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Autore: NekoNekoLove    25/05/2013    1 recensioni
Era una giornata invernale, tutto era avvolto nel bianco più puro : la strada, i fiori, gli alberi, le case, perfino i passanti, anche i vestiti di mamma e papà che mi stavano tenendo le mani. Ogni cosa era affascinante in quel gelo invernale. Sbatto le palpebre per mezzo secondo e mi accorgo che il paesaggio era cambiato: la neve che ricopriva il suolo aveva fatto posto a corpi senza vita, preghiere invane, urla di madri e bambini, schizzi di songue dappertutto! Ero immersa nel baratro della morte! Dell'oblio! Della pazzia! Cerco mamma e papà , invano. Scomparsi, nel nulla, almeno così volevo credere , ma sapevo quale fosse la verità. Voglio scappare,voglio fuggie, voglio salvarmi! Che qualcuno mi aiuti a evadere da questa insania! Ad un tratto, il buio. Tutto era finito. Sentii il calore di una mano avvolgere la mia,gentilmente . Aprii gli occhi. Un ragazzo dall'aspetto insolito mi teneva per mano davanti ad un enorme cancello con su scritto ''Wammy's House''. Mi parve come un'ancora di salvezza.
Ancora non sapevo quello che mi stava aspettando...
Genere: Horror, Mistero, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: L, Mello, Near, Nuovo personaggio
Note: OOC | Avvertimenti: Incompiuta, Tematiche delicate, Violenza
Capitoli:
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Passarono due anni dal mio arrivo alla Wammy’s House, in quei due anni divenni buona amica di Near e Mello, anche di quel tipo ,Matt.
Gli altri bambini non mi si avvicinavano mai : alcuni dicevano che ero una teppista snob come Mello, alcuni che ero un’asociale come Near , la mia preferita era quella che ,chiunque mi parlasse, lo potessi uccidere solo con lo sguardo, che stupidi!
Morale della favola : oltre a Near e Mello, gli altri mi evitavano, Meglio per me.
Era l’una e un quarto e stavo mangiando in mensa con Mello e Matt, Near,anche se mio amico, era sempre in disparte.
Matt stava giocando col cibo come farebbe un’infante.
Licht: Matt, non si gioca con i pasti.
Matt: Ma mi annoio e in più non ho nemmeno fame!
Licht: Tsk, beota.
Matt: Senti chi parla, l’incarnazione della noia.
Licht:Sempre meglio che essere un poppante in cerca di attenzioni e bighellone.
Matt: Non sono un poppante!
Licht: Questo permalosità conferma le mie teorie.
Mello: E smettetela voi due. Sembrate due vecchi sposi.
Licht: Eppure non sono né vecchia né sposata.
Mello: Era un paragone,Licht.
Licht: Infondato e malpensato ,però.
La nostra amicizia era così : ci ‘’offendavamo’’ a vicenda e discutevamo insieme.
Licht: Bene io ho finito, se volete scusarmi…
Mi alzai e mi diressi verso l’ufficio di Roger, mi aveva detto che mi avrebbe comunicato un avviso importante e di raggiungerlo al più presto.
Arrivata alla porta bussai e chiesi permesso.
Roger: Ah, Licht, ben arrivata.
Licht: Buon pomeriggio a lei , Roger. Cosa mi doveva dire?
Roger: Ecco, è una cosa un po’ delicata da dire, ma L ha richiesto la tua presenza per il caso Kira.
Licht: Capisco…ma perché la mia di presenza? Insomma, Mello e Near sarebbero i più adatti a svolgere questo incarico, sono i primi della classe, dopotutto.
Roger sorrise.
Roger: Lui sa che non è così.
Mi sorpresi.
Licht: Lo ha notato, vero?
Roger: Esattamente.
Licht: Allora preparerò le mie cose e lo raggiungerò in Giappone.
         Con permesso…
Uscii dalla porta, andai in camera e raccolsi le mie proprietà.
La sera stessa partii , senza salutare nessuno , non dovevano accorgersi della mia partenza.
Raggiunsi il Giappone, quindi scesi dall’aereo e mi ritrovai all’aereoporto.
Li mi aspettava un certo Matsuda, lo aveva mandato L .
Mi accorsi di un uomo che teneva in mano un cartello con su scritto ‘’Licht’’,
capii immediatamente che doveva essere Matsuda. Era un giovane uomo, sulla trentina credo, capelli neri e leggermente ondulati e corti, indossava giacca e cravatta, si notava che faceva parte di qualche dipartimento di polizia.
