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Autore: MynameisJuri    24/05/2013    1 recensioni
“Naruto.. io.. devi sapere che io ti amo! Ti amo da morire Naruto.. voglio che tu lo capisca..” E proprio mentre la mora si stava avvicinando al biondo per stampargli un bel bacio sulle labbra....
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hinata Hyuuga, Naruto Uzumaki, Shikamaru Nara, Temari
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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“Naruto.. io.. devi sapere che io ti amo! Ti amo da morire Naruto.. voglio che tu lo capisca..” E proprio mentre la mora si stava avvicinando al biondo per stampargli un bel bacio sulle labbra:
“Hinataa! Hei Hina! Sveglia!” Gridò Temari nell’orecchio della povera ragazza, che si era malamente addormentata in classe –di nuovo-. La mora aprì gli occhi color bianco perla e cominciò a guardarsi intorno, era un po’ stordita e intontita. “T-Temari?” disse, fissando la bionda per poi sbadigliare.
“D-Dove sono tutti quanti? E il prof?”
“Sono andati tutti a casa. Non vedi l’orologio? Sono le quattro e dieci. Sono tutti usciti dalla classe proprio dieci minuti fa, mentre tu dormivi come una poveraccia che non dormiva da anni, o sbaglio?”
“D-Davvero?! Ok, andiamocene pure noi, ora mi sono svegliata!”
“Esatto, prepara tutto e andiamocene, sto morendo di fame.. ah comunque, secondo me faresti meglio a toglierti quel bigliettino dalla testa.” Temari fece una piccola risata, prese la cartella e uscì dalla classe prima di Hinata, che era rimasta un po’ confusa per le parole della compagna.
Hinata cercò il bigliettino sulla sua fronte a tastoni e, quando lo staccò, notò che c’era scritto qualcosa sopra.
“Sei proprio carina quando dormi. –Naruto”
Le guance della mora si fecero subito più rosee quando lesse quel fogliettino, che gli era stato scritto proprio dal ragazzo di cui era follemente innamorata da tempo. Così la ragazza piegò quel bigliettino, lo mise in tasca, prese lo zaino e uscì dalla classe.

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Quella sera Hinata non fece altro che leggere e rileggere quel bigliettino, poi guardò fuori dalla finestra.
Restò così per alcuni minuti.. Alla mora piacevano molto le stelle, la affascinavano tantissimo, credeva in loro, trovava conforto e compagnia. Dopo aver osservato il cielo con fare spensierato, la mora nascose quel fogliettino sotto il suo cuscino e così si addormentò subito.

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Il mattino dopo Hinata, Temari e Shikamaru stavano andando a scuola; Shikamaru e Temari camminavano mano nella mano –Sì, erano fidanzati da tempo ormai- e Hinata si guardava intorno, come al solito.
“Noi ci fermiamo a fare colazione. Hinata, tu vai o ci aspetti?” Chiese Shikamaru alla mora.
“N-Non preoccupatevi, fate pure! Io continuo ad andare!” Rispose la fanciulla, per poi continuare a camminare verso la Konoha School, che era l’istituto più frequentato del tempo.
Quel giorno Hinata era pensierosa, pensava al biglietto che le aveva scritto il suo biondino il giorno prima, pensava a come si poteva dichiarare, a come e dove doveva incontrarlo, voleva parlargli, aveva tanta voglia di parlargli, quando ad un certo punto la mora inciampò in un piccolo sassolino, e cadde a terra.
Si rialzò subito e cercò di sistemarsi, quando notò che la calza della gamba destra si era strappata, e che il suo ginocchio si era malamente sbucciato. La mora fece per alzare la testa e vide un viso che le sembrava conosciuto, occhi azzurrini, capelli biondi scompigliati e corporatura magrolina.
“Stai bene? Ti sei fatta male?” Chiese il biondino.
Hinata si rese conto che quel biondino era proprio il SUO biondino! Ad un tratto le guance s’arrossarono, e il suo viso divenne rosso come un papavero.
“N-No, S-Sto benissimo, non preoccuparti..” Disse balbettando la dolce fanciulla dal viso pallido.
Naruto –Così si chiamava il biondo dei sogni di Hinata- notò il ginocchio sbucciato.
“Ma tu non stai bene! Guarda qui! No no, andiamo in infermeria, forza, ti accompagno io e se non ce la fai ti porterò in braccio.”
Dopo quelle parole Hinata non seppe più cosa dire. Così si fece accompagnare da Naruto in infermeria, e mentre l’infermiera Shizune le fasciava il ginocchio, il ragazzo era intento a guardare la mora. Notò il suo viso di colore pallido, la pelle liscia, gli occhi bianco perla, le ciglia lunghe molto femminili e la corporatura magra e snella, notò perfino quelle mani che lui avrebbe tanto voluto stringere.
Per un momento i loro sguradi s’incrociarono, ma poi Shizune mandò tutti e due fuori, visto che aveva finito il suo lavoro.

