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Autore: Mely72    25/05/2013    4 recensioni
[anime&manga]Salve a tutti! Questa é la mia prima ff,azi é la prima volta in assoluto che scrivo qualcosa.
La mia storiella é ambientata nella camerata dei soldati della guardia il giorno in cui Oscar annuncia di voler rinunciare all'uniforme e alla carica di comandante.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Alain de Soisson, André Grandier, Oscar François de Jarjayes
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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                  CONFESSIONI DI UN SOLDATO
 
 
13 Luglio 1789

Oscar , seguita da André entró nella camerata, i suoi soldati erano seduti sulle rispettive brande  con le facce scure e gli occhi bassi,quando li videro entrare si alzarono in piedi e andarono loro in contro posizionandosi attorno al tavolo che stava al centro della stanza.

-Soldati della guardia é necessario che io vi parli!

Oscar si sedette poggió i gomiti sul tavolo e incrocio le mani.
André rimase in piedi dietro di lei.

-Come sapete il nostro reggimento domani sara a Parigi.L'ordine che abbiamo ricevuto é di collaborare con le altre truppe e soffocare la rivolta armata con qualunque mezzo questo vuol dire sparare sulla folla.

I soldati la guardavano, i volti seri,gli occhi fissi su di lei, attenti a non perdere una sola parola di quello che stava per dire.

-Probabilmente ci saranno i vostri amici,i vostri parenti tra la folla,se vi dessi l'ordine di aprire il fuoco sono certa che alcuni di voi non lo farebbero e io questo lo capisco.
-Vi parlero con molta franchezza vi diro quello che faro io ma é una scelta personale.
-Ho deciso di rinunciare all'unforme e di non essere piu il vostro comandante  questo perché l'uomo che io amo, l'uomo della mia vita forse mi chiederá di battermi insieme al popolo in rivolta e io lo faro!
-Amici, io ora sono la compagna di André Grandié e come tale seguiro il mio uomo qulunque cosa faccia.
-Tutto sommato la mia é una scelta facile, per voi forse non lo sará altrettanto e giuro che mi dispiace.


-Oscar....

André la guardava, commosso da quelle parole, aveva detto "la sua compagna" si considerava la sua "compagna" provó una stretta al cuore ripetendo quella parola nella sua testa ed immagini appartenenti alla notte precedente presero possesso della sua mente.....i loro corpi uniti come fossero uno solo, le loro anime vibranti danzando all'unisono avvolte dalla magia di un sogno che ormai non era piu tale, no, non era piu un sogno ma realtá....Oscar era diventata la sua compagna, era "sua" e nemmeno la preoccupazione per gli eventi futuri poteva strapparlo alla felicita completa che da l'naspettata realizzazione del sogno di tutta una vita.Per tanti anni le era stato accanto amandola in silenzio, soffrendo per quell'amore senza speranza che portava nel cuore.E proprio quando ormai si era rassegnato all'idea che quel sogno sarebbe rimasto per sempre seppelito in un limbo senza uscita lei aveva trovato la via per liberarlo, per liberare se stessa e il suo cuore di donna! 

Fu bruscamente riportato alla realta dal rumore della sedia, Oscra si era alzata e ora stava in piedi di fronte a lui.

-André ora dimmi quello che devo fare, lo sai sono pronta a seguirti comunque.

Oscar lo fissava con lo sguardo di chi fa una domanda della quale sa giá la risposta, si, conosceva benissimo le intenzioni di André anche se lui non le aveva mai espresse apertamente, le aveva intuite giá da quel giorno, in cui lui le aveva manifestato il suo disappunto sul voler consegnare il cavaliere nero alla giustizia.

-Ah ah ah ah...

La risata di Alain riusci portare un po di sollievo a quegli animi tesi.
Portandosi la mano alla testa e arruffando i capelli ,come era solito fare quando doveva sdrammatizare su qualcosa di importante, disse:

-...ecco, vedete, credo che possiate benissimo restare il nostro comandante, prima che arrivaste abbiamo discusso a lungo e abbiamo deciso che se qulcuno ci dará l'ordine di sparare noi lascieremo i soldati della guardia e ci uniremo al popolo e dato che lo farete anche voi possiamo restare insieme, si, voi continuerete a comandarci e ci batteremo a fianco del popolo, sono certo che molti altri soldati si uniranno a noi.

