Serie TV > Violetta
Segui la storia  |       
Autore: Niley story    24/05/2013    7 recensioni
Ero convinta si sapere cosa volesse dire amare, ma dal suo arrivo mi rendo conto che quello che fino a oggi chiamavo amore, era solo affetto. "Lui" è appena arrivato, "lui" è riuscito a farmi esplodere il cuore con un solo sguardo, "lui" mi ha fatto capire cosa vuol dire amare, "lui" è riuscito a farsi odiare da me..."lui" è il mio sinonimo di amore...più cercavo di allontanarmi più sentivo la necessità di stargli vicino
Genere: Romantico, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Leon, Violetta
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Leon: E se io non volessi?
Violetta: Leon...

Leon: Che c'è?

Violetta: I-io...allontanati!

Il mio tono era tremante...si perché la sua vicinanza mi innervosiva. Si avvicinava sempre di più ridendo, facendomi indietreggiare fino a quando non toccai il mobiletto vicino al piano cottura...Poggiò le mani intorno alla mia vita e mi guardò fisso negli occhi...

Leon: Vilu stai calma...

Me lo dice con un tono così pacato, che riesce a farmi calmare. Mi fissa negli occhi, lentamente si avvicina e mi da un bacio sulla fronte. Quando vuole sa essere così dolce...non so perché...ma mi è tornato alla mente il momento in cui mi diede un bacio sulla guancia. Poggia le mani sui miei fianchi e mi solleva come se fossi una piuma per farmi sedere sul mobiletto. Io ho le mani intorno al suo collo, mentre il suo volto si avvicina al mio...

Leon: Io non ti farei mai niente che tu non vuoi...

Lo dice con un tono così basso, da sembrare un sussurro. Sento il suo fiato caldo infrangersi sulle mie labbra, e un desiderio che cresceva dentro di me di baciarlo. Posai la mano destra sulla sua guancia mentre lui faceva sfiorare le nostre labbra. Era incredibile quanto lui fosse perfetto. Si...Leon era perfetto...non ho mai provato con nessuno il desiderio, l'impulso di baciarlo...ma lui...lui me lo faceva desiderare. Mi specchiai nei suoi occhi verdi e senza accorgermene nemmeno, fui io ad abbreviare le distanze tra noi. Lo baciai in un modo spontaneo, quasi...quasi famelico...si avevo tantissima voglia di toccare quelle labbra e lo feci. Lui ricambiò il bacio tenendo ancora le mani sui fianchi. Le mie mani cominciarono a giocare tra i suoi capelli. Sentì la sua mano sinistra scendere fino ad arrivare alla mia coscia e accarezzarla. Aveva un tocco così delicato che mi faceva impazzire. Socchiuse la sua bocca e in un secondo le nostre lingue si stavano intrecciando...ma la cosa che più mi stupiva era che questa volta avevo fatto tutto io, da sola. Arrivai al punto di rimanere senza fiato ma non mi importava, se non fosse stato per lui che senza neanche farmene rendere conto si era spostato a baciare il mio collo, probabilmente non me ne sarei neanche accorta. Chiusi gli occhi mentre le mie braccia avvolgevano il suo collo. Il mio cuore batteva a mille allora. Feci scivolare la mano sinistra fino alla sua guancia per poi arrivare sotto il mento. Gli sollevai il volto con il palmo della mano per specchiarmi nei suoi occhi. Stavo ansiamando...stavo tremando...ma ancora non ne avevo abbastanza. Premetti le mie labbra sulle sue tenendogli il volto tra le mani. La sua mano destra si srtingeva intorno alla mia vita attirandomi verso di lui e allo stesso tempo la sua mano sinistra continuava a scorrere lungo la mia gamba. Un rumore ci fece staccare di scatto voltandoci verso l'entrata. C'era una donna sui 26-27 anni...a giudicare dal suo abbigliamento doveva essere la cameriera, aveva fatto cadere il succo della brocca che reggeva in mano a terra...scesi velocemente dal mobiletto a testa bassa, nascondendomi dietro le spalle di Leon...

