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Autore: Clawdia    26/05/2013    5 recensioni
Cosa sarebbe successo se Santana avesse fatto coming out al secondo anno di High School? Cosa sarebbe cambiato se lei e Brittany fossero state solo migliori amiche per tutto il tempo passato a scuola? Cosa succederebbe se l'unica vera paura di Santana fosse l'Amore? Questa è la storia di Santana e Brittany 7 anni dopo essersi diplomate e di tutto quello che è successo nel mezzo e che succederà in seguito. L'amore può lasciare su una persona cicatrici profonde, e questo Santana Lopez lo sa bene!
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash, FemSlash | Personaggi: Altri, Brittany Pierce, Kurt Hummel, Quinn Fabray, Santana Lopez | Coppie: Brittany/Santana
Note: Lime, What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate
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- Questa storia fa parte della serie 'Insegnami a...'
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Oh si. Il tempo scorreva rapido. I giorni si susseguivano veloci.
Eravamo trascinati da quella folle settimana, assorbiti dallo scorrere dei secondi che ci travolgeva senza lasciar alcuno scampo. Fu così che senza nemmeno accorgermene mi ritrovai a fissare una spessa vetrina trasparente contenente decine di costosissimi anelli.
«San...San? Sei con noi?»
«Mm?»«Buongiorno bellezza! Mi spieghi che stai facendo?»
Sbattei le palpebre velocemente scollandomi la mano dalla mia guancia e tentando di apparire il più sveglia possibile. Ero finita in un altro mondo a fissare tutti quei diamanti, ero completamente disconnessa.
«Guardavo...questi.»
«Son bellissimi, ma lo sai che siamo qua per un altro motivo vero?»
Puck arrivò da dietro dando una pacca sulle spalle ad un Matt eccessivamente nervoso e lo strinse a se sino a soffocarlo. 
«Già! Siamo qua per prendere le fedi del nostro sposino preferito!»
«Ho dei pessimi testimoni...» lasciò correre lui liberandosi dalla stretta e dandomi un colpo alla spalla per svegliarmi del tutto. 
«Come ti permetti? Hai il meglio del meglio!»
Puck gongiò il patto orgoglioso di se stesso e io lo affiancai veloce.
«Il meglio del meglio?» ripeté lui ironico.
«La ragazza più desiderata di New York e lo scapolo d'oro di Los Angeles.»
«E com'è che io vedo solo un ex puttanella che fa la stronzetta innamorata e un ex teppistello travestito da giornalista arrapato?»
«MATT!» lo gridammo all'unisolo. E così calarono le nostre braccia senza dargli la possibilità di difendersi. Beccò quei due pugni in pieno!
«Dimenticavo...anche maneschi e bulli!»
«Non è che tu sia proprio lo sposo perfetto eh...»
«Ah no San? Io son il principe azzurro!»
Risi. Veramente di gusto, reggendomi alla spalla del mio amico ormai senza cresta.
«Si certo! E io sono Biancaneve!»
Una latina paragonata a quella amata icona Disney faceva veramente ridere. Le nostre pelli non sarebbero potute essere più differenti, per il colore si intende.
«A Biancaneve però piacevano gli uccell...»«NOAH MA SEI UN IDIOTA!»
«Ahahahah batti pugno fratello!»
Li vidi scambarsi un colpo soddisfatto davanti a me come ai vecchi tempi, come se fossero ancora due studentelli. Patetici.
«Siete rivoltanti! Me ne vado...» feci per andarmene ma subito le calde mani del mio migliore amico mi trattennero e sentì il suo petto combaciare con la mia schiena. Avvertì un odore di buono un dopobarba molto costoso e poi le sue labbra sfiorarono il mio orecchio.
«Tu non ti muovi. Ho bisogno di te!»
Già, ne avevamo già parlato. Io e Puck dovevamo accompagnarlo a ritirare le fedi e dato che era riuscito a prepararle in tempo di record non ci potevamo aspettare certo che la consegna fosse puntuale. L'orafo era sparito da almeno mezz'ora dietro al bancone, e di lui non c'era proprio alcuna traccia.
«Si, ma se quel vecchio non si muove giuro che ti lascio davvero...»
