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Autore: fren    10/12/2007    6 recensioni
Dopo la battaglia contro l'Hellmaster,per volere di L.o.N, Lina e Gourry perdono la memoria arrivando a non ricordare di essersi mai conosciuti.Le loro strade si dividono e passano i mesi..ma cosa succederebbe, se i loro destini li portassero a incrociarsi di nuovo...?
Genere: Romantico, Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Gourry Gabriev, Lina Inverse, Lord of Nightmares, Personaggio originale
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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capitolo15 'Da un certo punto in avanti non c'è più modo di tornare indietro. E' quello il punto al quale si deve arrivare'  (Franz Kafka)

Capitolo 14: I fili del gioco


"Gourry..." Sussurrò Lina, scostandolo leggermente da sè.
Lo spadaccino sollevò la testa, che aveva tenuto appoggiata contro al corpo della ragazza, osservando confuso l'ambiente circostante.
" Lina....Ma quella..." disse lentamente, mentre gli ultimi banchi di nebbia si diradavano.
La maga annuì gravemente.
Gourry si portò una mano alla testa, aggrottando le sopracciglia:
" Ma quella è una torre...Cosa ci fa una torre qui??"
Lina rimase impassibile.
Solo il rapido gesto della sua mano che tirava un mega-pugno a Gourry, facendolo volare parecchi metri più in là, richiamò al fatto che il biondo avesse appena pronunciato un'idiozia colossale.
"Gourry dimmi...Quand'è avvenuto con esattezza???!!!" Sbaritò a quel punto la maga, mentre Gourry sollevava spaesato la faccia dal suolo, mettendo in evidenza la striscia di erba verde che aveva stampata sulla guancia.
"M-Ma Lina..." Biascicò incerto, trovandosi davanti lo sguardo fiammeggiante della maga" Quand'è avvenuto COSA...Per l'esattezza??"
Gli occhi di Lina si strinsero a due fessure:
" Il tuo decesso cerebrale, cribbio! Per gli Dei Gourry!! Come puoi uscirtene semplicemente con ' Hei, ma quella è una torre, wow!' Dopo che per due giorni non abbiamo fatto altro che ripetere che quello che stiamo cercando si trova dentro a QUELLA DANNATISSIMA TORRE????????!" Urlò Lina esasperata.
Lo spadaccino la osservò sgranando gli occhi:
"Incredibile..." Mormorò semplicemente " Non riesco a credere che tu sia riuscita a dire tutto questo...Senza prendere fiato nemmeno una volta^^"
Lina avrebbe voluto avere una spada molto affilata alla mano in quel momento.
Ma non per ridurre in julienne lo spadaccino.
No.
Voleva farci arakiri con quella spada, ponendo fine alle sue pene, e al supplizio a cui le idiozie di Gourry riducevano i suoi già tiratissimi nervi!
Alla fine però mise da parte i propositi suicidi, e fece l'unica cosa che avrebbe potuto fare, ovvero, appellarsi all'ultimo rimasuglio di pazienza, e tirare un sospiro:
"Gourry...Davvero non ti ricordi che quello che stavamo cercando, era questa torre??"
Gourry si portò l'indice al mento:
"Adesso che mi ci fai pensare, in effetti..."
Lina lo guardò sconsolata:
"Ok, fingerò che i traumi del labirinto ti abbiano procurato un'amnesia momentanea..." concluse infine, mentre Gourry, tiratosi su, le passava al fianco scompigliandole affettuosamente i capelli.
"Grazie Lina, e poi che importanza ha? Che io me ne ricordi o meno, l'abbiamo trovata, no? E' questo quello che conta!" E così dicendo la superò, avventurandosi nello spiazzo in cui si ergeva la costruzione.
Lina rimase immobile alcuni secondi, seguendone i movimenti con sguardo scettico.
'Oh, certo....' Pensò tra sè e sè 'Che importanza vuoi che abbia se la tua scatola cranica fa più acqua di un colabrodo???'
Poi però fu costretta a sorridere, anche se il suo sguardo rimaneva serio:
'Che importanza vuoi che abbia, se la tua semplicità non ha lasciato che macerie della mia 'confortante' barricata?'
E scrollando le spalle, infastidita dai suoi stessi pensieri, si incamminò seguendo lo spadaccino verso il cuore del labirinto.

L'erba era alta e umida, e cresceva rigogliosa intorno alla torre, la cui base circolare occupava diversi metri dello spiazzo. La costruzione era in pietra, e un sottile strato di muschio ne ricopriva le pareti.
Lina arrivò alla base della torre, scrutandola attentamente dall'alto in basso:
"Hei, chiunque tu sia, cala la treccia che stiamo arrivando!!" Gridò portandosi le mani alla bocca.
Poi, girandosi con un sorriso verso lo spadaccino, lo sorprese a fissarla dubbioso:
"Lina...Ma con chi stai parlando?"
Una grossa goccia scese dalla tempia di Lina:
"Era...Era una battuta Gourry..." Mormorò.
Lo spadaccino si limitò a guardarla serio:
" Eh ti sembra questo il momento di fare dello spirito?" Ribattè freddo.
Lina abbassò la testa, ma poi aggrottando le sopracciglia si sentì un idiota:
" Hei! No, ma dico...Tu puoi fare il cretino a tutte le ore del giorno, e io non posso nemmeno fare una battuta???!" Gli gridò rabbiosa.
Un lieve sogghigno comparve sul volto di Gourry:
"...Anche la mia era una battuta, Lina! Mamma mia come sei permalosa!"
Lina si limitò a guardarlo storto:
" Non faceva per niente ridere, se ci tieni a saperlo." Borbottò.
Ma Gourry aveva ripreso a gironzolare intorno alla torre, dopodichè si voltò nuovamente verso di lei:
" Lina...ma qui non c'è la porta, c'hai fatto caso?"
La maga lo raggiunse:
"Si, l'ho notato subito..."
La base della torre era assolutamente priva di una qualsiasi apertura verso l'interno, la maga l'aveva notato alla prima occhiata.
E questo non poteva che significare una sola cosa...
La porta per entrare, doveva essere evidentemente collegata alla terza chiave.
Dannazione.