Xxx: Santo cielo, perdonatemi sono davvero sbadata...

La osservai con la coda dell'occhio, non ne sono sicura ma stava sorridendo a Leon...

Leon: Vuole una mano?

Disse Leon mentre stava per avvicinarsi a lei ma io gli presi il braccio destro tenendolo stretto a me...

Xxx: No tesoro tranquillo...

Tesoro?! Ok ora avevo la conferma del fatto che questa ci stava provando, con uno più piccolo di lei!!!! Ok che Leon è bellissimo, ma ciò non le da il diritto di provarci...

Violetta: Andiamo dagli altri Leon...

Lo tirai ancora per il braccio uscendo dalla cucina, sentendomi gli occhi di quella vecchia scorfana addosso...ok magari non vecchia...e neanche scorfana...ma mi infastidiva...

Violetta: Hai visto quella vecchia befana come ci provava con te?

Leon: Bhe, vecchia befana non direi...comunque no, in effetti non ci ho fatto caso...

Mi disse guardandomi mentre tratteneva una risata...

Violetta: Ah no?! E perché stai ridendo?!

Leon: Bhe...per la tua gelosia...

Che?!!?

Violetta: Prego!? Io non sono gelosa!

Leon: Io dico di si...

Violetta: E IO DICO DI NO!...Lasciami in PACE LEON!

Anche se non lo stavo guardando ero sicura del fatto che stesse sorridendo trionfate...idiota! Entrai in salone e mi sedetti sul divano vicino a Marco e Fran che era ancora sulle sue gambe...

Francesca: Che hai?

Violetta: NIENTE!

Le dissi con tono fermo fulminandola con lo sguardo...Leon entrò nel salone e si sedette di fronte a me sulla poltrona vicino a Maxi...

Maxi: Hey Leon ho una domanda per te

Leon: Che domanda?

Maxi: Cosa si prova ad essere corteggiato dalla raga...*Nata lo guarda* emm...da quella che tutti pensano sia la ragazza più bella del collegio...

Leon: Parlate di...Carolina?

Marco: Ovvio!

Francesca si voltò verso Marco con uno sguardo a dir poco omicida...lui sorrise innocentemente alzando lo spalle...

Marco: Lo sai che ti amo?

Francesca sorrise annuendo col capo con uno sguardo che diceva "meglio per te"...A stento trattenni una risata...

Leon: Bhe che dire...è carina ma non posso accontentare solo lei quando ho un'intero istituto ai miei piedi

Tutti scoppiarono a ridere tranne me che lo guardai male...

Francesca: Che presuntuoso che sei!

Leon: In realtà sono onesto

Violetta: Pallone gonfiato!

Camila: Leon, che ne pensi di Diego?

Leon: Chi?

Francesca: Diego, il ragazzo di Violetta...quello che tu hai messo apposto oggi pomeriggio

Disse Francesca ridendo, la guardai a bocca aperta, lo diceva come se fosse contenta di ciò che Leon avesse fatto...anche se conoscendola, si era contenta...

Leon: Ah quello...è un emerito imbecille, hai presente il proverbio che dice can che abbaia non morde? Ecco Diego abbaia ma non morde...

Disse ridendo e tutti lo seguirono...posai subito il mio sguardo minaccioso su Leon

Violetta: Non insultarlo! Non è neanche qui per difendersi!

Leon: Mi hanno solo chiesto un parere e io ho risposto!

Mi guardò con aria di sfida poggiando i gomiti sulle sue gambe per avvicinarsi...

Maxi: Emm...chi ha fame?

Marco: IO!

Andres: Anche io!

Tutti: Si infatti, ho fame...

Maxi: Bene, andiamo a mangiare...

