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Autore: SereMalfoy    22/05/2013    1 recensioni
Una tranquilla sera di metà maggio, la vita di Hermione prende una piega diversa grazie a Draco. Spero di avervi incuriosito almeno un po'! :)
Dal testo:
"Hermione ebbe un sussulto quando lo vide farsi più vicino e il cuore iniziò a galopparle nel petto, quando con la schiena, toccò delicatamente il muro dietro di lei.
Non c'erano barriere fra loro, erano uno di fronte all'altra, ma Hermione era attenta ad ogni mossa del Serpeverde e ora puntava la bacchetta sul petto del giovane, che con le mani in tasca la guardava con uno sguardo diverso dal solito. Non era uno sguardo astioso, bensì dolce e malinconico, ma che brillava di determinazione."
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger | Coppie: Draco/Hermione
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace, Da Epilogo alternativo
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"Kiss me hard, before you go”

 

 

Era una tranquilla sera di metà maggio ad Hoghwarts e quella sera, tutto nell'aria preannunciava l'arrivo dell'estate.

Hermione Granger, intenta nel solito giro di ronda, passeggiava rilassata per i corridoi, annusando il profumo dei fiori, ma comunque rimanendo vigile e attenta al più piccolo rumore.

Stava controllando l'ala est del castello, persa nei suoi pensieri.. Mancava veramente pochissimo ai M.A.G.O. e lei, come ogni altro studente, si stava impegnando duramente per rimanere in pari con il programma delle lezioni e lo studio. Inutile dire che nessuno si stava impegnando quanto lei, ma la cosa non la riguardava, lei pensava solo ai suoi di esami, non avrebbe di certo rischiato.

Ripensava ai suoi anni scolastici, lasciandosi cullare dai ricordi, belli e brutti che fossero e lasciando che la sua mente vagasse indisturbata.

Un leggero sorriso aleggiò sulle sue labbra rosee quando ripensò all'emozione dello smistamento, a tutte le materie nuove e a tutte le avventure che aveva condiviso con Harry e Ron. Già, Harry e Ron.

Il sorriso sparì dal suo viso al pensiero di quello che sarebbe successo alla fine della scuola. La fine della guerra li aveva uniti ancora di più e quello che per lei e Ron sembrava amore, non era altro che un amore fraterno, destinato a rimanere vivo solo come tale.

Lei e Ron erano rimasti in ottimi rapporti, nonostante il bacio che si erano scambiati nella Camera dei Segreti. Avevano capito entrambi che non valeva la pena rovinare l'amicizia che li legava da ben otto anni a quella parte.

Ma la domanda che tormentava Hermione era: sarebbero rimasti uniti? O si sarebbero divisi e preso strade diverse? Un moto di tristezza spinse la giovane Grifondoro a fermarsi e con una certa ansia si rese conto che non era pronta, non voleva che Hoghwarts diventasse un ricordo, non voleva separarsi da Harry e Ron, aveva paura di quello che l'aspettava fuori. E se non avesse concluso niente? E se fosse finita a fare la cameriera ad Hoghsmead? Non voleva nemmeno pensarci.

Si appoggiò alla parete vicino e si piegò in avanti, appoggiando le mani sulle ginocchia flesse e si disse che c'era tempo, c'era ancora tempo per pensare alla vita fuori dalle mura del castello e che comunque avrebbe affrontato un problema alla volta.

Insomma, lei, Harry e Ron erano inseparabili e sicuramente sarebbero rimasti tali una volta fuori da Hoghwarts.

Sospirando, si raddrizzò e con la mano spostò un ciuffo di capelli che le era caduto davanti al viso.

Si stirò la divisa con le mani e si perse nuovamente nei ricordi, appoggiando la testa alla parete dietro di lei.

Le tornarono alla mente tutte le nottate a parlare di ragazzi con Ginny, colei che era diventata la sua migliore amica, la sorella che non aveva mai avuto e un piccolo risolino le sfuggì dalle labbra.

Pensò a Luna, a Neville, a Seamus, a Dean.. a Malfoy.

