Film > The Phantom of the Opera
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Autore: __aris__    24/05/2013    3 recensioni
Mentre è sulla barca con Raul, Christine si accorge di trovarsi nel posto sbagliato e di stringere il braccio dell'uomo sbagliato. Torna alla Dimora ma trova solo la distruzione lasciata dalla folla, nessuna traccia del Fantasma! Da quella sera Parigi e la Francia non sanno più niente di lei
Otto anni dopo un misterioso milionario sostiene di voler ricostruire l'Opéra Populaire e di volerla riportare all'antico splendore, non ponendo limiti di spesa. Ha tuttavia una condizione: Christine Daaè dovrà essere la prima donna della nuova Opéra. Mentre Mr Y entusiasmerà Parigi, il Fantasma dell'Opéra cercherà la sua vendetta senza sapere che molte cose sono cambiate rispetto al passato, anche lui.
-- qualcosa di più "tradizionale" rispetto alle precedenti ff. I commenti sono sempre graditi! Spero vi piaccia!
----STORIA IN REVISIONE------
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Auderville, Normandia dieci anni dopo la notte del Don Giovanni.


Christine fissava il mare in tempesta dalla scogliera di Goury. Le piaceva quel posto: le rendeva l’assenza del suo Angelo quasi sopportabile! Il ricordo del suo Maestro non l’aveva mai abbandonata! Se chiudeva gli occhi poteva perfino sentirlo ancora cantare per lei! Peccato che Lui non avrebbe cantato mai più! Che non avrebbe cantato per nessuno! Il dolore che provava per era infinito: da quando era morto aveva sempre portato lutto: i capelli raccolti, gli abiti neri e tutto il resto. Per un po’ di tempo aveva vissuto con Madame; la quale dopo circa tre anni le aveva trovato impego come insegnante di canto in un orfanotrofio sperduto della Normandia, tramite una sua cugina. Per essere sicura che nessuno la trovasse aveva anche cambiato nome.
Signorina Rosebud! Signorina!” Christine si voltò e vide la piccola Camille che correva a perdifiato per raggiungerla sul limitare della scogliera.
La madre superiora l’ha mandata a chiamare! Ha delle visite!” Annunciò la bimba mentre riprendeva fiato con le mani poggiate sulle ginocchia.
Visite?” chiese Christine spiazzata: da quando si era rifugiata in quel posto nessuno era mai venuto a trovarla! Nemmeno Meg o Madamme Giry, che adesso lavoravano alla Fenice! Chi poteva essere? “La Madre Superiora ti ha detto di chi si tratta?
No signorina. Mi ha solo mandato a cercarla dicendomi che probabilmente l’avrei trovata alla riva del faro!
Allora andiamo! Chiunque sia non bisogna farlo aspettare!” rispose Christine prendendo la mano dell’orfanella. Non aveva idea di chi la potesse cercare e, tanto meno, del motivo. Gli abitanti di Audeville non sapevano nulla del suo passato; la conoscevano solo per il suo lavoro con le bambine. L’avevano soprannominata Rossignol Triste (usignolo triste, nda) per la sua voce celestiale e lo sguardo incapace di essere felice.
La madre superiora, la cugina di madame, era l’unica a sapere chi fosse davvero ma aveva sempre mantenuto il segreto “Mademoiselle Rosedud è solo una povera anima alla ricerca di un po’ di conforto!” aveva detto alle consorelle che i primi tempi l’assalivano di domande sulla nuova arrivata. Sebbene vivesse in quel convento da sette anni non aveva mai preso i voti, né aveva mai manifestato l’intenzione di farlo; ma, ormai, era considerata un membro de convento a tutti gli effetti. Era sempre presente alle preghiere del mattino e dei vespri, e pregava con tanta intensità da colpire profondamente le suore. “Christine non hai il velo! Non sei sposata con Nostro Signore! Sei una ragazza del Mondo! Non serve che metta tanto ardore nelle preghiere!” le dicevano spesso Suor Maria Teresa o Maria Roberta, e lei rispondeva con un sorriso pieno di dolore e rimpianto “Io prego per il più splendente degli angeli! Gli ho strappato le ali e fatto l’ho precipitare all’inferno … cercare di confortare la sua anima è tutto ciò che posso fare!
La scogliera non era molto lontana dall’orfanotrofio, che occupava parte del locale convento. Christine si affrettò ad andare nell’ufficio della Madre Superiora un po’ spaventata: sapeva che Raul l’aveva fatta cercare dopo la sera della Catastrofe ed una parte di lei aveva sempre paura che la potesse trovare! Bussò e fu invitata ad entrare.
Mi avete fatto chiamare signora?
Si bambina! Questi gentiluomini sono venuti da Parigi appositamente per te! Hanno un offerta che dovresti ascoltare. Signori vi presento Mademoiselle Christine  Rosebud!”disse ai due uomini che l’attendevano con trepidazione, da quell’incontro dipendeva il loro destino!“Credo sia meglio che vi lasci soli.” disse uscendo dalla stanza. La madre superiora era la cugina di Antoniette Giry, sebbene fisicamente non si somigliassero affatto le accomunava la stessa arguzia e lo stesso spirito di osservazione.