"E adesso che facciamo...?" Chiese dubbioso Gourry, lanciandole un'occhiata.
Lina ricambiò il suo sguardo, osservandolo incerta:
" Ecco..."
Ma mentre stava per formulare un'ipotesi, un chiaro rumore di passi che si avvicinavano catturò la loro attenzione.
Gourry posò istintivamente la mano sull'elsa della spada, muovendo un passo avanti.
Da quello spiazzo circolare si diramavano tre sentieri, e chiunque si stesse avvicinando, lo stava facendo da quello alla loro destra.
La maga gli si affiancò, gli occhi puntati verso l'apertura del viale.
Ma non le ci volle molto per rilasciare la tensione, potendo semplicemente cogliere i primi spezzoni di frase che i propietari di quei passi stavano affrontando:
" Non ci posso credere!! Ma davvero ti fanno così paura?? O Dei! Ti prenderò in giro a vita dopo questo, sappilo!!" Squillava raggiante una limpida voce femminile, cui rispondeva un cupo e sommesso borbottìo:
" Senti, vogliamo parlare di te? Quando quel ragno ti si è avvicinato ho creduto seriamente di diventare sordo per l'urlo che hai lanciato!!"
La voce femminile rise cristallina:
" Non cambiare discorso!! Un conto è un ragno di due metri per tre...Un conto sono delle innocenti bambole di porcellana!"
"Innocenti?? Quelle bambole avevano dei sorrisi vampireschi...E quegli occhi spiritati?? No dico, li hai visti quegli occhi di vetro spiritati??" Tentò di giustificarsi lui, senza tuttavia riuscire a convincerla:
" Io ho visto solo che sei diventato tutto blu! Davanti a quelle povere e innocenti bamboline...."

Cedric e Sofia apparvero all'imboccatura del sentiero.
Lei rideva, e gli si teneva aggrappata al braccio,osservandolo mentre, rosso in viso, tentava di sviare il discorso dalla sua fobia verso le bambole di porcellana!
Dopo che ebbero compiuto qualche passo all'interno dello spiazzo, si guardarono attorno stupiti, e subito dopo notarono le facce dubbiose di Lina e Gourry, che una di fianco all'altro, li osservavano curiosi.
La prima cosa che Sofia fece, dopo che i suoi occhi ebbero incrociato quelli di Gourry, fu mollare di colpo il braccio di Cedric, allontanandosi di qualche passo, e ridandosi un immediato contegno, mentre le guance le si imporporavano.
Cedric, dal canto suo, riassunse immediatamente la sua consueta aria distaccata, dovuta in parte anche al fatto di essersi reso benissimo conto del gesto della principessa, una sottigliezza che in fondo era sfuggita allo spadaccino, che sorridendo affermò:
" Ragazzi! Cominciavamo a darvi per dispersi!"
" Questo posto...E' peggio di un inferno..." Dichiarò Cedric, fingendo di togliersi un pelucco dalla casacca, con assoluta indifferenza.
Sofia annuì, poi muovendo qualche passo verso lo spadaccino, gli chiese:
" E tu Gourry? Tu stai bene, vero?"
Lo spadaccino annuì, tirando una vigorosa pacca sulla schiena di Lina:
" Se c'è qualcuno che ha rischiato grosso, qua dentro, è stata Lina! Si è imbattuta in niente di meno che con... Se stessa!"
La maga, che a seguito della manata si era sbilanciata in avanti, si riprese velocemente, sibilandogli:
" Credo che forse ad Imalg non ti abbiano sentito, prova ad urlare più forte già che ci sei..."
Cedric si fece avanti, e posandole una mano sulla spalla, annuì gravemente:
" Deve essere stata molto dura immagino, ma consolati: qui ci siamo passati tutti, dall'avere a che fare con te...E per ora, nessuno ha riportato danni permanenti...Tranne Gourry, forse..."
Lina lo guardò storto:
" Attento Cedric, potrei disegnare occhi e bocca su una teiera di porcellana e usarla contro di te!" Ribattè sogghignando, mentre Cedric diventava paonazzo! 
"In ogni caso..." Si riprese subito dopo il ragazzo, cambiando discorso " Sarebbe questa la fantomatica torre??Mmm...Non ci vedo niente di strano..." Mormorò, guardandosi attorno sospettoso.
" Duro di comprendonio, Cedric?" Lo rimbeccò la maga, ponendosi le mani sui fianchi " Questa frase l'hai usata tutte le volte che ci siamo trovati davanti ad una trappola, o sbaglio??! E quindi, ancora non l'hai capito che molto spesso...L'apparenza inganna?"

Il vento sibilò leggermente.
"Mi hai tolto le parole di bocca, Lina." Sussurrò una voce a pochi passi da loro.

I quattro si voltarono di scatto, sorprendendo un uomo che camminava lentamente verso di loro.
Aveva una lunga e logora tunica grigia, e i lineamenti scavati ne indicavano la veneranda età.
Ma solo la maga strinse gli occhi nel vederlo avvicinarsi.
I loro sguardi si incrociarono, e un lieve sorriso increspò le labbra rugose del vecchio.

"Grupius..." Sussurrò la maga.

"Ti aspettavo, Lina..." Rispose lui.

Rimasero a fissarsi in silenzio, per un tempo che a Lina parve infinitamente lungo.
Poi, la voce dello spadaccino la riportò alla realtà:
"Lina...Conosci quest'uomo?" Le chiese, facendosi vicino alla compagna.
Lina non distolse lo sguardo dagli occhi gialli del vecchio, che adesso le parevano leggermente divertiti,  mentre con una calma quasi surreale rispondeva allo spadaccino:
" E' lui che mi ha contattato, quando ero ancora nella penisola. E mi ha lasciato il testo che si è rivelato essere la prima chiave..."
" E ti devo fare i miei complimenti, Lina..." Asserì Grupius, annuendo col capo " Hai svolto un ottimo lavoro, fino ad ora..."
La maga digrignò i denti:
" Ci tengo a precisare che quel che ho fatto non l'ho certo fatto per lei, imbroglione che non è altro! E adesso coraggio, mettiamo fine a questa pagliacciata...Quali sono i suoi bassi scopi? Che ne ha fatto del re?...E soprattutto, dov'è quell'altro imbroglione del suo complice?"
Grupius la guardò divertito:
" Pazienza Lina, ancora un po' di pazienza...Ogni cosa ti verrà rivelata, ma prima...Voglio ricompensarti almeno in parte dei tuoi servigi..."
E così dicendo, si voltò verso una delle aperture del labirinto:
" Volevi sapere dov'era il Re?...Bene, eccoti accontentata..."
Dall'imbocco di uno dei tre viali, fece il suo ingresso il cavaliere nero, lo stesso cavaliere che era perito sotto al filo della lama di Gourry, il giorno del torneo, e che adesso riviveva grazie al Necro Vuud.
Il non-morto stringeva nella mano destra la spada, e nella sinistra una logora e spessa corda sfilacciata, che si concludeva in un anello al collo di un uomo, trascinato brutalmente dal cavaliere.
Quando lo vide Sofia ruppe in urlo disperato:
" Padre!! Padre che vi hanno fatto? Oh padre...State bene? Ditemi che state bene..." Esclamò la ragazza tentando di lanciarsi verso l'uomo, prima che Cedric non la fermasse per il polso.
"Sofia non ti avvicinare, rimani dietro di me..." Esclamò lui sicuro, parandosi dinnanzi a lei con fare protettivo.
Il re nel frattempo aveva sollevato lo sguardo, rivelando occhi scuri e segnati, e una capigliatura riccia e striata di grigio:
" Sofia?" Chiese, mentre il suo sguardo si riempiva di terrore "Sofia che ci fai qui? Che cosa ti hanno fatto? Oh, figlia mia, non puoi immaginare quale terribile tradimento è stato perpetuato alle nostre spalle...Io...Io avrei dovuto avvisarti, ma non ce nè stato il tempo...Tutto è successo così in fretta..." Riuscì a biascicare, prima che il cavaliere nero non tirasse un potente strattone alla corda, mozzandogli il fiato in gola.
" Giù le mani da lui!!" Gridò Cedric, mentre la principessa si portava le mani agli occhi, rompendo in un pianto disperato.
A quel punto intervenì lo spadaccino, sguainando la spada con sguardo sprezzante:
" Vi divertite a prendervela con chi non si può difendere, vigliacchi!!" Gridò al vecchio, il quale, tuttavia, non gli prestò la minima attenzione, continuando a osservare imperscrutabile verso la maga.
Lina mosse un passo verso lo spadaccino, che si stava dirigendo verso il cavaliere nero, ma la voce di Grupius la costrinse a fermarsi:
"Lina, Lina...Lascia perdere queste improbabili questioni di onore, io e te...Abbiamo ben altro a cui ambire!"
La maga gli rivolse uno sguardo disgustato:
" Dubito seriamente che qualcosa ci possa accomunare...E per quanto io ammetta di essere una persona ambiziosa, le mie mira non si spingerebbero mai tanto oltre il normale senso del vivere civile!" gridò sprezzante, e indicando con lo sguardo il monarca che giaceva carponi, si incamminò verso quella direzione.