Ci alzammo tutti dirigendoci verso la cucina, io e Leon per ultimi. Passammo la giornata parlando e giocando e Leon non faceva che provocarmi, sembrava lo facesse apposta! Appena entrai in camera mia sbattetti la porta, non avevo fame per cui decisi di non scendere a mangiare...ero stressata...SI PER COLPA SUA!...Dovevo trovare un modo per sfogarmi, il primo impulso sarebbe quello di rompere tutto, ma poi decido di fare un respiro profondo e sedermi al piano...iniziai a comporre una canzone, con un ritmo abbastanza aggressivo...avevo una scarica di adrenalina da tirare fuori e lo feci...qualche sera fa avevo composto te creo...avevo pensato di poter cantare quella domani allo studio...ma ora...ora so cosa devo cantare...si...cantarglielo in faccia, mi aiuterà...Mentre andai a mettermi sotto le coperte sentii un rumore provenire dalla finestra...la osservai da lontano...sembrava tutto normale...mi infilai sotto le coperte e mi addormentai. Il giorno dopo allo studio on beat...

Pablo: Bene, molto bene ragazzi, finito con gli esercizi di riscaldamento vocale, qualcuno vuole cantare?

Alzai la mano sorridente alle parole di Pablo, cosa che fece anche Ludmilla...ovviamente...

Pablo: Si, Violetta vieni prima tu

Violetta: Grazie Pablo!

Ludmilla: Ma...Pablo!

Pablo: Ludmilla fa silenzio, prego Vilu...

Violetta: Grazie...Fran, Cami mi accompagnate?

Francesca/Camila: Certo! *si alzano*

Diego non c'era...aveva lezione con Beto...avrei voluto che anche Ludmilla l'avesse avuta perché i suo continui sguardi fulminei mi snervano!...Feci partire la base incisa sul disco e guardai fisso Leon...

Violetta: Dices cosas *Dici cose*
Tontas a veces *Stupide a volte*

Leon era in piedi con le braccia incrociate come suo solito poggiato alla parete che mi guardava col capo basso...


Violetta: Cuando estamos *Quando siamo*
En casa de tus amigos *A casa dei tuoi amici*
Me tratas mal *Mi tratti male*
Te crees cool *Ti credi cool*
Y despues que me humillas vienes *E dopo avermi umiliata vieni*
Hasta aca *fino a qui*
A suplicar *A supplicare*
Y dices cosas *E dici cose*
Tontas que me hacen reir *Stupide che mi fanno ridere*
Te arrastras por el suelo gritando te quiero *Strisci per terra gridando ti amo*

Si certo...magari mi supplicassi perdono strisciando e dicendomi che mi ami...


Francesca/Camila: Gritando te quiero *Gridando ti amo*
*Violetta: Eres un payaso que me va a matar *Sei un pagliaccio che mi ucciderà*

Tutte tre: Eres un tonto *Sei uno stupido*
Un chico malo *un cattivo ragazzo*
Pero me tocas y me haces volar *ma mi tocchi e mi fai volare*
Un pobre loco *Un povero pazzo*
Mal educado *Maleducato*
Que tan solo con un beso me atrapa *Che con un solo bacio mi prende*

Si è vero...è maledettamente vero...per quanto io provi ad oppormi a te, tu l'hai sempre vinta....

Violetta: Yo no quiero ser una chica que *Io non voglio essre una ragazza che*
se humille por amor *Si umilia per amore*
A los chicos como tù *Ci sono ragazzi come te*
Habría que olvidar *Dovrei dimenticarli*

Si dovrei dimenticarli...e dimenticarti soprattutto...ma non ci riesco, è più forte di me...non posso dimenticarti...perché ormai sei parte di me...