Quelle parole erano state pronunciate con un tono di voce crescente rivelando la sua felicita mista a soddisfazione, per la decisione del suo comandante, e riuscendo ad entusiasmare i suoi compagni.

Oscar si giro nuovamente verso André.

-Tu cosa ne dici?

-Dico che va bene, Alain ha ragione Oscar.


Oscar dapprima sgrano gli occhi, perché, nonstante fosse pienamente consapevole di dove quella decisione l'avrebbe portata, la conferma la scosse dentro,era il taglio netto con il passato con quella vita che ormai non si adattava piu alla persona che era diventata, a quella donna finalmente libera di seguire il suo cuore,il suo uomo e gli ideali comuni.Lo sguardo le si addolcí e chinó il capo in segno di assenzo.

i soldati non riuscirono a trettenere l'emozione e con i pugni alzati gridarono:

-Agli ordini Comandante!

Alain si avvicinó a Oscar con gli occhi lucidi ed un sorriso che lasciava trasparire ammirazione e devozione per quel comandante che ,nonostante appartenesse all'aristocrazia e avesse servito e protetto per vent'anni la famiglia reale, aveva mantenuto saldi i suoi criteri di giudizio, sapeva distinguere cos'era giusto da cosa non lo era e non aveva permesso che i suoi ideali venissero corrotti da una vita vissuta fra gli agi, comuni a tutti coloro che appertenevano alla nobiltá.

Il braccio teso, la mano aperta.

-Adesso vorrei stringervi la mano...

 e poi con un sorriso malizioso aggiunse:

-...ed é anche il caso che mi congratuli con voi ragazzi.

Con gli occhi bassi e un sorriso imbarazzato, Oscar e André risposero semplicemente :

-Grazie!

I soldati della guardia iniziarono ad uscire dalla camerata eccitati all'dea di potersi schierare a fianco del popolo e combattere per la liberta guidati dal loro comandante.
Oscar stava per seguirli quando si voltó indietro e vide che Alain era rimasto immobile seduto sul tavolo con gli occhi bassi, afferró André per un braccio prima che lui potesse lasciare la stanza e gli fece cenno verso Alain.

-Cosa c'é Alain? chiese Oscar preoccupata per l'inaspettato atteggiamento di Alain.

Lui sospiró.....

-Vedi Comandante.....

Le dava del tu adesso, lei si era rivolta a loro chiamandoli amici, azzerando la differenza di rango che,fino a qule momento, li distanziava,ma continuava a chiamarla Comandante, in segno di rispetto.

Alain alzó la testa guardano un punto fisso, perso nel vuoto.

-.....il giorno che hai preso il comando dei soldati della guardia, ho pensato " ecco qua, un altro aristocratico viziato che ci tratterá come burattini, un'altra testa di legno!"
-Mi dicevo, che ne sa lui della vita che conduciamo noi comuni mortali, noi,che ci siamo arruolati nei soldati della guardia per non morire di fame e per mandare qualche soldo alle nostre famiglie.
-Giá partivo maldisposto nei tuoi confronti e non so descriverti la mia furia quando qualcuno mi disse che il nostro nuovo comandante in realta era una donna.
-Non mi piaceva affatto l'idea di prendere ordini da una donna, in realta non mi piaceva quella situazione, non capivo come una donna aristocratica fosse finita a comandare i soldati della guardia e non capivo in che modo André fosse relazionato a te visto che il giorno stesso del tuo arrivo lo avevi fatto chiamare nel tuo ufficio.

-Avevo conosciuto André tempo prima, in una locanda,seduto al bancone con negli occhi lo sguardo di chi sta andando in contro ad un destino fatto di tristezza e solitudine.
-Ho subito provato molta simpatia per quell'uomo dai modi raffinati e mi sono chiesto quale poteva essere il motivo di tanta tristezza cosa poteva averlo portato ad uno stato di tale disperazione da condurlo tutte le sere ad ubriacarsi e ridursi in quello stato.