Un sordo cozzare di spade risuonò limpido nella notte stellata.

"Andiamo Lina..." Cantilenò Grupius " Non vuoi sapere cosa c'è dentro alla torre...?"
La maga si morse il labbro.
Era arrivata a due passi dal punto in cui lo spadaccino si batteva furiosamente contro al cavaliere.
Esattamente a metà strada tra quello che avrebbe dovuto fare, ovvero salvare il re, e quello che avrebbe voluto fare, e cioè...Scoprire cosa si celava dietro a tutte le lusinghe e le minacce che, volente o nolente, l'avevano portata davanti a quella torre.

Testa o croce, Lina Inverse?

"Linaaa!!" Gridò rabbioso Cedric, da un punto imprecisato di quel luogo" Datti una mossa...Ci serve una mano!"

Allora, cosa scegli? Aiuti i tuoi amici, o assecondi la tua perversione?

"Gourry! Padre! Cedric!!" Urlava Sofia, alternando i nomi dei tre uomini che più aveva cari nella vita.

Lina sentiva il fragore delle lame, e lo sguardo penetrante di Grupius.
E non sapeva scegliere.

Alla fine, dopo un tempo che le parve un'eternità, si decise:
"Fireballs!!" Gridò, scagliando l'incantesimo verso il cavaliere, che venne spazzato via mentre brandiva la spada furioso.

Gourry si voltò a rivolgerle un limpido sorriso, prima di precipitarsi ad aiutare il re, insieme a Cedric:
"Maestà!" Esclamò, mentre con forza allargava l'anello di metallo che gli stringeva il collo "Maestà, come vi sentite?"
Il re riprese conoscienza un po' strodito, voltandosi intorno spaesato:
" Ah, capitano Gabriev...G-grazie...Dov'è mia figlia?"
Ma la risposta non giunse tempestiva tanto quanto la principessa, che si lanciò verso il padre buttandogli le braccia al collo:
" Padre! Come sono felice di rivederti!! Sono stata molto in pena per te..."
Il re abbracciò calorosamente la figlia, ma subito dopo il suo sguardo tornò serio:
" Sofia, devo parlarti, è urgente...C'è stato un tradimento..." Ma proprio mentre pronunciava quelle parole, i suoi occhi scorsero la figura di Grupius, che si stagliava altera a pochi metri da lì:
" Non realizzerete mai i vostri bassi propositi, farabutto!!!" Gli gridò concitato.
Lina e Gourry si scambiarono una breve occhiata, rivolgendo poi la propria attenzione al vecchio, il quale sorrise enigmatico:
" Ma io li ho già realizzati, manca solo il colpo di scena finale, mio caro...E qui davanti a te, hai colei che lo realizzerà, per me...Per noi."
Gli occhi del re si spostarono su Lina, osservandola con terrore:
" Signorina, NON DEVE APRIRE L'ULTIMA PORTA! la supplicò, non dia ascolto a quell'uomo!!"
Lina deglutì, indietreggiando:
" Io..."
Ma il re proseguì:
" Colui che più di tutti mi era vicino nella vita, un fratello! Mi ha pugnalato alle spalle...Vogliono entrare nella torre...MA NESSUNO DEVE ENTRARE Lì DENTRO!!!! La prego, ho passato tutta la vita a regnare su Seres per evitare che qualcuno accedesse alla torre, e prima di mè l'hanno fatto mio padre, e  mio nonno...Tutti i miei antenati, a cominciare dal primo che appose i sigilli governarono per evitare che un luogo tanto importante venisse profanato!! Loro NON DEVONO ENTRARE.....LEI GLIE LO DEVE IMPEDIRE!!!"
Gli occhi del re erano sgranati, puntati sulla maga, la quale sentì una goccia di sudore freddo scenderle per la schiena.
Adesso aveva capito da chi Sofia avesse preso la propria vena di follia.
Quell'uomo le aveva riversato addosso quel fiume di parole senza che lei riusscisse a capirci un accidente di niente.
Chi era che voleva entrare?
Ferzoc? Era lui la mente del piano diabolico?
Grupius?
Chi era il complice di quel vecchio tanto astuto che sapeva leggerle così bene nella mente?

Lina si soffermò un attimo sulle parole del re.

Colui che più di tutti mi era vicino nella vita...

Un fratello...

E improvvisamente, come un fulmine a ciel sereno, un volto noto le attraversò la mente.
Il volto di un uomo dalla faccia di cera, e dalla pessima battuta.

La maga spalancò la bocca:
"Il sovrinten..."

Ma le sue parole vennero bloccate da un grido non lontano:
" Finalmente ti ho trovata, strega!!" Esultò la voce di un uomo comparso improvvisamente da una delle aperture del labirinto.
Il generale Larch.