Violetta: Mis amigas me piden que no piense en ti *Le mie amiche mi chiedono di non pensare a te*
Mis padres me ofrecen el cielo y la tierra *I miei genitori mi offrono il cielo e la terra*
Si puedo dejar de quererte asi *se posso smettere di amarti così*
Aunque haga mal *Anche se fa male*
Aunque me olvides y luego me llames *Anche mi dimentichi e poi mi chiami*
Pidiendo más y más de mi *Chiedendo sempre più di me*
Como si no me doliera que fueras asi *Come se non mi ferisse il fatto che sei così*
Te arrastras por el suelo gritando te quiero *Strisci per terra gridando ti amo*

Francesca e Camila si lanciano uno sguardo...credo di averle confuse dicendo che loro mi chiedono di non pensare a te...l'ho fatto apposta...non potevo permettere loro di capire che la canzone non era per Diego...ma chissa' se tu hai capito che mi riferisco a te...


Francesca/Camila: Gritando te quiero *Gridando ti amo*
*Violetta: Eres un payaso que me va a matar *Sei un pagliaccio che mi ucciderà*

Tutte tre: Eres un tonto *Sei uno stupido*
Un chico malo *un cattivo ragazzo*
Pero me tocas y me haces volar *ma mi tocchi e mi fai volare*
Un pobre loco *Un povero pazzo*
Mal educado *Maleducato*
Que tan solo con un beso me atrapa *Che con un solo bacio mi prende*
Yo no quiero ser una chica que *Io non voglio essre una ragazza che*
se humille por amor *Si umilia per amore*
A los chicos como tù *Ci sono ragazzi come te*
Habría que olvidar *Dovrei dimenticarli*

Eres un tonto *Sei uno stupido*
Un chico malo *un cattivo ragazzo*
Pero me tocas y me haces volar *ma mi tocchi e mi fai volare*
Un pobre loco *Un povero pazzo*
Mal educado *Maleducato*
Que tan solo con un beso me atrapa *Che con un solo bacio mi prende*
Yo no quiero ser una chica que *Io non voglio essre una ragazza che*
se humille por amor *Si umilia per amore*
A los chicos como tù *I ragazzi come te...*

Eres un tonto *Sei uno stupido*
Un chico malo *un cattivo ragazzo*
Pero me tocas y me haces volar *ma mi tocchi e mi fai volare*
Un pobre loco *Un povero pazzo*
Mal educado *Maleducato*
Que tan solo con un beso me atrapa *Che con un solo bacio mi prende*
Yo no quiero ser una chica que *Io non voglio essre una ragazza che*
se humille por amor *Si umilia per amore*
A los chicos como tù *Ci sono ragazzi come te*
Habría que olvidar *Dovrei dimenticarli*

Appena finisce la canzone tutti applaudiscono anche lui...sorrido timidamente guardando Pablo che si avvicina a me...

Pablo: è Bellissima Vilu!

Violetta: Grazie Pablo...

Pablo: Questo si che si chiama esprimere le proprie emozioni! Voglio che prendiate esempio da lei e scriviate le vostre canzoni esprimendo le vostre emozioni! Su andate, la lezione è finita!

Uscimmo tutte quante fuori e le ragazze mi tempestarono di domande...non so perché ma qualcosa mi diceva che Francesca aveva capito che la canzone era destinata a Leon e non a Diego...era passato un mese e io e Leon continuavamo a litigare ogni volta che ci vedavamo...a giudicare dal suo comportamento sembra che non abbia capito proprio un bel niente...ovviamente! Idiota!...Come ho potuto pensare che ci arrivasse...intanto allo studio si era sparsa la voce che la canzone "chico malo" fosse per Diego e avendola ascoltata divenne ancora più tartassante, cominciò a chiamarmi più volte per paura di ferirmi come dico nella canzone e a prestarmi più attenzioni di prima diventando quasi soffocante. Leon era ormai entrato ufficialmente a far parte del gurppo, i ragazzi non lo lasciavano mai solo e anche alle ragazze stava simpatico, ciò stava a significare che dovevo sopportarlo 24 ore su 24...e 24 su 24 mi provocava e 24 ore su 24 litigavamo, mi stressavo e mi faceva salire il sangue al cervello!...Quella mattina appena finito di fare colazione mi diressi verso lo studio di pessimo umore...chissà perché...

