Anime & Manga > Princess Tutù
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Autore: hurricane venus    24/05/2013    1 recensioni
Un principe senza cuore, un cavaliere che non è in grado di proteggere le persone che ama, una ragazza che non sa chi è e infine una papera che diventa principessa. Il loro destino è unito e i fili che li legano sono controllati da un'entità oscura e nera come la notte. Riusciranno ha prendere in mano le redini del gioco e così controllare la loro vita ?
Genere: Fantasy, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Ahiru era nella sala prove completamente deserta, si poteva sentire solo il suono dei suoi passi e il canto degli uccellini in quella meravigliosa giornata di sole. Si poteva notare che la ragazza aveva delle preoccupazioni soltanto guardandole il viso serio e concentrato su qualcosa che non era la danza. “Chi è veramente Kraehe ? Perché vuole che sia suo ? Che sia innamorata anche lei di Mytho ?” Per quanto si sforzasse, non riusciva a trovare delle risposte a quelle domande. Prese un asciugamano appoggiato alla sbarra e si asciugò il viso sudato. Avrebbe fatto bene ad essere pronta a tutto, non sapeva cosa aveva in mente la principessa in nero e quindi era con le mani legate per il momento. Poteva solo aspettare la sua prossima mossa e intanto cercare i frammenti mancanti.

Rue aveva portato Mytho a fare un giro in città, lo teneva a braccetto e la testa appoggiata alla sua spalla, con un tiepido sorriso dipinto sul volto di perla.– E’ così bello passeggiare al sole, vero ?- il giovane annuì, gli occhi avevano una luce che non avevano mai avuto, Rue fece una piccola smorfia che però nascose subito. Ad un tratto sentirono un carillon. La musica proveniva da una piccola bancherella con una ragazza dalla pelle chiara e i capelli verdi. I due ragazzi si avvicinarono curiosi, osservando la bancarella, – Salve.- - Salve a lei, mi dica cosa vende di bello ?- chiese educatamente la ragazza con i capelli neri,- Io vendo gioielli di ogni tipo, con pietre preziose e catenelle d’oro.- lo sguardo di Mytho fu subito catturato da un ciondolo con una pietra gialla, ornato da una cornice d’oro. – Ti piace questo, non è vero ?- - Si.- Edel lo prese e glielo mostrò, – Questo si chiama “amore” se lo darai alla persona che ami, riuscirai a comprendere i suoi sentimenti.- - Tesoro, sai già che io ti amo, non c’è bisogno che me lo regali.- disse dolcemente la ragazza, ma Mytho non rispose, continuava a guardare la pietra incantato, come se stesse pensando a qualcos’altro. Rue lo guardò con uno sguardo inquietante, che non venne notato da nessuno dei presenti. - Tieni, visto che ti piace così tanto, te lo regalo.- disse Edel con un sorriso cordiale. Mytho lo prese e fece un pallido sorriso. – Grazie.- Rue era furiosa, non l’aveva neanche ascoltata,  a chi pensava di dare quel ciondolo ? “Non dirmi che vuole darlo a Princess Tutù !?” La rabbia s’impossessò di lei, ma con un profondo respiro riuscì a calmarsi un pochino e non fare una scenata davanti a tutti. – Potrei vederlo un attimo ?- chiese la ragazza, il principe annuì e con diffidenza glielo passò, facendolo così cadere di proposito.  
– Oops ! Che sbadata !- Mytho si chinò subito per prenderlo ma Rue fu più veloce e lo prese tra le dita eleganti.
 – Ti dispiace se lo tengo io per un po’ ? Ho una catenina che starebbe benissimo con questa pietra, così potrai regalarlo a chi vuoi ?- Mytho sembrò pensarci su un attimo, poi, semplicemente, annuì. Non poteva immaginare che quel ciondolo sarebbe stata la rovina di tutti.
Dopo la passeggiata tornarono a scuola e si salutarono davanti ai dormitori. Rue si diresse subito nella sua stanza, le tende di velluto viola coprivano le finestre, non permettendo alla luce di entrare. – Mia cara Princess Tutù, non avrai mai il mio Mytho…- scioccò le dita e si trasformò in Princess Kraehe. Lei era la figlia del grande Corvo, aveva una missione che doveva portare a termine, solo così Mytho sarebbe stato suo per sempre. Suo padre, tramite i corvi dagl’occhi rossi come il sangue e le piume nere come l’ebano, le aveva ordinato che doveva assolutamente avere il cuore di Mytho, solo così sarebbe stato liberato dalla sua prigionia e avrebbe reso Mytho tutto per lei.