La maga per poco non cascò a terra:
" Anche qui???? Ma allora è una persecuzione!!!!"
" Credevi che fosse facile sfuggire ad uno come me?? Ti avevo promesso che ti avrei restituito fino all'ultimo favore con cui mi hai omaggiato ultimamente...E io mantengo sempre le mie promesse!" Sibilò ringhiando.
Lina accolse quelle rivelazioni con una goccia sulla fronte:
" Adesso non ho tempo di intrattenermi con lei generale...Ripassi quando avrò meno grattacapi, e allora si potrà riparlare di quello che mi deve^^"
Larch sputò a terra:
" Io non ho pazienza, mocciosa, ne parleremo adesso!" E così dicendo si scagliò su Lina.
La maga lo guardò accigliata per mezzo secondo:
" Se le dico che non ho tempo....

Flare arrows!!

Mi deve credere!" Concluse, dopo che Larch fu abbrustolito dalle sue frecce infuocate.

Detto questo si rivoltò nuovamente, e sorprese Grupius che si avvicinava lentamente alla torre, posando una mano sulla superfice di pietra.
Lina fece per avvcinarsi, ma una scena insolita la costrinse a fermarsi.
Le dita del vecchio scivolarono lentamente sulle grigie pietre, e altrettanto lentamente, le oltrepassarono.
Lina rimase basita.
Grupius ritrasse la mano, e si voltò verso di lei, osservandola a lungo.
Qualche metro più in là, con sguardi altrettanto stupiti,osservavano la scena anche Gourry, Cedric, Sofia e suo padre.

" Sei stupita, Lina? Sei stupita... di questo?" le chiese Grupius, riaffondando la mano tra le pietre muschiose.

La maga non si fece cogliere impreparata:
" Ormai non mi stupisco più di niente..." Mormorò " Vorrei solo sapere che diavolo significa tutto questo..."

Il vecchio tornò a fissarla, con quello sguardo enigmatico che l'aveva incuriosita fin dal loro primo incontro, nella penisola.
Ma adesso la maga potè notare anche dell'altro in quello sguardo.
Una sottile malinconia.

" Lina..." La chiamò a quel punto la voce dello spadaccino, alle sue spalle.
Ma la maga non si voltò:
" Gourry, io voglio capire..."

Grupius non smetteva di fissarla:

"Lina, tu aprirai l'ultima porta, per me." Disse semplicemente.

La maga incrociò le braccia al petto:
" Mi sembrava di averle già fatto capire chiaramente che non prendo ordini da nessuno..." Esclamò secca.

" Infatti non te lo sto ordinando. La mia è solo una semplice affermazione, una previsione..."Rispose il veggente, spostando lo sguardo verso una figura che si avvicinava.

Un fruscìo nell'erba alta.
Un sibilo di vento alle sue spalle.

Lo sguardo stupito dello spadaccino che si allargava come una macchia d'olio.

"Ferzoc?" Esclamò la maga, non appena il nuovo arrivato ebbe raggiunto la postazione del vecchio Grupius.
Ma l'anziano proprietario del nagozio di magia non fece una piega, rimanendo immobile e impassibile.

"Ma...Ma è il mago di corte..." Sussurrò Sofia all'orecchio del padre, che annuendo gravemente esclamò:
" Lo dicevo io...Quel traditore!"

Ma una nuova voce li fece sobbalzare:

"Non sei mai stato bravo a capire le persone, sciocco che non sei altro..."

Tutti guardarono stupiti verso l'apertura da cui aveva appena fatto la sua apparizione l'uomo che aveva parlato.
Anche Larch, che si era momentaneamente ripreso, gli lanciò un'occhiata, prima di abbassare il capo in segno di rispetto:
"Signore, siete qui..."

L'uomo gli scoccò un'occhiata in tralice:
"Larch, buono a nulla che non sei altro! Sempre steso a terra ti devo ritrovare! Comincio a pentirmi di averti promesso la principessa in sposa in cambio del tuo quasi che nullo aiuto!"

L'agitazione cominciò a correre tra i presenti, mentre un lieve sorriso compariva sulle labbra dell'uomo, sotto ai suoi folti baffi grigi:
" Bene, bene...A quanto pare ci siamo tutti! Ma che bel quadretto familiare...Peccato che non durerà poi a lungo, e soprattutto, non durerà a lungo la corona che hai sulla testa, povero patetico amico mio..." Disse infine, rivolgendosi al re.

" Traditore..." Ribattè quest'ultimo, fremendo di indignazione " Tutti questi anni...."
L'uomo gli rivolse un'occhiata di fuoco:
"Tutti questi anni a rodermi il fegato per come hai gestito questo bene magnifico che ti compete, razza di buono a nulla! Ah, ma adesso che finalmente è giunto il mio momento...Saprò fare grandi cose, credi a me..."

Poi l'uomo si rese conto dello sguardo allucinato che, più di tutti, gli veniva rivolto da una persona ben precisa, e allora commentò acido:
" E tu che hai da guardare Cedric? Non ti avevo forse proibito di partire all'arma bianca per avventurarti fin qui a fare la figura del pagliaccio?? Ma adesso tranquillizati, figlio mio, saprò sistemare ogni cosa...Oh, si, io sistemerò ogni cosa..."
Cedric era rimasto basito, davanti all'imponente figura del padre.
Suo padre.
L'uomo che aveva sperato di trovare, facendogli scontare fino all'ultima le crudeltà che avevano dovuto patire Sofia e il re, era suo padre.

Le lacrime gli si affacciarono agli angoli degli occhi, e le ginocchia gli cedettero.
Suo padre era l'organizzatore del complotto ai danni del suo stesso regno.
Un regno in cui aveva vissuto, e che aveva servito per anni....Solo ed unicamente desiderando di impadronirsene, ai danni di quello per cui aveva finto eterna e sincera amicizia, e che in realtà, non aspettava altro che pugnalare alle spalle.
Suo padre era il traditore della corona, colui che aveva ordito e organizzato il rapimento del suo sovrano e della donna che lui amava.
Suo padre aveva collaborato con quegli uomini spregevoli che in tutti i modi li avevano attaccati e ingannati.
Suo padre voleva solo una cosa.
Varcare la soglia del luogo che per anni aveva ambito e bramato in gran segreto.

Voleva entrare nella torre, e per farlo, sarebbe ricorso ad ogni mezzo.

