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Autore: __aris__    15/05/2013    3 recensioni
Mentre è sulla barca con Raul, Christine si accorge di trovarsi nel posto sbagliato e di stringere il braccio dell'uomo sbagliato. Torna alla Dimora ma trova solo la distruzione lasciata dalla folla, nessuna traccia del Fantasma! Da quella sera Parigi e la Francia non sanno più niente di lei
Otto anni dopo un misterioso milionario sostiene di voler ricostruire l'Opéra Populaire e di volerla riportare all'antico splendore, non ponendo limiti di spesa. Ha tuttavia una condizione: Christine Daaè dovrà essere la prima donna della nuova Opéra. Mentre Mr Y entusiasmerà Parigi, il Fantasma dell'Opéra cercherà la sua vendetta senza sapere che molte cose sono cambiate rispetto al passato, anche lui.
-- qualcosa di più "tradizionale" rispetto alle precedenti ff. I commenti sono sempre graditi! Spero vi piaccia!
----STORIA IN REVISIONE------
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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AVVISO: questa storia è esclusivo frutto della mia fantasia. Qualsiasi riferimento a fatti, cose o persone realmente esistenti oppure ad altri racconti pubblicati su questo o altri fandom è puramente casuale. L’autrice non possiede in alcun modo i diritti dei personaggi, eccetto per quelli che saranno completamente inventati da lei.
 
 
 
 
Parigi, otto anni dopo, Grand Hotel
Richard Firmin e Gilles André avevano perso buona parte della loro fortuna cercando di ristrutturare o rivendere l’Operà. L’incendio aveva distrutto praticamente tutto e la reputazione del Fantasma aveva fatto il resto. Sebbene tutta la Francia lo credesse morto, incapace di infestare qualsiasi luogo, il suo ricordo suscitava ancora pensieri terribili. La Carlotta, che aveva lasciato le scene ma era ancora l’ospite d’onore dei più eleganti salotti, era scossa da violenti tremori e dimostrava tutto il suo terrore per quella creatura. Persino il solitamente gentile e composto Visconte de Chagny era preda di reazioni quanto meno inconsulte se qualcuno osava ricordargli quella notte. A complicare il tutto c’era il fatto che Christine Daaé fosse letteralmente scomparsa nel nulla. Il Fantasma era morto ma il suo spirito infestava ancora il teatro; impedendo ai proprietari di liberarsene. Il mercato dei residui metallici li aveva salvati dal fallimento, ma non sarebbe durato per sempre.
Per fortuna, Dio sembrava aver soccorso quelle povere anime: un misterioso individuato, Mr Y, li aveva contattati sostenendo di voler ricostruire il Teatro e riportarlo agli antichi splendori. André e Firmin non avevano bisogno di altre informazioni! Di Mr Y non sapevano nulla ma quell’uomo li stava salvando dal fallimento e non poneva limiti di spesa alla ricostruzione. Nessun francese sano di mente avrebbe rifiutato un aiuto del genere. Cosa importava se nessuno lo aveva mai incontrato?
A dire il vero, nelle loro lettere lo avevano implorato da mesi per un incontro, ma Mr Y sembrava sempre troppo impegnato per venire a Parigi solo per incontrarli. In compenso, ogni volta che André e Firmin si facevano prendere dagli scrupoli di fare affari con un perfetto sconosciuto lui elargiva un assegno sempre più alto. Alla fine però i due omini avevano avuto successo e Mr Y gli aveva detto che sarebbe tornato in Francia per la conclusione definitiva del loro contratto e gli aveva dato appuntamento al Grand Hotel, dove gli impresari lo aspettavano trepidanti, con le mani sudate come i bambini il primo giorno di scuola.
È in ritardo!” sbottò Andrè osservando che l’orologio da taschino batteva le sette ed un quarto.