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“G-Grazie mille, N-Naruto..”
“E di che.. è tutto apposto, non preoccuparti.” Disse il biondo, cacciandole un bel sorriso.
Anche la mora fece un sorriso, un vero sorriso. Si salutarono e se ne andarono.

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Il resto della giornata Hinata lo passò a pensare solo a lui, lo desiderava tanto, era innamorata persa di lui. La sera come al solito guardò fuori dalla finestra le sue amate stelle, a cui chiese consiglio:
“ Mie amate stelle.. secondo voi cosa succederà? Ci fidanzeremo? Ci sposeremo o avremo figli? Oppure diventeremo migliori amici? O addirittura nemici o solo conoscenti?”
Hinata andò a dormire proprio con questo dubbio: Cosa sarebbero diventati dopo? Nessuno lo sapeva. Nessuno sapeva dargli una risposta.

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Il mattino seguente la mora si consultò con Temari, che in amore era più esperta, insomma, sapeva come bisognava trattare gli uomini.
“Secondo me gli piaci. E pure tanto.”
“N-No! M-Ma che dici! Non ci credo, n-non può essere v-vero!”
“E invece sì. Anzi, lascia fare a me, vedrai, vi farò diventare una coppia in men che non si dica!”
Così Temari andò nella classe di Naruto e, avvicinatasi a lui, iniziò a dirgli qualcosa nell’orecchio, senza farsi notare dagli altri compagni.
“Hei Naruto! Sai, c’è Hinata che vorrebbe tanto uscire con te!” Bisbigliò la bionda malefica.
“Sai chi è Hinata, no? La ragazza dai capelli lunghi e neri che ieri si è fatta male. Allora, che ne dici?” Continuò la ragazza.
“Dici davvero? Certo! Non vedo l’ora. Sarà fantastico.” Rispose entusiasta il biondo.
“Perfetto.”
Shikamaru invece faceva il suo lavoro nella classe di Hinata, dicendole la stessa cosa che la fidanzata aveva detto a Naruto. Hinata accettò, ed era già nervosissima. L’incontro era fissato per quella stessa sera alle ventuno in punto.

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Temari aiutò Hinata a vestirsi, così fece Shikamaru con Naruto. Così, il biondo si ritrovò ad aspettare la mora in un piccolo parchetto dove di solito ci andavano le coppiette.
Naruto non la riconobbe subito, era bellissima. Aveva un vestito nero molto lungo, che le valorizzava i seni e le curve, aveva delle scarpe ballerine nere e bianche ed un piccolo cerchietto nei capelli.
“C-Ciao..” Disse per prima la mora, avvicinandosi a lui.
“Ciao, sei bellissima.” Rispose subito il biondo, che peli sulla lingua non aveva.
Ovviamente Hinata arrossì, si sentì prendere la mano da Naruto, cominciarono a camminare.
Fecero una lunga camminata sul lungomare, poi Naruto si fermò all’improvviso.
“C-Cosa c’è?” Chiese Hinata, un po’ confusa.
“Io so una cosa di te.. che gli altri non sanno.”
“C-Come scusa?..”
“Guarda.” Indicò il cielo, che quella sera era pieno zeppo di stelle luminose, che ad Hinata piacevano tanto. Ma come faceva lui a saperlo? Nessuno era a conoscenza di quella passione che la mora aveva. Hinata guardò il cielo, e si chiese più e più volte come faceva il biondo a saperlo.
“Io so che tu ami molto le stelle.”
“C-Come fai a saperlo?..”
“Perché ogni sera io aspetto sotto casa tua che tu ti affacci alla finestra per guardare il cielo stellato, e aspetto anche che tu incominci a parlare con quella tua splendida voce con le stelle, non capisco cosa mi prende, ma credo che io sia innamorato follemente di te, ti osservo sempre, e mi fai davvero battere forte il cuore, così stasera volevo portarti qui con me, a guardare le stelle che tu ami tanto..”
Il biondo non fece in tempo a finire il discorso che la mora gli baciò le labbra prima con timidezza, ma poi con decisione, non era un bacio comune, era un bacio dolce e tenero, di due persone innamorate perse l’una dell’altra.

  
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