«Non lo farai invece!»«Hai Noah!»
«Si, ma non è te.»
Ok, lo ammetto. Quando mi faceva quegli occhi da cane bastonato misti alle sue movenze sexy non riuscivo proprio a resistergli. Mi strinsi a lui teneramente ma non durò a lungo, finalmente infatti quel bavoso e simpatico vecchietti sbucò dalla porta sul retro con in mano due fedi perfettamente rifinite.
«Ecco qua!» 
Matt mi lasciò tremante e si lanciò letteralmente verso il bancone con gli occhi fissi su quei due piccoli cerchi d'oro. Erano veramente stupendi. Allungai la mano per sfiorarli ma Puck mi fermò, non era il mio turno quello. 
«Sono meravigliosi...io, grazie!»«Grazie? Mi ha pagato per fare questo lavoro.»
«Si ma sono...cavolo!»
Matt era totalmente preda delle sue emozioni. Vidi addirittura i suoi occhi cominciare a farsi lucidi, il petto ad abbassarsi e sollevarsi sempre più velocemente. Stava andando nel panico più totale. Mi avvicinai, cercando la sua mano sotto il bancone in modo  che nessuno oltre Noah potessi vedersi e subito i suoi occhi azzurri si posarono sui miei. 
«Son perfetti.»
«Già. Li prendiamo?»
Sorrisi e così Puck. L'uomo ci fece una veloce e frettolosa ricevuta, il mio amico mise un po' di contante sul tavolo e riponendoli dentro una scatolina li presi e riposi in borsetta accuratamente. Io avrei dovuto portare i due anelli all'altare, sarei stata io a consegnarli poi al mio migliore amico. Era tutto così...surreale.
 
---
 
«Io sto per sposarmi. Cazzo! Ve ne rendete conto?» disse Matt sollevando la sua birra e guardandoci interrogativamente attraverso il tavolino ormai ben delineato da quelle bottiglie vuote. Avevamo deciso di prenderci una serata tra noi, qualcosa di intimo prima che il nostro amico si legasse definitivamente a un altra persona.
«La mia ombra si sposa! Dios Matt, non puoi fuggire?» chiesi un po' alticcia e posandogli una mano sul ginocchio divertita.
«Sai ci ho pensato...»«NOOOOOO! Non puoi amico...»
«Già idiota...come hai potuto pensare di lasciar la tua paziente sull'altare!»
Mi tappai la bocca maliziosamente. 
«Scusa promessa sposa...»
Lui rise, ma vidi la sua mano ben pronta a punirmi.
«Ci ho pensato vi dico! Questo è un grande passo, non è una cosa da cui si ritorna o almeno io vedo quest'unione come unica ed eterna. Non si ammettono seconde possibilità!»
Io e Noah ci guardammo, da quando Matt era tanto religioso? Non ricordavo di averlo mai visto tanto credente come in quel momento in cui tentava di spiegarci la sacralità del matrimonio. Che idiota!
«So che la figlia del diavolo e l'ex aiutante di Satana non possano capirmi...»
«BUUUUUU!» gridammo noi lanciandogli i tappi dell'ennesime bottiglie.
«...ma questo è quello che sento. Tanta paura. Una fottuta paura! Vorrei scappare, vorrei correre via e percorrere la strada più semplice. Dimenticare che sto per legarmi per il resto della mia vita a una sola persona, a una sola donna...»
«Fallo allora! Mandy mi è sempre stata simpatica...ma sai bene che ti preferisco da single!»
Gli feci l'occhiolino sempre più interessata, dopotutto non stavo scherzando. Forse colpa dell'alcool, forse semplicemente di quella serata. Non volevo lasciare il mio migliore amico.
«Non posso. Perché quando sento di voler fuggire, mi ricordo il volto della persona che sto per sposare. Il suo nome viene scandito nella mia mente e...non posso far altro che desiderare ardentemente che quel momento arrivi!»
«Oh...abbiamo un poeta tra noi!»
Risi. Puck era sempre il migliore!
«Si, prendetemi in giro voi due...» disse sorseggiando l'ultimo goccio di quella birra «Intanto sappiamo tutti come andrà a finire!»
