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Autore: dobrevseyes_    25/05/2013    5 recensioni
''E' la vigilia di Capodanno,sto impazzendo,Arabelle mi sta facendo impazzire.Voglio dirle cosa provo ma in tutta onestà ho paura. Ho paura della sua reazione. Non voglio rovinare la nostra amicizia. La gente sta facendo il conto alla rovescia,lei non c'è. Qualcuno tira il mio braccio per farmi girare ,è Arabelle. Prima che potessi dire qualcosa fa scontrare le sue labbra con le mie,è qualcosa di glorioso,non è qualcosa di perfetto,ma semplicemente glorioso.''
-Citazione dell'ultimo capitolo
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 1.
Primi incontri
 
 

«Non posso credere che ci stiamo trasferendo» dico bruscamente a mio fratello Noah non appena finiamo il nostro imballaggio.
«Non si sono neanche consultati con noi se avremmo voluto trasferirci in quella dannata California o no»

 
Noah si scrolla le spalle «Ho sentito che le Californiane sono sexy»
 
«Sei proprio un ragazzo» dico schiaffeggiando la sua spalla, «E che mi dici di Sophie?La tua ragazza? »
 
Fa spallucce pigramente di nuovo «Sa che non possiamo continuare la nostra relazione dal momento che mi sto trasferendo in California e lei resterà qui in Nuova Zelanda,quindi per quanto mi riguarda sono single»
 

«Non ci posso credere»
 
«Farai meglio a farlo Ara,la nostra vita oltre la California sarà fantastica,non preoccuparti» dice filando via dalla mia stanza.
 
Faccio spallucce e brontolo «Meglio che lo sia,sto lasciando troppe cose indietro »

 
__
 
Abbraccio tutti i miei amici due volte all’aeroporto «Mi mancherete cosi tantoragazzi»
 
«Lo stesso vale per noi» Lyla risponde a nome del gruppo

 
«Chiamaci su Skype quando se lì…o quando siamo svegli almeno, visto  il fottuto fuso orario»
 
«Lo farò»replico.
 
«E portati dei ragazzi sexy»

 
«E buone onde»
 
«E qualsiasi cosa di figo» finiscono come gruppo,«Basta che restiamo in contatto,ok Ara? »
 
Faccio cenno con la testa, respingendo le lacrime «Certamente ragazzi»
 

La mamma mi chiama da qualche parte dietro di me «Sbrigati Ara o perderemo il volo!»
 
Abbraccio ancora tutti i miei amici e li saluto mentro corro dai miei genitori e mio fratello. Lascio un ultimo sguardo alla vita che sto lasciando prima di girarmi e camminare lungo il corridoio verso la mia nuova vita in America.
 
____

 
«Merda» Noah espira non appena vediamo la casa «E’ immensa»
«E’ più un palazzo che una casa» dico a bocca aperta «Incredibile»
 

Papà si gira «Ora siete felici che ho ottenuto la promozione e che la mamma ha deciso di aprire alcuni negozi qui?»
 
Rido «Potrei abituarmi a questo» mi giro e guardo la spiaggia che si affaccia sulla nostra casa, «Potrei sicuramenteabituarmici »
 
Noah mi arruffa i capelli «E che mi dici della nostra vecchia vita in Nuova Zelanda?»
 
«Taci idiota,non prendermi in giro»
 
«Andiamo, gara per la stanza migliore»
 
Ci buttiamo dentro e saliamo le scale,per fortuna non abbiamo dovuto litigare per la stanza migliore perché ce ne sono circa 4 di belle. Io scelgo quella che si affaccia sull’oceano ed è semplice ma elegante in ‘street style’,sicuramente qualcosa che fa per me.
La mamma e il papà ci hanno dato delle ore per esplorare la casa e disfare i bagagli e quando finalmente ci sediamo per cena,quella notte si può dire che ho preso fiato «Questa casa è magnifica,molto più grande di quella di prima»
 
Noah fa cenno con la testa,la sua bocca è già piena di cibo «Significa festa a casa »
 
La mamma gli da uno sguardo severo «Non ci sarà nessuna festa senza il nostro permesso,specialmente come quella che hai organizzato al sedicesimo compleanno di Ara».
 