Calmati! Quell’uomo non solo si propone di ricostruire il teatro e di fare da mecenate; ma è addirittura disposto a rimborsarci le perdite degli ultimi otto anni!” Se avesse cercato bene negli occhi dell’amico avrebbe visto comparire tante monete d’oro, e probabilmente le avrebbe perfino sentite tintinnare. “Cosa importa qualche minuto di ritardo?
D’accordo! Ma ammetterai che è quanto meno scortese!” e Firmin rispose con lo stesso sguardo che riservava alla Calotta ed ai suoi capricci “Che ci vuoi fare amico mio!? È eccentrico!
Voi siete Mr Firmin e Mr André?” chiese uno sconosciuto.
Pelle scura; capelli nerissimi; occhi cioccolato e spessi baffi: Mr Y mostrava tutta le sue origini mediorientali. Ma sarebbe andato bene anche con gli occhi a mandorla e la pelle gialla! I franchi non portano tracce delle mani in cui passano! In oltre la raffinatezza degli abiti faceva ignorare il colore della pelle.
Mr Y! Prego si accomodi! Siamo felicissimi di poterla incontrare!” esclamarono all’unisono.
Mi dispiace signori! Io sono solo il suo attendente. Mi chiamo Nadir Khan. Mr Y si scusa ma i suoi affari lo hanno trattenuto a Bali.” disse sedendosi.
Bali?” ancora all’unisono. Le lettere del loro salvatore giungevano sempre da una parte diversa del mondo, ma Bali? Che razza di affari si potevano mai fare a Bali da richiedere la sua diretta presenza?
Vedete i servigi del mio principale sono molto richiesti, ed i suoi committenti sono persone che farebbero pagare la minima imperfezione con la vita. Ma non dovete preoccuparvi: mi ha dato il più ampio mandato di discussione e vi assicuro che trattare con me è come trattare con Mr Y in persona.” spiegò con naturalezza, evidentemente era normale sostituirsi al misterioso milionario.
I proprietari dell’Operà sbiancarono e trangugiarono diversi sordi di champagne per sostenere il ghigno divertito che aveva accompagnato quella spiegazione. Mr Y poteva essere la loro salvezza o la loro distruzione. Ma non avevano scelta: o lui o i creditori.
Benissimo monsieur Khan!” iniziò Firin “Mr Y sostiene di voler ridare a Parigi un Teatro dell’Opera degno di tale nome, dico bene?” il persiano annuì “Sostiene anche che non ci sono limiti di spesa …” un altro cenno affermativo “Mi scusi … ma il suo principale sa in che impresa si sta imbarcando? I costi potrebbero essere molto ingent…!
Le assicuro monsieur Firmin che Mr Y sa sempre perfettamente cosa fa. Anzi ha persino preparato un prospetto sul costo complessivo dell’operazione. Ricostruzione, rifondervi delle perdite e costi di gestione del teatro dei primi due anni.” si interruppe per prendere un foglio dalla cartellina in pelle appoggiata sul tavolo.
Lessero il foglio increduli: il conto era estremamente preciso! Riportava una cifra stratosferica; ma quella cifra era giusta! La conoscevano a memoria. “Come fa ad essere tanto informato?” sussurrò Andrè senza accorgersi di pensare ad alta voce.
Negli affari, come altrove, la conoscenza è potere. E vi assicuro che Mr Y è abilissimo nell’informarsi in modo appropriato. Ora che vi ho rassicurato sulla serietà delle sue intenzioni, possiamo iniziare signori? … Bene! Mr Y è disposto ad investire immediatamente nel progetto; vi lascia carta bianca riguardo ai lavori, alla scelta del cast e del coro. Ha solo due condizioni: il teatro dovrà essere proprio com’era prima della Catastrofe!
Naturalmente!” non potevano chiedere di meglio!
L’altra riguarda il ruolo di prima donna …
La Carlotta si è ritirata molti anni fa! E lei sarebbe l’unica capace di essere la prima donna dell’Operà!” disse Andrè con un po’ di stizza. Carlotta era insopportabile già otto anni prima ma sull’orlo della senilità doveva essere anche peggio!
