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Autore: Extremebrawler90    09/12/2007    3 recensioni
E'la mia prima fanfiction:spero che vi piaccia!!! La storia è ambientata a Natale,a New York,dove conque ragazzi a noi molto familiari stanno passando un'esperienza già di per sè indimenticabile,ma che,per quello che succederà,lo diventerà ancora di più!!!
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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Pensieri d'amore in una sera natalizia...

Capitolo 5:La luce e la speranza

Stava accadendo una tragedia:Tk stava morendo,e non sembrava ci fosse più speranza in uno dei tanti ospedali di New York dove era stato ricoverato.

Almeno,l’ambulanza era riuscita a districarsi velocemente nel traffico e a non allungare quella che sembrava un’agonia con una fine già segnata.

Erano le 8.30 di sera:volando sopra i sorrisi della gente,purtroppo,dobbiamo entrare in un ospedale che poteva diventare maledetto,e,addentrandoci ancora di più,vediamo che,nella sala d’aspetto,erano già presenti Ken,Yolei e Mimi:come sappiamo,Davis non poteva saperne niente,dato che aveva spento il suo telefonino per cercare in santa pace Angelica…

Infatti,notiamo che Ken stava provando a chiamarlo,senza ottenere alcun risultato.

"Accidenti,non risponde!!!Cosa starà facendo?!?" Dal suo viso pallido per la paura di perdere una persona tanto cara scendeva qualche ovvia lacrima,ma,guardando gli altri,si può capire come fosse quello che avesse reagito meglio alla notizia dell’accaduto:i lineamenti di Mimi erano ora gonfi per la rabbia e la tristezza,mentre Yolei non riusciva a smettere di piangere(si poteva dire che sul suo viso i fiotti di lacrime scese avessero formato dei solchi…).

E Kari?!?Era l’unica a non piangere,ma non perché non sentisse sulla sua pelle la gravità della situazione,anzi…

Il fatto è che,a volte,la tristezza è tale che una persona non riesce più a piangere:anche quando si è tristi,le lacrime simboleggiano delle gocce di speranza,rappresentano una voglia di credere che le cose si sistemeranno,ma quando si è tanto tristi da non credere più in un cambiamento,allora le lacrime non hanno motivo di uscire.

Questo era lo stato di una Kari che,oltre ad essere pallida in volto,non faceva altro che ripetere: "E’ colpa mia!E’ colpa mia!". A dirla tutta,era agghiacciante con quel comportamento:sembrava una bambola del terrore vuota dentro.

E pensare che gli altri,seppur col cuore stretto da una morsa gelida,volevano rincuorarla.

"Kari,non è colpa tua!!!" le dicevano a turno Ken,Yolei e Mimi…

Ma la cosa più tragica era che lei non rispondeva neanche con un timido cenno a quelle parole,ma continuava soltanto a dire: "E’ colpa mia!!!E’colpa mia!!!"

Nella sala,ormai,era calato un silenzio tombale:non c’era neanche il pensiero di una parola ad attraversarla,mentre i ragazzi attendevano il responso dei medici.

Forse,le uniche cose a muoversi in quei frangenti erano le lacrime dei ragazzi,che scendevano inesorabili dal loro viso.

I minuti passavano interminabili,scanditi dalla vocina di Kari che,ancora,ripeteva "E’ colpa mia! E’ colpa mia!"…

All’improvviso,qualcosa si mosse,il silenzio della morte venne rotto:infatti,Yolei,senza preavviso,si alzò,procedendo lentamente verso una Kari che sembrava persino posseduta dalla frase che ripeteva da ben più di un quarto d’ora,fermandosi non appena arrivò a pochi centimetri da lei.

Kari alzò lo sguardo,mostrando i suoi occhi spenti e avvolti da un’aura oscura:non capiva cosa volesse dirle l’amica,fino a quando…

SBAM!!!Sentì un fortissimo dolore alla guancia,causato dallo schiaffo che le aveva rifilato la stessa Yolei!!!
"BAASTA!!!Smettila!!!Così,non fai che peggiorare la nostra e la tua situazione!!! Non è stata colpa tua:sarebbe potuto accadere a chiunque,purtroppo… Se.. Se…"Quasi non riusciva a dire le parole che stava per pronunciare "Se dovesse succedere l’irreparabile,sappi che non è stata colpa tua,va bene?!? Tu volevi solo dirgli quanto lo amavi,E BASTA!!!" Le lacrime,ora,scendevano più copiosamente che mai dal volto della ragazza dai capelli viola,per colpa della disperazione che trapelava anche dalle sue parole...