Lina non credeva ai propri occhi.
Era sinceramente convinta che ci fosse stato il sovrintendente dietro a quella storia, ma quel colpo di scena ribaltava tutte le sue congetture.
Guardò spaesata verso gli altri, e scorse lo stesso sguardo confuso nelle espressioni di Gourry e Sofia.
Cedric giaceva a terra, stringendo i pugni rabbioso, mentre il re, anch'esso accasciato a terra, sosteneva lo sguardo sprezzante di quello che era stato il suo consigliere, e che adesso si rivelava per ciò che era: Un traditore, un viscido e meschino approfittatore.
L'ex gran ciambellano di corte parlò:
" Ma guardati, sei patetico lì a terra...Ti pare giusto che un uomo del genere, possa governare un simile regno?" Chiese, rivolgendo un'occhiata orgogliosa alla torre.
" Quella torre non deve essere profanata..." Ribattè il monarca " E suppongo che questa sia l'unica cosa che ti interessa, vero? E' per questo che hai organizzato tutto questo? Per la torre...."
" Mi hai stufato con le tue lamentele..." Concluse scocciato l'uomo " Non riesco neppure a capire come ho fatto ad aspettare tanto per mettere in atto il mio piano..." Poi, detto questo, rivolse un'occhiata dubbiosa alla maga:

" Ma quel Grupius ha detto che dovevamo aspettare...Che dovevamo aspettare colei che sola fosse in grado di accedere al potere più alto che esista...Poi, finalmente, dieci mesi fa, la grande notizia! La barriera della penisola dei demoni è andata in frantumi, e a compiere tale impresa, è stata la ragazza che vi sta davanti, caro amico, colei che aprirà anche l'ultima porta di questo luogo meraviglioso..."

Quelle parole si persero nella nebbia e nel gelo della notte che avvolgeva Seres.

Lina rimase immobile.

Dicono che una parola non viva che il tempo del suo suono nel mondo.

Allora perchè quelle parole, che erano già andate perdute nell'atmosfera, facevano ancora così male?

"Lei...Lei non sa quello che dice..." Biascicò infine la maga, nel silenzio innaturale che si era creato intorno " Deve essersi bevuto il cervello..." Sentenziò infine.

Ma il padre di Cedric la fulminò con lo sguardo:
" Lo credevo anche io di Grupius, mia cara, quando ha cominciato a parlarmi di una ragazzina capace di compiere gesta rimaste precluse ai più grandi della nostra storia...Ma adesso, devo ammettere che non si sbagliava affatto...Sei riuscita ad arrivare fino a qui, con le tue forze...Attraverso il labirinto che ha consumato molti giovani che vi ci sono cimentati..."
La maga lo osservò scettica:
" Senta, faccia poco lo spiritoso...Se non sbaglio qui ci siamo tutti, quindi, o siamo tutti dei fenomeni..."
"O abbiamo adottato qualche piccola scorciatoia.." Concluse l'uomo con un sogghigno.
La maga lo guardò aggrottando le sopracciglia e l'uomo le rispose con una risata:
"Cara Lina, posso dirtelo in franchezza? Temevo che non ce l'avremmo fatta, io e i miei, quando hai avuto la brillante idea di battagliare nei sotteranei del palazzo...Ma fortunatamente, la strada che corre qua sotto, e che conduce qui...E' rimasta perfettamente integra!"
Lina rimase interdetta.
Quindi quei sotteranei erano una specie di percorso alternativo?
Ah ecco...Hai capito questi cattivi??! Mandavano le dolci fanciulle indifese a vagare nella notte, imbattendosi nelle proprie paure e in difficoltà di ogni genere, per recuperare quelle dannate chiavi, mentre loro, i signorini, raggiungevano la torre semplicemente camminando qualche metro sotto all'inferno in cui lei si era barcamenata tra la sorella e quelle orrende bestiacce bavose!!!
Un lieve tic all'occhi prese a muovere l'occhio di Lina.
Le dispiaceva per Cedric, in fondo, ma 'forse' sarebbe rimasto orfano molto presto!!

" Ad ogni modo..." Proseguì il padre di Cedric " A parte qualche lieve intoppo, è andato tutto secondo i piani..." e sogghignando leggermente si pose davanti al re:
" Dieci anni...Sono dieci anni che aspettavo questo momento, anzi...che aspettavamo questo momento, vero Grupius?"
Il vecchio alzò lo sguardo:
" Io veramente aspetto da un po' più tempo..."
" Umpf! Vecchia cariatide pignola!!" Sbottò l'uomo " Se non fosse stato per me, dove te andavi con quel corpo spettrale??"
Grupius assunse un'espressione vagamente seccata, mentre il consigliere proseguiva:
" Comunque, devo ammettere, Grupius, che il tuo aiuto è stato prezioso...La nostra alleanza ha dato i suoi frutti come vedi! Non trovi anche tu, Edmond?" Chiese, rivolgendosi al re.
" Di cosa stai parlando, infame traditore??" Gridò quello, ancora troppo debole per reggersi in piedi.
" Sto parlando del piano che io e il guardiano abbiamo macchinato per anni e anni, il cui ingranaggio si è finalmente messo in moto! Sciocco presuntuoso, che fidandoti di me mi hai rivelato il segreto che la tua famiglia custodiva da anni! Potevi immaginare che un uomo della mia intelligenza avrebbe saputo sfuttare la situazione a suo vantaggio! Haha...
Mi ci è voluto un po', per raccogliere gli elementi necessari...Prima ho stretto alleanza con il guardiano, Grupius..."

Mentre l'uomo si crogiolava nella sua autocelebrazione, snocciolando davanti ai presenti i punti salienti del suo complotto, lo spadaccino si affiancò leggermente alla maga, bisbigliandole:
" Ma Lina...C'è una cosa che non ho capito...Se il re ha detto che fu uno dei suoi antenati a mettere i sigilli alla torre, e Ferzoc aveva detto di conoscere Gurpius perchè fu uno dei maghi che collaborarono a questa cosa...Come può essere qui davanti a noi?? Dovrebbe essere più vecchio di Matusalemme...." Concluse incerto.
La maga sgranò gli occhi:
" Gourry, accidenti hai ragione!" Sussurrò ammirata, battendosi la mano sulla fronte " Cavolo come ho fatto a non pensarci prima??" Poi si voltò, scrutando dubbiosa il volto del ragazzo:
" Hei, ma come ha fatto il tuo cervello formato granello di zucchero a farti ricordare questa cosa??"
Gourry sorrise, sollevando leggermente le spalle:
" Che ne so...Ogni tanto qualche luce si accende qua dentro! E comunque, cosa ne pensi?"
Lina aggrottò le sopracciglia:
" Credo di aver capito, Gourry...Quando Grupius mi ha parlato, ieri sera, ho pensato che si fosse trattato di un ologramma...Ma adesso penso proprio di essermi sbagliata..."
Lina distolse lo sguardo dallo spadaccino, proseguendo:
"La prima volta che l'ho visto, era nelle cucine di una locanda...Il proprietario ha lanciato una padella per colpirlo, ma ha colpito me..."
Gourry tossicchiò leggermente:
"Hem...Che tipo violento...E che cattiva mira (poveraccio)^^"
Ma Lina tornò ad incatenare gli occhi hai suoi:
" Gourry, è proprio questo il punto...Quell'uomo non ha affatto sbagliato mira!"
Gourry la guardò dubbioso:
"Ma scusa..."
Ma Lina lo precedette:
" La padella l'ha semplicemente attraversato.
Grupius....
E' uno spirito." Concluse infine.