Mi avvicinai e lui si ravvivò.
Matsuda: Allora lei è Licht!
Non ero abbastanza vicina per poter capire le sue parole , ma quando lo fui il suo viso si sorprese lievemente.
Licht: Cosa c’è?
Domandai educatamente.
Matsuda: Eh, ah, no, niente, niente! E’ solo che non mi avevano detto che tu fossi una ragazza e per di più così giovane! Pensavo che fossi un uomo robusto tedesco , molto alto e con una forte autorità,ma invece mi trovo davanti una ragazzina ,dolce e carina, agghindata con abiti bianchi dell’epoca vittoriana!
Licht: Sono desolata di aver infranto le tue aspettative.
Matsuda: Ah , ma no, si figuri.
Licht: Ci avviamo?
Matsuda: Non ancora, dovrebbero arrivare altre due persone.
Altre due? Roger aveva detto che dovevo venire solo io! A meno che L non avesse cambiato idea all’ultimo secondo. No, on poteva essere, lui non era una persona di quel tipo, suppongo che rientrava tutto nei piani, fin dall’inizio, ma non comprendo il perché non dirmelo.
Forse non c’era nemmeno un perché.
Come previsto, al nostro gruppo si aggiunsero altri due ragazzi e, udite udite, erano Mello e Near.
Mello era confuso , ma percepivo anche una certa felicità.
Near era impassibile, come sempre.
Mello: E tu che ci fai qui?!
Licht: Potrei farti la stessa domanda.
Near: …
Matsuda: Bene , ora che ci siamo tutti è meglio andare.
Senza aggiungere parola, uscimmo dall’aeroporto pieno di gente, finendo in macchina.
Nel viaggio mi limitai a guardare il finestrino , mentre Mello era seduto dietro assieme a Near. Si poteva captare una certa ostilità.
Matsuda: Ehm…allora Licht è la tua prima volta qui in Giappone?
Licht: Si. La prima.
Matsuda: Ah, capisco…
Matsuda tentava di avviare una conversazione  , ma fallendo.
Matsuda: Bhè allora potrai visitare tante cose!
Licht: Credo di si.
Quando arrivammo in città , dovemmo scendere dall’auto e camminammo verso la meta: L aveva cambiato la destinazione, prima era un hotel qui vicino, dopo era un altro hotel , ma più lontano, in una zona dove non si poteva accedere con autovetture.
Eravamo quasi alla meta, quando…
Matsuda: Seguitemi e cercate di non perdervi!
Mello: Pensi che siamo degli idioti?!
Matsuda: No, no , assolutamente! E’ solo che se vi perdeste sarebbe un bel guaio!
Near: Eppure abbiamo appena perso Licht…
Si girarono tutti all’indietro e si resero, effettivamente, conto che io non c’ero più.
Li avevo persi durante l’attraversamento dell’incrocio.
Licht:Dannato traffico di gente! A quest’ora potevo essere arrivata se non fosse stato per quel beota che ha deciso di rubarmi il portafoglio! Fortuna che lo ho acchiappato. Ma ora dove sono?
Provai a capire la mia posizione sulla mappa, ma nulla da fare.
Ad un tratto una donna d’affari mi si avvicinò tutta eccitata.
???: Tu! Si, tu! Tu sei perfetta per la copertina di quest’anno! Hai mai pensato di fare la modella per riviste?
Licht: Mi scusi…?
???: Ah, giusto, io mi chiamo Tomiko Tadano e sono una talent scout!
      Trovo che il tuo bel visino meriti di apparire sul nostro mensile!
      Lavorerai con una delle modelle più in voga del momento se accetti.
Licht: Ma io-
Tomiko: Perfetto! Allora andiamo all’agenzia.
Quella donna insistente mi prese sotto il suo braccio trascinandomi in un edificio chiamato ‘’ Star Girl – Agenzia di modelle’’.
Senza poter dire niente mi costrinse a posare per la rivista per cui lavorava, il suo capo aveva accettato la mia partecipazione positivamente, bhè più che positivamente: appena varcata la soia della porta d’ufficio Tomiko mi presentò a lui come Hanako Sakurawa , un nome evidentemente falso, dicendo che ero figlia di madre tedesca e padre giapponese, aggiunse anche che mi aveva trovata per caso e che io avessi accettato immediatamente e il suo capo le diede un aumento dicendo che aveva fatto bingo trovando una bellezza come la mia.
Tomiko: Bene ,tutto fatto! Ora dovrai andarti a cambiare e poi dovrai posare assieme a  Misa Misa!