Noah mi porge le nocche «Quella festa era fuori schema»
 
«Cazzo,si. Quella notte fu significativa» faccio notare, «Ma non preoccuparti mamma,faremo i bravi»
 
Papà alza gli occhi «Si,lo abbiamo già sentito prima,ecco perché abbiamo fatto costruire il rifugio»
 
«Il rifugio?»
 
Smette di mangiare «Non lo avete visto?»
 
Noah ed io neghiamo con la testa. Ride «Faremo meglio ad andare a vederlo allora»
 
«Dov’è?»
 
«Dove la casa piscina dovrebbe essere»
 
Corriamo entrambi alla casa piscina e scopriamo che è addobbata - un tavolo da piscina,un biliardino e una macchina di gomme sparsi intorno nella stanza.
Un tiro al bersaglio e un enorme televisore appeso al muro. Un enorme impianto musicale è messo al sicuro nell’angolo e divani in pelle nel centro.
Noah mi guarda. Lo guardo. Guardiamo entrambi i nostri genitori. Urliamo. «Ma che? Merda è pazzesco,grazie mille!»
I nostri genitori sono felici della nostra reazione,ci hanno permesso di stare nel rifugio per un po’,ma non prima di dirci che saremmo dovuti andare a scuola il giorno seguente.
Sospiro e guardo Noah «Scuola. Wow,cosi presto. Pensi che loro vorrebbero che abituassimo il più presto possibile a questo posto?»
 
Sospira «Si,lo so. Non potremo neppure fare surf per la prima volta qui»
 
«Possiamo farlo domani dopo cena?»
 
«Si,sembra ottimo,le onde sembrano minacciose»
 
«Lo so,molto meglio di quelle a casa. Sono più grandi,non vedo l’ora di cavalcarle»
 
Un gran silenzio ci avvolge prima di interromperlo«Noah,sei nervoso per la scuola?»
 
«Veramente no,cioè un po’,perché la scuola qui è diversa e sarò all’ultimo anno quindi tutti avranno ovviamente i loro gruppi»
 
Lo spingo leggermente «Ti farai degli amici,ci riesci sempre. Non ho potuto trovare una persona a cui non piaci. In aggiunta,hai un nome normale. Potrei citare alcuni Noah e nessuna Arabelle. Perché ho un nome strano? »
 
«Starai bene Ara,sii solo te stessa,ok?»ride, «E tu hai il nome strano perché mamma e papà hanno lasciato che la zia Sylvia lo decidesse »
 
Alzo i miei occhi «Si,quella torta di frutta »
 
Ride ancora «Andiamo,meglio che ci prepariamo per la scuola»
 
«Che indosserai? » gli chiedo non appena torniamo a casa
 
«Non lo so,la mia solita roba? Penso che lo stile sarà differente ma cosa posso fare? »
 
__
Si,Noah aveva ragione. La moda era diversa e io non mi ero adattata. Giudicando gli sguardi lo avevo capito, avevo qualcosa sulla mia faccia o i miei vestiti di strano.
Trovo un bagno,grazie a Dio è vuoto,fisso me stessa allo specchio-pantaloncini neri,una cannottiera con le stampe,il mio bel cappello che Noah mi ha dato per Natale,un paio di calzini presi a caso e i miei trasandati mandrini neri-Ho pensato che il mio completo fosse abbastanza carino. Ma penso di no.
La campanella suona quindi mi aggiusto gli occhiali e cerco l’orario delle mie lezioni.
Tutto è cosi dannatamente confuso quindi a 15 minuti dopo la prima campanella trovo finalmente la mia classe. E quando entro dentro tutti voltano la testa verso me ,sono sorpresa che non ottengono il colpo di frusta. Mantengo la testa bassa e cammino verso l’insegnante dandogli il mio modulo «Mi dispiace per il ritardo,sono nuova qui e mi sono persa »
 
Mi da un semplice sorriso «Ah,ti stavo aspettando.» Si gira verso la classe , «Ascoltate tutti»
 
La classe finge come se non mi avessero già fissata prima casualmente.
L’insegnante sorride alla classe «Lei è Arabelle-Blue Trent»
-Rabbrividisco al mio nome- «e si è appena trasferita qui ad Huntington quindi potete darle tutti un amichevole benvenuto? »
 