 –Padre, non ti deluderò…- prese il ciondolo e poi fece apparire dal nulla una piuma nera come la notte, la mise  dentro la pietra con la magia nera, una magia proibita che nessuno dovrebbe conoscere e il ciondolo su colorò di una luce scura e misteriosa. – Vedremo cosa farai piccola ballerina… Ah,ahah !!- prese il ciondolo e gli mine una catenella poi chiamò un corvo con il becco affilato, – Portalo nella camera di Mytho, mi raccomando, non devi farti vedere.- il corvo prese l’oggetto e volò fuori dalla finestra che Kraehe aveva aperto. Il corvo fece come detto e la trappola fu pronta.
Quando Mytho entrò in camera, vide sul letto il ciondolo. Senza farsi troppe domande, lo prese e decise di andare subito a cercare Tutù per darglielo. Sentiva uno strano sentimento verso di lei, ma non capiva cosa fosse. Voleva conoscere i sentimenti di quella ragazza e se gli avrebbe dato quel ciondolo sarebbe riuscito nel suo intento. Benché non conoscesse la vera identità della ragazza, decise comunque di cercarla, sperando che lei, sentendosi chiamare, sarebbe venuta da lui.
Fakir al momento era in città, per far visita a suo padre, che aveva una falegnameria in uno dei negozi della piazza centrale. Così Mytho poteva muoversi liberamente, senza dover dare spiegazioni a nessuno.
Uscì dall’edificio e si diresse verso il boschetto dietro la scuola, lì c’erano delle rovine di un vecchio teatro all’aperto, forse l’avrebbe trovata a ballare tutta sola.

Ahiru aveva finito i suoi esercizi, quindi decise di andare a cercare il quarto frammento del cuore. Il ciondolo, come se avesse sentito quello che pensava, s’illuminò con una luce intensa e rossiccia. – Cosa ?! Che qualcuno lassù mi abbia sentito e abbia deciso di darmi una mano ?- si trasformò nei panni di Princess Tutù e seguì il pendente che la guidò nel boschetto dietro la scuola.
Mytho era arrivato alle rovine: il palco di pietra era mezzo distrutto, mentre si potevano ancora vedere alcune scalinate dove una volta si sedeva il pubblico. Si guardò intorno senza vedere nessuno. Il suo sguardo divenne triste e si girò per andare a cercare da un’altra parte, - Mytho ?- quella voce, un misto di dolcezza e sorpresa, una voce dolce e melodica attirò l’attenzione di Mytho, a cui, quando la vide, s’illuminò il volto. – Ti stavo cercando.- Ahiru arrossì, sorpresa da quelle parole. “Stava cercando me ?! Oh Mon Dieu !” – Dimmi, principe, cosa posso fare per te ?- - Ho una cosa per tè…- tirò fuori da una tasca il ciondolo chiamato “amore”. – L’ho preso per tè.- Ahiru era senza parole, era così felice e…quello che stava facendo era completamente sbagliato, la ragazza di Mytho era Rue non lei. Quel ciondolo aspettava di diritto alla ragazza con i capelli neri, ma la gioia di ricevere qualcosa dal suo amato principe, le fece dimenticare tutto il resto.
Il giovane si avvicinò e glielo mise al collo. – G-grazie è bellissimo !- il sorriso della ragazza fece sorridere anche il giovane. “Com’è bello quando sorride…” Ad un tratto il pendente magico s’illuminò intensamente. – Cosa… ?- il pezzo del cuore apparve proprio davanti a loro, lasciandoli tutti e due senza parole. – Salve, io sono il sentimento dell’amore, ho sentito il vostro richiamo.- Tutù toccò leggermente il frammento che tornò alla sua forma originale.
- Abbiamo un altro frammento ! Ora ne manca solo uno !!- sprizzava felicità da tutti i pori e il principe non poté che ringraziarla. - Grazie, Tutù.- lei si avvicinò con il frammento nella mani, le avvicinò piano al petto ti Mytho, mancavano pochi centimetri quando il ciondolo che le aveva regalato Mytho si illuminò di una luce che non gli apparteneva. Tutù si trovò legata da delle funi fatte di piume di corvo, erano strette e dure, e le impedivano qualunque movimento. – Mythooooo !!- -Tutù !- il frammento entrò per metà nel petto di Mytho facendolo sussultare, ma una piuma di corvo, lanciata dall’alto, infilzò il suo petto, bloccando il frammento. – Ahhhhh !!!-
Il cielo si oscurò e un vento fortissimo si alzò. – Molto bene, tutto come avevo previsto.- sul viso di Kraehe c’era un sorriso compiaciuto e divertito.