Licht: Certo che lei è brava a mentire.
Tomiko: Erano tutte bugie a fin di bene! Diventerai una modella famosa e io riceverò il doppio della paga, con te e Misa diventeremo tutte e tre ricchissime!
Licht: Lei è anche la manager di Misa?
Tomiko: Una donna non può avere due star sotto la sua ala?
Licht: Questo non lo so.
Tomiko: Certo che puo! Ora va nel camerino e aspetta parrucchieri e truccatori poi esci e vieni da me, ora devo andare a prendere Misa.
Come mi aveva chiesto, entrai nel camerino ,indossai gli abiti e attesi truccatori e e acconciatori. Quando mi fu permesso di vedermi allo specchio per intero mi sorpresi della mia immagine: avevano arricciato i miei capelli in boccoli di media grandezza, una fascia di perle alternate in grandi e piccole con due farfalle azzurre ai lati che lasciavano cadere una scia di diamanti attaccate ad un filo trasparente, una collana ,sempre di perle, stretta con un diamante in mezzo ,sul collo,un corpetto bianco dal tessuto morbido con disegnate coi margini color panna iris sparsi e farfalle in volo con una spilla a forma di farfalla alla mia sinistra e, sotto a essa, un fiocco sottile nero,la fine del corpetto presentava delle balze che si aprivano nel centro formando un’apertura che lasciava posto alla gonna lunga fino a 5 cm dal ginocchio , leggera e sostenuta sotto da mille strati di raso e seta alternati. Il tessuto simile alla carta velina ,ma sempre di tessuto,bianca e,man mano che si avvicinava alla fine, diveniva sempre più scura. Sulla gamba sinistra vi era arricciato un nastro nero che partiva da metà coscia finendo alla caviglia dando vita ad un fiocco, mentre la gamba destra era spoglia, i piedi scalzi e le unghie dipinte di rosa. Le braccia erano scoperte,ma quella destra aveva un altro nastro nero che fungeva da accessorio, un anello con una farfalla e un piccolo diamante nel centro sul medio della mano sinistra.
Per la prima volta mi vidi bella, la prima in tutta la mia vita.
Quando uscii incontrai una ragazza poco più alta di me che mi dava il bevenuto.
???: Ciao piacere, io sono Misa Amane!
Licht: Piacere mio, io mi chiamo Hanako Sakurawa.
Misa: Che bel nome! Va bene se ti chiamo Hana?
Licht: Ma certo!
Sorrisi amichevolmente.
Misa:Quanto sei carina vestita così, sembri la bambola di una fata delle farfalle!
Licht: Così mi fai arrossire, Misa. Anche tu sei bellissima! Sai ho sempre voluto essere carina come te!
Misa: Ah ha! Ora sei tu che mi imbarazzi. Potrei chiederti quanti anni hai? Dall’aspetto te ne darei 14!
Licht: Credo che sia colpa del trucco che mi hanno fatto, io ne ho 16.
Misa: Eppure sembri più giovane. Che carina! Ora vado a cambiarmi io e poi facciamo il servizio va bene?
Licht: Si , naturalmente.

Quando iniziò il servizio la scena era composta da un tavolino pieno di dolci e due tazze da the, due sedie e farfalle e fiori ogni dove. Si chiamava ‘’Fairytale Tea Time’’ e Misa era vestita simile a me ,ma con rose al posto delle farfalle.
Scattarono una cinquantina di foto , venti solo a Misa , venti solo a me, dieci assieme.
Finito il servizio mi rivestii e fuggii da quel posto, credetti di essere sola all’uscita ma Misa mi sorprese e ,con la scusa della nuova amicizia, mi portò in giro a prendere gelati e comprare vestiti. Ad un certo punto ci recammo ad un parco,li ci avvicinammo ad un ragazzo alquanto affascinante: aveva i capelli lisci ,corti e castani, occhi dello stesso colore, corporatura magra, atletico e pieno di carisma. Era seduto su una panchina, un po’ seccato direi.
Misa: Light! Light! Sono arrivata. Scusa per il ritardo , ma ci siamo dilungate in gelateria e così…
Light: Misa, sai bene che non ho tempo da sprecare e tu mi fai anche aspettare all’appuntamento che TU avevi chiesto.
Misa: Mi dispiace così tanto, Light!
Light: E lei chi è?
Licht: Mi chiamo Hanako Sakurawa,piacere.
Light:Io mi chiamo Light Yagami.
Misa: Ed è il fidanzato di Misa Misa!
Un po’ burbero come fidanzato.
