Anime & Manga > Fairy Tail
Segui la storia  |       
Autore: Lily_nee    25/05/2013    2 recensioni
Cosa accadrebbe se a Fairy Tail si presentasse una dragon slayer che afferma di conoscere Natsu e Igneel da quando era bambina? Cosa accadrebbe se quest'ultima fosse in grado di avvertire ancora la presenza dei draghi i quali l'avrebbero messa al corrente di un'imminente catastrofe? Un'avventura intrisa di magia, misteri e sentimenti profondi vedrà protagonisti i figli dei draghi.
Genere: Avventura, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Gajil Redfox, Natsu, Nuovo personaggio, Wendy
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Capitolo Quattordicesimo.

 
 
 

 Aprendo la porta della Goccia, Marina la dragon slayer dell’Oceano e Maya la sua piccola Exceed, si ritrovarono in una stanza dalle pareti azzurro mare.
 
 
“Sento qualcosa di stra....AAAAAAH!” – gridò la ragazza mentre iniziava a precipitare  nel vuoto.
 
Continuava a cadere senza fermarsi, assieme alla sua gattina.
 
“Dove stiamo andando? Non riesco a volare” – Maya era in preda al panico.
 
“Chiudi gli occhi.” – la rassicurò Marina, che dopo un primo momento di ansia, era già tornata nel suo normale status di tranquillità.
 
Mentre piombava verso il nulla la dragon slayer riusciva a sentire l’aria farsi sempre più fresca e profumata...Una fragranza che conosceva sin troppo bene.
 
“Stiamo per finire nel mare Maya, ti fornirò immediatamente il necessario per respirare!” – disse con calma, mentre si concentrava e congiungeva le mani creando un incantesimo.
 
 
Bolla d’ossigeno!” – una cristallina sfera d’ossigeno si depositò dolcemente sul capo della piccola gattina dal pelo blu e bianco, così morbido che ricordava il mare e lo spumeggiare delle onde che si infrangono a riva e subito dopo tornano indietro.
 
La Exceed le sorrise in segno di ringraziamento.
 
“Come è maturata! Dopo aver visto gli anelli dell’ossigeno che abbiamo utilizzato per sopravvivere alla prova di sua madre Ortinbras, ha immediatamente riprodotto la tecnica” – pensò Maya, mentre la ragazza creava una bolla anche per lei.
 
Continuarono a precipitare per poco, circa un minuto o due; dopodiché, come predetto dalla dragon slayer, toccarono suolo, o meglio mare.
 
Erano immerse in un meraviglioso oceano pulito e limpido quasi quanto gli occhi  della ragazza, la quale chiudendo gli occhi si godé quell’acqua meravigliosa.
Essere immersa in quel mare le ricordava i lunghi bagni che faceva assieme alla madre: era accogliente, rinfrescante, familiare.
Si sentiva una sola cosa con l’ambiente che la circondava, stava per assuefarsi quando un spostamento d’acqua improvviso ed innaturale la ridestò. Qualcuno che conosceva?
 
Attraverso la Maris Communicatio, parlò alla sua micetta:
 
“Non hai visto nulla, Maya?” – chiese.
La Exceed fece cenno di no con la testa.
 
“Bene, allora nuotiamo e cerchiamo la via d’uscita, rimani sempre vicino a me! Ricorda: l’oceano è il posto più bello e pericoloso del mondo a volte.” – avvertì la ragazza.
 
 
Si mossero alla ricerca di un varco, un’uscita, che fosse simile a quella da cui erano entrate. Attorno a loro non c’era nulla, a parte l’acqua s’intende.
 
Di nuovo qualcosa sferzò l’acqua ad una velocità inaudita, ma stavolta Marina era pronta:

Tecnica del drago dell’Oceano: schiuma inseguitrice!” – candida spuma di mare uscì dalle sue mani e si attaccò alla coda dell’essere che era passato.
 
Maya si adagiò sulla schiena della dragon slayer, ed insieme attaccate alla schiuma, presero velocità inseguendo la creatura, che non accennava a fermarsi o decelerare.
La ragazza si stava stancando: quella velocità, con tutta la sfera d’ossigeno a proteggerla, le stava impedendo di respirare; e se aveva problemi lei, che era la dragon slayer dell’Oceano, figurarsi la sua povera micetta dal pelo blu-bianco!
 
“Benissimo, è ora di metter fine a questa pagliacciata!” – pensò.
 
Tecnica segreta del drago dell’Oceano: abissi del silenzio!” – gridò da dentro la sfera e innumerevoli fiotti d’acqua di un blu scurissimo partirono dal suo corpo ad una velocità pari a quella dell’essere che le stava trainando.
 
In pochi momenti  quell’insulso inseguimento sarebbe finito! E così fu:  l’acqua degli abissi ingabbiò l’essere e lo fermò.
 
Marina e Maya, dopo qualche istante, arrivarono e scoprirono che la creatura altro non era che un mostro marino.
La corporatura simile a quella di una donna-pesce, la pelle ricoperta di squame azzurro-verdi, gli occhi gialli.
 