Lo spadaccino assunse un'espressione stupita, mentre le parole del padre di Cedric continuavano a riempire l'aria:
" Avere la fiducia del capitano delle guardie di Seres è stato poi un gioco da ragazzi! Larch è un uomo ambizioso del resto, e diventare re può essere una prospettiva allettante per uno come lui...Quindi gli ho promesso la mano di tua figlia, saprà lui come inculcarle in testa un po' di quella disciplina che i tuoi modi arrendevoli le hanno negato, facendola diventare una donna frivola e viziata..."
" Padre, badate a come parlate!" Intervenì a quel punto Cedric, rosso di rabbia " Non vi permetterò di portare a termine questa follia! Voi non potete essere veramente così! Padre tornate in voi...Ve ne supplico!"
Il consigliere lo guardò con aria penosa:
" Proprio a me doveva capitare un figlio così smidollato? Ragiona testa vuota! Una volta che avrò io il potere, Cedric, i vantaggi si ripercuoteranno anche su di te!"
" Io non trarrò alcun vantaggio dalla vostra follia!" Gli gridò il figlio, frontaggiandolo.
L'uomo assunse un'espressione inperturbabile:
" Sei un figlio ingrato, e se non vuoi essere con me, allora sarai contro di me...E ne subirai le conseguenze." Ribadì  secco. " Comunque torniamo a noi,  Edmond, capirai che dopo aver ottenuto l'appoggio del guardiano della torre, e del capitano delle guardie, mancava solo un tassello alla mia squadra....
E il crollo della barriera, che divideva la penisola dal continente, ha potuto permettere che costei arrivasse qui, per compiere la grande impresa!!" Esclamò infine esultante.

Gli sguardi che gli venivano rivolti, erano sguardi di sgomento.
Solo Lina incrociò le braccia al petto, e con tono tagliente esclamò:
"A parte il fatto che qui nessuno mi costringerà a fare niente...Lei è completamente pazzo!! La sua squadra sarebbero un fantasma che si aggira qui dentro da millenni e quell'inetto di Larch??!! Però, complimenti! E poi che ruolo avrebbe in tutto ciò quell'imbroglione del negozio di magia??" Chiese, rivolgendo occhiate sprezzanti a Ferzoc, che da quando era arrivato non aveva ancora proferito parola.
Il padre di Cedric parve colto in contropiede:
" In effetti, Grupius, che ci fa qui quel mago?? Lo sai che non l'ho mai sopportato!!"
Grupius, chiamato in causa, si limitò a rispondere:
" Signore, converrete con me che nelle mie...attuali condizioni...Mi è preclusa l'arte magica. Mi serviva qualcuno che svolgesse certe faccende su mio incarico...E ho pensato ad una mia vecchia conoscenza."
Il padre di Cedric sbottò in una grossa risata:
" Per gli Dei!! Questa si che è buona!! Questo tizio non ha fatto altro che metterci i bastoni tra le ruote quando lavorava a palazzo...Fortuna che quell'allocco di Edmond non si è fatto pregare due volte per sbatterlo fuori quando ho cominciato ad insinuare in lui il dubbio che fosse un cialtrone da quattro soldi!!"
Il re sgranò gli occhi nel sentire quelle parole:
" Quindi...Quindi era un uomo onesto? Oh, povero me!! Ho allontanato da me gli onesti per tenermi vicino delle serpi velenose!!"
Il consigliere sorrise malignamente:
" Immagino che tu abbia fatto uso dell'ipnosi su di lui, non è così Grupius?"
Il vecchio annuì:
" L'ho reclutato poco prima che cominciasse il torneo, mi serviva qualcuno per lanciare il Necro Vuud." Rispose semplicemente.
A Lina per poco non crollò la mascella.
Quindi Ferzoc non le aveva mentito, quando le aveva chiesto di intervenire per evitare il peggio?
Lanciò una breve occhiata verso il mago, che si reggeva in stato catatonico.
Era come una marionetta, di cui Grupius aveva i fili.
La maga ruotò poi lo sguardo verso tutti i presenti.
Non erano forse tutte marionette?
A cominciare dal re, che per anni si era fatto gabbare dal suo 'fedele' consigliere, passando per Larch, che agiva convinto realmente di ricevere un profitto a cui probabilmente non avrebbe mai acceduto.
Nella girandola di volti che entrarono nel suo campo visivo, improvvisamente fece la sua comparsa il profilo dello spadaccino.
Lina si soffermò a osservarne lo sguardo fisso, accusatorio, che rivolgeva al padre di Cedric.
Scosse la testa.
Gourry aveva avuto ragione su Ferzoc sin dal primo momento, avrebbe dovuto ascoltarlo, invece di sospettare e dubitare fino all'ultimo.
Ma proprio mentre compiva questi ragionamenti, tre parole le fecero gelare il sangue nelle vene:
" Grupius..." Disse lentamente il consigliere " Uccidili. Lascia salva la maga."
Senza farselo ripetere due volte, Grupius mormorò qualche parola a bassa voce nell'orecchio di Ferzoc, il quale, in suo completo potere, sollevò gli occhi dallo sguardo vitreo:
 
"Vuu Vraimaa"

Il terreno sotto ai piedi della maga cominciò a tremare, mentre numerosi Golem si sollevavano dal suolo, prendendo vita davanti a loro.
"Argh..." Esclamò Lina, mentre Gourry già si era scagliato contro ad uno di esso con la spada sguainata.
La maga puntò i suoi occhi verso Grupius, schivando abilmente un colpo vibrante da parte di uno di quei bestioni.

"Scatter Blade!"

Gridò a sua volta, mentre decine di sfere elettriche esplodevano a contatto con i corpi di pietra, staccandone braccia e gambe.
Grupius rincarò la dose, bisbigliando sommessamente vicino al mago in trance.

"Dug Haut"

Numerose stalagmiti di roccia spuntarono dal terreno, e se non fosse stato per la prontezza di riflessi di Cedric, che gli si lanciò addosso, spostandolo di peso, il re non avrebbe decisamente fatto una buona fine.
Il padre del ragazzo assisteva a distanza alla scena.
"Quell'idiota di mio figlio non vuole rassegnarsi..." Borbottò alterato, non riuscendo a comprendere per quale strano motivo il figlio preferisse sputare il sangue per difendere quegli inetti, piuttosto che ambire al potere insieme a lui.
Gourry mollò un fendente ad un Golem, staccandogli il braccio di netto,e voltandosi si trovò Lina al fianco:
" Gourry!" Gli gridò la ragazza, mentre sferrava un nuovo attacco "Dobbiamo colpire Ferzoc! Non c'è altro modo..."
Gourry deglutì. Sapeva che la maga aveva ragione.
Ma mentre stava per risponderle, un colpo di spada vibrò a due centimetri dal suo orecchio.
" Vattene all'inferno, capitano Gabriev!!" Gridò Larch, che si era buttato anch'egli nella mischia.
Gourry rispose con solerzia all'attacco armato, parando i violenti colpi che il generale infliggeva.
Lina sfuggì ad un Golem che si apprestava a colpirla, e si rivolse verso Ferzoc:

"Flare Arrows!"

