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Autore: nick_green    25/05/2013    2 recensioni
-Dal capitolo 7-
Certo il buio era stato d'aiuto, perchè aveva permesso loro di fare ciò che entrambi desideravano senza alcun imbarazzo o la paura che potesse essere respinto dall'altro. Erano stati semplicemente due sconosciuti che avevano dato sfogo ad un istinto.
Due che sebbene sapessero chi fosse l'altro, decisero di non fiatare, di non farsi riconoscere; lui non aveva detto il suo nome e lei se ne era andata lasciandolo lì da solo, come ad evitare che quella cosa andasse oltre e che avrebbe potuto far scappare un qualche suono riconoscibile da uno dei due all'altro.
Ma entrambi sapevano la verità ed entrambi erano grati all'altro della concessione avuta.
Avevano bisogno l'uno dell'altro, ma ancora non erano pronti ad ammetterlo.
Genere: Drammatico, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Liam Payne, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-Prologo-
Non siamo noi a scrivere la nostra vita. Noi siamo solo pedine nelle mani del destino; esso ci guida, ci regala attimi di gioia e di dolore, contribuendo a costruire ciò che siamo. 
Noi siamo il risultato delle nostre esperienze.
 
Due ragazzi, due vite completamente diverse, due rette che corrono parallele destinate però, un giorno, a incontrarsi..o meglio, scontrarsi.
Lei è Jen, una bellissima ragazza di 2o anni; "Una bella moretta", come commentava spesso la sua migliore amica Sophie. Capelli lunghi e bruni, occhi azzurri da far invidia alle acque azzurre del Pacifico; fisico formoso al punto giusto, non certo come quello fin troppo asciutto delle modelle da copertina, ma non per questo si era mai sentita a disagio con il suo fisico. Di certo non era una di quelle ragazze complessate che vivevano cercando di essere sempre più magre, solo per piacere ai ragazzi. Sapeva molto bene che esistevano cose più serie che cercare di essere sempre più perfetta per motivi pressocchè futili e in fin dei conti, il cibo faceva parte della sua vita.. della sua passione.. 
E' cresciuta fin troppo in fretta Jen, ed è in cerca di un pò di felicità che le manca da troppo ormai. Ha un carattere forte, invidiabile. Non piange da tanto Jen, ed è consapevole che non lo farà più. "Lei non ha un cuore.. si sente vuota" si ripete spesso.
 
Lui, Liam James Payne, bello come il sole, dolce come pochi ragazzi sanno esserlo. E' uno dei 5 cantanti della boyband anglo-irlandese, conosciuta anche come One Direction. Ormai ha raggiunto anche lui i 20 anni e ora, dopo 3 anni di continui successi ,sono stati premiati con 3 mesi di meritato riposo. Soprattutto lui cercava riposo, ora, dopo la rottura con Danielle. Cercava un pò di pace per sè stesso e non voleva sentire parlare di ragazze per un bel pò di tempo, come ripeteva all'amico Styles che insisteva affinchè voltasse pagina e uscisse anche solo "per divertirsi una notte". Ma Liam non era come uno di quei ragazzi in cerca di quel genere di divertimento. Lui aspettava qualcuno di speciale, capace di farlo innamorare per davvero. Aveva intenzione di aspettare, Liam, sicuro che avrebbe dovuto aspettare un bel pò di tempo prima di riuscire a trovare questa persona tanto speciale.

Capitolo 1-

Continuava a battere forte sulle finestre da circa 30 minuti mentre io ero seduta sul letto di quella stanza di Hotel, intenta ad osservare goccia dopo goccia quella pioggia che sembrava non voler cessare. 
Era come se il cielo rispecchiasse quello che provavo.. dentro di me, infatti, sentivo di voler piangere da un momento all'altro, ma sapevo che se la prima lacrima fosse scesa, allora avrei scatenato una tempesta di emozioni che sarebbe risultata difficile da controllare. 
 