“Sono Marina la dragon slayer dell’Oceano,figlia di Ortinbras, tu chi sei?” – domandò la ragazza.
 
“Colei che dovrai sconfiggere per attraversare quella porta!” – rispose la creatura indicando una luce sul fondo dell’oceano in cui si trovavano.
 
 
“Perché puoi usare la Maris Communicatio?” – la ragazza era perplessa: in teoria solo lei e sua madre avrebbero potuto utilizzarla.
 
“Non sono affari tuoi! Fai troppe domande!” – rispose l’essere allontandosi.
 
Immediatamente Marina lo inseguì, raccomandando prima a Maya di non muoversi da lì.
 
Ruggito del drago dell’Oceano!” – la dragon slayer attaccò.
 
Il mostro si voltò e per tutta risposta inghiottì l’acqua con la quale Marina voleva attaccarlo.
 
“Strano di nuovo...” pensò la ragazza: solo il drago dell’Oceano poteva bere l’acqua dei suoi attacchi.
 
“Chi sei in realtà?! Dov’è mia madre?” – gridò verso la donna-pesce la dragon slayer.
 
Al suono dell’ultima parola, il mostro si portò le mani alla testa: pareva disperato!
Ed in realtà un dolore lo assaliva, una sofferenza provocata da qualcosa, o meglio qualcuno, che combatteva per prevalere su di lui.
 
“Non ora mia cara...” – sussurrò in preda agli spasmi.
 
“Non ora cosa?!” – di rimando Marina .
 
“Non parlavo con te sciocca ragazzina! Combatti!” – le gridò attaccandola con una pugno d’acqua che la colpì in pieno stomaco.
 
“Se è così che la pensi, benissimo! Non mi tirerò indietro!”.
 
Lo scontro iniziò.
 
Lo scontro?
 
No, sembrava più una danza! Le due avversarie si rincorrevano nell’acqua senza sprecare un solo movimento. Con una grazia inaudita.
L’una sembrava conoscere alla perfezione i tempi di reazione e gli attacchi dell’altra.
La dragon slayer si sentiva come nei combattimenti con sua madre da piccola: tutto era troppo familiare.
 
Onda del drago dell’Oceano!” – Marina lanciò un attacco, un pugno d’acqua che sollevava una grandiosa onda.
 
“Spuma!” – la donna-pesce bloccò l’attacco con un uniforme muro di schiuma.
 
Al dissiparsi di quella, si ritrovarono con i volti a pochi centimetri l’uno dall’altro.
I due enormi occhi gialli della creatura, non lasciarono dubbi alla dragon slayer.
 
“Madre!” – le soffiò in faccia.
 
Ancora quella parola, ancora dolorose fitte alla testa e al cuore per il mostro che si piegò in due.
 
“M-Marin...” – sussurrò in preda alla sofferenza.
 
 
“Madre, madre, sono io, sono Marina tua figlia!”- la dragon slayer insisteva: adesso aveva la certezza che dentro quel mostro ci fosse sua madre.
 
Le lacrime iniziarono a rigarle il viso, ma continuò a chiamare concitata il suo drago.
Si avvicinò ancor di più alla donna-pesce cingendola attorno alle spalle.
 
E quella fu la mossa giusta: un’incantevole luce le avvolse, gli occhi della creatura si addolcirono e il cuore parlò:

“Abbiamo poco tempo, figlia cara! Il mio cuore è intrappolato all’interno di questo involucro! Non devi uccidere il mostro, o il mio cuore smetterebbe di battere ed il mondo sarebbe perduto. Nessuno dei tuoi amici deve commettere questo errore.
Dovete aprire la porta estraendo il nostro cuore, ma non posso dirti com...” – la luce si spense Marina venne colpita duramente e scaraventata via.
La creatura aveva ripreso il sopravvento sul cuore di sua madre!
Il cuore, esatto!
 
Adesso lo sentiva chiaramente battere da quell’orribile mostro.
 
“Lascia mia madre in pace! Liberala!” – gridò mentre stava preparando un attacco potentissimo.
 
Stava per scagliarlo, quando le parole di Ortinbras le tornarono alla mente:
 
“Il mio cuore è intrappolato all’interno di questo involucro! Non devi uccidere il mostro, o il mio cuore smetterebbe di battere..” – si bloccò, esitò.
 
Come poteva estrarre il cuore senza infligger danno al mostro?!
 
 
“.....Ti aiuterà!” –  udì una risoluta voce femminile in lontananza: si stava avvicinando.
 
“Chi sei?!” – chiese alla ragazza che le si parò dinnanzi.
 
Respirava senza nessuna protezione in acqua.
 

 
 

*Lily_nee*


Buonaseraa! Domando scusa per aver aggiornato così tardi ma questa
scuola non  mi lascia un minuto libero! E mi ritrovo con qualche ora disponibile solo il sabato grrrr >.<
 
Beh, direi che la trama ha subito una bella svolta con le parole della
madre di Marina!
 
Mancano 4 battaglie, al grande scontro finale!

Alla prossima, un bacio <3

  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Fairy Tail / Vai alla pagina dell'autore: Lily_nee