Gridò, mentre le frecce infuocate si dirigevano nella direzione del mago, il quale però, controllato dal suo burattinaio, ne annullò l'effetto:

"Baluss Wall"

E le strali di fuoco si dispersero in altre direzioni, lasciandolo illeso.

"Ok, devo ammettere che come mangiafuoco non ve la cavate affatto male..." Gridò la maga a Grupius " Peccato che dobbiate rivolgervi ad altri per fare qualcosa che da solo non riuscireste minimamente a fare!!"
Grupius le scoccò un'occhiataccia:
" Questo...E' ancora tutto da vedere..." Ribattè enigmatico, apprestandosi a far lanciare un nuovo incantesimo alla sua personale marionetta.

Gourry parò con abilità un colpo particolarmente cruento.
Gli occhi di Larch erano come spiritati:
" Diavolo di un Gabriev!! Non sperare di scampare al filo della mia lama!! Alla fine la spunterò io questa contesa...E questo vale anche per la principessa ovviamente!!"
Gourry  lo guardò con disprezzo, i suoi occhi azzurri avevano assunto la tonalità del mare in burrasca:
" Sei un pazzo...E mi fai pena!" Gridò, vibrando a sua volta un violento fendente.
"Sarò anche pazzo, ma quando tu sarai all'altro mondo io sarò qui a godermela, alla faccia tua e di quella strega!!" Ghignò Larch, scagliandosi su di lui.
Gourry roteò gli occhi al cielo, e continuò imperterrito a schivare e restituire i colpi. Ma mentre era impegnato a fare ciò, con la coda dell'occhi scorse una figura che risoluta si avventurava verso il re e la principessa, che si erano rifugiati contro alla parete.
Il cavaliere nero era di nuovo in piedi, e tendeva la spada minaccioso.
Lo spadaccino ci mise due secondi a realizzare che Cedric da solo non ce l'avrebbe fatta a tenergli testa, e con più foga tentò di liberarsi dell'inopportuna presenza di Larch, che non gli dava tregua.
Il generale rimase stupito, nel constatare che la forza del suo avversario pareva improvvisamente triplicata, ma non si perse d'animo.
"Hai fretta, Gabriev??" Riuscì a mormorare, prima che un colpo decisamente violento non lo costrinse a piegarsi, facendogli cadere la spada a terra.
"Un po' di fretta, si..." Rispose Gourry, asciugandosi il sudore dalla fronte con il braccio, prima di precipitarsi verso il cavaliere nero.

Cedric si era parato protettivo davanti al re e alla principessa, e tendeva la spada contro al cavaliere dall'armatura nera.
Un tanfo nauseante emanava dal corpo dello zombie, ricordandogli che quell'uomo era morto ormai da diversi giorni.
" Cedric...Fa attenzione ti prego..." Mormorò Sofia, nascondendo il volto tra le braccia del padre.
La fronte del ragazzo si corrugò.
Non aveva la minima intenzione di permettere che succedesse qualcosa alle due persone che aveva giurato di difendere. E in quel momento, davanti al tradimento di suo padre, questa consapevolezza bruciava più che mai.
Lui amava Sofia, e provava un sincero affetto, unito ad un senso di profonda lealtà, nei confronti del suo re.
Non avrebbe mai scelto di assecondare il genitore nella sua perversione.
Preferiva morire per quello in cui credeva, che vivere da traditore.
 "Fatti sotto, mostro!!" Gridò, scagliandosi per primo contro all'avversario.
Le lame cozzarono, e il ragazzo si rese immediatamente conto che la forza di quell'essere era triplicata rispetto alla normale forza di un uomo, ma non volle cedere.
Combattè con foga, ma ogni colpo gli piegava le ginocchia, e cominciava a mancargli il fiato.
Piccoli inconvenienti dell'essere vivi a combattere contro ad un morto.
Quando la spada gli sfuggì di mano, le grida del re si fecero insistenti:
" Cedric, scappa, porta Sofia con te! Lascia perdere, scappate, non pensate ad un vecchio come me..."
"Padre, cosa dici? Io non ti abbandono!!" Gridò la principessa.
Ma proprio quando ogni cosa pareva perduta, il biondo cavaliere fece la sua apparizione:
" Hei ammasso di latta! Guarda verso di me, mi vedi? Io ti ho ridotto così, perchè sono stato la causa della tua morte...Quindi se devi prendertela con qualcuno, beh, prenditela con me!!"
Lo zombie parve scrutarlo alcuni secondi, dopodichè, come un'automa, lasciò perdere la principessa e il re, dirigendosi verso Gourry.

La battaglia di incantesimi tra la maga e Grupius, nel frattempo, era giunta ad un punto morto.
Nessun incantesimo scagliato da Lina pareva intaccare Ferzoc, ma del resto, lei stessa riusciva a schivare gli attacchi con particolare abilità.
" Eh allora, Lina...Non ti sei ancora stufata di mettermi i bastoni fra le ruote? Quando ti convincerai che è molto meglio per te collaborare che ostinarti a combattere? Del resto...Potresti ottere enormi vantaggi, se solo fossi più scaltra..."
La maga sollevò il sopracciglio nel sentire quelle parole:
" Perchè dovrei ascoltare un truffatore come lei??"
Grupius si accigliò:
" Sei incaponita, ragazzina. Ma se pensi che mi arrenderò tanto facilmente, sbagli."
E il suo sguardo, ridotto ad linea sottile, cercò il punto debole della maga.
Non sarebbe stato difficile convincere Lina a collaborare, o come minimo, non così difficile come lei si immaginava.

