Fanfic su artisti musicali > Justin Bieber
Segui la storia  |       
Autore: Laysidel Dekie    26/05/2013    0 recensioni
DAL DIARIO DI UN'AUTOLESIONISTA... (Storia non adatta ai cuori deboli)
Sadie odiava la sua vita, odiava quel mondo che la distruggeva in continuazione.
Odiava le sue braccia piene di tagli. Lui era la sua forza/distruzione.
--
"E poi hai detto che mi vuoi. Adesso. E che lo vuoi fare con me"
Deglutisco. In pratica ieri gli ho detto tutto quello che penso di lui da mesi? Oh, bene.
Continua a giocare con i miei capelli, io fisso le sue labbra morbide che si schiudono piano.
"Non dovresti giocare con me, sai?"
Dice, minaccioso, dolce e terribilmente sexy allo stesso tempo.
Mi accarezza una guancia e mi fissa quasi a scusarsi per quello che sta per fare.
Genere: Drammatico, Erotico, Poesia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Justin Bieber
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Dal diario di un'autolesionista. [Prologo - Skyscraper]



Sadie Randolph. 
Due parole su un foglio bianco che per me sono state una rovina. 
Odio questo dannatissimo nome.
E' una maschera, un'etichetta che mi costringe ad essere qualcos'altro, un vincolo.
La gente non capisce, mi passa accanto e non capisce che sto male. Che sto malissimo.

Per loro basta vedere un sorriso ed è sistematicamente tutto okay. Ma no! Non è così.
Ma cosa gliene frega, eh? Niente
Perché tutti pensano che esagero, che una ragazzina di soli 16 anni non dovrebbe farsi tutti questi problemi. 

E ho cercato di pensarla anch'io così, sai?
Ma niente. 
Come faccio a star calma, a non soffrire quando ogni giorno sono chiusa in quella prigione, quattro pareti celesti che sono in totale contrasto con il nero che ho dentro. La mia stanza è così, un pallido riflesso di quella che ero io, molto, molto tempo fa. 
Dove sono finita Lewis?
Non lo so neanche io. Non so più niente.
Da quando mi hai lasciata volevo dirti che sono cambiate tante cose. E' stato un'anno di inferno. 
Ricordo ancora quel messaggio, esattamente l'11 settembre dell'anno scorso. Proprio per l'anniversario della caduta delle torri gemelle a New York. Sarà un caso, ma qualcosa quel giorno era destinato a crollare. 
Per i Newyorkesi due grattacieli (skayscraper), per noi il nostro rapporto. 

Avevi ragione, tra noi non ci sarebbe mai potuto essere qualcosa in più dell'amicizia.
Saremmo rimasti per sempre intrappolati in quella via dimezzo tra quel più e quel meno. 
Ricordo quel messaggio, mi dicesti esattamente quelle parole...

"Ciao Sadie, è da un pò che ci penso ed è meglio se tra noi finisce qui. Io non ho mai provato niente per te... mi sembra inutile che ti illudi, non ti seccare. - Lewis"

Non ho mai provato niente per te?!

Ti rendi conto di cosa possono significare delle parole del genere nella vita di una lunatica sedicenne?
Che poi magari fosse solo questo... "l'adolescenza". No, non è così Lewis, solo che non te l'ho mai detto. 
E' buffo. Tu, quello che credevo fossi il mio migliore amico, non ti sei mai accorto di quello che mi succedeva dentro.

Solo che non era facile parlarne. Mi vergognavo, ecco tutto.
Ora che ho dato al mio diario il tuo nome, voglio raccontarti tutto
Mi ficcherò due dita in gola e vomiterò l'anima.

Sai quando mi dicevi "Ehi, perché hai gli occhi gonfi?" e io rispondevo "Non è niente, è l'allergia". Mentivo.
Mentivo proprio come facevi tu riguardo ai tuoi sentimenti. 
In realtà piangevo cinque volte al giorno. Se non di più. La verità è che avevo persino smesso di asciugarmi gli occhi, tanto non appena smettevo ricominciavo a piangere. 

Mio padre se ne è andato Lewis.
Mia sorella non appena ha fatto diciotto anni, proprio quest'anno, è scappata anche lei con Jhon. 
Mia zia Claire, l'unica con cui mi sfogavo (ultima parente che mi era rimasta) è morta di cancro due mesi fa. 
Mia madre non ha fatto che urlare e urlare per giorni, settimane, mesi. 

Sembrava pazza. 
Buttava tutto per terra, faceva schizzare schegge di vetro ovunque. 
E poi piangeva. E faceva ancora più male.
Mio padre ha preso le valigie e se ne è andato. Ha detto che andava a stare da Valery, "Lei si che mi capisce! Non tu, sei pazza, capito? Pazza? Ti farò rinchiudere in un manicomio!", aveva detto.

Sentivo le urla ancora nelle orecchie, mentre tentavo inutilmente di soffocarle col cuscino...

"E a Sadie, a lei non ci pensi eh?"
"Charlotte è stata la più intelligente, è scappata da quest'inferno con Jhon! Tua figlia è tua, tienitela tu!"
"Sei un mostro!"
[...]


Avevano continuato così per ore prima che quella porta si chiudesse per sempre.
E io cosa facevo?
Lewis io ho iniziato a tagliarmi! 

A sminuzzare il mio corpo in tante parti, a distruggermi. A consumare quei resti di un'adolescenza perduta troppo in fretta...

Non ho più amici Lewis. 

Sto tutto il giorno chiusa in casa, non ce la faccio ad andare avanti. 
E sai che faccio?
Scrivo. Mi taglio. Scrivo. E poi c'è lui, la mia nuova ragione di vita... 

Justin Bieber nelle orecchie, è l'unico che riesce a calmarmi. 

Sentire la sua voce che mi culla, mi dice piccola, sei bellissima, amore mio... tutto il resto perde valore.
Tutto il resto è solo rumore. 

Lui è la mia forza, la mia ragione di vita.



_________________________________________________________________________________________

Ciao a tutte quante:3
Spero che come inizio non sia stato troppo lungo e che non vi abbia annoiato!
Ci ho messo tutta me stessa anche perché oggi mi sento molto ispirata lol
Benebenebene!

RECENSITEMI! Voglio sentire il vostro parere. 
E' la prima volta che scrivo una storia quindi voglio sapere
se per voi devo continuarla oppure no!
#NonsopiùcosadirehotropposonnoD:#

ps: inviatemi anche le vostre domande o suggerimenti, rispondo a tutti!
pps: qualcuno sa come si mette l'immagine nel testo?


- D.
 

  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Justin Bieber / Vai alla pagina dell'autore: Laysidel Dekie