Lo spettacolo che si presentò ad André e Firmin fu decisamente spiazzante! Ricordavano Christine Daaé come uno splendido bocciolo di rosa con i petali carnosi e di colore intenso! Ma Mademoiselle Rosedud era completamente diversa: il rosso delle gote aveva lasciato il posto ad un cinereo bianco, il sorriso sempre dipinto sul volto della ballerina era sparito, gli occhi erano occupati solo dal dolore che spegneva ogni loro scintilla di vitalità. L’abito nero vedovile, che completava la sua figura, metteva in risalto la sua magrezza e lasciava chiaramente capire che sofferenza e dolore erano stati gli unici compagni della giovane negli ultimi anni!
Mademoiselle Daaé! Siamo così felici di vederla!” Christine constatò che alcune cose non cambiano mai! I due uomini parlavano sempre completando la frase che l’altro iniziava!
Monsieur André! Monsieur Firmin! Sono molto lieta di rivedervi! Cosa vi porta in questo posto sperduto?
Non leggete molti giornali da queste parti vero?” chiese André con una smorfia di leggero disgusto osservando l’arredamento spartano dello studio della priora. Tutta Parigi parlava della prossima riapertura dell’Operà! Come faceva a non saperlo?
No Monsieur! Questo è solo un umile convento!” si giustificò timidamente stringendosi nelle spalle.
Non importa Mademoiselle!” adesso era Firmin a parlare “Abbiamo quasi terminato di ricostruire l’Operà!” a queste parole gli occhi della soprano si spalancarono per la meraviglia e lo stupore, e l’uomo continuò “Vedete abbiamo trovato un finanziatore che ci ha permesso di riportare tutto com’era una volta in meno di due anni! Siamo qui per offrirle il ruolo di prima donna, Mademoiselle!
Christine tremò e si dovette sorreggere ad una pesante cassettiera. Offrirle il ruolo di prima donna? Cantare davanti a più di duecento persone dopo tanti anni? Cantare di nuovo nel Suo teatro? “Perché proprio io?” chiese in un sussurro tremante.
Il nostro benefattore ci ha fornito denaro illimitato e ci ha favorito in ogni modo, ma ha posto come unica condizione che lei fosse la prima donna! Da questo dipende la sua permanenza nell’affare!” spiegò Andrè cercando di nascondere la tensione.
Il vostro mecenate è Raul?
No Mademoiselle. Il mio principale si chiama Mr Y!”una voce dall’ombra si intromise.
Lei chi è?” chiese la donna squadrando quel forestiero dagli abiti elegantissimi.
Oh! Mi perdoni! Non mi sono nemmeno presentato! Mi chiamo Nadir Khan! Incantato Mademoiselle Rosebud” disse facendo un profondo inchino “… o dovrei dire Daaé?” la quel punto sfoderò un sorrisetto furbo, da gatto che aveva imparato ad aprire la scatola delle alici sotto sale.
È  … è stato lei a trovarmi?
Come dite voi francesi: oui Mademoiselle!
Come ha fatto?
Un Angelo come lei non può restare nascosto per sempre! Anche se sceglie di scendere tanto in basso!” l’uomo accompagnò quelle parole con uno strano ghigno che a Christine piacque decisamente poco! Nemmeno Firmin ed Andrè sembrarono apprezzare quella smorfia, ma per amore dei soldi avrebbero ingoiato cose ben peggiori!
Perché mi vorreste come prima donna? È molto tempo che non canto!
Mr Y era presente la notte in cui fu rappresentato il Don Giovanni … oh no mademoiselle la prego! Non faccia quell’espressione afflitta! Le assicuro che la sua performance gli piacque molto, nonostante quella brusca interruzione! Quindi ha deciso di ingaggiarla! Il più splendido teatro d’Europa merita il miglior soprano che ci sia!” Ancora una smorfia ambigua.
Come le ho già detto è molto che non canto!
Mi scusi, ma le mie fonti sono di segno decisamente opposto! So che è solita cantare vicino al faro e che alcuni pescatori le prime volte pensarono si trattasse di una sirena ammaliatrice!
Cantare all’Operà e decisamente differente! Non so se nei sarei capace!
Mr Y pensa che lei sarà perfetta! Mi creda: lui non sbaglia mai su certe cose!
Monsieur Khan sembrava perfettamente a proprio agio nel rispondere a tutte quelle domande, mentre i proprietari dell’Operà non riuscivano a trattenere l’agitazione! In oltre la ragazza aveva l’impressione che qualcosa non tornasse nell’atteggiamento di quel forestiero: più che un uomo d’affari le sembrava un predatore che aspetta il momento buono per azzannare il suo pranzo alla giugulare! Ma magari tutti i mediorientali erano così!
Christine si teneva saldamente al mobile. In tutti questi anni non aveva mai pensato a tornare a cantare! Tantomeno all’Operà! Nel Suo teatro! Cantare per il suo Maestro nel suo teatro! Poteva forse esserci un modo migliore per onorarne il ricordo? Ma tornare a Parigi voleva anche dire rivedere Raul!
Posso penarci sopra?” chiese guardando Frimin ed André.
Ma certo Mademoiselle!” rispose il Persiano “Il teatro riaprirà tra tre mesi, torneremo tra due settimane a partire da oggi! Sul compenso ed il resto discuteremo con calma a Parigi!
Se io accettassi la sua offerta!” puntualizzò Christine, a cui il forestiero piaceva sempre meno.
Ma certo! Se deciderà di accettare!” confermò il Persiano, ma dalla sua espressione si intuiva che dava per certo il suo consenso. “A presto Mademoiselle Daaé!” salutò Nadir con una piccola riverenza del capo prima di aprire la porta ed uscire seguito da Andrè e Firmin, che la salutarono in modo leggermente meno formale.
Arrivederci Messieurs!” 
   
 
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