Sakura aveva passato i primi anni della sua giovane vita sotto il vischio.
Impaziente, come una principessa della favole si tesseva i capelli, si appiattiva il vestito sottile, cinguettava dolci melodie, rimirava la sua vita che si srotolava come un tappeto ai suoi piedi.
In attesa del suo principe azzurro.
Del suo principe dagli occhi d’ebano.
Se ne stava lì, appollaiata come pettirosso ad attendere la primavera (come gatto meticoloso ad aspettare la sua preda).
Aspettava, sotto il vischio dalle bacche albine.
Ma non sapeva fare altro che ridere.
Ma non sapeva fare altro che piangere.
Ma non sapeva fare altro che aspettare.
Da quella notte( dove, ancora una volta, non aveva fatto niente) il vischio era appassito, privo di linfa dolce, solo arbusto dove bruciare rabbia e disperazione, cenere di una fenice chiamata Amore che non sarebbe più rinata.
E Sakura (la principessa) aspettava sotto il vischio morto( come se fosse un trono, come se fosse un patibolo) il principe delle tenebre( Sasuke-kun) che non sarebbe più tornato a salvarla dal drago che infestava la vita delle ragazze mediocri e problematiche, a concederle un lieto fine.
Il tempo dei sogni è finito.
Il vischio è morto.
Nota1= 197 parole. Prima Sasu/Saku scritta di getto, avrei voluto inserirla nella raccolta Naruto Flower, sul mio account Mikoto, ma dopo accurate ricerche mi sono accorta…che il vischio non è un fiore=_= sono proprio messa male.
Nota2= Il vischio(mistletoe in inglese), come sapete, è l’arbusto natalizio ma anche degli innamorati( cm me!!*_*) che dovrebbe portare fortuna e amore….sperem!!!!
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Grazie per la vostra attenzione,
Lala