All’improvviso,come un tuono rompe il silenzio di una giornata nuvolosa ma senza pioggia,così l’atmosfera creatasi venne spaccata dall’arrivo del medico che aveva in cura Tk:il suo nome era Thomas Burke.

Era un uomo di statura media,di colore,dai capelli scuri e con un viso che aveva dei lineamenti un po’ squadrati,ma non troppo.

"Allora,dottore,ci dica come sta!!!"

"Voi siete gli amici di Takeru Takaishi,non è vero?!?"

"Sì."

I suoi occhi marroni si chinarono assieme alla testa:non era un buon segno…

"Purtroppo è in condizioni gravissime:è difficile che ce la faccia…"

Ancora i digiprescelti non reagivano,forse perché attendevano che Burke se ne andasse per sfogarsi contro un destino bastardo.

"Solo uno di voi può andare da lui,e temo che chi andrà dal signor Takaishi ora…sarà l’ultimo a vederlo che respira. Mi dispiace."

"Vado io!!!"

Tutti si guardarono,seppur a fatica a causa delle lacrime,negli occhi,dato che a parlare era stata Kari. Ma,alla fine…

"Sì,è giusto così. Vai!!!"disse una Mimi che era pronta alla disperazione.

E,così,Kari si incamminò,assieme al dottor Burke,nella camera dove era disteso quello che,a detta di molti,sarebbe diventato presto un cadavere.

Intanto,nella sala d’aspetto,il silenzio era stato rotto:tutti,nessuno escluso,avevano iniziato a sfogarsi.

"Perché!?! PERCHEE’!?!" gridava Yolei, "Non può essere vero,è solo un incubo!!!" bisbigliava Mimi, "Ma dove cazzo è Davis!!!" chiedeva inutilmente Ken,ignaro che fosse partito alla ricerca di una ragazza straordinaria…

E ora,anche noi commossi,ci spostiamo assieme a Kari e a Thomas nella camera dove Tk giaceva quasi morto su un lettino.

Li vediamo entrare:Kari non si stupì nel vederlo ridotto in quelle condizioni,perché se lo era immaginato.

"Se…volete…vi lascio soli."

La proposta di Burke cadde in un vuoto che voleva dire sì,e se ne andò.

Kari rimase in piedi davanti al corpo esanime del suo amore per almeno dieci minuti,immobile,ma non insensibile:il fatto era che non sapeva come liberare le sue emozioni in quei frangenti.

Poi,quando trovò la maniera,si accasciò e pose la sua testa sul petto di colui che amava,ancora ricoperto di sangue.

"Tk,non morire!!!"

Finalmente,anche lei iniziò a piangere,riuscì a sfogarsi:alla fine,forse,aveva cominciato a sperare.

Poteva anche essere una speranza disperata,ma almeno era una speranza…

"Ti prego!!!Non abbandonare la tua famiglia,non abbandonare i tuoi amici ma,soprattutto,NON ABBANDONARE ME!!! E lo sai perché?!? Perché ti amo!!! Sì,hai capito bene! Ti amo!!! E,semmai tu dovessi morire,ti porteresti via la mia anima con te,non sarei più viva…

TI AMO!!!NON LASCIARMI COSI’!!! TKKKK!!!!!!!"

E qui,accadde un qualcosa di miracoloso.

Osservando attentamente quelle lacrime,si poteva notare che una aveva,dentro di sé,una carica particolare,evidenziata da un simbolo che,all’improvviso,comparve,illuminandola:era il simbolo della Luce,quello che contraddistingueva Kari.

Qualche attimo interminabile dopo,la lacrima raggiunse il petto di Tk,e il miracolo si compì:un fascio di luce ricoprì il ragazzo,lasciando sconvolta Kari,che non poteva sapere quello che stava succedendo. Tre secondi dopo,ed ecco che il fascio di luce divenne ancora più accecante a causa dei simboli della Luce e della Speranza,che apparvero sul petto del digiprescelto della Speranza,appunto.

Altri tre secondi,e il fascio di luce sparì…e con sé il sangue.

Kari non ci credeva:era successo un miracolo. Non sapeva come,né il perché,ma qualcuno dall’alto ci aveva messo lo zampino.

