloce e scaltra.
I muscoli le bruciavano terribilmente, forse perché non si era mai spinta a questo punto con la corsa, ma lei non si fermò perché voleva continuare a bearsi del vento fra i suoi capelli, voleva sentire ancora la sensazione di essere libera, in balia del vento, di essere leggera come una piuma, insignificante. 
Corse fino a perdere l’aria nei polmoni, corse finché quei dannati occhi verdi non furono scomparsi dalla sua mente, finché non sentì più nelle orecchie il suono della sua bellissima risata, finché le immagini del suo sorriso furono scomparse della sua testa.
Ed fu allora che si fermò: quando ogni traccia di lui era stata cancellata, eliminata, dal suo corpo. Si fermò quando lui fu uscito completamente dai suoi pensieri.
Ansimante, mise le mani sulle ginocchia, cercando di riprendere fiato da quella corsa pazza.
Fece un profondo respiro per fare entrare aria nei suoi polmoni che sembravano bruciarle nel petto, sfilandosi le chiavi di casa dalla tasca.
 

 
 
 

Verrai comunque al ballo ? 
xxB

 

 
 
 
 
 

Infilò le chiavi nella serratura della porta di casa sua, aprendola con un calcio, ed entrando nella cucina.
Posò le chiavi sulla console, e sospirando rispose al messaggio della migliore amica.

 
 

 
Certo..
 Lui, Non me lo rovinerà
Xx D

 

 
 
 
 
 

E di questo ne era sicura. Lui non le avrebbe rovinato la serata. Le aveva già rovinato l’estate, ricomparendo  senza preavviso nella sua vita rompendo la sua monotona routine, non gli avrebbe permesso di rovinarle la serata in cui non voleva pensare a niente se non divertirsi con i suoi amici.
Non si sarebbe lasciata abbindolare, questa volta. Disse a se stessa che l’avrebbe evitato se ce ne fosse stato bisogno.
- Più facile a dirsi che a farsi – sussurrò la ragazza, salendo la scale, ed aprendo la porta di camera sua.
Ma sapeva che sarebbe stato difficile, evitarlo. Se lui voleva qualcosa, l’otteneva, lottava fino alla fine finché quel  qualcosa  diventava sua. Perché lui, riusciva trovare sempre a trovare un modo di farti incantare nei suoi occhi, di farti perdere nella sua risata, di essere attratta dalla sua  bellezza, e lei ne era la prova vivente. Non importa quanto puoi essere arrabbiata con lui per qualcosa che ti ha fatto, riusciva sempre a trovare un modo per soggiogarti e farti finire nelle sue braccia.
La ragazza sospirò affranta , sdraiandosi nel suo caldo lettuccio, aspettando che Morfeo l’accogliesse fra le sue braccia.
 
 
 
 

 

***

 
 
 
 
Il cellulare suonava da dieci minuti buoni, ma la ragazza sembrava non avere nessun’intenzione di togliersi le calde coperte di dosso, e mettere fine a quella tortura per le sue povere orecchie. Voleva solo richiudere gli occhi e dormire fino all’anno prossimo.
Finalmente la suoneria cessò facendo trovare la pace alle sue orecchie .
Sospirando strofinò il naso sul cuscino, stringendosi maggiormente nelle coperte cercando di prendere nuovamente sonno.
Il campanello prese a suonare insistentemente, facendo fare alla ragazza un grugnito che ,di solito, non prometteva niente di buono.
Con un calcio tolse le coperte di dosso, e uscì dalla sua stanza sbadigliando.
- Ma porco bio, Des! Quanto cazzo hai dormito? – s’infuriò la rossa con l’amica, indicando l’orologio.
 
19: 36
 
 
- Ho dormito così tanto? – chiese la mora, stropicciandosi gli occhi e salendo stancamente le scale, seguita dalla migliore amica.
- Si, a volte sei peggio di Zayn! – scherzò Bonnie, posando  la busta contenente il vestito sul letto.
La mora annuì distrattamente, mentre prendeva dall’armadio la busta in cui era accuratamente conservato il vesto che le aveva regalato Zayn.
- Ti voglio pronta tra....mhhhhhh – guardò l’orologio sul suo  polso – esattamente tra mezz’ora, altrimenti butto giù la porta – disse seria Bonnie, tirando fuori dalla busta  il suo vestito, altrettanto meraviglioso.
Destiny rispose un leggero ‘’okay’’ , iniziando a togliersi la maglietta e i pantaloncini.   
 
 
 
***
 
 
 
 
One Hour Later... 
 
