Harry odia quella canzone. La odia con tutto sé stesso. Ne riconosce le prime note e il solito senso di colpa lo invade, ricordandogli il più grande errore della sua vita.

Sa di aver sbagliato, ne è consapevole e gli sguardi -i pochissimi sguardi- che gli riserva non fanno altro che aumentare la sua consapevolezza. Sono rare le volte in cui gli occhi azzurri dell’unica persona che abbia mai amato si posano su di lui, ed ogni volta gli fanno venire voglia di smettere di respirare. Gli succedeva anche prima, ma solo perché gli piaceva guardarci il mare in quelle pupille limpide. Ora quell’azzurro è diventato acqua in tempesta, è agitato e lontano.
E vorrebbe prenderlo e abbracciarlo e ripetergli che è stato solo uno sbaglio, che non ha significato nulla, che era ubriaco, ma sa che peggiorerebbe ancora di più la situazione.
Ripensa a tutte le volte che l’ha fatto sorridere cantando quei versi. Louis gli diceva sempre che era uno stupido, perché prendeva il telecomando della televisione e fingeva che fosse un microfono, che poi lanciava sul divano, solo per prendergli la mano e farlo ballare stretto al suo petto. Ballavano senza curarsi delle parole, senza pensare a quello che potessero significare.
Lo conosce veramente bene, sa che anche lui sta rivivendo gli stessi momenti perché lo vede abbassare la testa e scuoterla leggermente, come a voler cacciare a tutti i costi quei ricordi, tirandola poi su con un sorriso amareggiato.
Vorrebbe veramente dimenticare tutte le persone che hanno intorno e la notte passata con Nick, vorrebbe eliminare tutto il dolore che vede nei gesti del più grande. Vorrebbe non avere più incubi in cui rivive il momento in cui Louis, con la voce rotta dal pianto, gli ha detto che l’avrebbe comunque amato per sempre ma non si sarebbe più potuto fidare di lui, che quello che gli aveva fatto l’aveva distrutto, che lui lo aveva distrutto.
 
La canzone cambia e tutti gli altri si alzano per ballare, ma nella sua mente c’è solo un ricordo, reso ormai amaro dal dolore.
 
“I’m never gonna dance again, the way I danced with you.”