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Autore: _GrAvSeHoRaN_    24/05/2013    4 recensioni
I genitori di Gwen sono produttori musicali che non si fidano della loro figlia, ritenendola una pasticciona irresponsabile. Così, dovendo partire per impegni di lavoro, decidono di assumere l'ennesima baby-sitter, ma questa volta risulta essere un ragazzo...
DAL 2° CAPITOLO:
Sento qualcuno che scoppia a ridere. Mi giro e vedo un ragazzo dagli occhi verdi, riccio.
-Ehy, imbranata, hai bisogno di aiuto?- mi dice.
-Imbranata a chi?! Fanculo-
Perché capitano tutte a me?!
Patty cade dalla bici e trova l'amore.
Violetta scivola sul fango e trova l'amore.
Io volo in una pozzanghera e trovo un cretino che mi prende per il culo.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Driiiiiin.

Ecco che suona la campanella della scuola.

Ok, posso farcela. Devo solo entrare e sopravvivere fino all’ora di pranzo, come al solito.

Nonostante la noia, oggi sono molto felice; è il mio ultimo giorno di scuola prima delle vacanze estive. Non vedo l'ora di andare in spiaggia, per ritrovare tutti i miei amici che non vedo da un anno. Posso immaginarmi quanto siano cambiati. 

 

Continuo a fantasticare sulla spiaggia e su tutto quello che potrebbe succedermi, mentre cammino per i corridoi.

Sono tutta concentrata, quando ad un certo punto sento la prof che mi urla di entrare in classe. 

Resisti, Gwen. L’hai sopportata per tutti questi anni; ancora poche ore e ti libererai di questa vecchia cogliona.

Entro sbuffando, poi aspetto che si giri verso la lavagna e faccio una smorfia, mimando un “fanculo” con le labbra. Metà classe si mette a ridere e lei,sapendo già di chi è la colpa, si gira sfidandomi con lo sguardo.

Gliel’ha mai detto nessuno che è brutta come la fame??

-Signorina Owen, se crede di passare inosservata si sbaglia di grosso, i suoi atteggiamenti di menefreghismo mi fanno solo saltare i nervi. La smetta se non vuole andare a farsi un giro in Presidenza.-

Stai zitta, cogliona!

Alzo gli occhi al cielo -Si, scusi, dimenticavo che lei ha sempre ragione-

Lei mi ignora e torna a scrivere alla lavagna.

Speriamo che tutto passi in fretta…

 

 

 

Grazie al cielo! La tortura è finita.

Finalmente esco e mi dirigo verso casa.

Abito in uno di quei quartieri normali, non uno dei più famosi, ma nemmeno uno di quelli che non conosce nessuno.

Un quartiere normale, appunto. 

Mi piacerebbe tanto che la mia casa fosse una di quelle piccole e modeste, dove poter vivere con mia madre e mio padre, ma loro sono produttori musicali e sono quasi sempre in giro per il mondo, infatti la maggior parte delle volte devo rimanere a casa con le mie baby-sitter. 

Esatto, a diciotto anni ho ancora una baby-sitter.

Invidiatemi.

I miei genitori mi ritengono una ragazza ribelle e irresponsabile. 

Una combina-guai che incendia la casa per prepararsi un uovo fritto e allaga la lavanderia per fare il bucato. 

Sono una specie di sfigata. Tipo quella del Mondo di Patty, solo che io non piango ogni cinque secondi. 

Lei piangeva anche se pestava un fiore, cazzo!

Del tipo: “Amiche Popolari, aiutatemi, ho pestato un fiore, come farò?! E perché Matìas non mi ama? Sono tanto brutta??”

Si, ragazza, sei mostruosa.

Oppure Pollock! 

Pollock, Pollock combina-guai, tatatatatatatatatata! No, ok, stop.

Dov’ero rimasta? Ah, si, ci tocca cambiare baby-sitter spesso, perché si rifiutano di starmi dietro…

Solo perché una volta ho affogato la mia settima baby-sitter in piscina… Non sarà poi così grave! Insomma, capitemi, non voleva che mangiassi il gelato per colazione!