 
Destiny si mise una leggere pennellata di ombretto bianco sugli occhi, in modo da far risaltare il colore del vestito, e si guardò soddisfatta nello specchio.
Per un primo momento non riuscì a credere che fosse lei la ragazza riflessa in quello specchio. La sua pelle , in contrasto al colore del vestito sembrava vellutata come la seta. Il trucco non era ne troppo pacchiano e ne troppo semplice: aveva optato per un filino di matita nera sotto gli occhi, e un po’ di ombretto bianco.
Personalmente Destiny odiava le persone che mettevano chili e chili di trucco solo per piacere al ragazzo dei loro sogni, lei era dell’opinione che ogni ragazza avrebbe dovuto essere accettata per quello che fosse, senza trucco,  ma naturale. E lei si piaceva in quel modo, non le sarebbe importato se qualcuno le avesse detto, che si sarebbe potuta truccare un po’ di più lei, per la prima volta, si osservava allo specchio e non si vedeva brutta.
Destiny si sentì per la prima volta bella, ma bella davvero.
- Ho finito! –urlò la ragazza spostandosi i capelli dietro le spalle nude.
Chiuse la luce del bagno, e uscì trovando , nella sua camera Bonnie, che si era appena alzata dal letto.
Si guardarono a vicenda, squadrandosi da capo a piedi, meravigliate.
- Sei bellissima- dissero all’unisono per poi abbracciarsi ridendo.
- Andiamo, che i nostri cavalieri ci aspettano – esclamò battendo le mani la rossa, porgendole il suo immancabile cellulare.
Scesero le scale stando attente a non inciampare sui loro stessi piedi, e mano per mano andarono incontro ai loro ‘’cavalieri’’ che intanto avevano spalancato meravigliati la bocca.
 