*Flashback*

Eravamo tutte a casa di Maxi alle 21:00 e stavamo guardando un horror...mi sto mangiando le unghie per la paura quando sento due mani fredde sui miei fianchi...mi voltai di scatto e mi ritrovai Leon con una maschera identica a quella dell'assassino nel film sul volto. Gridai come un matta mentre lui rideva...

*fine flashback*

E GRAZIE A LEON! NON ERO RIUSCITA A DORMIRE!!! GRRR TI AMMAZZEREI! Mentre sto camminando prendo una storta e il tacco della mia scarpa si rompe...

Violetta: Oh no...no no no no

Presi il tacco da terra osservandolo...era spezzato...vi rendete conto?! SPEZZATO!? Sentì il rombo di una moto alle mie spalle e mi voltai...

Violetta: LEON!

Leon: Serve un passaggio?

Violetta: NO GRAZIE!

Mi voltai in avanti e ripresi a camminare mentre lui mi seguiva lentamente con la sua moto...

Leon: Sei ridicola se cammini così...

Violetta: FATTI MIEI!

Leon: Prenderai una storta! E tu sei un'artista! Inoltre pensa alla ramanzina che riceveresti da Gregorio...hai davvero così tanta voglia di sorbirtelo?

Bhe...pensandoci bene...no...di sorbirmi Gregorio non ne avevo alcuna voglia...però non volevo neanche darla vinta a lui...

Leon: VIOLETTA!

Violetta: AAA E VA BENE!

Sbuffai e mi avvicinai alla sua moto sedendomici sopra...si tolse il casco e lo poggiò sulla mia testa abbassando anche la visiera

Leon: stringiti forte...

Poggiai le mani intorno alla sua vita e mi strinsi a lui. Non ero mai andata su una moto prima d'ora...e devo dire che è una sensazione fantastica...sento l'ebbrezza del vento fiorare la mia pelle i miei piedi sospesi, poggiati sui pedalini mi fanno uno strano effetto...come se stessi volando...chiusi gli occhi lasciandomi andare a quella sensazione...fino a quando la moto non si fermò...

Leon: Siamo arrivati

Scese dalla moto e mi porse la mano, l'afferrai e mettendomi in piedi mentre toglievo il casco notai...

Violetta: Ma...non siamo allo studio on beat...

Leon: Non esattamente...vieni

Mi aveva portaa davanti a un negozio di scarpe...entrammo dentro e mi guardai intorno...

Leon: Scegline un paio...

Violetta: Cosa?!

Leon: Non puoi andare allo studio con quelle scarpe, avresti difficoltà a camminare...scegli un paio di scarpe, te le regalo io...

Violetta: Ma...non è necessario basta andare a casa e...

Leon: Neanche per sogno...ti ho portato qui per farti prendere un paio di scarpe, quindi prendi un paio di scarpe o lo scelgo io

Sorrisi alle sue parole...era così dolce...perché doveva fare così?! Non si rendeva conto che mi rendeva ancora più difficile odiarlo?...

Violetta: Grazie Leon...

Mi avvicinai a lui e gli diedi un bacio sulla guancia...lui mi sorrise...non un sorriso soddisfatto o provocatorio...un sorriso dolce...

Violetta: Vieni andiamo!

Lo tirai per il braccio ma quasi rischiavo di cadere per colpa delle scarpe. Leon mi aveva cinto la vita con il suo braccio sinistro....

Leon: Tutto ok?

Violetta: I-io...si...

Eravamo molto vicini...alzai lentamente lo sguardo incrociando il suo...

Leon: Posso...posso farti una domanda?

Violetta: Si certo...

Leon: Quella canzone..."chico malo"...non l'hai scritta per Diego...l'hai scritta per me, vero?

Spalancai gli occhi guardandolo...lui...lui lo aveva capito...eppure...non me ne ero resa conto...si ma...ora chi glielo dice che è vero...abbassai lo sguardo imbarazzata...dirgli di si sarebbe stato come ammettere di essermi innamorata di lui...e non è così...no...

Leon: Secondo me quelle ti starebbero bene...