Malfoy.. Quante gliene aveva fatte passare? Quanto volte avevano litigato? E quella volta che gli sferrò un pugno? Una risata più forte scosse Hermione e seppur con della fatica e del ribrezzo, ammise a sé stessa che era anche grazie a Draco Malfoy se era diventata una donna forte e con le spalle larghe. Dopotutto, se non uccide, fortifica e lei ora poteva considerarsi era una roccia.

La giovano lasciò andare un sospiro e nel profondo, seppe che alla fine dei giochi, Malfoy e le sue frecciatine un po' le sarebbero mancate.

Riprese a camminare, mentre una leggera brezza estiva le scompigliava i capelli e le faceva svolazzare la gonna.

La bacchetta era ben salda nella sua mano, quando un rumore la risvegliò dai suoi pensieri.

Proveniva dal corridoio lì vicino e con passo veloce, ma silenzioso, si avvicinò con la bacchetta dritta davanti a sé e pronta a togliere punti a chiunque stesse infrangendo le regole.

Una volta arrivata, notò con stupore di essere da sola e per un attimo pensò di essersi immaginata tutto, ma fu un successivo rumore, simile al primo, a convincerla ad andare avanti e scoprire chi si stesse divertendo alle sue spalle.

Proseguì la sua marcia fino a qualche metro più avanti, fin quando non vide una figura starsene bellamente appoggiata alla finestra, con le mani sul davanzale della finestra e lo sguardo perso nel buio fuori.

La riconobbe subito, come non riconoscere il proprietario di quella figura: Malfoy non sembrava essersi accorto di lei e quando Hermione gli si presentò davanti con il suo cipiglio severo, il giovane ebbe un sussulto e spostò il suo sguardo adamantino sulla Grifondoro.

Hermione si rese conto proprio in quel momento dei bellissimi occhi del giovane Purosangue, ma fu un attimo, perché in pochissimi secondi la giovane donna stava già abbaiando ordini a Malfoy, che non le stava prestando attenzione.

-Malfoy. Lo sai che è proibito aggirarsi per la scuola dopo il coprifuoco? Mi vedo costretta a togliere a te e alla tua Casa 10 punti. Qui non sei a casa tua, qui ci sono delle regole, che essendo tali vanno rispettate. Dopo 8 anni ancora non ci sei arrivato?- disse con serietà Hermione, ma Malfoy continuava imperterrito a guardare fuori e a non calcolare la giovane che con stizza continuò il suo discorso.
-Malfoy.. Malfoy! Merlino, mi ascolti? Hai capito cosa ti ho appena detto? Stupido e ottuso di un Serpeverde! Malfoy!

Il ragazzo allora spostò di nuovo la sua attenzione, lanciandole prima un'occhiata di sbieco e poi girarsi completamente verso di lei, con una grande determinazione nello sguardo.

Hermione ebbe un sussulto quando lo vide farsi più vicino e il cuore iniziò a galopparle nel petto, quando con la schiena, toccò delicatamente il muro dietro di lei.

Non c'erano barriere fra loro, erano uno di fronte all'altra, ma Hermione era attenta ad ogni mossa del Serpeverde e ora puntava la bacchetta sul petto del giovane, che con le mani in tasca la guardava con uno sguardo diverso dal solito. Non era uno sguardo astioso, bensì dolce e malinconico, ma che brillava di determinazione.

Hermione era pietrificata. Il silenzio era quasi assordante e se Draco avesse teso bene l'orecchio, avrebbe sicuramente sentito il battito furioso del cuore della ragazza.

E se invece lo avesse teso lei l'orecchio? Cosa avrebbe sentito?

Il cuore di Draco sembrava stesse per scoppiargli nel petto da quanto forte batteva, ma Hermione non poteva saperlo, troppo incapace di muovere un muscolo.

La ragazze aprì la bocca, ma la richiuse subito dopo non sapendo cosa dire.

Draco continuava a fissarla e dopo aver disteso le labbra in una linea dura, lasciò vagare lo sguardo sul viso di Hermione, alzando una mano per seguire il tragitto che i suoi occhi stavano compiendo.

