Se c'era una cosa che aveva imparato era che gli occhi di Harry Styles gridavano sesso anche nelle situazioni più impensabili, anche quando si erano appena aperti, anche durante un'intervista, anche durante la canzone più romantica del concerto, anche se carichi di sonno.
E in questo momento gridavano chiaramente.
Presto anche il suo corpo iniziò a dirglielo, piegandosi e portandosi più vicino a lui, poi le sue mani che si schiusero e si fecero strada alla ricerca di un anche minuscolo contatto, infine la sua voce, la sua voce sabbiosa e spezzata, alcolica.