Oscar provo una fitta al cuore,sapeva qual'era il motivo,sapeva di essere stata lei la causa di tanta disperazione.

-Poi ho capito....la sera che André é stato preso a botte dai nostri compagni che credevano fosse una tua spia.

-Ah ah ah...


Alain butto la testa indietro.

-..una spia..ah ah ah, non potevano certo immaginare che fosse innamorato cotto di te!!
-Anche io stentai a crederci quando quella stessa sera gli sentii surrurrare:"Oscar non ti sposare" aveva gli occhi inondati di lacrime. Restai sbalordito!!
-Come poteva amare una donna tanto gelida e impenetrabile che aveva votato la sua vita alla carriera militare, certo, giorno dopo giorno stavi dimostrando di essere un eccellente soldato, di saper maneggiare le armi meglio di qualsiasi uomo avessi mai conosciuto, il tuo coraggio, la tua determinazione, il tuo intuito ci hanno ben presto portato ad accettare che non solo eri un eccellente soldato ma soprattutto un ineguagliabile comandante.
-Meritavi tutta la nostra ammirazione. Iniziavo a comprendere un po la devozione che André provava per te, ma da qui ad amarti in quel modo tanto da rischiare piu volte la vita per te e averci giá rimesso un occhio mi sembrava ancora inconcepibile.
-Lo rimproverai pure, una sera, menre facevamo il turno di notte insieme, gli dissi:" quella é una donna da ammirare non da amare, si finisce in un mare di guai per un amore impossibile, si perde il lume della ragione e si é disposti aanche a dare la vita per lei. Non ho dubbi André per quella donna tu saresti disposto a dare anche la tua vita,non passera molto che tu le donerai anche l'unico occhio che ti é rimasto.


Altra fitta al cuore, Alain aveva dinuovo colpito nel segno, André aveva perso l'uso dell'occhio per proteggere lei, per difenderla, per salvarla. Quanto dolore gli aveva provocato.

Alain era in silenzio ora,i suoi occhi guardavano verso il basso, si mordeva il labbro, sembrava nervoso come chi é indeciso sul dire o meno qualcosa con la consapevolezza che quel qualcosa possa avere l'effetto di una rivelazione scovolgente.

Oscar e André lo fissavano cercando di capire il perche del suo stato d'animo,lo avevano visto arrabbiato come quando era convnto che Oscar avesse denunciato uno dei suoi soldati per aver venduto il fucile,addolorato e disperato dopo il suicidio di sua sorella Diane, e lo avevano visto allegro,ironico,spavaldo quando li prendeva in giro,ma mai lo avevano visto cosi nervoso e tremante.

-....Comandante....

Ora Alain aveva alzato la testa e guardava Oscar dritto negli occhi cosi intensamente da farla rabbrividire,era emozionato, quasi commoso.

-..Ho vissuto accanto a te gli ultimi avvenimenti, ti ho visto salvare il mio compagno dalla condanna sicura al plotone di esecuzione per aver venduto il suo fucile, ti ho visto rifiutarti di sparare sui rappresentanti del popolo che non volevano abbandonare la sala dell'assemblea,ti ho visto prodigarti per far liberare me e gli altri undici soldati della guardia salvandoci dalla fucilazione.

Alain diresse il suo sguardo su André, i suoi occhi erano lucidi.

André si stupi nel leggere nei suoi occhi come una richiesta perdono......perdono per ció che stava per pronunciare.

Alain torno a guardare Oscar.

-......Comandante...io....io adesso capisco perche.....perche André ti ama tanto!
-Io..uomo qualunque...io....semplice,rozzo soldato che si é permesso di fare una netta distinzione fra ammirare e amare una donna, che ha osato giudicare André per aver messo la sua vita al tuo servizio....ora...ora capisco che quel confine tra ammirazione e amore non esiste...non con te! Chi ti ammira finisce inevitabilmente per amarti!
-Ed io....io ti ammiro infinitamente Comandate!!!


Oscar era rimasta a bocca aperta, scioccata da quella rivelazione.
André era impietrito, confuso,combattuto fra l'avvicinarsi a lui,stringergli la mano e  complimentarsi per il coraggio di quell'ammssione e l'istinto violento di scagliarsi contro di lui e spaccargli la faccia.