Una vera stronza, ve lo giuro. 

 

Arrivo a casa e come al solito mi tocca passare dal retro. I miei genitori non si fidano quasi di nessuno, soprattutto di me. Non sono quei genitori americani che lasciano le chiavi sotto al tappetino dell’entrata, bensì sono degli inglesi perfettini che non lasciano le chiavi nemmeno alla loro figlia.

Capite con che razza di persone devo convivere?!

Prima di entrare passo a salutare Senza Nome, la mia gattina. Non le ho ancora dato un nome, data la mia poca immaginazione. E’ grassoccia e pelosa…Potrei chiamarla “Obesa”.

Si, sarebbe un’idea…

Inizia a fare le fusa, quindi mi abbasso e le accarezzo la testa. Giusto per cagarla un po’… Poi riprendo lo zaino ed entro in casa. Sento un buonissimo odore di pollo venire dalla cucina.

La mia mammina mi ha fatto il pollo, fuck yeah! 

Mi dirigo verso la cucina, saltellando.

-Pollo. Sento odore di pollo- inizio ad annusare l’aria come un cane.

-Calmati Fido, sei già tornata da scuola? Com’è andata?? Tutto bene ?? E' successo qualcosa ?? Ci sono novità ?.

Vai con l’interrogatorio.

-No, mamma non ci sono novità, va tutto bene, non è successo niente, ho molta fame e sono solo felice che sia finita la scuola- rispondo, velocemente. Voglio solo addentare il pollo.

-Meno male, tesoro, sono felice che vada tutto bene. Io e tuo padre abbiamo sempre mille cose da fare-

-Già, immagino. Ora vado in camera che tra poco dovrebbe arrivare Niall per farmi compagnia- esco dalla cucina, ma sono costretta a tornare indietro sentendo la voce di mia mamma che mi richiama.

-Niall non era partito per l'Irlanda?-

-No, ha rimandato le vacanze, dice che vuole passare dei giorni con la sua migliore amica- mi vanto, scrollandomi la polvere immaginaria dalla spalla.

-Che tenero! Secondo me è il ragazzo perfetto per te-

Scoppio a ridere, guardandola incredula.

-Ma mamma, per favore! Lo conosco da quando ho tre anni, e siamo solo migliori amici. Lo stesso vale per Louis-

Scrolla le spalle -Se lo dici tu- mi risponde.

 

Mi dirigo in camera mia, per evitare che mi faccia altre domande su Louis o Niall. Pensa sempre che ci sia qualcosa con uno dei due, come quella volta che avevo appena finito la doccia ed ero in accappatoio: stavo andando verso il lavandino, ho visto Niall fuori dalla porta del bagno, sono inciampata e sono caduta nella vasca.

Figura di merda.

Lui è subito venuto a vedere come stavo, mia mamma è arrivata, ci ha trovati abbracciati e ha iniziato a farsi i suoi filmini mentali. 

Non so come le vengano in mente certe cose. Lui e Louis sono come fratelli per me e mi sono sempre stati vicini nei momenti più duri.

Sono sicura che per loro vale la stessa cosa. 

 

Improvvisamente mi arriva un messaggio sul telefono: " Gwen sono tornato, tra un ora vengo da te con Louis. Niall xx". 

Oh, beh, aspetterete. Prima devo mangiare il pollo.

 

 

Più tardi:

Suona il capannello e io mi scaravento giù dalle scale come una pazza.

Per sbaglio becco in pieno lo gnomo da giardino che ho chiamato Babbeolo. 

Nome originale, eh?

Non so cosa ci faccia per le scale, sicuramente mia mamma lo userà per abbellire la casa. Quella donna è strana…

Il nano cade vicino alla lettiera del gatto, che si spaventa e scappa via.

Come se non fosse successo niente, mi dirigo verso la porta e la apro. Finalmente li rivedo! Eccoli!

-Niall, Louis, finalmente-  sorrido, abbracciandoli.

-Gwen!- esclamano loro in coro, ricambiando l’abbraccio.

Li invito ad entrare e andiamo nella mia stanza.