– Kraehe liberami subito !!- - Non ci penso neanche !- si avvicinò a loro due con un lungo salto aggraziato ma potente, – Salve principe, mi sei mancato lo sai ?- disse cercando di sembrare dolce e innocente. Dolce lo era di sicuro, ma innocente per niente. Si avvicinò molto sensualmente a Mytho, avvicinando il suo viso a quello del ragazzo, – Ti amo principe…- prese la piuma e con un decisione gliela strappò dal petto, portando con sé tutti i frammenti del suo cuore. Mytho stava per urlare di dolore, ma Kraehe soffocò quel grido con un bacio.
– Adesso che il tuo cuore è mio, starai sempre con me.- gli occhi di Mytho erano completamente spenti, tornati come erano al primo incontro con Ahiru.  Tutù non sapeva cosa fare, era completamente inutile e le funi si stringevano ogni minuto che passava, togliendole il respiro. – Ferma Kraehe !!- Fakir arrivò correndo con la spada sguainata e lo sguardo pieno d’odio, – Troppo tardi !!- un vento fortissimo si alzò e quando Fakir riaprì gli occhi, Mytho e Princess Kraehe erano svaniti senza lasciare traccia. – Accidenti !!- Ahiru stava per soffocare, svenne e l’ultima cosa che ricordò fu Fakir che correva verso di lei.

Ahiru si svegliò in un letto davvero morbido. Non ricordava di avere un letto così, e le coperte erano così morbide e di un velluto blu così … un attimo ! Blu !? Le sue lenzuola erano bianche !! Dove caspita era ?!! Qualcuno bussò alla porta di legno della stanza, - A-avanti…- Fakir entrò con un vassoio in mano, – Buongiorno, principessina !!- disse ironicamente, - B-buongiorno…- disse timida e imbarazzata, – Allora, come ti senti ?- - Meglio grazie, quelle corde erano così strette che per un momento ho pensato di morire…- Fakir annuì, posizionando il vassoio con croissant e due cappuccini sul letto. – Comunque, vorrei sapere cosa è successo prima che arrivassi.-
- Certo, all’ora… Mytho mi ha regalato, non so per quale motivo, un ciondolo; poi ho trovato il quarto pezzo del cuore e dopo…- ad un tratto si fermò con lo sguardo fisso davanti a sé, – Continua.- la incoraggiò Fakir, prendendo luna tazza e bevendo un sorso. Dall’altra parte della stanza, proprio davanti al letto dove era seduta Ahiru, stava uno specchio, quello che rifletteva non era l’immagine di Princess Tutù, ma bensì quella di Ahiru. “Mon Dieu !!!!! Fakir a scoperto il mio segreto !!!!!! E adesso che faccio ??!!” – Ahiru, ti senti bene ?- chiese confuso e un po’ preoccupato. Lei si girò verso di lui. – Tu..tu-tu…sai che io s-sono Princess Tutù !!!!!- Fakir finalmente capì e sospirò.  – Non potevi dirlo prima !!- lui non rispose, serio e impassibile come al solito. – Non è colpa mia se Mytho è stato rapito.- disse freddo e con sguardo accusatorio, quelle parole fecero ricordare alla ragazza cos’era successo. Mandandola nel panico più totale. – Mon Dieu !!! Mytho è stato rapito ! E Kraehe ha anche preso il suo cuore !! Che disastro !!- Fakir prese una brioche dal vassoio e l’addentò, – Credo proprio che toccherà a me risolvere la faccenda.- Ahiru seguì lo stesso esempio di Fakir, prese una brioche e l’addentò. “ OHHH !! Che buona !! Alla crema chantilly, la mia preferita !” Scosse forte la testa. “Pensiamo alle cose serie !!”
– Ti aiuterò  anch’io !!- - No, tu no.- Ahiru rimase spiazzata da tanta pacatezza e durezza nel tono della voce di quel ragazzo, – Si, io si ! Non puoi farcela da solo, come io non posso farcela da sola !- Fakir la guardò torvo.
- Non mettermi sul tuo stesso livello !- - Ma sentitelo ! Ha parlato Lancillotto !- questo aveva davvero ferito l’orgoglio del ragazzo, che non aveva intenzione di perdere quella piccola battaglia.