Ma Alain continuo a parlare.

-Vedi Comandante tu non appartieni a questo mondo, il tuo coraggio ,la tua determinazione,i tuoi ideali di giustizia, di uguaglianza, il rispetto che dimostri di avere nei confronti degli esseri umani,indipendentemene dal rango a cui appartengono,la tua forza di rimanere fedele ai tuoi principi rinunciando cosi a tutti i tuoi privilegi e rinnegando la tua provenienza.
-Tutto questo,Comandante....tutto questo fa di te una persona al di sopra di tutti noi e come tale meriti di avere accanto qualcuno che sia alla tua altezza......qualcuno come André!!


-Penserete entrambi che sono impazzito, che ho perso il lume della ragione per dire cose come queste,in fondo non é da me cimentarmi in discorsi cosi profondi, e solo che......stiamo per andare la fuori e......Dio solo sa cosa ci aspetta e.........se.....insomma se.....non dovessimo rivederci.....volevo sapeste che mi sento onorato di avervi conosciuto!

Alain si rivolse ad André i cui occhi,adesso erano pieni di commozione,e disse:

-Congratulazioni amico,é difficile trovare una donna come lei e tu...te la sei meritata!

Poi si giró verso Oscar,si inginocchió davanti a lei, le prese la mano e la sfioró lievemente con le labbra.

Si alzo, fece il saluto militare e si diresse verso la porta lasciando i due amici con il cuore gonfio di emozione e i gli occhi pieni di lacrime.

Cos'era appena successo?Cosa aveva detto Alain? Aveva forse confessato,con giri di parole, di essere innamorato del suo comandante?
No, non poteva essere,pensava Oscar incredula, quell'uomo, quel soldato che fin dal primo momento non aveva fatto altro che sfidarla,portarla al limite, costringendola a dover dimostrare ogni giorno di essere degna della sua carica.
L'aveva schiaffeggiata,sfdata a duello,detestata,perché incapace di apprezzare i sentimenti che il suo caro amico André provava per lei.
E ora? Cosa aveva detto?
Si giró verso André, per interpretare i suoi pensieri,un pó timorosa per come avrebbe potuto reagire il suo compagno a quella rivelazione,ma si sorprese nel leggere sul suo viso un'espressione fiera, di orgoglio.Si, era orgoglioso di lei e del fatto che finalmente il suo migliore amico,che tanto lo aveva criticato e ammonito per quell'amore devoto e icondizionato, si fosse reso conto di quello che lui aveva sempre saputo,Oscar,la "sua"Oscar, apparteneva ad un altro mondo,era al di sopra di tutti loro,le parole di Alain non potevano essere piú veritiere.
Certo, anche André era sbalordito,stentava a riconoscere il suo piu caro amico,sempre pronto a scherzare su tutto, schietto, esplicito, a volte anche troppo, in quell'uomo capace di provare sentimenti cosi profondi e soprattutto capace di esternarli,con tanta dolcezza e umiltá.

Entrambi si chiedevano..chi era quell'uomo e che fine aveva fatto Alain?

-..Ah Comandante.....

Disse Alain prima di uscire arruffandosi i capelli col suo solito gesto:

-..Se quel damerino ,che ti sei scelta come compagno, non dovesse dimostrarsi all'altezza delle tu aspettative o deluderti in qualche modo, non esitare a venire da me,saró ben felice di mostrarti cos'é un vero uomo, se intendi che voglio dire!! Ah ah ah..

E se ne ando.

Oscar e André si guardarono perplessi per qualche secondo, ecco dov'era finito,dopo una parentesi che aveva mostrato la parte piu nascosta e sensibile di se,era tornato ad essere l'Alain di sempre.
Il loro caro Alain!

L'espessione sui loro visi si rasserenó,le loro labbra iniziarono ad aprirsi per ricevere un sorriso,sempre di piú,sempre di piú fino a quando scoppiarono in una fragorosa risata.
-Ah ah ah ah!!

Alain era arrivato a meta del corridoio quando sentí le risa dei suoi amici, chiuse gli occhi accenno un mezzo sorriso e disse:

-Buona fortuna ragazzi!


Fine
  
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