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Autore: _cciao    23/05/2013    3 recensioni
Non aveva idea del motivo per cui quelle tre semplici parole, che per lui ed Harry non avevano valore, lo avessero ferito così tanto. Forse perché sentirle giorno dopo giorno, dirle giorno dopo giorno, cercando di convincere gli altri avevano provocato la medesima reazione su di loro: anche loro stavano iniziando a crederci.
Ma questo non era possibile. Non per Louis. No. Stava cercando il vero amore. Tutti cerchiamo il vero amore, ma lui lo aveva trovato. Il pezzo mancante del puzzle della sua vita, la metà del suo cuore, la sua anima gemella. Questo era Harry per Louis, e non lo avrebbe mai lasciato, non lo avrebbe mai dimenticato, non avrebbe mai lasciato che il ‘solo un amico’ delle telecamere diventasse reale.
Genere: Angst, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Shoujo-ai | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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 Ennesima intervista, ennesima bugia.
Era diventata una cosa automatica: essere intervistati e smentire tutto.
Nonostante lo facessero da tempo era difficile, frustrante, bruttissimo per loro sentire sempre le stesse cose e sentire sempre la stessa fitta al cuore.
Quella volte durante l’intervista al suono di quelle parole se tutta la sale si fosse trovata in un silenzio tombale si sarebbe potuto ascoltare il crac del cuore di Louis.
Era stato particolarmente doloroso. Ma non capiva perché. Ormai lo sentiva dire giorno dopo giorno, talvolta era anche lui stesso che lo diceva, e dopo tutto questo tempo non avrebbe dovuto fare la differenza.

‘siamo solo amici.’
Crac. Una frattura. Dove? Nel petto di Louis.
Quelle parole lo avevano ferito come non avevano mai fatto. Le lacrime salirono velocemente, ma lui le batté e riuscì a ricomporsi, fermandole prima che potessero iniziare a rigargli il viso.
Non aveva idea del motivo per cui quelle tre semplici parole, che per lui ed Harry non avevano valore, lo avessero ferito così tanto. Forse perché sentirle giorno dopo giorno, dirle giorno dopo giorno, cercando di convincere gli altri avevano provocato la medesima reazione su di loro: anche loro stavano iniziando a crederci.
Ma questo non era possibile. Non per Louis. No. Stava cercando il vero amore. Tutti cerchiamo il vero amore, ma lui lo aveva trovato. Il pezzo mancante del puzzle della sua vita, la metà del suo cuore, la sua anima gemella. Questo era Harry per Louis, e non lo avrebbe mai lasciato, non lo avrebbe mai dimenticato, non avrebbe mai lasciato che il ‘solo un amico’ delle telecamere diventasse reale, ma nel tono di voce che Harry aveva mentre pronunciava quelle parole Louis aveva sentito tutto quello che non avrebbe mai voluto sentire: sincerità.
Per questo le lacrime stavano facendo a pugni con il suo sorriso, un sorriso che era diventato spento. Perché Harold Edward Styles aveva detto che erano solo amici, e lo avevo detto in modo troppo convincente.
Terminata l’intervista Louis corse in bagno. Non sapeva che fare: se fosse scoppiato a piangere tutti lo avrebbero sentito a causa del suo pianto, isterico e rumoroso, o se nessuno lo avesse sentito non avrebbe comunque saputo spiegare il perché degli occhi rossi; e se non si fosse sfogato per tutto il viaggio, fino all’albergo non sarebbe riuscito a scherzare come al solito e non avrebbe saputo spiegarlo ai ragazzi.
Era in una fase di indecisione enorme. Non aveva idea di che fare.
Non ebbe nemmeno il tempo di pensare ad uno stratagemma per sopravvivere nei prossimi 10 minuti che Niall lo avvisò dell’imminente partenza.
Arrivati all’albergo era vivo: non aveva pianto, né qualcuno si era insospettito del suo stato d’animo. Come? Si era applicato a completare un livello di un gioco sull’Iphone.

Una volta in camera si fece una calda e lunga doccia, e sotto l’acqua iniziò finalmente a piangere e a sfogarsi. Perché sotto la doccia? Perché le gocce d’acqua si confondevano con le sue lacrime e il rumore delle gocce soffocava i singhiozzi.
Dopo essersi sfogato il riflesso che vedeva nello specchio era quello di un ragazzo distrutto, con occhi grossi e rossi.
Con mano leggera qualcuno bussò alla sua porta. Poteva essere solo lui. Bussava così quando sentiva che c’era qualcosa che non andava. Louis avrebbe tanto voluto non farlo entrare, ma lui era già lì.