- Ha parlato la prima ballerina !!- questo significava guerra per Ahiru, - Non ci provare ! Non si tratta così una ragazza !- - Ma stai parlando di te  ?- ok questo era troppo !!- Sei sempre il solito !! Burbero e associale !! Vuoi fare tutto da solo senza avere aiuto dagli altri ! Perché ?!- il ragazzo rimase immobile, non rispose, guardava intensamente Ahiru, poi…la resa. – Ok, va bene; andremo insieme a salvare Mytho, contenta ?- - Si, molto.- la ragazza amava vincere, e contro Fakir era ancora più divertente.
– Ma sia chiaro una cosa ! Comanderò io la spedizione !- Ahiru si mise sull’attenti. – Si, signore !- il ragazzo uscì dalla stanza, mentre la ragazza finiva la sua adorata brioche che la mandava letteralmente in paradiso.

In una caverna sotto la città, Mytho e Kraehe stavano sdraiati su un letto di piume argentee, intorno a loro c’era un lago d’acqua cristallina. L’isola che stava al centro di quel lago era completamente di cristallo, brillando come una stella grazie alla luce del sole che scendeva dall’alto. Quello era un luogo magico e sconosciuto a chiunque.
– Mio caro principe, dimmi, mi ami ?- - Si.- gli occhi del principe erano completamente privi di vita, vuoti come il suo petto.– Anch’io ti amo, starò per sempre con te.- si strinse a lui, finalmente il più grande amore della sua vita stava al suo fianco, non gl’interessava che in realtà lui non provasse niente per lei. Quello che importava era che non sarebbe stata più sola. E sue padre sarebbe stato presto libero.

Ahiru, dopo aver finito di mangiare, uscì dalla camera e scese le scale che la portarono nella cucina di Fakir.
- Fakir ? Dove sei ?- - Sono qui.- Fakir entrò con indosso l’armatura d’acciaio che aveva indossato la volta in cui aveva combattuto per la prima volta. – Scusami, posso farti una domanda ?- Fakir la guardò curioso, – Vivi qui da solo ?- - No, qui abita mio padre adottivo, i miei sono morti quando era molto piccolo.- il viso di Fakir non cambiò minimamente al suono di quelle parole, mentre la ragazza rimase scioccata.  – Scusami, non volevo essere impertinente, non ne avevo la minima idea.- - Non preoccuparti non è colpa tua.-  “Povero, ora capisco perché è sempre così serio e distaccato…” Ahiru lo guardò un attimo meglio, sorridendo, “Però devo dire che è molto più simpatico quando lo si conosce meglio, e poi, quell’armatura gli sta molto bene.”
- Scusa, qualcosa non  va ?- Fakir la guardava perplesso, lei cadde dalle nuvole e divenne rossa come una rosa.
– No, no ! Tutto bene!- e fece un piccolo risolino nervoso. Lui prese la spada e la mise nel fodero di pelle legato alla cintura.– Molto bene, possiamo partire.- Ahiru annuì, – Allora dove potrebbe aver portato Mytho, la nostra amica ?- Ahiru ci pensò su, poi gli venne un’idea.
 – Io non lo so, ma una persona che conosco potrebbe darci una mano ! Andiamo !- Fakir la seguì in silenzio fuori dalla casa, pregando Dio che tutto andasse per il meglio.
Andarono fino alla piazza della città, al centro della quale c’era un grande fontana che spruzzava acqua cristallina,  circondata da tantissimi fiori rossi e bianchi. Ahiru si guardò un po’ in torno, poi il suo viso s’illuminò.
– Eccola !- cominciò a correre verso una ragazza con una piccola bancherella che emetteva una  melodia.
– Edel ho bisogno del tua aiuto !- - Dimmi, ma amie !- - Princess Kraehe ha rapito Mytho, tu sai dove può averlo portato ?- Edel non seppe cosa rispondere. “Cosa faccio ? Sono solo una marionetta di Drosselmeyer, ma questa ragazza è speciale, lei mi ha fatta sentire…come…un essere umano, l’aiuterò soltanto per questa volta…” Edel sorrise e poi guardò la ragazza con i capelli rossi davanti a lei. – Si, so dove l’ha portato, vieni seguimi…- Ahiru abbracciò forte la ragazza, - Grazie, grazie !!- lei rimase spiazzata, non si aspettava questa reazione, per qualcosa di così semplice. Lei sapeva che non poteva provare sentimenti essendo senza cuore, e per questo non le importava se sarebbe stata punita da Drosselmeyer, quella ragazza l’aveva fatta sentire viva, e se poteva fare qualcosa per lei l’avrebbe fatto volentieri. Ahiru fece segno a Fakir di avvicinarsi. – Edel ti presento un mio...amico, si chiama Fakir, lui è il cavaliere di Mytho.- Edel a quelle parole divenne seria, si chiese se il ragazzo conoscesse il suo triste destino oppure ne fosse all’oscuro. – Piacere di conoscerti.- - Il piacere è mio.- Edel, così, accompagnò i due giovani al luogo dove erano Mytho e Kraehe. Arrivarono davanti alla chiesa della città e li portò dietro la torre dell’orologio; Edel si fermò davanti al muro di pietra. Appoggiò la pallida mano sulle  pietre e si aprì un passaggio che avrebbe portato i due ragazzi sei sotterranei della città.
