Prologo
1864, Fort Slake, USA.
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Loro erano una famiglia molto ampia:
avevano 7 figlie tutte molto carine, con tipici lineamenti scozzesi, pelle molto chiara,occhi celesti o verdi, capelli color carota e lentiggini sulle guance.
Erano tutte state promesse ai figli dei Mc Dougal, anche se la più grande di loro aveva solo 18 anni.
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Non potevo certo credere che una ragazzina così piccola fosse pronta a stare nella stessa casa con un ragazzo robusto e forte come Jonathan, il primo genito dei Mc Dougal.
Mentre eravamo al rinfresco organizzato dal padre di Evangeline,per dare la bella notizia, avevo avuto modo di scrutarla per tutto il tempo.
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<< Sono certo che comunque, sarà di buona compagnia >>. Raccoglieva le margherite dal prato, sistemandole con cura sul fazzoletto bianco che aveva in mano.
Si incamminò verso il ciliegio, dove io ero ancora compostamente seduta, e mi arrivò dietro, cominciando a sciogliermi i capelli.
Con gesti delicati, prese tre ciocche e compose una treccia infilando qualche margherita tra i capelli. Il suo tocco era amorevole, come se fossimo padre e figlia. Avevo sempre amato questo suo lato dolce e impulsivo, ma non quando era arrabbiato con qualcuno o quando bevevo, in quei casi cercavo di non stare tanto con lui, inventandomi scuse di ogni genere.
<< Sono sicuro che anche voi vi sposerete presto Carol, siete una donna forte, indipendente, audace, carina, gentile e con una voce incredibile, presto ci sarà qualcuno anche per voi nella vostra vita>>.
<< Io non voglio sposarmi non sono ancora pronta, anche se sono convinta che mio padre stia tramando qualcosa alle mie spalle>>.
<< Non sono abbastanza adulta da mantenere casa e forse qualche pargoletto, finirei con l’ammattire>>.
<< Io sono convinto del contrario invece, perché vi conosco come se foste mia sorella>>.