É un angelo aveva pensato Zayn, vedendo la mora scendere un po’ impacciata le scale,  facendo fatica a camminare nelle scarpe che le aveva comprato di nascosto, insieme al vestito.
Destiny era bellissima, anzi lei lo era sempre, ma quella sera la sua bellezza spiccava principalmente in quel meraviglioso abito che sembrava essere stato disegnato apposta per lei.
I capelli ricci le scendevano fluidi e morbidi sulle spalle lasciate nude dal vestito a fascia.
Il bordo del corpetto del vestito era ornato da una striscia dorata, fatta di pailette. Al centro del corpetto iniziava un simpatico velo, che si andava a congiungere con  la gonna. Quest’ultima le ricadeva morbida ed elegante sui fianchi, finendo poi in un raffinato strascico che lasciava leggermente intravedere le scarpe bianche e un po’ alte.
Invece, il vestito blu notte di Bonnie creava un meraviglioso contrasto con la sua pelle bianca. Il trucco non era molto diverso dal solito, ma con le sue mani esperte le aveva dato una sfumatura più morbida. I capelli rosso scuro scendevano sul collo in una specie di acconciatura medievale.
- Siete.... – iniziò il biondo, grattandosi leggermente la nuca, abbagliato dalla bellezza della rossa.
- Bellissime – concluse Zayn guardando negli occhi Destiny che, ora luccicavano per il complimento, sincero e vero del moro.
I ragazzi porsero il loro braccio alle loro principesse, e loro ridendo lo afferrarono e si lasciarono trasportare fuori casa.
La ragazza sorrise, mentre Zayn apriva la portiera della sua auto intimandola di accomodarsi.
Quando anche Niall e Bonnie presero i loro posti dietro, Zayn infilò le chiavi nel quadro della macchina, e finalmente partirono.
- I restanti dei One Direction? – chiese ridendo Bonnie, rivolgendo la domanda a Niall che non le aveva tolto gli occhi di dosso un attimo.
- Sono già lì, credo – disse Zayn, imboccando la strada sulla sinistra, facendo mente locale sulle indicazione che gli aveva dato la rossa per arrivare  al loro liceo.
- Visto che qualcuno ha fatto tardi – disse Niall guardando di sottecchi la ragazza affianco a lui, sorridendo ironicamente.
- Ehi! – si difese la rossa, dandogli un pugno sul braccio, ridendo nel guardare la faccia del biondo contratta in una smorfia di dolore.
Destiny intanto aveva scollegato il cervello dopo la risposta di Zayn ed era presa a guardare le immagini che scorrevano velocemente dal finestrino.
- Andrà tutto bene, vedrai – le sussurrò Zayn, incoraggiandola con lo sguardo.
La ragazza annuì, mentre la macchina veniva fermata.
Bonnie scese dalla macchina e andò incontro alla sua migliore amica, prendendola per mano, cercando di infonderle coraggio.
Destiny ringraziò mentalmente l’amica, mentre in lontananza poteva vedere chiaramente una testa riccia, e due mori.
Fece un profondo respiro cercando di far calmare i battiti del suo cuore, e facendo finta che lui non esistesse, corse tra le braccia di Louis che era stato il prima a vederla arrivare.
- Principessa – disse Louis, baciandole la fronte.
- Boo Bear – sussurrò accoccolandosi nel calduccio delle sue braccia, sempre aperte per lei, come una bambina piccola che voleva essere protetta dal resto del mondo.
Louis era sempre stato questo per lei. Oltre che il suo migliore amico, Louis era un padre per lei, che voleva tenerla lontana dalle persone cattive e che l’avrebbero fatta soffrire, anche se in questo non era stato bravo ultimamente.
E Destiny per Louis, era la sua bambina piccola, che avrebbe sempre difeso a morsi e a graffi a chiunque avesse cercato di portargliela via.
Si staccò dall’abraccio protettivo del migliore amico, e saltò tra le braccia di Liam, che sollevandola le fece fare una giravolta.
Ridendo la ragazza diede un bacio al moro, mentre spostava lo sguardo sull’unica persona che in quella serata non  avrebbe voluto vedere.
- Ciao Destiny – disse sorridendo Harry, facendo spuntare quelle adorabili fossette ai lati delle guancie. Destiny resistette all’impulso di baciarle e gli  rivolse un piccolo cenno con la testa in segno di saluto.
Harry ci rimase male dalla tanta freddezza con cui la mora lo aveva salutato. Certo non si aspettava che le saltasse addosso, come aveva fatto con gli altri, ma gli sarebbe piaciuto almeno un piccolo sorriso che gli avrebbe fatto capire che non tutto era andato perso.
Sospirò guardando la ragazza più importante della sua vita, stretta tra le braccia del suo migliore amico, come a volerla proteggere dal resto del mondo, come se la volesse proteggere da lui. 
La ragazza alzò per un attimo gli occhi da terra, sorprendendo Harry guardarla.
Gli smeraldi di lui cercavano disperatamente, un qualcosa, un segno, che gli facessero capire che  aveva ancora una possibilità con lei.
I loro occhi finalmente s’incontrarono, mente tutto intorno a loro sembrava sparire. I loro cuori cessarono di battere per cinque minuti, per poi riprendere a battere ancora più forte.
- Ragazzi! – esclamò un ragazzo spuntando dalla entrata della scuola – Forza dovete esibirvi – concluse per poi sparire nuovamente all’interno, probabilmente tornando nella sala del ballo.
I ragazzi si animarono improvvisamente, saltando l’uno addosso all’altro, facendo un chiasso pazzesco entrando nella scuola, seguiti da Destiny e Bonnie che gli guardavano ridendo e pensando a chi si erano ritrovati a frequentare.
Gli guidarono fino nell’auditorium \ sala da ballo e carichi e pronti a  dare il meglio di loro.
Non appena il gruppo mise piedi all’interno della sala, le ragazze iniziarono a gridare come pazze chiamando i nomi dei componenti del gruppo.
Louis, Zayn, Harry, Niall e Liam, cercarono di firmare più autografi possibili e di cercare di accontentare tutte le fan che chiedevano di farsi una foto con loro, ma non gli fu concesso molto tempo visto che un omone nero e con gli occhiali da sole gli aveva allontanati dalla piccola folla di fan che si era creata e gli aveva diretti verso il palco.
I ragazzi presero i microfoni che dei ragazzi gli porsero, mentre erano pronti a dare il meglio di se.
Harry, cercò tra tutte quelle ragazze,che gridavano il suo nome e quello dei ragazzi, l’unica che possedeva il suo cuore.
Destiny non distolse lo sguardo, quando Harry aveva incrociato disperatamente il suo, sapeva che aveva bisogno di supporto, prima di fare ogni esibizione.
Gli sorrise leggermente, mentre le note di una canzone famigliare iniziavano a risuonare nell’aria.
 