– Ohhhh !!- Ahiru era incredula, - Grazie Edel, non so come ringraziarti !!- la ragazza si girò verso di lei e l’abbracciò teneramente. Ahiru rimase immobile, Edel non aveva mai mostrato i suoi sentimenti, per questo la rossa ne rimase piacevolmente sorpresa, ricambiando poi l’abbraccio.   – Stai attenta.- - Lo farò.- sciole l’abbraccio molto lentamente e poi guardò il ragazzo. – Sta attento anche tu, ci saranno numerosi pericoli e dovrete affrontarli da soli, mi raccomando proteggila, è una ragazza molto speciale.- Fakir annuì. I due ragazzi entrarono nel passaggio che si chiuse dietro di loro, lasciandoli nel buio più totale.
Fecero numerosi metri senza parlare, troppo impegnati a non inciamparsi o sbattere contro un muro.  – Comincio ad avere un po’ paura.- confessò Ahiru, aspettandosi un commento sprezzante da parte del giovane, ma Fakir non rispose, continuava a camminare concentrato e con lo sguardo fissò davanti a lui. “ E’ ritornato il solito ragazzo burbero.” Pensando ciò sbatté contro il soffitto che si era abbassato mentre camminavano, poi non vide uno scalino e cadde come un sacco di patate e infine s’inciampò in un masso che Dio solo sapeva come era finito lì. Fakir si girò verso di lei con un’aria perplessa. - Ma sei davvero Princess Tutù ?- - Certo che lo sono !- disse un po’ intontita, – Se lo dici tu.- continuarono in perfetto silenzio e Ahiru s’inciampò solo tre volte e cadde a terra due. Superando il suo record di figuracce in solo giorno.  Ad un certo punto, la galleria si riempì di un rumore simile al ronzio della api, ma più acuto e forte.
–Cos’è ?!- una trentina di corvi con gl’occhi rossi come il sangue puntavano verso di loro, pronti a beccarli a sangue. Fakir si mise davanti a Ahiru e sguainò la spada. – Corri ! Io ti raggiungerò ! - - Ma…-  - Vai !- Ahiru fece come detto, ma , neanche fatti due passi, il pavimento sotto di lei cedette e cadde nel vuoto.  – Ahiru !- Fakir si tuffò e la prese tra le braccia per proteggerla dalla caduta. Poi non videro più niente.

Ahiru riaprì gli occhi molto lentamente. “Dove sono ? E cosa ci faccio tra le braccia di Fakir ??!!” Ahiru si scostò subito dal giovane ancora privo si sensi. – Mi ha salvata, mi ha protetto dalla caduta con il suo corpo…- Ahiru non se lo sarebbe mai aspettato dal ragazzo. Grazie al cielo, l’armatura aveva protetto il corpo del moro e pochi minuti dopo riprese i sensi. – Ma cosa..?- - Siamo caduti in una fossa.- Fakir si guardò intorno , l’acqua entrava da una piccola fessura nella roccia creando un piccolo laghetto. Guardò in alto e capì che era impossibile arrampicarsi. – Come facciamo ad uscire da qui ?- chiese cinico il ragazzo, – Vedi quella apertura laggiù ? Posso andare a controllare se porta da qualche parte.- - Andrò io.- - No, io posso tenere il respiro per molto tempo, quindi vado io, fidati.- il modo in cui disse l’ultima parola lo fece annuire,– Potresti tenermi questo ?- Ahiru slacciò il ciondolo e glielo porse al ragazzo. Lui lo prese e nel momento in cui lei non toccò più l’oggetto, una luce la investì, costringendo il ragazzo a coprirsi gli occhi con un braccio. Quando Fakir li riaprì, la ragazza era sparita, a terra c’erano solo i suoi vestiti, dai quali uscì una piccola paperella gialla. – Ahiru ?!- la paperella entrò in acqua e s’immerse, lasciando il moro completamente senza parole. – Non ci posso credere, Ahiru in realtà è una papera !!- era scioccato, già il fatto che, imbranata com’era, fosse Princess Tutù lo rendeva scettico, ma questo aveva superato tutto.
