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Autore: JemellineJoker    25/05/2013    3 recensioni
Io non sono una VIP, ma la mia migliore amica lo e`.... Un giorno per strada incontro un certo Drago Asiatico... Cosa succedera`?
Storia scritta a quattro mani da Sixx e Dragon altrimenti note come le Jemelline Joker xD
Speriamo che vi possa piacere...
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, G-Dragon
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo
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Cap.18

 

[Jenny POV]

Il racconto di G-Dragon mi aveva lasciata completamente spiazzata, senza parole. Lui aveva davvero subito cose orribili, era stato insultato e minacciato di morte, ma nonostante tutto aveva trovato la forza di tacere e nascondersi nella speranza di aiutare le persone che gli stavano più a cuore. Era il tipico comportamento da GD: pensare agli altri prima che a se stesso e chiedere sempre scusa anche quando non era minimamente colpevole.

Spostai lo sguardo su di lui: era col capo chino, gli occhi rivolti al pavimento mentre si tormentava le mani in preda al dispiacere e all'ansia. Stavo per dire qualcosa, ma qualcuno mi batte` sul tempo.

“JiYong!” lo chiamo` Amina, il suo tono di voce era strano, alzai gli occhi su di lei e la vidi mentre tentava di scendere dal letto su cui era sdraiata insieme al rapper. G-Dragon si volto` verso di lei e, quando la vide in difficoltà, si alzo` subito per andare ad aiutarla. Quando entrambi si trovarono in piedi, uno di fronte all'altra, Amina allargo` le braccia e strinse a se` il leader che si lascio` avvolgere dalle sue braccia appoggiando la testa sulla sua spalla.

“JiYong, quello che e` successo e` terribile, ma scegliendo di scappare hai fatto la cosa sbagliata. Avresti dovuto chiedere aiuto, sono certa che i tuoi amici e colleghi non te lo avrebbero negato.” disse la mia best.

“S-si, l-lo so... Ma... Ma io...” balbetto` GD, ma fu subito interrotto dai suoi amici. “La ragazza ha ragione: ti avremmo senza dubbio aiutato!” esclamo` Taeyang scattando in piedi.

“Dovevi dircelo Hyung! Meritavamo di saperlo!” salto` su Daesung offeso.

“Non avresti mai dovuto affrontare tutto questo da solo!” si intromise SeungRi.

“Per non parlare del fatto che non ha portato a nulla di buono.” concluse T.O.P.

G-Dragon, ancora nascosto nell'abbraccio di Amina sussurro`: “Mi dispiace tanto: e` tutta colpa mia.”.

“Non e` colpa tua. La colpa e` di quel bastardo che ti minaccia. Chiunque sia va fermato!” esclamai scattando in piedi, non potevo tollerare oltre che qualcuno facesse del male ai miei idoli. “E lo sara`!” disse una profonda voce maschile. Tutti ci voltammo verso la porta dalla quale proveniva la voce e vedemmo che il presidente della YG aveva fatto il suo ingresso.

 

[Amina POV]

Sciolsi immediatamente l'abbraccio con JiYong e mi voltai verso l'estraneo che era appena oltre la soglia: “Mi scusi, ma le sembra logico intromettersi in questo modo in qual...” cominciai a protestare ad alta voce, ma subito la mia Jemellina mi fu addosso tappandomi la bocca con una mano.

“Quello e` il presidente della YG, il capo del tuo ragazzo. Ti prego, non fare casini ok?” mi sussurro` nell'orecchio con voce atterrita.

Sgranai gli occhi e tolsi la mano di Jenny dalla mia bocca, per poi inchinarmi appena e scusarmi. GD mi guardava in maniera strana, quasi fosse preoccupato per me e solo quando vidi lo sguardo indagatore e severo del presidente che capii la sua reazione.

"Per curiosità, tu chi saresti?" Mi chiese in tono inquisitore. Io deglutii e feci un paio di respiri profondi, ma un attimo prima che cominciassi a parlare, JiYong mi si avvicinò e mi prese per mano, guardando il presidente dritto negli occhi e, con mia meraviglia, notai che riusciva a sostenerlo senza problemi.

L'uomo doveva avere un gran rispetto per GD, e JiYong lo sapeva.

Lentamente le nostre dita si intrecciarono e il mio cuore prese a battere a 220, ma sfiorai l'infarto quando sentii uscire dalle sue labbra queste esatte parole "Lei è la mia fidanzata, direttore, e se dovete dirle qualcosa, potete pure riferire tutto a me, chiaro?"

Mi morsi appena il labbro inferiore e abbassai lo sguardo, evitando di far vedere il mio viso, ormai rosso come un peperone!

Cercai velocemente lo sguardo della mia migliore amica e quando la vidi, mi sorpresi letteralmente! Dopo quella frase mi sarei aspettata di tutto, tranne quella reazione! Stava sorridendo, e il suo era un sorriso sincero, che le illuminava il volto, e non era forzato o falso, ma di vera felicità! Era felice per me! Finalmente io è GD, il ragazzo che avevo ammesso di amare, potevamo stare assieme, senza temere che lei mi odiasse, che non mi parlasse più, che mi volesse vedere morta! Adesso ero felice anche io, e mi sentivo più tranquilla. Ora tutto sembrava perfetto!