Mi giro verso il professore,la mia faccia rossa, «Uhm,può chiamarmi solo Arabelle o Ara ed è Arabelle come ‘’Aaron’’ non Ahhrabelle»
«Oh mi dispiace Arabelle,che nome interessante. E il tuo accento,è Australiano? »
Rabbrividisco ancora «No,Nuova Zelanda. E’ il paese confinante»
 
Ride, «Bene classe,qui abbiamo un alieno tra noi dalla Nuova Zelanda. Dal momento che è geografia,qualcuno può dirmi dove si trova? »
 
Nessuno alza la mano e non ne sono sorpresa. Fa un cenno con la testa e punta ad un banco vuoto di fronte nell’angolo. «Puoi sederti vicino Harper e vedere dove siamo arrivati per rimetterti in pari con la tua amica »
 
«Grazie» mormoro mentre mi dirigo verso il mio nuovo banco. Mi siedo fermamente e Harper ha già avvicinato il suo banco al mio. Do un’occhiata intorno a tutte le persone che sogghignano prima di girarmi verso Harper  «Uh,ciao »
 
Sorride «sono Harper »
 
«Uh,Ara»
 
«Bene,uhm,il signor Atkins ti ha già presentata. Quindi vieni dalla Nuova Zelanda? Dove si trova? »
 
«ha presentato anche te e si trova nell’oceano Pacifico »
 
Annuisce come se sapessi di cosa stessi parlando. «Figo,comunque,probabilmente non hai amici qui quindi sarei felice di mostarti il posto » strappa l’orario delle lezioni dalla mia mano e lo osserva
«Abbiamo Matematica e storia Americana insieme,possiamo incontrarci a pranzo e ti mostrerò i gruppi»
 
Non ho la minima idea di cosa stessa parlando ho semplicemente annuito come se avessi capito. La lezione finisce e lascio la ragazza con la promessa che ci saremo incontrate alla Caffetteria a pranzo. Nella fase di preparazione di tutto ciò che è una ripetizione di ogni altra cosa,tutti mi guardano in modo strano,tutti gli insegnanti pronunciano male il mio nome e mi sento come un relitto. Finalmente, la campanella del pranzo suona e vado alla caffetteria con delle persone frettolose,dove quasi sicuramente Harper mi sta aspettando. E’ veloce,afferra il mio abbraccio e mi trascina in un tavolo all’angolo. Scruto la grande stanza con la speranza di intravedere Noah ma non c’è da nessuna parte,infatti non c’è nessun ragazzo dell’ultimo anno nella caffetteria. Mi giro verso Harper che è pronta a vangare il suo pranzo «Uhm,dove sono quelli dell’ultimo anno? »
 
Finisce il boccone prima di rispondere  «Oh,noi pranziamo con gli studenti del secondo anno ogni giorno tranne i Giovedi e i Venerdi quando mangiamo con quelli dell’ultimo anno»
 
«E’ strano,nella vecchia scuola tutti mangiavano insieme e non dovevamo sederci nella caffetteria o sui tavoli fuori,potevamo metterci dove volevamo noi in tutta la scuola »
 
«Questo è strano » afferma, «E’ buono perché tutti si trovano nello stesso posto »
 
«Ma se vuoi andare via da qualcuno?»
 
«Allora ottieni un pass e puoi andare nella libreria o in bagno »
 
«Sembra divertente »dico con un minimo di intenzione, «Quindi,tutti i tuoi amici saranno d’accordo se mi siedo con te? »
 
Ride «Devi avere degli amici per far si che ci tengano »
 
«uhm? » la guardo curiosamente.
 
«Già,lascia che ti mostri qualcosa » punta ad alcuni gruppi diversi «Ci sono i geni,il club di Matematica,i fattoni,gli atleti,il Glee club..e questi sono solo alcuni.»
 