Passarono alcuni minuti ed Ahiru non tornava a galla, così si avvicinò all’acqua, per vedere se riusciva a vedere qualcosa. – Ma le papere possono annegare ? Bhé trattandosi di Ahiru è possibile.- poi vide la testa gialla della paperella che riemerse in superficie, – Perché non mi hai detto che sei una papera ?! Sono senza parole !!- lei prese lo slancio e si mise al collo il ciondolo, che lui lasciava pendere dalla mano. – Non vedo il motivo per il quale avrei dovuto dirtelo !! E poi non mi hai mai chiesto niente di me e……ma perché ti sei girato ?- Fakir si era girato di spalle appena era diventata umana, - Come perché ?! Guardati !!- lei si guardò e si accorse di essere completamente nuda. - Mon Dieu !!!- si tuffò in acqua per nascondersi agl’occhi del ragazzo che era bordeaux dall’imbarazzo.
– Hai visto qualcosa ?- chiese la ragazza. – Ma ti pare !!!- lei si rivestì e dopo aver superato quel momento di eterna vergogna, espose la sua scoperta. – Il cunicolo porta a un’altra galleria, è l’unico modo per uscire di qui.-
- Molto bene, andiamo. – si tuffarono nell’acqua chiara e pulita, percorrendo il cunicolo sottomarino. Quando riemersero, si trovarono in un’altra galleria proprio come aveva detto Ahiru. Camminarono per qualche metro poi videro una luce che indicava che erano arrivati alla loro destinazione. Si guardarono e cominciarono a correre.
La grotta in cui arrivarono era molto grande, da una fessura del soffitto scendeva la luce del sole, illuminando quel luogo incantato. Al centro stava un’isola che sembrava essere di cristallo, circondata da un lago d’acqua trasparente e fredda.
- Siete arrivati alla fine !!- una voce che Ahiru conosceva molto bene attirò la loro attenzione. – Rue ?!- la ragazza era seduta su un trono di cristallo, con enormi spuntoni che lo rendevano meraviglioso e allo stesso tempo agghiacciante. – Princess Tutù, è da un po’ che non ci vediamo, mi dispiace che non abbiate gradito il mio regalo.- disse la mora con un ghigno stampato in faccia, – Ma di cosa stai parlando ? Io non capisco, tu cosa…- Ahiru si rese conto della triste verità e il volto si riempì di sconcerto. - No…no…NO ! Non puoi essere Kraehe ! Tu non puoi !!- le lacrime scesero lente sulle guance rosse della ragazza, facendo sorridere ancora di più la ragazza con i lunghi capelli neri. – Oh si che posso !- si trasformò davanti ai suoi occhi: il tutù nero le copriva il busto, mentre i piedi calzavano scarpette dello stesso colore, con ricami argentati. Princess Kraehe era Rue.
Fakir non ne era sorpreso, immaginava che quella ragazza nascondesse qualcosa e la guardava con sguardo truce. La rossa continuava a rimanere senza parole, le lacrime scorrevano impetuose  e prepotenti, la sua cara amica era diventata la sua peggior nemica.
- Non fare quella faccia ! Non mi sembra il caso, vero, mon amour ?- Mytho era sdraiato su un letto di cristallo circondato da petali di rosa rossi come il sangue. Si alzò come un pupazzo e si avvicinò alla principessa. – Saluta i nostri ospiti, mio caro. – Mytho non mosse un muscolo, i suoi occhi guardavano il vuoto e dentro di loro si poteva vedere il nulla più assoluto.  
– Dovete scusarlo, non è molto loquace.- disse abbracciandolo e stampandogli un bacio sulla guancia. “No, Rue non avrebbe mai fatto una cosa del genere ! Lei ama veramente Mytho, perché ? Perché !!!!!!?????”

- A quanto pare le cose si stanno facendo interessanti, chi lo sa, magari la nostra Princess Kraehe verrà sconfitta un’altra volta, oppure toccherà a Princess Tutù ? Che si aprano le danze !!- Drosselmeyer stava osservando tutto da uno specchio enorme, il destino della storia era nelle sue mani e tutto stava procedendo secondo i suoi piani.
  
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