 

 

 

 ***
 

 
 
You don’t know oh-oh
You don’t know you’re beautiful oh-oh 
And That’s what makes you beautiful 
 



Le ultime parole della canzone rimbombarono nell’aria, e tutti iniziarono ad applaudire e a gridare. I ragazzi scesero subito dal piccolo palchetto che era stato  eretto solo per loro, e si persero in quella numerosa folla di fan che si era creata.
Destiny perse di vista Harry, quindi preferì avviarsi al tavolo delle bevande, per sedersi e far riposare i suoi poveri piedi, visto che per tutta la durata della canzone lei e la sua migliore amica avevano saltato, nonostante indossassero quei trampoli, e avevano gridato le parole di una canzone che amavano.
Versò nel bicchiere un po’ di Sprite e si girò dalla parte del palco per cercare la sua migliore amica o magari uno dei ragazzi.
Ma ai piedi del palco, trovò una spiacevole sorpresa ad attenderla.

Meredith, era praticamente incollata ad Harry, che sembrava gradire la vicinanza della mora, e gli toccava con nonchalance il petto.
Lasciò cadere il bicchiere a terra, non fregandosene se si sarebbe rovinata le scarpe. Prese con le mani i due lati del vestito, sollevandolo da terra, per camminare meglio, e ignorando le lamentele delle persone con cui si scontrava uscì velocemente dalla scuola.
Aveva bisogno d’aria.  

Arrivò all’uscita della scuola e inspirò profondamente, cercando di non pensare a quella scena di pochi minuti fa.
Uscì velocemente fuori, mentre un venticello fresco le scompigliava leggermente i capelli, portandoglieli  dietro le spalle.
La quiete regnava in quella notte tranquilla e serena, e le stelle erano l’unica cosa a farle compagnia.
Quella quiete  fu improvvisamente  interrotta da un rumore di passi che si avvicinavano sempre di più a lei
- Sei qui – le disse Harry, leggermente affannato per la corsa appena fatta .
 – Pensavo che te ne fossi andata – le disse, facendo trasparire tutta la sua preoccupazione in quella ipotesi.
Destiny girò la testa infastidita dalla parte opposta da dove si trovava Harry , rivolgendo  lo sguardo verso il bosco che si estendeva a pochi chilometri da loro.
Il riccio sospirando, le si avvicinò di più, arrivandole affianco.
Le prese la mano, sperando che come era successo a casa sua  due settimane fa, non si ritrasse da quella stretta.
- Mi manchi, Des.... – disse facendo intrecciare  le loro dita, mettendo il suo viso all’altezza della guancia di lei.
– Tanto – concluse avvinandosi un altro po’ sperando che la ragazza si sarebbe girata e avrebbe fatto incontrare i loro occhi, per la terza volta, quella sera.
La ragazza tolse innervosita, la mano in quella di Harry, mettendo distanza tra i loro corpi, e guardandolo freddamente negli occhi.
- Perché, non torni da Mery, eh? – sputò quelle parole con puro odio, ed a Harry non sfuggì.
- Io...- tentò di giustificarsi il ragazzo, cercando di prenderla nuovamente per mano.
Destiny scosse la testa, non permettendogli di toccarla.
 