" Cedric..." Gridò Gourry, digrignando i denti per lo sforzo "Porta via Sofia e il re...."
"Ma Gourry...Io voglio aiutarti, non puoi battere da solo quel coso!!" Gridò di rimando il ragazzo, che aveva raccolto la spada da terra, e si era affiancato allo spadaccino.
Ma Gourry scosse la testa:
" Se vuoi aiutarmi, portali via di qui..." Esclamò, parando un fendente.
Il cavaliere nero roteava la spada minaccioso, e una goccia di sudore scese per la tempia di Cedric:
" Va bene...Farò come dici." Mormorò infine.
Ma mentre si voltava per recuperare i due regnanti, lo scintillìo di una spada gli balenò sotto al naso.
Larch lo fissava torvo:
" Dove credi di andare, pivello?"
"Ma lei è peggio del prezzemolo!!" Esclamò Cedric esasperato.
"IO non mi arrendo tanto facilmente!!AAAAHH!!" Gridò, scagliandosi sul ragazzo.
Improvvisamente Cedric e Gourry si trovarono schiena a schiena, le spade alla mano, a fronteggiare i due nemici.
"Gourry!" Gridò ad un certo punto il ragazzo "Assecondami..."
"Cosa?" Ribattè lo spadaccino, ma lanciando un'occhiata al compagno, capì immediatamente cosa avesse in mente Cedric.
Combatterono animosamente ancora per qualche minuto, dopo di che, a sorpresa, entrambi si  scansarono, lasciando che Larch e il cavaliere nero si trovassero faccia a faccia, affondandosi le reciproche lame nello stomaco.
Il silenzio calò, mentre un sottile rivolo di sangue prendeva a colare giù dalle labbra di Larch.
Non un movimento distinse il cavaliere nero, rimasto assolutamente impassibile al colpo inferto, mentre il generale, lentamente, si accasciava al suolo, nell'ultimo sprazzo di vita:
"Ma...Non...Finisce...Qua...." Biascicò, esalando l'ultimo respiro.

Tutti rimaero immobilizzati per una frazione di secondo, davanti alla morte del generale, prima che il cavaliere non ricominciasse a combattere contro allo spadaccino.
Gourry fece un balzo indietro, mentre la lama lo schivava per un pelo.

Il padre di Cedric si portò le mani hai fianchi, a qualche metro dal guardiano:
" Bene, Grupius, un'idiota di meno con cui condividere il tesoro!! Adesso vediamo di passare hai fatti concreti, sono stufo di aspettare..."
Il vecchio annuì con un gesto del capo, e davanti agli occhi basiti di Lina, che si sollevava da terra in quel momento, si piegò verso Ferzoc, sussurrandogli qualcosa nell'orecchio.

Gli occhi gelidi di Grupius si soffermarono in quelli sgranati della maga, mentre snocciolava il nome dell'incantesimo scelto.

"Digger Volt"

Per una frazione di secondo, tutto rimase immobile.

Poi il colpo partì.


La scarica elettrica si riflesse negli occhi di Lina, mentre la superava senza sfiorarla, per scaricarsi tutta sulla lama della spada di Gourry.
La corrente elettrica, passando per la lama metallica, attraversò i muscoli della mano dello spadaccino, costringendoli a contrarsi, e stringere involontariamente l'oggetto sotto tensione.
Gourry urlò, mentre tutto il suo corpo pareva attraversato da migliaia e migliaia di punte roventi.

 "NOOOOO...." Gridò la maga, tentando di alzarsi e correre, incespicando, verso di lui. "GOURRY!!! Lascia andare quella spada, LASCIALAAA..."

Ma le dita dello spadaccino erano incollate all'arma incandescente, incapaci di reagire a qualunque stimolo nervoso.
Incapaci di sopraffare l'azione violenta della corrente.

"GOURRY!!" Gridò nuovamente Lina, arrivandogli, ansimando, vicina.
L'incantesimo si stava esaurendo, e il corpo di Gourry, dopo qualche ultimo scossone nervoso, rimase immobile.
Poi, lentamente, gli si piegarono le ginocchia, e il ragazzo cadde riverso al suolo.

Il terrore si allargava negli sguardi sbigottiti di Cedric, Sofia e del re, mentre la maga si lanciava su di lui, cadendo in gonocchio al suo fianco.
La sua mano tremò esitante, mentre tentava di scostargli i capelli dal volto.
Un nauseante odore di bruciato aleggiava tutto intorno.
"Tipregotipregotipregotiprego..." Ripetè la ragazza in preda all'angoscia, cullandosi avanti e indietro, mentre gli scopriva il volto, lasciando che la luna ne illuminasse l'innaturale pallore.
Gli occhi dello spadaccino si mossero impercettibilmente:
"Lina..." Sussurrò, con voce rotta dal dolore.
"Va tutto bene Gourry, non preoccuparti...Ecco...Io...Adesso..." Bofonchiò Lina, mentre un nodo le serrava la gola.
Ma prima che la maga potesse finire la frase, l'urlo di Cedric la riportò brutalmente alla realtà:
"LINA!! Alle tue spalle!!! ATTENTA!!!"
 La ragazza si voltò appena in tempo per vedere il cavaliere nero che sollevava la spada sopra alla testa, pronto a finire quel che aveva cominciato con lo spadaccino.
Ma l'innaturale bagliore della lama, bastò per far percepire a Lina che vi fosse stato scagliato sopra un incantesimo.
Con le ultime forze che aveva, senza nemmeno avere il tempo di sollevarsi da terra, la maga buttò le braccia davanti a sè, i palmi rivolti verso il suo aggressore:

"Defense"

Gridò, con tutto il fiato che aveva in gola.
Una luce bianca scaturì dalle sue mani, creando uno scudo difensivo che parò il violento colpo del cavaliere.
Lina si morse il labbro.
Sapeva bene quanta energia richiedesse l'incantesimo che stava utilizzando, e sapeva altrettanto bene di non essere assolutamente portata per la magia bianca.
Ma ci provò, ci provò con tutte le forze che aveva ancora in corpo, a fermare quell'attacco furioso.

Sentiva la spada potenziata dall'incantesimo premere forte sul suo, sempre più debole, scudo protettivo.
Accidenti a lei e a quando aveva dato la priorità alla magia nera.
Le sue barriere magiche facevano schifo, questa era la triste verità.

Gourry aprì lentamente gli occhi, quel tanto che bastava per vedere la fulgente luce bianca che andava pian piano affievolendosi tra le mani della sua maga, rimasta sola ed inerme davanti al mostro.
"Lina..."
Quel nome fuoriuscì dalle sue labbra debole, quasi come una supplica.

Poi la luce svanì.

E davanti ai suoi occhi pieni di orrore, migliaia di gocce rosse si librarono in aria, come strani fiori esotici sbocciati in volo.

                                                           ***

Volevo ringraziare di cuore tutte le persone che hanno recensito il capitolo precedente^^
Quindi grazie a: SonLinaChan, Ladylina, Lilia, Genesis, Daydreamer e Dragon Slave ^.^
Ho davvero apprezzato i vostri pareri, sono davvero incoraggianti! E spero che continuerete anche dopo questo capitolo, perchè mia sorella (che mi fa da Beta e quindi ringrazio per questo^^) ha chiaramente detto che se le riservo un'altra bella sorpresa tipo 'Papaveri'(una vera e propria strageXD) non leggerà mai più una riga di quello che scrivoXDD
  
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