A Leonardo/ Aroldo
Tu che puoi, se puoi, proteggi mia sorella da se stessa.
Da quando è morto non so più che fare. Era il mio migliore amico, passavamo intere nottate a scriverci e a cercare di tirarci su d’umore;
o meglio: ero io che cercavo di tirarlo su. Come mai? La sua amata ragazza era morta sotto i suoi occhi in ospedale, dopo due mesi di coma
a causa di un incidente di cui si incolpava. Ma non aveva la colpa di averla investita, quello è stato qualcun altro.
Si incolpava di averle urlato contro, perché se non l’avesse fatto lei non sarebbe scappata e non sarebbe stata investita; e lui non si dava pace di ciò.
Aveva un’altra vita su Twitter come fake di Harry, di cui io facevo parte, e aveva anche un’altra ragazza, ma ora secondo Mark, il suo migliore amico,
non era innamorato di lei; lui dice che era innamorato di me. Cos’ho io di così particolare? Non ho fatto molto per lui, abitavamo distanti, non potevo
abbracciarlo e coccolarlo come si fa tra amici. Parlavamo soltanto. Come ci si può innamorare di una persona di cui si conosce il nome e con cui
si può parlare soltanto, e per giunta tramite social network? Devo averlo colpito veramente con la mia personalità.
Queste cose capitano una volta nella vita, o comunque poche,e io ormai ho perso la mia possibilità.
Perché te ne sei andato? Perché hai deciso di guidare da ubriaco?
Sapevi che saresti morto in un incidente. Non hai pensato che le persone attorno a teche ci tenevano a te sarebbero state male per te?
Perché sì, ci sono persone che ci tenevano, e ci tengono tuttora, a te. Hanno persino risposto male alla professoressa
che ti buttava fuori dalla classe ogni santo giorno. Non dico che non dovevi farlo per me, ma almeno per Mark: ha perso sua sorella, la tua ragazza,
e ora ha perso te, che eri come un fratello.
Nel tuo diario, dedicato al tuo amore che Mark ha trovato, dicevi che ti facevo star bene. Evidentemente non abbastanza se hai deciso di suicidarti;
se te lo stai chiedendo, sì penso che guidando da ubriaco tu abbia deciso di suicidarti.
Io cosa faccio ora? Mi manchi troppo. Ho delle amiche, ma non voglio confidarmi con loro, non capirebbero come mi avresti capita tu.
Non mi hai mai ascoltato un granchè, ma ora devi farlo: se la tua anima ancora vive da qualche parte, proteggimi dal fare stronzate;
te lo chiedo per favore, non lasciarmi completamente sola.