- Poni le tue armi, guerriero. Hai perso la tua battaglia – gli disse Destiny, voltandosi nuovamente dall’altra parte , per guardare gli alberi che si muovevano dolcemente, come se stessero  ballando con il vento.
Harry con una mossa veloce la afferrò per i polsi, tirandola contro di lui. Destiny sentì il cuore batterle in gola, mentre lo stomaco le si stringeva in una morsa. Il moro le sorrise leggermente, cominciando a camminare in avanti, e facendola indietreggiare, fino a farle toccare il muro con la schiena lasciata scoperta dal vestito.
Destiny rabbrividì leggermente quando le sue spalle toccarono il muro di pietra, della scuola.
La ragazza non sapeva più cosa pensare, o cosa fare. Non aveva vie di scampo, visto che il ragazzo l’aveva intrappolata tra il suo corpo e il muro gelido alle sue spalle. Non riusciva a ragionare lucidamente, a quella distanza minima tra i loro visi.
Era condannata. 
- Tu appartieni a me, Destiny – le disse il ragazzo, con voce decisa e ferma come a precisare che ciò che aveva appena detto fosse la verità.
- E io sono tuo, Des. Tuo. – le sussurrò all’orecchio.
La ragazza deglutì, mentre il suo cuore cominciava a batterle sempre più velocemente, come se ad un tratto sarebbe potuto uscirle fuori dal petto. Il diciannovenne, mise in mostra le sue adorabili fossette, abbassando il viso su di lei. I loro nasi si sfioravano, mentre la giovane tratteneva un respiro in gola.
- Salvami – sussurrò piano.
Harry aprì la bocca, facendo il suo errore più grande.
Le loro labbra si incontrarono e Destiny sentì le sue difese, infrangersi al suolo.
La ragazza non riusciva più a pensare, l’unica di cui era certa è che voleva quel bacio, almeno la metà di quanto lo voleva lui. L’unico suono che riusciva ad udire era il suo cuore che le martellava nel petto, mentre le farfalle dentro il suo stomaco, svolazzavano felici e finalmente libere.
Con sorpresa del ragazzo, Destiny non si sottrasse a quel bacio, e questo fece capire a Harry che , nonostante tutto, non le era ancora completamente indifferente.
Il ragazzo, le leccò dolcemente le labbra, facendola andare completamente in tilt. Destiny si alzò in punta di piedi, schiudendo le labbra. Le loro lingue finalmente si scontrarono, come se non avessero aspettato altro dalla prima volta in cui si erano rivisti. Harry le lasciò andare i polsi, poggiando un mano al muro. Con l’altra la afferrò per la vita, e la trascinò completamente addosso a lui, facendo aderire i loro corpi.
Harry la desiderava, eccome se la desiderava: voleva sentirla dentro di se, voleva sentirla fremere sotto di se, voleva che diventassero una cosa sola, voleva sentirle dire il suo nome, solo il suo nome.
Lei era sua , solo sua. Nessun’altro l’avrebbe baciata, al posto suo. Nessun’altro l’avrebbe toccata al posto suo. Nessun’altro avrebbe potuto specchiarsi nei suoi occhi marroni, al posto suo.
Nessun’altro avrebbe potuto sentire la sua risata, voleva essere lui a sentirla e a provocarla.
Si staccarono, mentre il fuoco ardeva dentro di loro per il contatto intenso delle loro labbra.
Il loro fiati si mischiavano tra di loro, mentre i loro occhi entravano in contatto, parlando più delle parole.
- Piccola...- sussurrò Harry, sfiorandole dolcemente il naso, aumentando la presa sui suoi fianchi, stando attento a non provocarle dolore.
- Sono qui, Harry. Non scapperò.  – gli disse sorridendogli sincera,   poggiando le mani sopra le sue , ancora sui fianchi di lei.




 







Noi non sappiamo dove andare.
Quindi semplicemente mi perderò di nuovo.
Noi mai cadremo  a pezzi,
perché insieme stiamo bene...
Queste nuvole nere, sopra di me.
Fanno scendere la pioggia, e scappano.
Noi mai cadremo a pezzi,
perché insieme stiamo bene come..
Due pezzi di un cuore spezzato.  
( Demi Lovato – Two Pieces)  




 



Scusateee per il mio enormeeee ritardo, ma ho dovuto aggiornare sotto minaccie di morte della mia (nonpresente) amica Ida.
 

Bene, hanno fatto pace.
 

YEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE
 

e poi si sono baciatiii!!!!!!!!!!!!!! avete visto che sono stata brava a non lasciarvi sul più bello???
Amatemi.
 Anche se non centra niente :
                             Vorrei ringraziare, comunque tutte le fan che hanno fatto sentire amati i ragazzi. Davvero.
Siete state dolcissime, e soprattutto gli avete fatto capire quanto gli amiamo.
Non sapete quando abbiamo pianto io e Lisa!!!!!!!
Poi non so avete visto il video di Rock Me?
ma l'avete visto che cosa faceva Liam??
lasciamo stare che solo a pensarci sbavo..
e poi harreh che ha detto che siamo le sue Giuliette ( e che ci vuole palpare le tette, ho fatto la rima ahahahahah)
no okay, dopo questo sono sicura che  torneranno al 100percento (non trovo la percentuale sulla tastiera)
allora da quì in poi non ho idea di come debbe continuare, quindi non aggiornerò regolarmente, anche perchè devo concentrarmi sullo studio..
(si, okay)
chi non ha recensito i due capitoli precedenti potrebbe farlo perfavore????????
scusate per eventuali errori, ma non ho potuto ricontrollare, poichè devo andare a studiare (si, come no) a casa di una mia amica, insieme alla mia migliore amica.
Penso che faremo nuovamente la twitcam ahahahahahaahhahaahhahaahahah
volete il vestito di Des?????






 

  



(scusate per Tay) 









(fate finta che sia Blu LOL)









 

Beeeeneeeeeee non metto davvero altre foto, perchè sono in ritardoooo,
spero che il capitolo vi piacerà:)
Baci:)



 

  
Leggi le 29 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: W A R R I O R