Tra le mie mani avevo una tazza fumante di tè che avevo ordinato come colazione, assieme a dei biscotti. Nonostante l'avessi bevuta tutta e nonostante fosse davvero bollente, quella tazza di tè caldo non riuscì a riscaldarmi davvero. Sentivo un grande gelo dentro di me da ormai cinque anni, e niente e nessuno era mai riuscito ad eliminare quell'orribile sensazione che ormai mi logorava da fin troppo tempo.
Quando ormai smise di piovere, presi la borsa a tracolla che avevo preparato per quel viaggio quasi giunto a termine. Lasciai la camera e, una volta pagato il conto della notte trascorsa lì, raggiunsi l'auto e partii verso la mia destinazione. Erano ormai cinque anni che facevo lo stesso viaggio da Londra sino a quella piccola città inglese in cui crebbi, Warwick, ma che avevo abbandonato all'età di 15 anni per costruirmi una nuova vita lontano dai vecchi ricordi che quel luogo faceva raffiorare in me e che però mi distruggevano giorno dopo giorno. 
Raggiunsi la mia meta, spesi il motore ed affondai la schiena nel sedile dell'auto come per prendere coraggio e cercare di non far prendere il sopravvento alle mie emozioni. Sentivo un groppo in gola e gli occhi pizzicare.. solo una volta l'anno mi succedeva, cioè ogni volta che andavo a fare quella visita.
Raccolsi tutte le mie forze e scesi dall'auto, raccogliendo un mazzo di fiori freschi comprati poco prima, raggiungendo così la mia destinazione..
"..ciao mamma."
 
Dopo più di due ore trascorse a parlare con lei raccontandole ciò che ultimamente era cambiato nella mia vita e come andava giorno dopo giorno, sentii che era il momento di andare. Lui era arrivato, sapevo che mi guardava da lontano in silenzio, un silenzio che durava da tanto e che non aveva intenzione di interrompere. Non aveva mai tentato di riallacciare i rapporti, nè chiamava per sapere come stessi nè scriveva. Da quando ero partita per la grande Londra non l'avevo più rivisto, solo qualche rapida e fugace occhiata una volta l'anno quando venivo a trovare la mamma.
 
POV LIAM.
 
Erano le 23 del 31 maggio, saremmo atterrati per l'una a Heathrow.
Solo due ore e poi sarebbe finita. Tre mesi senza concerti o promozioni in giro per il mondo, ma non senza musica: quella non mi avrebbe mai abbandonato. Non l'avrebbe mai fatto, non come invece aveva fatto Danielle. Ma basta pensare a lei. Era finita e dovevo farmene una ragione. 
Due ore; due ore e saremmo atterrati a Londra dove avrei trascorso qualche giorno lì per poi decidere dove andare in vacanza. Ero seduto accanto al finestrino del nostro jet privato che ci aveva accompagnati in giro per il mondo per il nostro tour mondiale. Mi ero appena svegliato dopo qualche ora di sano riposo. Accanto a me c'era Niall che ancora dormiva..era sereno, sembrava un bambino. Zayn e Louis seduti avanti, intenti anche loro a riposare per il troppo lavoro; Harry era seduto nella fila di fianco a Niall, credo ascoltasse della musica, dato il volume troppo alto che raggiungeva le mie orecchie dandomi fastidio, causa del mio risveglio improvviso. Aveva interrotto il mio sogno..oramai erano giorni che sognavo sempre la stessa cosa: correvo, non sapevo dove ma correvo veloce finchè una sagoma interrompeva la mia corsa. A quel punto il sogno si interrompeva bruscamente ed io mi svegliavo.
Ormai sveglio continuavo a pensare alle due ore che mancavano all'arrivo. Solo due ore e poi: riposo, solo sano riposo e divertimento. Tre mesi per me stesso. 
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-Buongiorno Jen, come stai oggi? Bene, mettiti al lavoro che ci sarebbe da preparare quella FAMOSA- marcò bene l'aggettivo-  torta per quella gente altrettanto FAMOSA-rimarcò nuovamente- che già avresti dovuto finire ma che invece è solo a metà dell'opera!- mi trillò nelle orecchie con la sua "soave " voce la mia amica, nonchè socia in affari, Sophie. Gestivamo una pasticceria; io mi occupavo della parte culinaria, lei invece di quella amministrativa. 
Era stata la prima persona che conobbi appena arrivata qui a Londra cinque anni fa; frequentammo la stessa scuola, finchè non decidemmo di metterci in affari e aprire così una piccola pasticceria. Eravamo giovani e piene di sogni. 
"follia pura" ricordo che continuavo a pensare al momento della sua proposta. Lei certo aveva una famiglia alle spalle su cui contare, mentre io no.. .
Invece eccoci qui a 20 anni e con una bella e importante pasticceria di Londra da gestire e con un appartamento al centro di Londra che condividevamo, fin troppo grande per due persone.
 
-Ciao anche a te Sophie, si sto bene e mi fa piacere che tu abbia sentito la mia mancanza in queste 20 ore di assenza. Ti ricordo che mi occupo io della parte pratica, quindi so perfettamente quanto manca al completamento dell'opera.- le dissi con fare annoiato e come al solito mi diressi in cucina.
Lei stava per seguirmi quando sentii la porta d'ingresso aprirsi e un cortese "buongiorno"; tutto questo mi faceva pensare che fosse arrivata una cliente e così la mia cara amica non mi avrebbe raggiunta subito per ribattere al mio solito tono acido.
 
