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Autore: its_cinnamon    25/05/2013    5 recensioni
Il respiro regolare sembrava quasi scandire ogni singolo secondo, lieve, impercettibile.
La ragazza si tirò le ginocchia al petto, facendo frusciare le lenzuola morbidamente, cingendole poi con le braccia. Lo sguardo però era diretto a lui.
Sempre.
Comunque.
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Katniss Everdeen, Peeta Mellark
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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.Zenzero e cannella

Lo guardava assorto in quel sogno che sembrava cullarlo dolcemente, con l’espressione rilassata in viso stava viaggiando lontano, in quel mondo che di sicuro gli apparteneva, dove era lui a dipingere ogni colle e le sorti non dipendevano che dal suo volere.  Almeno per una volta.
Lei, seduta fra le lenzuola candide e fresche, con riusciva a non guardarlo. La dolcezza era percettibile nell’aria, anche solo osservando Katniss che mal celava nel suo sguardo l’infinita tenerezza che le riusciva a fare quel ragazzo. Così semplice, premuroso ed infinitamente delicato quando c’era da trattare con lei. Peeta teneva a lei anche più di quanto non tenesse alla sua stessa vita, si era fatto una promessa: l’avrebbe protetta ad ogni costo,  nonostante la consapevolezza che spesso proteggendo Katniss, si sarebbe messo in pericolo. Non importava: l’unica cosa era saperla al sicuro, al riparo dai  pericoli che il mondo sapeva riservare.
Il respiro regolare sembrava quasi scandire ogni singolo secondo, lieve, impercettibile.
La ragazza si tirò le ginocchia al petto, facendo frusciare le lenzuola morbidamente, cingendole poi con le braccia. Lo sguardo però era diretto a lui.
Sempre.
Comunque.
La piccola stanza da letto, presto si riempì dell’aria fresca e leggera dell’alba accompagnata ad i sospiri silenziosi di Katniss. Peeta mugolò qualcosa di incomprensibile, stringendo appena nel pugno il lembo del lenzuolo.
Un altro sospiro leggero si posò nell’aria.
La ragazza spostò la sua attenzione all’esterno, verso quella fetta di cielo che la finestra le permetteva di ammirare. Qualche collina morbidamente decorata da alberi svettava mostrando appena la sua cima immersa nel delicato colore del mattino che s’apprestava ad occupare quei cieli. Per il momento il cielo limpido e bianco riempiva gli occhi della ragazza che, da un po’ a quella parte, non faceva che ricostruirsi nella mente gli eventi spiacevoli che le capitavano, quelli che ti lasciano l’agro in bocca, che magari non riesci a comprendere fino in fondo, ma vorresti solo che ti venissero cancellati dalla mente.
Aveva ancora come davanti agli occhi, l’immagine di quel giornalista che l’aveva intervistata, che ancora una volta le chiedeva di lei e Peeta.
Katniss, lì su due piedi, aveva dato una risposta vaga, poco chiara anche a lei, eppure sembrava aver convinto quell’uomo che, pomposamente aveva sentenziato:
-Certo che non c’è nulla fra di voi.
Poi rivolgendosi al pubblico aveva annunciato, completamente pieno di sé:
-  Mettere insieme Katniss e Peeta equivale a mettere insieme Zenzero e cannella.
E con ciò aveva concluso le sue parole.
“Zenzero e cannella.”  Si ripeteva da giorni. “Ma perché?”
 
Katniss era già in cucina, quando Peeta scese per la colazione. Le baciò delicatamente la fronte e diretto allo stipo alto e lungo delle tazze, mirava alla tazzotta celestina. Quella con i ghirigori disegnati su un lato.
L’afferrò e voltandosi notò l’espressione contrariata della ragazza, che, a primo impatto, appena entrato in cucina, non aveva notato.
-Va tutto bene?
Lei mantenne il suo silenzio, prima di esplodere, domandando una spiegazione:
-Zenzero e cannella – disse con voce infastidita – che significa, me lo spieghi?!
Il ragazzo, sveglio da meno di dieci minuti, riusciva a capire poco: appena riusciva a percepire il discorso di Katniss come composto da parole, e non un confusionario flusso di suoni.
-E’ così che ci vedono allora!? – sbottò di nuovo la ragazza seduta ad una delle sedie del tavolo, ancora in pigiama ed indossando una pettinatura reduce del sonno – Ci vedono incompatibili! Come due spezie agli antipodi …!
Era stata l’unica risposta che era riuscita a darsi, e, a dirla tutta, la infastidiva anche più della sensazione di non aver afferrato il vero senso delle parole.
Peeta si avvicinò con sguardo innocente e ancora impastato dal sonno.
-  Lo zenzero è ottimo, - aveva cominciato grattandosi leggermente la testa  - profuma di limone, ma se lo assaggi a crudo è piccante.
Fece una piccola pausa.
-  Il sapore dello zenzero ti assomiglia.
Katniss era per metà sconcertata dall’ultima affermazione, ma realmente curiosa sul resto del discorso.
- Ma anche se è piccante, non riesce a lasciare il bruciore nella bocca. Resta il gradevole profumo e l’inconfondibile sapore.
Il ragazzo aveva proferito quelle parole pensandoci appena, eppure, era riuscito a rendere perfettamente il significato.
Katniss non era di certo una ragazza facile, magari spesso poteva apparire turbolenta, ma  un occhio attento sapeva percepire la sua vera essenza. Solo quando l’affetto l’aveva legata alle persone, riusciva  rilasciare il suo “vero sapore”, lasciare che le persone la conoscessero per il cuore che le batteva nel petto e non per la corazza che si era costruita.
Sorrise dolcemente a lui che, ancora una volta, si era rivelato come la risposta ad un suo perché.
-La cannella – continuò lei alzandosi dalla sedia, e raggiungendo Peeta, che appoggiato con la schiena al frigorifero, la ascoltava parlare – ha un  gusto  particolare e profumo intenso, si abbina sia con i dolce che con il salato, ma spesso viene usata nello zucchero, cambiando totalmente sapore a ciò su cui è stata usata.
Con gli occhi pieni di affetto, gli cinse il collo con le braccia. La voce si fece più sottile, a mano a mano diveniva un sussurro.
-Dicono che aggiungendo la cannella ad altre spezie, come anche lo zenzero, si crea un essenza unica. Inimitabile. – lo guardò negli occhi. Le sembrava di sentire l’affetto, la dolcezza. L’amore. – Posso essere il tuo zenzero?
 

~
Una one shot a volo a volo, impacchettata e con tanto di nastrino e carta regalo.
Vuole essere un pensierino per una delle migliori amiche che io abbia mai avuto, giusto per rincuorarla dallo studio last minute. ^^
Voleva essere un qualcosa di mieloso e dolcemente tenero.
Grazie di avermi concesso qualche minuto. ^3^

Fede

  
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