La guardo a bocca aperta «E’ proprio come i film;a casa non avevamo questo. Quindi di che gruppo fai parte? »
 
Fa spallucce «Sono quella che non appartiene a nessuno? Mi piace pensare che farei di meglio a New York o qualcosa come una scuola delle Arti. Non rientro nei criteri delle ragazze di Huntington,bionde bombe sexy,non rientro neppure nei clichees del loro modo di vestire »
 
Guardo Harper –capelli marroni, pelle pallida e media misura. Guardo anche ciò che sta indossando-un vestito bianco con una giacca militare sopra il top e delle scarpe da ginnastica trasandate- e sorrido dentro «Bene,sono con te ragazza,non rientro neanche io in questi gruppi »
 
«Si,questo perché vieni da un Paese diverso,hai una scusa . Ma io? Sono nata e cresciuta qui ad Huntington Beach e non sono mai rientrata in nessun gruppo »
 
«Cosi hai fatto amicizia con me con la speranza che io sia l’altra metà della mela? »
 
Ride «Si,dovrebbe essere cosi »
 
«Buono a sapersi »dico finchè non vedo la sua espressione cambiare guardando qualcosa dietro di me.
Seguo il suo sguardo giusto in tempo per vedere un gruppo di persone entrare dalle doppie porte. Mi giro verso lei «Chi sono? »
 
«E’ la tipica cricca popolare Americana,i tipi che tutti vorrebbero essere »
 
Mi giro e li guardo,tre delle quattro ragazze sono bionde,la quarta è brunetta,sono tutte magre e abbronzate e indossano tutte semplici vestiti con delle infradito.
I due ragazzi con loro sono tipicalmente belli.Mi giro verso Harper «Sembrano..perfetti »
 
Ride, «Questo è perché lo sono. Taylor, l’ape regina del nostro anno è perfetta..capitano della squadra di pallavvolo JV,ha il paparino ricco e insegnanti che la amano-ed è pronta a prendere il posto di sua sorella come ape regina della scuola il prossimo anno come Senior. Gli altri tre sono Kelsey,Jenny e Withney,sono abbastanza ricche tutte e tre. E quei 2 ragazzi sono due dei più sexy della scuola del nostro anno-Brodie e Josh »
 
«E’ come vivere in una sitcom »
 
Sorride «Bene ora arriva il meglio.  Ecco il ragazzo più sexy nel nostro anno»
 
Mi giro e vedo un ragazzo biondo dal sorriso dolce e il  fare goffo. Rido «E’ questo che avete? Cioè,è sexy,si ma… ho visto di meglio »
 
Fa un sorrisetto «Si,beh è in una band chiamata ‘Emblem3’ ,hanno fatto l’audizione per X Factor e sono passati agli Home visit,partiranno tra due settimane »
 
«Si,ok credo abbia il suo fattore sexy »  mi volto per guardare e vederlo abbracciare Taylor. «Certo che escono insieme,mi trovo davvero in una sitcom »
 
«Ok,okay,non odiare la nostra scuola »
 
Faccio spallucce «Mi dispiace ma non mi importa »
 
«Quindi ogni anno ha i ragazzi più belli? »
 
«Veramente no,solo quelli del primo anno,ultimo anno,secondo anno e le matricole idolatrate del nostro anno. Comunque,la nostra scuola fa per te,ma hey,ti va di incontrarci dopo scuola per mostrarti Huntington? »
 
«Si,certo »
 
Fa un sorrisetto «Mi piaci,non sei la mia metà,ma mi piaci davvero »
 
«Uhm,grazie? »Dico finendo il pranzo.
 
__
 
Il mio primo incontro con la calca popolare è sulla mia strada per la mia penultima lezione del giorno.
Sto camminando verso la classe quando qualcuno grida «Hey,ragazza nuova!»
Immaginando che parlasse con me,mi giro lentamente per vedere i sette ragazzi di cui Harper mi aveva parlato. Sorrido «uh,si? »
 
Josh,penso sia lui,sorride «la tua borsa è aperta »
 
«Oh,merda,grazie » divago con imbarazzo mentre tiro su la zip.
 
Si avvicina e mi offre la mano «Sono Brodie »
 
Ah. Mi sbagliavo. Stringo la sua mano.
 