Non mi riferivo a lei. Anzi credo che alla sua età non sarebbe più capace di essere la prima donna.” Mr Y li avrebbe strangolati senza dargli il tempo di capire cose stesse succedendo: parlava con il massimo disgusto della Signora Giudicielli. Firmin ed Andrè dovevano ringraziare Allah che lui non fosse presente! “Inoltre esiste un’altra persona con le capacità per farlo: Christine de Chagny.
Vorreste dire Christine Daaé? Il Visconte non si è mai sposato. E per quel che riguarda madmoiselle Daaé nessuno sa niente di lei da quella tragica notte!” spiegò Firmin tristemente.
Il Persiano si grattò le estremità dei baffi perplesso “Oh … sembra che le mie informazioni non fossero completamente corrette. Che spiacevole inconveniente! Ad ogni modo so da fonte certa che è sopravvissuta all’incendio.
Se anche fosse, monsieur Khan, nessuno sa dove sia! Potrebbe aver lasciato il paese! Potrebbe essere anche morta in questi anni!” risposero concitatamente i due direttori sovrapponendo le loro voci.
Alle ricerche penserò io; nell’eventualità che Allah l’abbia chiamata a sé potrete scegliere il soprano che vorrete! Ma se fosse ancora in questo mondo dovrete metterla sotto contratto. Da questo dipende la partecipazione di Mr Y.
In questo caso non abbiamo obiezioni!” disse Firmin dopo uno sguardo d’intesa con l’amico.
Perfetto! Ho con me un assegno per iniziare i lavori”. annunciò il Khan estraendo il foglio dalla cartellina “Se ci dovessero essere degli imprevisti sappiate che Mr Y gode di un credito illimitato presso il Banco di Marsiglia: dovrete solo comunicarci l’esigenza di denaro e la banca vi fornirà quanto vi occorre!
Siamo colpiti da tanta generosità! Ma cosa accadrà se voi trovate Christinen Daaé e lei non accettasse la nostra offerta?” balbettò uno dei due, dando voce anche ai pensieri dell’altro.
Khan sorrise con una strana smorfia sul viso, una di quelle che non preannunciavano nulla di buono! “Non siate pessimisti signori! Non angustiatevi anzitempo!
Altri grossi sorsi di champagne, anche se probabilmente avrebbero preferito qualcosa di più forte.
Abbiamo un accordo signori?” i francesi annuirono e Nadir estrasse un plico dalla cartellina “Ho con me il contratto da firmare, ecco! Potete farlo esaminare ma le condizioni sono quelle che vi ho appena detto.
Firmin ed André lessero avidamente il documento cercano la classica fregatura; spulciandone ogni riga ma non trovarono nulla. Non c’era nemmeno scritto che Mr Y gli avrebbe addossato le spese se non fossero riusciti ad ingaggiare la Daaé! Quel contratto era la loro salvezza! Nemmeno nei loro sogni più belli avrebbero mai potuto immaginare nulla del genere “Non serve! Firmiamo immediatamente!” dissero completando la frase a vicenda.
Da quel giorno Parigi poteva dire di avere nuovamente un teatro dell’Opera degno di lei! Con l’aiuto del misterioso Mr Y il teatro sarebbe risorto dalle proprie ceneri come l’Araba Fenice e nessuno spettro avrebbe turbato l’armonia di quel tempio della musica.
Nadir sollevò gli angoli della bocca divertito: questi due piccoli omini erano così ingenui! Gli Arabi sanno bene che i geni delle lampade non esaudiscono i desideri altrui per esclusiva gentilezza. Mr Y avrebbe riscosso ogni centesimo versato! Aveva aspettato questo momento per anni, si era leccato i baffi come un gatto davanti al più grande dei pesci al pensiero di quanto la sua vendetta sarebbe stata implacabile. Ma, per ora, era meglio lasciare che quei poveri ingenui si godessero il momento felice.
   
 
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