-Sempre acida, Jen?- ridacchiò arrivando in cucina posando le mani sui fianchi con finto fare aggressivo
-Si, sempre. Dopotutto mi conosci, e acida è il mio secondo nome.- ammiccai 
-Naaah, la tua è sola apparenza. So benissimo che dietro quella maschera che ti ostini a portare tutti i giorni si nasconde una tenera e dolce ragazza, in cerca di quel qualcosa che la faccia stare finalmente bene con se stessa e con il mondo intero e secondo me quel ...- 
interrompendola, continuai io canzonandola, ripetendo ciò che era solita ripetermi 
-..quel qualcosa sarà un qualcuno che presto piomberà nella mia vita che mi farà perdere la testa che mi sposerà, e avremo tanti figli e vivremo sempre felici e contenti. Sophie, smettila di ripetere sempre le stesse cose e soprattutto: smettila di fantasticare!- la rimproverai infastidita, gettando sulla tavola la ciotola piena di panna che avevo tra le mani.
-Jen non sto fantasticando. E' quello che spero ti accada presto, te lo meriti amica - mi si avvicinò abbracciandomi ma, visto che non ero per niente un tipo da "abbracci", la scostai da me.
-Và alla cassa ora, che qui devo finire il GRANDIOSO lavoro per quelle altrettanto GRANDIOSE superstar!- sottolineai con tono ironico 
Da quando il mio aiutante, Mike, mi aveva abbandonato da sola alle prese con centinaia di dolci da preparare al giorno, il lavoro ovviamente si era triplicato per una sola persona, e in quei giorni così frenetici, non vedevo l'ora di trovare qualcuno che mi aiutasse.
-Va bene va bene, ho capito - sbuffando, la mia amica tornò al suo posto.
Istintivamente sorrisi tra me, pensando che Sophie era davvero una grande amica, visto che sopportava una come me, dal carattere per niente facile.
 
Così tornai anche io al mio lavoro. Dovevo assolutamente completare quella GRANDIOSA "opera" , visto che a breve sarebbero venuti a prendere l'ordine. A quanto capii quella stessa sera ci sarebbe stata una grande festa di bentornati per quella famosa band anglo-irlandese del momento. Come si chiamava? "One way..One director.."
-Ecco!- ebbi all'improvviso un'illuminazione -ONE DIRECTION- trillai, congratulandomi mentalmente con me stessa.
Completato il capolavoro di ben 4 piani di pandispagna ricoperi da pasta di zucchero che richiamavano i colori della bandiera britannica e irlandese, passai alle decorazioni, applicandoci i simboli tipici dei due Paesi e aggiungendo i nomi dei 5 membri, ricopiandoli da un block notes sul quale erano stati appuntati da Sophie quando ricevette l'ordinazioni settimane prima.
Eravamo state praticamente pregate di occuparci di quell'ordine così importante, visto che solitamente per una cosa del genere avrebbero dovuto prenotare almeno un mese prima.
 
-Finito!- esultai quasi, vedendo l'opera compiuta,finalmente. Era stato davvero un lavoraccio, mettendo in conto anche il fatto che ci avevo lavorato da sola. Ora ero esausta e non potevo far altro che pensare a quanto mi servisse un aiutante. Mi ripresi poi, ripensando a quanto ci avevano offerto per svolgere questo importantissimo lavoro.
La riposi in frigo cautamente e raggiunsi la sala principale, dove Sophie si dava da fare con la clientela.
 
-Che ne dici di darmi una mano, socia!- fece con fare di rimprovero vedendomi comparire sulla porta 
-Dico che ho appena terminato quella benedetta torta e sono esausta.. mi prendo una pausa. Ci si vede- dissi, uscendo dal locale lasciando la poverina da sola con tutte quelle persone. A dire il vero mi dispiaceva lasciarla così, ma ero davvero distrutta in quel momento e avevo bisogno di un pò di tempo per me. 
Cominciai a passeggiare per le strade di Londra, abbandonando la mia testa ai miei pensieri che non tardarono ad invadere la mia mente.
 
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Ciao a tutti! 
Sono tornata con una nuova FF che mi frullava in testa già da tempo :) 
E' qualcosa di nuovo rispetto alla precedente e anche un pò più introspettiva.
Spero che possa piacervi/appassionarvi/intrigarvi. Insomma fatemi sapere che ne dite, ok? Aspetto vostre notizie, a presto! 
Se vi va di aggiungermi su Twitter, questo è il mio account. Ricambio volentieri! :)
Su Fb invece mi trovate in pagina, Moments
-rob


Ciaoo Payneee :3

  
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