« Ara »
 
 
Dicono tutti ‘ciao’ e si presentano. «Ara è il dimunutivo di? »
 
La domanda mi prende di sorpresa e non so proprio come uscirne. «Arabelle,sta per Arabelle»
 
Keaton sorride «Che nome carino»
 
Arrossisco ancora «Grazie»
 
«Il tuo accento è strano»
 
«Potrei dire lo stesso del tuo»
 
Lo sento ridere ed è carino,sorride «Di dove sei? »
 
«Nuova Zelanda»
 
Taylor sorride e mette il suo braccio in modo possessivo attorno alla sua vita «E’ fantastico,vicino l’Australia giusto? Sono andata lì per le vacanze »
 
«Si,esatto »
 
Brodie mette il braccio sulla spalla di Taylor «Ti abbiamo vista uscire con Harper,solo perché sei nuova non vuol dire che ti devi sedere con i perdenti »
 
Aggrotto le sopracciglia «E’ simpatica,mi piace »
 
Kelsey mi deride « Si,non so quale sia la definizione di ‘’figo’’ dalle tue parti ma qui lei non lo è»
 
Stringo gli occhi a Kelsey e noto che i suoi capelli biondi non sono cosi naturali «Si, e da dove vengo io voi non sareste la definizione di carini quindi immagino che nessuno possa vincere,eh. Sono in ritardo per la mia lezione ma è stato bello incontrarvi tutti »
 
Mi volto ma Kelsey mi ferma «Hey,tu non puoi parlarmi in questo modo »
 
Le faccio un sorrisetto «L’ho appena fatto tesoro »
 
Cammino nel modo più normale che posso lungo il corridoio e sorrido a me stessa,farmi un nemico non era sulla lista di cose da fare di oggi-ma seriamente,gente come questa non ha nessun diritto di essere cattiva. Nella vecchia casa nessuno avrebbe permesso tutto ciò.
Certo erano tutti sexy ma le loro brutte personalità rovinano tutto ciò che c’è fuori esteticamente.
 
Nel tempo rimanente del giorno,la mia più grande paura di quell’ora diventa realtà;Kelsey,Jenny,Brodie e Harper nella mia stessa classe. Mi siedo vicino Harper che mi salva aprendo i libri.
L’insegnante pronuncia il mio nome male,ancora e di nuovo Kelsey e Jenny si beffeggiano. Alzo gli occhi e correggo l’insegnante prima di togliere il tappo alla penna e scrivere la data. Sono cosi indietro perché la storia Americana è qualcosa che non ho mai studiato prima,quindi ogni volta che l’insegnante mi chiede qualcosa io,ovviamente, do la risposta sbagliata ma questo non lo ferma dal continuare a farmi domande e non fa smettere Jenny e Kelsey di ridere di me. Quando finalmente la campanella suona,Harper ed io usciamo dalla classe e Jenny e Kelsey non perdono tempo a fare stupidi commenti. Alzo gli occhi e le ignoro prima di tarscinare Harper fuori la porta.
 
«Cosa hai fatto per mettertele contro? »
 
«Ho solo detto qualcosa che non avrei dovuto »
 
«Difendendo me? »
 
«Come lo fai a sapere? »
 
Ride, «Sono l’unica persona che loro non sopportano in questa scuola. Intendo Josh,Keaton e Whitney sono buoni perché i nostri genitori sono amici quindi non fanno niente per farmi odiare dagli altri »
«Perché? »
 
«Ho solo detto qualcosa che non avrei dovuto »          
 
Rido, «Beh,sono tutti storpi quindi è tutto okay,andiamo ..mostrami Huntington »
 
La seguo nella sua piccola macchina grigia e mando un messaggio a mio fratello
 
Vado a casa con una nuova amica perché mi porta a fare un giro per Huntington,non mi aspettare,ricordati della nostra surfata stasera
 
La sua risposta è quasi istantanea
 
Va bene,ti avevo detto che ti saresti fatat degli amici. Ci vediamo dopo,stai attenta
 
Rido,se sopo potessi sapere che lei è probabilmente la mia unica amica qui. Entro nella macchina
 
«Forza,mostrami questa magnifica città »

 
 
 
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I capitoli sono abbastanza lunghetti lol
Questa storia non è mia,ma la sto traducendo e fidatevi per fare questo capitolo ci ho perso 4 ore.
Scusate se ci sono errori ma ,spero in qualche recensione o altro per decidere se continuare o meno. http://www.wattpad.com/story/3213372-say-what-you-mean-an-emblem3-story  questa è la storia orginale,se vi interessa parlare con l’autrice.
Fatemi sapere che ne pensate,addiossssss :)
Se volete seguirmi su Twitter o contattarmi potete farlo qui : https://twitter.com/Strombwickvoice :)
   
 
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