Leon si allontanò da me avvicinandosi a un paio di ballerine rosa con sopra un fiocco e una corona luccicante...

Violetta: Che belle! Che numero sono?

Loen: 37

Violetta: Fammele provare!

Leon mi sorrise e si chinò porgendomi la scarpa. Tolsi quella che avevo e appoggiandomi alla sua spalla mi mantenni in equlibrio mentre lui me la fece indossare...

Leon: Ti piace?

Violetta: Si sono bellissime!

Dissi guardandole...

Leon: Bene allora è deciso prendiamo queste!...Signore!

Leon chiamò il commesso mentre io sorrisi guardando le scarpe...

Dopo qualche minuto Leon tornò con in mano l'altra scarpa...

Leon: Ecco le ho già pagate ora sono tue...dammi quelle rotte le mettiamo nella busta...

Violetta: Grazie Leon!

Leon: Mi hai già ringraziato, non occorre che tu lo faccia ogni cinque secondi

Violetta: Ma che antipatico!

Leon mi fece le linguaccia e io risi a quel gesto...

Leon: Andiamo o vuoi vedere altro?

Violetta: No possiamo andare...

Presi la mano di Leon e uscimmo fuori dal negozio...

Leon: Ti va se facciamo un giro per la piazza?

La piazza...non ero mai stata alla piazza...di solito sono sempre allo studio o a casa, o a casa di amici ma...mai nella piazza...assurdo eh?...

Violetta: Si andiamo...

Camminammo lungo il marciapiede, la piazza era piena di gente e piena di negozi...c'era una fontana al centro assolutamente bellissima...

Violetta: Aspetta Leon! Guarda!

Tirai Leon per la mano e corsi davanti una vetrina dove c'era un vestito rosa chiaro davvero carino, intonato con le mie scarpe. Era corto, poco sopra al ginocchio, a giromaniche e la gonna era fatta con i voile

Leon: Ti piace?

Violetta: Si...è bellssimo...dovrei venire in piazza per il fine settimana...

Leon: Mmm....no...carpe diem!

Violetta: Cogli l'attimo?

Leon: Vieni

Entrammo dentro al negozio e Leon mi fece provare il vestito e me lo comprò...ma non solo quello...Leon accontentò ogni mio capriccio qualsaisi cosa io volevo lui me la dava...andammo a mangiare un panino al burger king e poi continuammo la nostra passeggiata...stava portando cinque o sei buste nella mano destra, mentre la sinistra era intrecciata alla mia...

Leon: Aspetta ho sete...

Leon si avvicinò vicino a una fontanina di quelle che tu premi e il getto d'acqua esce sopra. Poggiò le buste a terra per non bagnarle, avvicinò la sua bocca alla fontana e sorseggiò l'acqua fresca...le punte dei suoi capelli furuno bagnate dall'acqua...il suo volto era qualcosa di angelico e perfetto...

Leon: Vuoi provare?

Violetta: Provare a fare cose?

Leon: A bere dalla fontana...o hai paura di schizzarti tutta? imbranata come sei...

Violetta: CHE COSA?! Io non mi schizzo tutta!!!

Leon: Bhe vediamo...

Mi avvicinai alla fontanina per bere sorseggiai l'acqua fino a quando Leon non mise la mano sul getto schizzandomi l'acqua addosso...

Violetta: HEYYY

Leon: Hahahaha....visto? Lo avevo detto io che sei imbranata

Violetta: Così non vale!!!

Leon: io dico di si...

Violetta: Leon!!!

Iniziai a rincorrerlo, quando fummo vicini all'enorme fontana lo spinsi per farcelo cadere dentro, ma la cosa non andò come previsto. Prese il mio polso e così entrambi finimmo nella fontana...

Leon: Sia chiaro, è solo colpa tua!

Violetta: Ma non è vero!

Leon: Si invece!