Ero rimasta a guardarla sorridere per un tempo che mi parve infinito, e me ne resi conto solo quando alzai lo sguardo su JiYong, che nel frattempo aveva rafforzato la stretta, e mi guardava annuendo e sorridendo.

Sorrisi di rimando, e ipotizzai che il suo annuire fosse la risposta ad una domanda su un argomento che avevo vissuto in prima persona, un argomento che conoscevo bene, ma non sapevo quanto mi sbagliavo, e lo capii grazie al direttore della YG.

L'uomo mi poggiò una mano sulla spalla, e fece un mezzo sorriso, per poi scuotere appena il capo e dirmi «Beh, se le cose stanno così... non posso costringerti ad andartene. Il piccolo problema di JiYong è che quando decide una cosa, nessuno riesce a dissuaderlo dalla decisione che prende. Spero solo che tu non creerai troppi problemi, perché l'unica cosa a cui lui dovrebbe pensare in questo momento è alla carriera, siccome la vita privata, ora come ora, passa in secondo piano. Ma questo ragazzo mi ha fatto capire che ti vuole davvero accanto, ma molto probabilmente questo tu già lo sai.

Bene, allora ho solo una cosa da chiederti»

«Mi dica» risposi titubante e al massimo della confusione... che diavolo mi ero persa?!

«Occupati di Ji, ok? Lui è come un figlio per me, e se gli dovesse succedere qualcosa... non so che farei! Comunque... adesso do a te la completa responsabilità del ragazzo d'oro, chiaro?»

Io annuii e guardai GD, che non aveva smesso un secondo di fissarmi, e leggevo nei suoi occhi la speranza di una risposta positiva, l'unico problema era che io non sapevo qual era la domanda! O meglio, me la immaginavo, ma speravo di immaginare sbagliato.

Spostai freneticamente lo sguardo su ogni persona presente nella stanza, e solo Jenny parve accorgersi del caos che avevo in testa, così mi venne in soccorso.

«Ehm, forse è meglio se lasciamo riposare il povero T.O.P, siccome sicuramente avrà ancora sonno e sarà ancora distrutto dagli ultimi avvenimenti» disse sbrigativa. La vidi lanciare uno sguardo d'intesa al rapper, che subito mimò uno sbadiglio e si mise comodo sul letto (per quanto le sue condizioni gli permettessero di essere “comodo”), per poi invitarci gentilmente a lasciare la stanza.

Il presidente della YG fu il primo ad uscire ma, un attimo prima di varcare completamente la soglia, si girò verso me e GD, appoggiando un braccio sullo stipite della porta, e indicandoci con l'indice sinistro.

«Voi, quando deciderete la data del fidanzamento fatemelo sapere, ok?» sentii la terra mancarmi sotto i piedi, e la testa aveva cominciato a girare vorticosamente. Mentre io ero alle prese con attacchi di bassa e alta pressione, il presidente stava dicendo «E voialtri, venite immediatamente alla YG, che dobbiamo mettere in ordine un po' di cose, e voglio che anche tu venga, JiYong, siccome andiamo a trovare il bastardo che ti sta perseguitando»

Il leader scosse il capo e si voltò verso T.O.P, tossicchiando appena.

«Veramente preferirei riposarmi oggi, e devo anche dare una sistemazione alle ragazze. A voi non fa niente se andiamo domani, vero ragazzi? Così almeno siamo tutti un po' più tranquilli, e poi...» continuò, spostando lo sguardo verso di me e passandomi un braccio attorno alla vita, aiutandomi a sostenermi sulla gamba sana «...voglio passare un po' di tempo con lei» concluse, baciandomi la punta del naso, che arricciai d'istinto.

L'uomo ci diede l'okay e uscì dalla stanza, seguito da tutti gli altri, che ci salutarono con un caloroso “Ciao, a dopo!”

Aspettammo circa cinque minuti, prima di rilassarci e riprendere a respirare regolarmente. Quell'uomo era davvero... potente, nel senso che riusciva a farti rimanere in apnea ogni volta che si trovava nella tua stessa stanza, e notai che anche gli altri avevano tirato un sospiro.

Appena mi fui ripresa a sufficienza, allontanai GD con una leggera spinta e mi sedetti sul letto, stando attenta a non fare del male a “Capelli Blu”.

Alzai lo sguardo e lo guardai dritto negli occhi con aria alquanto arrabbiata.

«Fidanzamento?!» chiesi praticamente scandalizzata.

Lui si portò una mano dietro il capo e fece un mezzo sorriso, di quelli che ti fanno capire tutto.

«Hai sentito il presidente, no? È l'unico modo per farti rimanere qui, con me, senza che il capo mi dica di mandarti via! Hai altri posti dove andare se no?» mi chiese serio.

Un nodo mi si formò in gola, e faticavo a respirare. Le lacrime insistevano per scendere e rigarmi le guance, ma non potevo permetterglielo! Io dovevo mostrarmi forte, e tra i forti non c'è spazio per i sentimenti e le emozioni... ma JiYong aveva colpito il segno.

