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Autore: Pretty_Liar    26/05/2013    8 recensioni
Mamma:"Dove sei??"
Harry:"All'aereoporto..."
Mamma:"Perché??.."
Harry:"........"
Mamma:"Perché?? Harry..!!?!"
Harry:"Lei ha detto che sarebbe tornata..."
Mamma:"Harry, lei è morta due anni fa...."
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Mamma:"Dove sei??"

 

Harry:"All'aeroporto..."
Mamma:"Perché??.."
Harry:"........"
Mamma:"Perché?? Harry..!!?!"
Harry:"Lei ha detto che sarebbe tornata..."
Mamma:"Harry, lei è morta due anni fa...."
A 5 anni
B:"Harry guarda.... Le stelle!!! Ne voglio una!!"
H:"....."
B:"Harry sto parlando con te! La mamma dice che è maleducazione non rispondere alle persone che ti parlano!" 
H:"......"
B:"Mamma ma perché non parla... Lo odio!"
...........
Bella corse nella sua stanza... Odiava le persone che non parlavano. Per lei il mondo era parola. L'acqua era parola. I respiri erano parole. Bella parlava in ogni occasione. Chiunque amava la sua voce. Era una voce abbastanza armoniosa per una bambina di 5 anni: non era stridula, ne fastidiosa come quelle delle sue amiche. La voce di Bella era pace, serenità.... Per Bella parlare significava tutto:"Con le parole posso dire ciò che provo. Come mi sento e ciò che voglio" diceva a tutti. Per Bella comunicare non significava, però, usare per forza le parole. Per Bella anche i sorrisi, i sospiri, un movimento della testa o una camminata incerta significava esprimere ciò che si provava... Ma con Harry... Harry non parlava, non sorrideva, non sospirava e soprattutto non giocava. Stava sempre da solo... Bella ricordava ancora il giorno che la mamma decise di adottarlo... Allora aveva solo 3 anni...
*Flashback*
Mamma:"Beeella..... Scendi.. Io e papà dobbiamo parlarti!"
Bella scese di corsa le scale... Era curiosa... Si sentiva tanto come Pandora, la protagonista di quella storia che tutte le sere il papà le raccontava. Tutti le dicevano che era eccessivamente curiosa e che doveva cambiare perché altrimenti avrebbe fatto la fine di Pandora... Ma lei non badava ai commenti della gente perché era troppo impegnata a correre nel parco, facendo ondeggiare i suoi capelli castani, che poi tanto castani non erano.... I suoi capelli erano strani: al sole assumevano sfumature bionde e le punte erano rossicce... 
Finalmente, dopo essere caduta un paio di volte per la fretta di raggiungere il salotto, Bella arrivò dai suoi genitori, si arrampicò sul divano verde e, dopo essersi sistemata i lunghi capelli, si mise in posizione d'ascolto, con le gambe incrociate e i gomiti sulle ginocchia.
M:"Tesoro domani arriverà un fratellino.... Si chiama Harry..."
P:"Ha 3 anni, come te... Vedi lui è solo e ha bisogno di una famiglia perché...."
B:"Papá per me va benissimo... Così potrò giocare con lui con le bambole!!!"
I genitori sospirarono sollevati.
Il giorno dopo Bella si svegliò presto e preparò la stanza al NUOVO fratellino... 
B:"A che ora arriva mamma... Io voglio giocare con lui!!! Mammaaaa..."
Erano passate tre ore e Bella continuava a domandare alla mamma sempre la stessa cosa... Si sa, i bambini sono ripetitivi.... Ma con Bella non si ci poteva arrabbiare. I suoi occhi neri erano troppo dolci per essere riempiti dalle lacrime.
M:"Bella sta..."
Il campanello finalmente suonò e la bambina si precipitò alla porta e, con modi poco garbati, spalancò la porta. Harry era un bambino abbastanza carino per Bella: aveva gli occhi verdi e capelli ricci castani ed era molto alto per la sua età. Ma qualcosa non andava in lui .... Non sorrideva e gli angoli della sua bocca erano rivolti verso il basso. Gli occhi non brillavano per la gioia. Era delusa,ma cercò in tutti i modi di sorridere... Lei non si lasciava intristire così facilmente. Tese la sua manina rosa verso il bambino di fronte.
B:"Ciao, io sono Isabella ma chiamami Bella perché... Tutti quelli che mi conoscono mi chiamano Bella."
