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Autore: ChevyDestiel67    22/05/2013    5 recensioni
Dean Winchester è il cantante dei "Demon Trap", una rock coverband. Castiel, disegnatore del fumetto di successo "Supernatural" ma poco appassionato di musica punk/rock, viene trascinato da suo fratello Gabriel al loro concerto, e da allora non ha che un desiderio: conquistare il cuore di Dean. A costo di spendere centinaia di dollari in dischi.
Genere: Fluff, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Balthazar, Castiel, Dean Winchester, Gabriel, Sam Winchester
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessuna stagione
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Note Ciao a tutti i lettori! (sperando che ci sia qualcuno che segue questa mia fanfiction!) - Ecco il sesto capitolo, ancora un po' breve, ma non temete: ancora un po' di pazienza e poi i capitoli saranno più lunghi ed entreremo nel "vivo" della vicenda. Buona lettura, e se vi va commentate pure, mi fa piacere sapere il vostro parere :)




- Avevo capito che non ti piacesse questo tipo di musica – disse Dean rivolgendosi a Castiel – e poi ti ritrovo qui con una maglia dei Clash! Cosa è successo in questi giorni?
- Uhm, in realtà... è un regalo di Balthazar e Gabriel. Hanno pensato che sia giunta l'ora di, uhm, svezzarmi, come usano dire.
- Beh, simpatici. Mi piacciono. Non sono affatto noiosi... hai altri fratelli? Sorelle?
- Uh, veramente...-
I ragazzi, in piedi vicino al palco, furono interrotti da Meg che prese la mano di Dean.
- Scusa, ragazzo, volevo portarmi via un attimo il qui presente Winchester. Ti dispiace?
Dean sembrava imbarazzato, ma si trovò spiazzato dalla ragazza e non sapeva come dirle che no, preferiva stare qui con Cas.
- Oh, no, nessun problema – rispose Castiel, allontanandosi da Dean e cercando Gabriel.
Non vide Dean che lo seguì con lo sguardo, non percepì il pensiero di Dean, non vide il sorriso soddisfatto di Meg. Voleva solo sprofondare, e lo desiderava tanto. Si sedette con Gabriel e Balthazar, mettendosi di spalle per non vedere Dean e Meg.
Stupido! Pensò, ignorando il discorso dei suoi parenti al tavolo. Stupido! Come hai potuto pensare che uno come Dean fosse libero? E come hai potuto pensare che potesse essere... beh, lo hai visto sul palco, tutti i suoi pori urlano “etero”!
Decise di andare fuori a prendere una boccata d'aria. Si alzò dalla sedia scusandosi con gli altri, sforzandosi di non voltarsi.
 
***
 
Dean non era affatto contento di come Meg fosse arrivata di punto in bianco prendendogli la mano.
Meg era solo interessata a stare il più vicino a lui, lo sapeva, con la speranza che prima o poi avrebbe ceduto alle sue moine. Non era impossibile solo perché Dean aveva altri interessi, lo era perché non era così che le persone potevano avvicinarlo. Non più almeno. C'erano stati anni in cui Dean non avrebbe guardato in faccia a niente e nessuno. Gli piaceva scatenare le risse, gli piaceva sfidare i classici bulli della città, gli piaceva mettersi continuamente in pericolo. Era servito molto tempo al più vecchio dei Winchester per capire che la strada che stava percorrendo non lo avrebbe portato da nessuna parte, se non all'ospedale o peggio, al cimitero.
Una mattina di anni prima si era svegliato in un letto anonimo con una persona di cui non ricordava nemmeno il nome; per terra c'erano bottiglie di birra, mozziconi di sigarette e... la sua anima. Bastò un attimo per fargli venire la volontà di cambiare e mettere la testa a posto. Si chiese come faceva ad essere in quel buco di merda, a letto con un uomo schifoso e strafatto di alcol.
Bastò un attimo.
E qualche schiaffo da parte di Ellen, che lo aiutò a smettere di fumare e ad evitare di alzare il gomito fino a ridursi uno schifo. Anche Bobby fece la sua grande parte, spiegando a Dean che non era affatto un esempio per suo fratello minore e quant'altro. Così Dean cominciò a lavorare da Bobby, suonicchiando di tanto in tanto una chitarra che era appartenuta a sua padre. Con i soldi guadagnati si comprò un microfono e riuscì a mandare Sam all'università. Quest'ultimo poi cominciò a suonare la chitarra fino a diventare quasi un professionista, e i due Winchester quando conobbero il bassista Ash, alla Roadhouse, decisero di formare i Demon Trap. Crowley fu l'ultimo arrivato, rispondendo ad un annuncio sul giornale locale. Dean aveva iniziato una nuova vita.
 