Licht:Capisco…
Light: Comunque io devo andare ora.
Misa: Di già? Ma non abbiamo fatto niente!
Licht: In realtà dovrei andarmene anch’io…
Misa: Eeeh? Anche tu Hana? Volete lasciarmi da sola?
Light: Tu dove vai , Hanako?
Licht: Dovrei andare all’hotel Lipton*
Light: Strano, anch’io sarei diretto la.
Licht: Ma non so dove sia…
Light: Allora ti ci accompagno.
Misa: Anche Misa viene!!
Light: *sospiro* d’accordo…vieni anche tu Misa.
Misa: Yee!
Light: L’hotel è poco lontano da qui, quindi non dovremo metterci molto, possiamo arrivarci anche a piedi.
Iniziammo a incamminarci e Misa tentava di creare una conversazione con Light tipica da innamorati.
Misa: Light, ci teniamo per mano?
Light: Misa, non ora.
Misa: Ma perché? Dopo tutto siamo fidanzati, no?
Light: Non dovresti escludere le tue amiche.
Misa: Ma a Hana sta bene,vero?
Licht: Per me potete fare quello che volete.
Misa: Visto?
Light: E va bene.
Misa: Yee! Ti amo , Light! Ti va di avere un figlio?
Light s girò di scatto verso a Misa.
Light: Cosa?! Devi parlare di questi argomenti proprio in strada?
Misa: Ma è quello che voglio.
Light: Sai in che situazione viviamo, un neonato darebbe solo problemi.
Misa:…uffa…
        Ma non vedi quanto è carina Hana?
        Nostra figlia potrebbe essere adorabile come lei!
Mi abbracciò come un cucciolo indifeso.
Licht: Preferirei non essere tirata in ballo in questi discorsi…
Light: Siamo arrivati.
Per fortuna la conversazione fini li, perciò entrammo e Light si girò verso di me.
Light: In che stanza devi andare?
Licht:  Stanza D221.
Light: Anch’io, che coincidenza.
Ci dirigemmo verso la stanza, dalla porta si potevano sentire due persone che discutevano: uno di loro era sicuramente Mello, penso che se la stesse prendendo con Matsuda perché mi aveva persa di vista. Ora che ci faccio caso, erano passate tre ore dall’ultima volta che li vidi.
Light busso e un uomo un po’ anziano ci aprì.
???: Light, sei arrivato. E con te ci sono anche Misa e…
L: Licht, è da un po’ che non ci vediamo.
Licht: L…!
Spostai il signore e corsi ad abbracciare L.
Licht: Mi sei mancato…
L: Anche tu Licht…
Light: Voi due vi conoscete?
Licht: Si, ci siamo incontrati tempo fa.
Misa: Ma tu non ti chiamavi Hanako?
Licht: La tua manager, Tomiko, mi ha presentata al suo superiore con quel nome falso. Io sono Licht Jones.
Misa: Li-Licht…Licht!
Licht: Esatto.
Mello: Ehm-ehm. Ci sarei anch’io, non mi saluti?
Licht: Ah, già , ciao Mello.
Mello: E basta? Non mi abbracci?
Licht: C’è ne è il bisogno?
Si irritò un po’.
Near: Ben tornata , Licht.
Licht: Near…
Near: Allora L, per cosa ci hai chiamati qui?
L: Giusto Light, passiamo alle cose serie, vi ho convocati qui affidarvi un caso…

Fine prima parte.                      *Hotel Lipton: hotel inventato da me (lol)

Salve Mondo!
Non mi uccidete D: !! Ho tagliato in due parti il 4 capitolo perché mi resi conto che la lunghezza del testo era giganormica e , a meno che non volevate rimanere qui fino a domani, le mie due opzioni erano o di eliminare qualcosa o di dividerla in parti e dato che mi serviva tutto il testo se no non ci capivate una cippa, ho scelto la seconda opzione!
Ma non abbiate timore! Siccome non è un capitolo della storia ma solo il suo continuo dovrei pubblicare il resto lo stesso giorno,sennò vi pubblicherò come bonus una cavolata a parte.
N.B.Per tutte le menti perverse che circolano su questa pagina: non vi saranno descritte affatto scene di sesso (forse deciderò di far accoppiare Licht con qualcuno, per  ricatto o per volere)  ma non descriverò niente di particolare!! Ho scelto l’arancione solo per le parti horror e le violenze, che almeno quelle le vorrei fare,diamine!!
Vi lascio qui e godetevi il resto della vicenda.
Grazie x aver letto !
  
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