Bisognò aspettare solo ancora dieci secondi,e poi il miracolo si potè definire compiuto.

"Ap-pena becco qu-quel bassstardo,gliela faccio pa-pagare…" Tk aveva parlato!!!

Le orecchie di Kari non credevano a ciò che aveva appena tagliato l’aria. In certi momenti,l’unica cosa che si può dire è il nome della persona che si ha a cuore,e Kari non fece eccezione.

"TK!!!"furono le sue uniche parole,prima di abbracciarlo

"Ehi,Kari:non stringermi! Così mi soffochi!!!"

Il tutto non era passato inosservato dalle infermiere che giravano là vicino per curare altri malati.

"Dottor Burke!!! E’ successo un miracolo:il signor Takaishi è ancora vivo!!!"

Thomas era lontano,ma quelle parole le sentì come poche altre:per una volta,era contento di aver avuto torto.

"Ne siete sicura,infermiera Young?!?"

"Sì:ora ho anche controllato nella sua stanza,ed è davvero successo qualcosa!!!"

"Miracolo di Natale!!!"

"Vada ad avvisare i suoi amici,presto!"

"Subito!!!" E si fiondò nella sala d’attesa dove,nel frattempo,si era presa una drastica decisione,dopo litri di lacrime…

"Bè,penso sia arrivato il momento. Yolei,li chiami tu i genitori di Tk?!?"

"Sì,li chiamo io."

Il numero era già stato composto,il cellulare aveva già cominciato a squillare,ma,all’improvviso.

SLAM!!! Il Dottor Burke sbattè la porta con una irruenza incredibile.

"E’..E’…" L’emozione era tale che non riusciva a parlare…

"Cosa c’è,dottore?!?" chiese un ansioso Ken.

"E’…E’…VIIIIVO!!!"

Nessuno ci credeva:all’inizio,da parte loro,non ci fu alcuna reazione,quasi come se la notizia non fosse per niente arrivata alle loro orecchie,ma poi…

"Dice davvero?!?"

"Sì,signorina Inoue!!! E’ un miracolo di Natale,questo!!!"

E,così,cominciarono i festeggiamenti…

Mimi iniziò a ballare per la stanza,mentre Yolei e Ken,inavvertitamente,si abbracciarono:non si erano accorti del loro abbraccio,tanto che,poco dopo,si separarono rimanendo rossi come non mai…

"Possiamo vederlo?!?"

"Ma certamente!!! Prego:vi faccio strada."

Il cammino verso il loro amico fu contraddistinto da grida di entusiasmo e,non appena entrarono in quella camera,la gioia raggiunse l’apoteosi…

"TK!!!Non farci più preoccupare così,che mi stavi per ammazzare!!!"

"Non stare ad ascoltare quella là,caro mio:sei grande!!!"

"A chi dici "quella là"!!!Ehi!!!"

"Ken! Mimi! Calmatevi! Abbiamo solo un amico da travolgere con la nostra felicità,dai…"

"Ragazzi!!!" Tuonò Tk,dopo tante parole… "Basta! Altrimenti,non mi riprendo più…"

"Kari!!!" Ah,qualcuno si era finalmente accorto della ragazza che aveva salvato Tk…

"Non ci crederete,ma…"

"Sì,lo sappiamo che è un miracolo:non c’è bisogno che tu lo dica…"

"No,ma non sapete che…"

"Basta parlare!!!"

"Ma Ken!"

"Ho detto basta parlare:bisogna festeggiare!!!"

E,così,un episodio che poteva sfociare in una tragedia sotto l’albero è diventata una festa condita da luci e da alberi.

Ma…Davis?!?

Bè,per capire cosa gli fosse successo,dobbiamo tornare indietro nel tempo ma,allo stesso tempo,spostarci.

Così,lasciamo l’Ospedale dove Tk è rinato e andiamo nella Quinta strada,dove Davis stava passeggiando alla ricerca di Angelica:l’Ambulanza che aveva portato Tk era passata da poco.

Lo vediamo mentre camminava alla ricerca di un suo segno…

"Dai,Angelica!!! Fatti vedere:non puoi essere scomparsa così,ti prego!!!"

A quanto pare,quello doveva essere un giorno fortunato per i digiprescelti,perché,qualche istante dopo,notò da lontano una ragazza che assomigliava molto ad Angelica per la corporatura e per i capelli:poi,quando si voltò,si accorse che era lei.

"Eccola!" disse,in preda alla gioia.

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