Passò lo sguardo sui capelli gonfi e indomabili della Grifondoro, che tante, tantissime volte aveva deriso, ma che ora scoprì essere morbidi e profumati.

Il suo sguardo passò poi ai grandi occhi castani di Hermione, che lo fissavano con stupore, diffidenza e curiosità, passo al naso piccolo e delicato, le labbra carnose e rosate, dove lui appoggiò il pollice, strofinandolo contro di esse e dove indugiò con lo sguardo.

Draco piegò le labbra in quello che a Hermione sembrò l'accenno di un sorriso e di colpo tornò a fissarla negli occhi.

-Malfoy.. Che stai facendo? Lasciami!- sussurrò la Grifondoro, ma Draco non ne aveva l'intenzione, era come in trance, perso in chissà quale pensiero.

Il ragazzo fece scorrere dolcemente la mano sul viso di Hermione, appoggiandogliela poi sulla nuca, mentre l'altra andava a intrecciarsi con una mano della ragazza che, recalcitrante cercava di allontanarsi, ma alla fine vedendo che Draco non mollava la presa si arrese e attese che egli facesse la sua mossa.

Draco la guardò negli occhi, lentamente socchiuse i suoi e sempre lentamente si avvicinò al viso di Hermione che, immobile e affascinata guardava il ragazzo avvicinarsi, incapace di muoversi o allontanarlo.

Non seppe spiegarsi perché, ma quando Malfoy appoggiò le labbra sulle sue, la Grifondoro chiuse gli occhi e lasciò che il bacio prendesse vita.

Il giovane Serpeverde chiese l'accesso alla bocca di Hermione, che non glielo negò e le lingue dei due giovani iniziarono una sensuale danza.

Era una bacio intenso, passionale, molto diverso dal bacio che lei e Ron si erano scambiati.

Era un bacio che sapeva di addio, di un amore struggente troncato sul nascere, ma che non aveva smesso di crescere e ingrandirsi.

Era un bacio che sapeva di sale, di menta e di malinconia. Era un bacio che ebbe il potere di scombussolare Hermione nel profondo, al punto che lasciò la mano di Draco e allacciò le sue esili braccia intorno al collo del ragazzo, che sospirando le strinse entrambe le braccia in vita.

Il bacio continuò, nessuno dei due sembrava averne abbastanza, ma dopo poco Draco si staccò da Hermione. Entrambi con il fiato corto e le gote leggermente arrossate.

Hermione notò che le guance di Draco erano umide e con infinita lentezza passò le dita sul suo viso, cancellando i segni di quelle che sembravano lacrime.

Draco dal canto suo, si perse ad ammirare la Grifondoro: gli occhi ludici, le gote arrossate e le labbra leggermente gonfie per il baci. Mai gli era sembrata più bella.

Il ragazzo depositò un altro piccolo bacio sulle labbra della ragazza, la guardò un ultima volta e lentamente si allontanò, sparendo poi nel buio del corridoio.

Il giovane Serperverde non si girò indietro ed Hermione non lo fermò, ma lo guardò allontanarsi con una mano sul cuore e l'altra sulle labbra.

Si lasciò scivolare contro la parete e ripensò allo sguardo di Malfoy. Era no sguardo disperato, il suo. Era uno sguardo innamorato, solo ora Hermione se ne rese conto e si sentì così e cieca.

Con la bacchetta ancora stretta nella sua mano e un dolce color rosato sulle gote, Hermione si rialzò e dopo essersi lisciata la divisa, si incamminò e con passo incerto tornò nel suo dormitorio, ignara del fatto che proprio in quel momento il giovane Serperverde stesse lasciando Hoghwarts.

I giorni seguenti, Hermione cercò Draco con lo sguardo, ma non lo trovò. Lo cercò tra i vari studenti il giorno degli esami e lo cercò alla consegna dei diplomi, ma il ragazzo sembrava essere sparito.

Hermione da quel momento custodì gelosamente il ricordo di quella sera e di quel bacio nel suo cuore e sperò di rincontrare Draco di nuovo.

Quella sera, fu l'ultima volta che Hermione Granger vide Draco Malfoy.

  
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