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Autore: Mirella__    23/05/2013    4 recensioni
La storia è ambientata trecentocinquant’anni dopo il finale del nostro anime preferito ed è essenzialmente basata su C-18, unica testimone, assieme al fratello perduto da tempo ormai, di quell’epoca magica, ancora in vita, e raccontata principalmente dal suo punto di vista. Andando avanti con i capitoli si aggiungeranno nuovi personaggi, che, scopriremo poi, essere i discendenti dei grandi combattenti Saiyan. Il loro destino si unirà a quello dell'androide in modo quasi indissolubile poiché ella può essere la loro unica possibilità di capire il motivo della loro diversità.
Genere: Avventura, Introspettivo, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: 17, 18, Altri
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Ancora una volta Yoruko si chiedeva in che razza di guai si fosse cacciato, alla fine dei conti lui stava bene,  nonostante il fratello maggiore spesso e volentieri se la prendesse con lui anche per il più futile dei motivi il ragazzo ormai ci aveva fatto l’abitudine, ma fatto sta che, nonostante la sua testa dalla chioma spinata fosse sempre ben alta e pronta ad osservare dall’alto in basso ogni essere vivente che fosse a portata della sua vista fine e tagliente, si era lasciato piegare dalla volontà d’acciaio della donna ed era stato costretto ad indossare quella divisa da damerino che gli stava tutta stretta e aderente impedendogli anche i movimenti più basilari.

Una delle cose più imbarazzanti che avesse mai fatto in tutta la sua vita, prima una gamba, poi l’altra, il ginocchio era impossibilitato dallo svolgere il suo compito ed ecco che il moro doveva camminare in modo non tanto dissimile da quello di un soldato in marcia. Oddio, sperava solo che non lo vedesse qualcuno di sua conoscenza conciato in quel modo! Il diciottenne ci sperava davvero tanto e nel mentre imprecava come un disperato verso la bella cyborg… 

Momento, momento, momento! Come l’aveva definita?

 Frigida, ecco come si poteva definire C-18, non di certo bella, dah, ma che pensieri gli saltavano mai in mente?

Agile e scattante come  una volpe, si precipitò in classe direttamente dalla finestra e si appallottolò in un angolino oscuro in fondo all’aula, lì nessuno lo avrebbe disturbato né tantomeno notato e avrebbe potuto seguire le lezioni delle quali, nonostante non avesse studiato un bene e amato nulla nei mesi precedenti,  grazie alla pazienza della bionda, negli ultimi trenta giorni, era quasi riuscito a raggiungere.

Alle otto meno cinque, il professore entrò in aula.

Occhi cerulei, capelli neri, viso delicato. A Yoruko mancò un colpo.

“A… anche tu qui? Basta! Non ti sopporto più! Sono entrato! Non ti basta questo? Ah? Mi devi controllare anche in un'altra ora? Come hai fatto a nascondere il seno? Ah? E’ una cosa del tutto superflua perché in faccia sei perfettamente identica! Togliti quella parrucca che tanto non inganni nemmeno un bambino!” Povero tesoro, il piccolo non poteva certo sapere che si trovava davanti al niente di meno che fratello gemello della preside  che di certo non fu buono nemmeno un po’ quando l’incosciente gli saltò addosso nel tentativo vano di staccargli ogni ciocca corvina dalla folta chioma, di  fatto C-17 prese il ragazzo per la collottola della camicia, lo alzò di un bel paio di centimetri fin a farsi sovrastare da lui, per poi farlo sedere di forza sulla scrivania, facendo vibrare il mobile.

“Credo che tu mi abbia scambiato per un'altra persona…” il maggiore tirò per la maglietta il minore e gli fece piantare i piedi sul pavimento quando sentì un’aura  in avvicinamento; la porta si aprì e una ragazzina dagli occhi azzurri fece capolino, iniziando poi a studiare i due che sul volto avevano un espressione alquanto combattuta.

C-17 invero aveva una voglia matta di lanciare dall’altro lato della classe quell’inetto, ma non poteva farlo di certo davanti ad una studentessa! Inoltre quella non era di certo una normale alunna, ma la migliore della scuola, Namiko Brief e spesso la ragazza era in contatto con sua sorella per svariate ragioni -concorsi scolastici a livelli nazionali erano stati vinti dalla giovane scienziata, che s’inerpicava in chimica e fisica con la stessa maestria d’una professoressa- ed era sicuro che se avesse fatto qualcosa a quel ragazzo, Namiko avrebbe detto tutto alla preside e così facendo C-17 avrebbe perso il posto che con tanta  “fatica” era riuscito ad ottenere.

Yoruko invece, resosi conto del suo sbaglio, ora stava cercando mille e uno modi per giustificare il suo comportamento in modo tale da non doversi scusare, ma ecco che sulla punta della lingua al giovane non giungeva alcuna parola.

“Torna a posto peste”. Disse infine il professore e Yoruko non se lo fece ripetere due volte, già non poteva vedere C-18 e se la doveva sorbire tutti i giorni, figuriamoci se avesse dovuto vederla di mattina anche a scuola per una banale strigliata, sarebbe esploso!

L’ora passò nella più totale tranquillità, tralasciando l’imprevisto mattutino e Yoruko sorprese persino sé stesso nel costatare che gli appunti che aveva preso durante la lezione avevano un senso compiuto e se non fosse stata per la testolina rossa di Ayame che l’aveva attratto più e più volte in quei sessanta minuti, Yoruko avrebbe potuto dire di non essersi distratto nemmeno una volta.

 

Angolo dell’autrice

Ok, lentamente sto prendendo mano con questa fic, è un po’ complicato per me riprendere una trama un po’ vecchiotta anche perché ho in mente alcuni stravolgimenti da quella originale.

Ringrazio chi ancora ha la pazienza di seguirmi, a presto!

  
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