Quegli occhioni rossi e stropicciati provocarono una fitta al cuore del riccio. Louis, essendo il più grande, aveva sempre cercato di essere forte e di tenere tutto per sé. Di solito era quello che consolavo non quello che si faceva consolare, ed Harry aveva capito di non aver fatto abbastanza solo alla vista del ragazzo moralmente distrutto che vedeva davanti a sé.

‘cosa ti ha fatto scoppiare?’
Louis fu preso alla sprovvista da quelle parole, non si aspettava che Harry rompesse il silenzio così in fretta, e tantomeno si aspettava che il suono della sua voce roca gli facesse ricominciare a scorrere le lacrime che aveva faticato tanto a frenare.
Le sue lacrime furono una risposta sufficiente per il ragazzo.
‘cosa ho fatto?’
Silenzio. Singhiozzi. Silenzio.
‘cosa ho fatto perché tu stia così?’
Silenzio. Singhiozzi. Silenzio.
Questa volta però Harry non insistette, ma rispose alla stessa maniera di Louis.
Silenzio. Singhiozzi. Silenzio.
Ora nella camera si alternavano silenzi e singhiozzi di Louis a silenzi e singhiozzi di Harry.
‘vuoi davvero saperlo?’ esordì Louis con la voce spezzata dal pianto. Harry annuì debolmente.
‘quando hai detto quelle cose oggi in studio, mi si è spezzato il cuore’
Tirò su col naso, si asciugò gli occhi e lo guardò dritto negli occhi.
‘noi diciamo queste cose per convincere il pubblico, la gente, ma a me è sembrato che oggi tu fossi convinto delle cose che hai detto.. ‘
‘stavo solo recitando’ disse il ragazzo abbassando lo sguardo non riuscendo a sostenere quello del suo  amato.
Le lacrime riaffiorarono negli occhi di Louis.
‘per me sei stato molto convincente.. ‘
‘può essere.. ma non era la verità.. e lo sai.. ‘
‘questo è il punto.
Non sembrava che stessi dicendo il falso..’ disse Louis alzando il tono di voce.
‘beh allora se dovessi fallire come cantante ho anche una possibilità come attore!’ disse ironicamente.
Ma in quel momento entrambi i ragazzi non avevano bisogno di ironia.
Louis non sapeva come rispondere allora Harry continuò. ‘il fatto che sia stato convincente non significa che io ne sia convinto..  credimi quando ti dico che vorrei che nessuno mi credesse, vorrei che tutti sapessero quanto ti amo, vorrei che tutti accettassero il nostro amore per quello che è, vorrei che non fossimo coperti e costretti a mentire ogni volta, vorrei che tutto questo finisse’
Ripresero il contatto visivo e l’uno si perdeva negli occhi lucide dell’altro. Ci fu un lungo silenzio. Nessuno sapeva cosa dire.
‘ti credo’ disse Louis con voce spezzata.
E i due si abbracciarono come non avevano mai fatto. Un abbraccio era quello che serviva a Louis. Ma aveva bisogno di un abbraccio vero, come solo Harry li sapeva dare.
Ma Harry non aveva bisogno di un abbraccio. Non gli bastava.
Interruppe quel magico abbraccio con violenza e lo baciò come non aveva mai baciato nessuna.
In quel bacio c’era tutto quello che provavano. Era una cosa troppo forte per distruggerla. Qualunque cosa la gente avesse fatto per cercare di allontanarli, loro sarebbero tornati insieme, felici; qualunque problema si fosse presentato, loro lo avrebbero superato, insieme.
Quel bacio così intenso e pieno di emozioni racchiudeva tutti i sorrisi, gli sguardi, le gelosie per le ragazze, le lacrime che l’uno aveva versato a causa dell’altro, tutti i silenzi e i sospiri, tutto ciò che gli era accaduto dal primo sguardo.
Quel bacio divenne in fretta salato, a causa delle lacrime di entrambi, ma questa volta le lacrime venivano versate per la gioia, la gioia di essersi ritrovati, la gioia di sapere che entrambi si amavano e che entrambi lo avrebbero fatto per il resto della vita.
 

Quella notte dormirono insieme. L’uno nelle braccia dell’altro, mentre si guardavano negli occhi. Talvolta il silenzio della notte era interrotto da un ‘ti amo’ oppure da un ‘senza di te non vivrei’ che non erano parole al vento, ma parole sincere, che si scolpivano nel cuore dell’uno come in quello dell’altro. 

  
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