«Come andrà a finire cosa?»
«Per voi!»
Lo guardai incuriosita cercando di tratteneremi.
«E come dovrebbe finire?»
«Tu ti ritroverai avvinghiato a Quinn nel guardaroba senza nemmeno accorgertene! E tu...» mi indicò con ancora la bottiglia in mano «Finirai per raggiungermi troppo presto.»
«Come fai a saperlo?» chiesi.
«Son cose che sento San! Chiamalo sesto senso!»
«COGLIONE!»
«Già...Matt questa era proprio grossa! Santana sposata...non ci crederebbe nemmeno quell'uomo laggiù...»
Che cazzo centrava poi quell'uomo? Mi voltai verso Noah interrogativa e subito lui colse quella perplessità nel mio sguardo.
«San sappiamo tutti che tu non sei fatta per le regole. Non sei una che ama esser rinchiusa in certi standard, non sei parte della massa! Senza offesa Matt...ma credi che se Mandy non fosse stata malata voi due vi sareste sposati così in fretta?»
Il mio amico ci pensò un attimo prima di rispondere, forse ponderando attentamente le parole da usare.
 «Probabilmente no. Ma credo che l'avrei sposata comunque un giorno all'altro. Sento che è quella giusta, quella che mi può completare.»
Già, con Matt avevamo parlato di Mandy così tante volte.
Era arrivata dal nulla, come una semplice ragazzina di passaggio, una con cui passare qualche nottata bollente e niente più. Ma poi si era andati oltre il sesso, avevano cominciato a parlare, gli appuntamenti si erano fatti più seri ed era arrivato perfino a presentarcela, a presentarla a me. Quando l'avevo vista entrare in quel bar avevo capito che non se ne sarebbe andata così presto dalle nostre vite. Io e Matt eravamo legati, eravamo quasi parte della stessa persona, in un rapporto che nessuno dei due sapeva definire.
Non era amore, non lo era mai stato. Non era attrazione, anche se entrambi ci riconoscevamo oggettivamente molto fascinosi. Non era amicizia, perché quello che avevamo superava ogni divario ed era differente dagli altri legami con la nostra cerchia.
Eravamo come fratelli, come legati da un filo indelebile che mai nessuno avrebbe potuto spezzare e ora...quel matrimonio. L'arrivo di Mandy. Sembrava che il nostro equilibrio si sarebbe rotto presto ma Brittany avrebbe bilanciato ancora tutto. Stavamo crescendo, stavamo cominciando ad entrare in quella parte della vita dove il bisogno di una persona al nostro fianco era grande...sapevamo che prima o poi sarebbe successo, ma forse nessuno di noi la pensava in quel modo.
Quando i nostri occhi si incrociarono, quando i suoi iridi chiari trovarono spazio nell'oscurità dei miei capì che non avevo nulla di cui preoccuparmi. Capì che aveva pensato le stesse cose, che aveva considerato tutto e deciso di non rovinare nulla. Che mi sarebbe sempre rimasto al mio fianco e che ero stata scelta come testimone proprio per sancire legalmente uno dei rapporti più importanti della sua vità. Così, alzando in alto la mia birra mi limitai a far scivolar fuori quelle parole dalla mia bocca.
«Al matrimonio del migliore amico che io abbia mai potuto desiderare.»
Matt alzò la bottiglia nello stesso momento e un attimo prima che anche Noah facesse scontrare la sua lo sentimmo ridere divertito.
«E all'addio al celibato straordinario che ci aspetta domani!»
Si, l'ultimo giorno prima del matrimonio...

Angolo dell'Autrice
Capitolo abbastanza corto ma ho già pronto il seguito che portei postare addirittura stanotte! Il titolo ha poco e nulla a che fare con il contenuto questa volta, semplicemente ho ascoltato questo capolavoro dei Coldplay per tutto il tempo che ho passato a scriverlo e quindi ho ritenuto di doverli omaggiare in qualche modo :D Direi che ci siamo, ormai siamo arrivati <3 Fatemi sapere che ne pensate e tenetevi pronti, l'addio al celibato sta arrivando!
  
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