Leon si alzò e mi tese le mani aiutandomi ad alzarmi...ci avvicinammo a le buste che lui prese...in queste c'era anche la mia borsetta...il mio telefono iniziò a squillare e io lo presi...Guardai il display...DIEGO!...ANCORA!...Staccai la chiamata e riposai il telefono...presi la mano di Leon e continuammo la nostra passeggiata. Dopo un paio d'ore riuscimmo ad asciugarci...anche se i capelli...non del tutto...verso le 20:00 Leon mi riportò a casa...

Leon: Vuoi che entri a spiegare a tuo padre perché abbiamo fatto così tardi?

Violetta: No, no se sa che ero con un ragazzo è ancora peggio...

Leon: Sicura?

Violetta: Si...grazie...

Leon: Allora vado...

Violetta: Si certo...*Leon si volta* Leon aspetta!

Leon: Si?

Violetta: Grazie...ho passato...una delle giornate più belle di tutta la mia vita...

Mi avvicinai e gli lasciai un bacio sulla guancia, lui mi sorrise facendomi l'occhiolino per poi montare in sella alla sua moto...si...era inutile negarlo...io ero innamorata di Leon...lui riusciva a farmi brillare. Corsi in casa sorridente, mio padre mi sgridò ma io non riuscivo ad ascoltarlo...

Violetta: Tutto quello che vuoi tu papà ti voglio bene!

Mi avvicinai a lui e gli scoccai un bacio sulla guancia per poi chiudermi in camera e buttarmi sul letto...inutile dire che quella sera dormii come un angioletto...l'indomani avrei detto a Leon ciò che provo per lui...si ormai avevo deciso...e soprattutto non avevo più dubbi...ciò che provo per lui...è amore...il giorno seguente mi svegliai e indossai una maglietta bianca con su scritto Pop girl, in giallo e rosso, una gonna azzurra e le ballerine del giorno precedente...tutti vestiti nuovi comprati da...bhe si...da Leon...andai verso lo studio, le ragazze stavano parlando e io sorrisi dirgendomi verso di loro...

Violetta: Buoongironoooo

Francesca: Hey...buon giorno a te

Camila: Cos'è questo sorriso sfolgorante a trentadue denti?

Violetta: Sorriso sfolgorante?

Camila: Si

Violetta: *rise* Non so di cosa stai parlando

Francesca: Si certo, lei non lo sa...

Camila: No, ovviamente!

Scoppiai a ridere quando vidi entrare dalla porta una ragazza, che non avevo mai visto prima. Aveva degli stivali neri lunghi fino al ginocchio con i tacchi, un paio di pantaloncini di jeans scuri con una catena sul fianco destro una maglietta nera con una scritta argentata "Diablo"...e un giubotto di pelle nero con le borchie sulle spalle. Aveva dei capelli lisci, castani e lunghi raccolti in una coda, e all'apparenza legati proprio con i capelli. Tutti i ragazzi si voltarono a guardarla...bhe di certo una così non passa inosservato...Ludmilla, Nata e i ragazzi si avvicinarono a noi

Ludmilla: E quella chi è?!

Maxi: Non lo so...ma è bellissima...

Nata: SCUSA?!

Maxi: Emm...non più bella di te tesoro mio, è ovvio, luce dei miei occhi...

Camila: Broadway ti do dieci secondi per chiudere la bocca se no ti ammazzo!

Broadway: Che?! Ma no amore, lo sai che io ho occhi solo per te...

Camila: Meglio così!

Non so perché...ma quella ragazza non mi piaceva per niente...si avvicinò verso di noi a passo svelto...fino a fermarsi dinnanzi a me...

Xxx: Conoscete Leon?

Maxi: Si certo!

Guardai male Maxi che indietreggiò...

Violetta: E tu chi sei?...

Xxx: La sua ragazza

Sentì il mondo crollarmi addosso in quel momento...no...non è possibile...se questo è un'incubo vi prego di svegliarmi, perché sento il mio cuore andare in frantumi

   
 
Leggi le 7 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Violetta / Vai alla pagina dell'autore: Niley story