***
 
Castiel non sopportava il chiacchiericcio che proveniva dall'interno del locale. Era stanco, si sentiva solo e demoralizzato come non gli capitava da tanto. Non aveva mai avuto particolari problemi a trovare dei "partners", nonostante la sua timidezza; riconosceva che madre natura era stata abbastanza generosa, ma tuttavia non era mai completamente sicuro di sè. Non frequentava i locali creati su misura per conoscere quelli come lui; non che non ci avesse mai pensato, ma andarci da solo lo spaventava ma soprattutto non voleva sentirsi obbligato a frequentare solo determinati posti. Comunque, difficilmente preferiva uscire allo stare in casa a disegnare ed a guardare decine di serie tv.
Ma poi conobbe Dean. E nei suoi occhi Castiel percepì un mondo nascosto ai più, un mondo in cui il cantante non faceva entrare nessuno, e dio solo sapeva quanto Castiel desiderava scoprire com'era il mondo di Dean Winchester.
Dean rappresentava per alcuni versi tutto ciò che Castiel non era; sicuramente Cas non sarebbe mai riuscito a salire su un palco facendo quasi l'amore con un microfono, Cas non avrebbe mai pensato di farsi un piercing al labbro, Cas non avrebbe mai indossato una maglia strappata, Cas non avrebbe nemmeno avuto la forza di presentarsi ad uno sconosciuto con un sorriso smagliante.
Ma soprattutto, continuò a dire a sè stesso, Dean era la persona più vicina all'eterosessualità che avesse mai conosciuto. E quella Meg, che fosse la fidanzata o soltanto un'amica, beh, "particolare", gli aveva trapassato il cuore con un pugnale.
 
Castiel, seduto a terra nell'angolo, vide la porta aprirsi e sentì la voce di Dean. Si alzò e corse dietro al muro, per non farsi vedere.
 
***
 
- Meg, qualsiasi cosa tu abbia voglia di fare sai già qual è la risposta.
Meg stava trascinando fuori Dean dal locale tenendolo per la mano. Quest'ultimo decise che era ora di staccarla e di avere un bel discorso con la ragazza.
- Dean, io davvero non mi capacito di come uno come te sia ancora in giro a, come dire, bighellonare con quei pagliacci. Eccezione fatta per tuo fratello, ovviamente.
- Non sono pagliacci, sono miei amici. E non sono sicuramente affari tuoi quello che faccio o quello che ho intenzione di far...-
- Tu meriti di meglio, Dean - lo interruppe Meg.
- Di meglio, tipo.... te?
- Oh io potrei essere solo l'inizio. Ma ci sono tante altre cose che potresti fare, se decidessi di andare via da questo buco di città.
- Grazie mamma per l'incoraggiamento, ma al momento sto benissimo come sto e dove sto.
- Scherza pure Dean, ma io ho progetti e tu sei incluso in questi. La mia agenzia si sta ampliando ed ho i fondi necessari per aprire una filiale a New York. Tu potresti lavorarci dentro. Con la mia... spintarella - gli disse allungando una mano sul petto di Dean - e mi trasferirei lì anche io. Se capisci cosa intendo. E se vorrai continuare a cantare, e dio solo sa quanto vorrei che tu continuassi, ti si apriranno molte più porte.
Dean era rimasto immobile, incapace di far fronte alla proposta di Meg. Andarsene via? Era stato il suo sogno, quando stava fuggendo dai ricordi dei genitori... e da sè stesso. Era un'opportunità che probabilmente avrebbe avuto solo una volta nella vita... ma davvero ora voleva farlo? Lasciare Sam, Bobby, i Demon Trap? "E Cas", disse una vocina dentro di lui.
 
***
 
Castiel riusciva a sentire tutto, ed il cuore quasi gli balzò fuori dal petto quando Meg propose a Dean di andare a New York con lei. "No", continuava a ripetersi, con gli occhi lucidi e colmi di speranza.
 
***
 
- Meg, io... è un'offerta grandiosa, davvero. Ma non saprei nemmeno da che parte cominciare. E poi qui ho la mia famiglia...
- Sam? Sam potrebbe continuare benissimo i suoi studi a New York, se proprio sei incapace a lasciarlo andare.
Fu la goccia che fece traboccare il vaso.
- Lasciarlo andare? Ma hai presente cosa vuol dire avere un fratello, averlo praticamente cresciuto? E la mia famiglia è ben più grande di quello che credi tu. Bobby è come un padre per me! Ellen è come una madre! Non... non sai niente, Meg, non osare a dire una parola su di loro! - Dean aumentò il tono della voce, perché era proprio stanco di essere nelle grinfie della ragazza.
- Hey Winchester, calma! Non era mia intenzione offendere! - rispose lei, con un sorrisino ironico.
- Non sai... niente. E' no, la mia risposta. No a New York, no a lasciare Sam, no ad avere una relazione con te, no!
Meg incassò il colpo come una campionessa.
- Va bene, Winchester, come desideri. Ne riparleremo tra qualche tempo, quando io sarò a New York piena di soldi, anche alla faccia di Crowley, e tu ancora un meccanico da Bobby.
Si allontanò di gran furia verso la sua macchina, e Dean non trattenne un'imprecazione, mentre rientrava nel locale.
  
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