25/05/2013
4 recensioniLA LUNGA VITA DI MOLLY PREWETT WEASLEY
Molly se lo sentiva, da qualche giorno. Più stanca, il respiro più affannoso, più invasa da memorie e ricordi di quanto non fosse di solito. Lo sapeva, ormai era vicina. Circondata dal silenzio di quella grande casa, la sua Tana, si sedette sulla poltrona preferita di Arthur. Non ci si sedeva più nessuno, ormai, da quasi cinque anni a quella parte.
Arthur se ne era andato tranquillo, nel sonno, nella serenità del suo letto. Molly aveva pensato che dormisse, sembrava così in pace che per un attimo lo aveva invidiato. Accarezzò un braccio della poltrona, nel tentativo di risentire il suo tocco e sorrise.
Aveva visto quella casa riempirsi delle risate dei suoi sette figli, il riecheggiare dei loro passi allegri, lo strillo delle loro grida, dei loro pianti. Li aveva osservati crescere, con lo sguardo pieno di amore, con quella punta di malinconia che hanno solo le madri nella consapevolezza che un giorno, per quanto lontano, gli uccellini spiccheranno il volo.
Poi era venuta la guerra, la casa si era rabbuiata insieme ai loro volti, nel dolore della perdita e della morte. Non c’era giorno in cui non si svegliasse sperando che la morte di Fred fosse stata solo un brutto incubo. Di quella prima generazione che aveva combattuto i Mangiamorte non era rimasta che lei: la vecchiaia, l’età, la stanchezza avevano tratto con sé uno ad uno i vecchi membri dell’Ordine. Lei era sopravissuta a tutti, ed uno ad uno li aveva accompagnati nel loro estremo viaggio. La guerra era finita, anche se la fine di Voldemort non aveva messo fine a tutto il male del mondo.
I suoi figli si erano sposati ed erano arrivati i nipoti, tanti, bellissimi, unici nel loro splendore, rivedeva nei loro occhi le ragioni che l’avevano portata a reagire, a non lasciarsi andare, a non perdere mai la speranza che dietro le nuvole c’è sempre il sole. Così la casa aveva ricominciato a riempirsi: negli interminabili pranzi natalizi, nelle festività, nelle grandi occasioni la Tana spalancava le porte a quella grande famiglia che era il suo orgoglio, il suo premio, la sua vera vittoria.
Gli anni erano passati, i nipoti aveva finito gli studi ed erano partiti in cerca della loro strada, tornavano poco da lei, qualche gufo ogni tanto, cartoline natalizie invece degli abbracci. Ma Molly non si era mai arrabbiata, scuoteva la testa con un sorriso pensando che così va il mondo.
E ora che la sua sera era vicina, sentiva che il tramonto del sole la chiamava con sé. Guardò il grande ritratto della sua famiglia: lei e Arthur, i loro figli, i nipoti, Ted Lupin, Neville, Luna. Nel corso di quei lunghi anni, aveva sempre vigilato, attenta, su tutti loro, pronta a risfoderare la bacchetta contro qualunque ombra avesse minacciato di calare sulle loro vite. Tante volte, in disparte, aveva chiesto ad Harry della sua cicatrice e altrettante volte la voce quieta di quello che ormai considerava un figlio l’aveva rassicurata: -Andrà tutto bene.-
Girò lentamente la testa verso l’ultimo raggio di sole all’orizzonte. –Sì, andrà tutto bene…- sussurrò.
E chiuse gli occhi.
Heilà! :D Salve a tutti! Sono tornata con una nuova one-shot, questa volta su Molly Weasley. E' un personaggio, a mio parere, meraviglioso, un modello di donna e di madre forte, coraggiosa e piena di amore, così ho pensato di dedicarle una storia. Quello che volevo mostrare è che, nonostante tutto, nonostante la malinconia degli anni, non ha mai smesso di preoccuparsi per la sua famiglia e le sue ultime parole sono ancora per tutti loro.
Mi farebbe piacere sapere che cosa ne pensate, grazie in anticipo! :)
PS. un po' di autopubblicità XD Se siete curiosi e vi va di leggere qualche altra mia storia, questi i titoli:
"Pretty Little Witches": long sulla new generation
"My best friend's wife- Lily&Sirius": one-shot su Lily Evans e Sirius Black
"James, Sirius, Remus...e James Sirius!": one-shot sull'incontro tra old e new generation!
A presto! C. :)