Delusa.
Sì, delusa dal comportamento di mio fratello.
Era sempre li per appoggiarmi, in tutto. Mi dava semrpe dei consigli.
E ora se ne usciva con una risata, e che lui non mi cagava?.
Bene, ma fatto sta che mi aveva accompagnata a casa, quindi qualcosa di me la sapeva, o le importava, anche minimamente.
O forse ero io che continuavo ad illudermi inutilmente?
Poteva anche essere, ma essere degnata dal ragazzo che ti è sempre piaciuto, per me, in quel momento, era l'illusione più bella che potesse capitarmi.
Si avvicinava l'ora di cena, ed era da un pomeriggio che ero chiusa in camera. Immagginavo la mia vita con un'amica.
- a quest'ora sarei a casa sua, lei mi avrebbe capita, saremmo stati al centro commerciale a fare shopping, ci saremo fermata a mangiare una pizza. - dicevo, pensando ad alta voce. - ma niente sono qui rinchiusa.
*TOC-TOC*
Bussarono alla porta.
- che volete da me? - dissi.
- calma ragazzina, non hai la libertà di rispondermi così. - disse Jenna.
- scusami Jenna, ma Jeremy, mi ha fatta arrabbiare. - risposi.
- ok, non voglio intromettermi. - disse.
- non vengo a cena, Jenna. -
- ok, tesoro, ti salgo la cena in camera? - domando' Jenna.
- no, grazie. -
Chiuse la porta, e scese giu'.
Misi le cuffie, e iniziai a sentire un po' di musica.
Guardavo fissa la luna, dalla mia finestra. Non sarei stata io a perdonare mio fratello, ma lui doveva venire da me.
Aspettai invano fino alle undici meno venti, il suo arrivo. Aspettavo che all'improvviso quella porta si aprisse ed un 'scusami sorellina' sarebbe uscito dalla bocca del mio Jeremy. Ma niente. Mi addormentai così, con il suo pensiero. Il giorno dopo, mi svegliai di buon umore, ero contenta, senza motivo. Una giornata da ricordare? Boh, chissa'. Al mio solito, scesi a fare colazione: una spremuta rossa e via. Stavo per alzarmi, per andare a lavarmi, ma fui fermata da Jenna.
- questi musi lunghi, non mi piacciono. - disse.
- facci l'abitudine Jenna. - dissi lanciando un brutto sguardo a Jeremy.
- Jeremy? - disse Jenna.
- scusami sorellina, non dovevo, ma .. - disse Jeremy.
- ma? - continuai.
- ma .. -
- senti se devi farmi perdere tempo, no, grazie, non ne ho da sprecare. - e salii a lavarmi.
Dieci minuti e via, pronta verso la scuola.
Lasciando i problemi da parte, le prime quattro ore, passarono subito.
Suono' la campanella della ricreazione e mi diressi nel mio armadietto. Posai i libri e tutto.
Ma sentii che non ero sola.
Chi c'era accanto a me? Cosa voleva?