-E’ da tanto tempo che non ci vediamo, mi siete mancati tanto- affermo, lanciandomi in volo sul letto.

-Ci sei mancata tanto anche tu. Ma non pensiamoci adesso; abbiamo un’estate davanti e un compleanno da organizzare- risponde Niall.

Lou sospira -Sembra ancora ieri, quando a 6 anni avevi promesso a tua madre di passare dal vasino al water per il tuo compleanno- fa finta di asciugarsi una lacrima invisibile.

-Non mi sembravano proprio bei tempi, visto che mi sono incastrata nel vasino e tu insistevi per aiutarmi. Ero mezza nuda e mi vergognavo. In più, ero incastrata e non riuscivo a liberarmi. Approfittatore!- lo accuso, ridendo.

-Era furbo già da piccolo- commenta Niall.

Scoppiamo a ridere e passiamo il tempo parlando dei vecchi tempi.

Dopo qualche ora decidono entrambi di tornare a casa.

 

***

 

 

Sono le 20:00 e i miei non sono ancora tornati. Come al solito.

Ho fame, quindi inizio a preparare la cena, cercando di non mandare a fuco la casa.

Dopo mezz’ora suona il campanello.

Sono loro, ma c'è qualcosa nello sguardo di mia madre che non mi piace, sembra turbata…

Mi sposto di lato, facendoli entrare in casa. 

-Mamma, stai bene?- chiedo, seguendola in salotto.

-Si, tranquilla- risponde, non guardandomi in faccia.

Incrocio le braccia, posizionandomi davanti a lei -Non è vero-

-Preferisci che glielo dica io? - interviene mio padre, raggiungendoci in salotto.

-Mi dite che succede?!- sbotto nervosa.

-Gwen, dobbiamo partire per lavoro. Staremo via per un bel po' di tempo… Questo vuol dire che non potremo festeggiare insieme il tuo compleanno-

-Non è giusto!- strillo, battendo un piede sul pavimento.

-Non fare così, non è colpa nostra- mio padre cerca di tranquillizzarmi.

Si, non è colpa vostra. Ma vaffanculo!

-Spero almeno che abbiate la decenza di lasciarmi a casa da sola. Ho diciotto anni, non ho bisogno di una baby-sitter-

Mia mamma sospira –Lo sai come la pensiamo… Comunque non preoccuparti, abbiamo chiesto a Gemma di restare qui con te-

Gemma è una ragazza carina e simpatica. L’ho conosciuta quando è venuta qui per parlare con mia mamma di qualcosa riguardo il suo lavoro. Mi ricordo ancora della figuraccia che ho fatto quando è venuta qui : aspettavo Niall e avevo deciso di fargli uno scherzo. Così, appena hanno suonato alla porta, l’ho spalancata, gettando un secchio di acqua gelida a quello che pensavo fosse Niall. Purtroppo mi sono accorta troppo tardi che si trattava di una ragazza, e questa ragazza era proprio Gemma.

Un’altra figura di merda…

Rilasso le spalle, sospirando -Oh, bene. Almeno mi sta simpatica- 

-Ehm, si. Peccato che lei non può badarti, perché proprio quest’anno è impegnata con le iscrizioni all’università- mio padre si gratta la testa, in difficoltà.

Sgrano gli occhi –C’è almeno una buona notizia in tutto questo?!- 

-Beh, se puoi considerarla una buona notizia, suo fratello Harry si è offerto di prendere il suo posto-

 

Ah, Harry.

Ma chi lo conosce?!

Gemma mi ha solo accennato qualcosa riguardo a capelli ricci, occhi verdi e fossette. Nient’altro.

 

 

Bene, dovrò passare “tempo indeterminato” con uno sconosciuto di nome Harry…


Ciao ragazze,
Beh che dirvi?? Spero che vi sia piaciuto il primo capitolo,
come potete vedere Gwen è una tipa un po' ribelle.
Sinceramente non so cosa dirvi, spero che continuerete
a leggere pure i prossimi capitoli.
Se volete fatemi sapere cosa ne pensate ;)
-By Vale <3
(Aiutata da _Cactus_E_Canepazzo_)

  
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