Abbassai il capo e nascosi i pugni all'interno delle maniche, sperando di non scoppiare da un momento all'altro. Per fortuna c'era il mio angelo custode a proteggermi, anche se non speravo in n suo salvataggio.

«Ci sarebbe casa mia! E comunque potevi essere almeno un po' più gentile, G-Dragon» disse Jenny, cerando di tenere un tono serio, ma non c'era nulla da fare, GD la metteva in soggezione, perciò la sua voce suonò appena tremolante.

Mi morsi il labbro e sussurrai un grazie, sicura che lei mi sentisse, per poi alzare lo sguardo deciso verso il leader, che nel frattempo si era fermato a guardare un punto imprecisato dietro di me, no, aspetta, si era fermato a guardare T.O.P, che avevo completamente scordato. Ero talmente concentrata sul viso del ragazzo coreano dai capelli bi color, che tutto il resto era sparito.

Lentamente tornai sulla Terra, e li notai che un paio di braccia mi stavano circondando la vita da dietro, e mi stringevano. Sgranai gli occhi e mi girai di scatto verso il rapper, che subito sciolse l'abbraccio, e lo guardai da cima a fondo.

«Ma che diavolo... stavi facendo?!» chiesi incazzata.

Lui alzò le mani in segno di arresa e scosse il capo «Ti stavo consolando, GD si è lasciato un po' andare, e le tue lacrime sono la prova di quanto possa ferire anche quando usa solo poche parole»

Cosa? Le mie lacrime? Ma io non stavo piangendo!

Mi passai una mano sotto gli occhi, e solo quando le dita vennero a contatto con le umide perle incastrate tra le mie ciglia, che me ne accorsi. Ero ceduta, nuovamente, avevo mostrato agli altri il mio lato fragile, forse l'unico lato di cui sono composta. Faccio tanto la dura, la persona forte, quando in realtà non sono che un ammasso di sentimenti, fragilità ed emozioni, e la mia maschera da tipa tosta si stava lentamente sgretolando sotto gli occhi di tutti. Perché lui riusciva a farmi tirare fuori il lato più debole di me? Il lato più scoperto, maggiormente a rischio a queste parole, perché?!

Avvertii Jenny tossire appena e, dopo avermi guardato con un aria colpevole, si rivolse al Drago Asiatico, per dirgli che forse era meglio per lei che se ne andasse, ma lui sembrava piuttosto riluttante a questa prospettiva.

«Perché mai dovresti andartene, scusa?» chiese lui, sorpreso.

La mia Jemellina si strinse nelle spalle e guardò fuori dall'enorme balcone con la porta-finestra. A me che non era necessario molto per capire cosa le stesse passando per la mente, l'idea che partisse non andava a genio, perché il suo “È meglio che vada” non si riferiva ad andarsene fuori dalla stanza, ma ad andarsene via da Seoul, per ornare a casa. La guardai, cercando di farle capire senza l'uso di parole, che non poteva andarsene e lasciarmi sola con i cinque ragazzi che le anno stravolto la vita! Così le dissi «Non partire subito, per favore, rimani almeno una settimana, ok? Giusto per passare finalmente una pazza vacanza con me e il tuo idolo» cercai di convincerla. Ma lei si era impuntata sulla decisione di partire e, malgrado cercassi di argomentare il più possibile il motivo per cui doveva stare qui, lei ad ogni cosa rispondeva che non poteva.

Questo è un suo piccolo difetto che nel corso del tempo ho provato a dissolvere un po', ma nulla da fare, lei si sentiva sempre fuori posto, e non potevo certo biasimarla. Con la vita che aveva condotto fino adesso... ognuno si sarebbe sentito a disagio in qualsiasi situazione. Io, pur avendo avuto (in diciassette miseri anni) una vita molto movimentata e triste, riuscivo ad adattarmi alla situazione, diventando una parte insignificante di essa, ma lei no. È una cosa caratteriale, una cosa che dipende dalla personalità, e non dalle esperienze vissute.

Non smettevo un attimo di supplicarla con lo sguardo, tentando di farle vedere tutti gli aspetti migliori della prospettiva “passa una settimana con me e JiYong”, ma lei rispondeva con un sorriso e abbassava lo sguardo, quando...

«Rimani qui per una settimana, tranquilla! Ho promesso ad Amina che vi avrei fatte incontrare, e adesso vi prometto che vi faccio visitare Seoul e la YG, e quasi quasi vi presento la YG family» disse GD, sorridendo. Jenny tuttavia sembrava decisa a non cedere. Sentivo che sarebbe partita, che nulla di quello che io o GD avremmo potuto dire o fare le avrebbe fatto cambiare idea.


Mah, non sappiamo bene nemmeno noi se continuare la storia, e ci piacerebbe avere qualche supporto, ma di certo non possiamo costringervi a darcelo. Non... non abbiamo più motivi ne ispirazioni per andare avanti, nemmeno riscontri da parte vostra, perciò probabilmente la ff potrebbe finire qui...

Sixx

   
 
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