Harry, in risposta, alzò le spalle e la spinse di lato. Salì le scale e si chiuse in camera.
Da quel giorno Bella cercò in tutti i modi di essere gentile con il "fratello"....
*Fine Flashback*   
A 6 anni
B:"Harryyy,svegliati,è il primo giorno di scuola.... Faremo tardi se non ti muovi!!!"
Harry si rigirò nel letto e si rimise a dormire. Odiava la voce della sorella. Era come una radio che non smetteva mai di gracchiare! Era troppo allegra per lui ed Harry odiava la gioia. Quindi odiava lei, Isabella. Lei era la felicità personificata. Lui la odiava perché lei aveva tutto... Perché lei sorrideva sempre anche quando le cose andavano male... L'odiava perché era buona anche con lui,che era sempre scorbutico e triste. Insomma, odiava tutto di lei: dai suoi lungi capelli, alle sue scarpette rosse.
B:"Mamma,Harry non si sveglia! Lo fa apposta, vuole farmi un dispetto! Sa che voglio andare a scuola e quindi mi vuole far fare tardi così tutti rideranno di me...."
La sentì piangere e finalmente si sentì soddisfatto.... Se lui soffriva anche gli altri dovevano stare male.
M:"Harry, dai, scendi.... Dovete andare a scuola!"
La mamma di Isabella era sempre dolce con lui.... Non poteva di certo dirle di no.... Si alzò controvoglia e, dopo essersi vestito, scese a fare colazione. Isabella era lì. Era più bella che mai: i capelli le ricadevano sulle spalle,dolcemente,arrivando all'altezza delle ginocchia; indossava le scarpe rosse e il grembiule viola con una spilla a fiore sul petto. Era seduta sullo sgabello, con le gambe che penzolavano, mentre la mamma cercava di aggiustarle i capelli. Era di nuovo allegra e sembrava che non avesse pianto. Le guance erano rosse per l'eccitazione e continuava a sfregarsi le mani per il nervosismo. Fu quel giorno che Harry si rese conto di amarla... Voleva abbracciarla e darle tanti baci sulle guance rosse, voleva pettinarle i capelli,come faceva la madre, e stringere le sue manine piccolissime. Ma fu solo un attimo, perché poi scosse la testa e mise nuovamente il broncio.
B:"Harry non puoi venire così a scuola. Mamma guarda come è vestito... Farà una brutta figura!"
M:"Bella lascialo! Avanti andiamo...."
Finalmente uscirono di casa ed entrarono nella macchina. Per tutto il viaggio Bella non fece altro che parlare ed Harry non poté fare a meno di osservare le piccole ma dolci labbra della bambina che si muovevano ininterrottamente.
M:"Bella io vi lascio qui. State sempre vicini tu ed Harry... Capito?!"
B:"Siisisiiii. Ciao mamma!"
La Campanella suonò.... Il primo giorno di scuola era iniziato. Bella fece subito amicizia con tutti i compagni di classe: le bambine facevano a gara per pettinarle i capelli e i bambini facevano la fila per presentarsi. Tutti volevano sedersi vicino a lei... Bella era felice. Per Harry, invece, quello fu il giorno più brutto della sua vita. Troppa felicità.... E, soprattutto, era geloso. Geloso di tutti quei bambini che, nonostante conoscessero Bella da poche ore, già potevano toccarle i capelli e stringerle le mani mentre lui, che la conosceva da ben tre anni, non poteva neanche sfiorarla.
A 13 anni
B:"Harry devi fare la tesina,lo vuoi capire si o no? Abbiamo l'esame tra una settimana e tu non hai scritto neanche il titolo!!!"
Erano passati sette anni... Bella era cresciuta ed anche Harry, ma le cose non erano cambiate: lei sempre allegra e circondata da milioni di amici; lui sempre scontroso e solitario... Ma finalmente qualche parola la scambiava con la "sorella", anche se erano solo scorbutiche e velenose.... Ma a Bella bastavano.
H:"Vattene. Faccio quello che mi pare. Non ti sopporto più. Sono 10 anni che parli in continuazione... Sembri una radio, una radio fastidiosa e inutile! SPEGNITI!"
L'aveva ferita... Di nuovo. Gli occhi neri e profondi della ragazza si riempirono di lacrime e il sorriso sparì dal suo bel viso.... Si, Harry l'amava ancora, anche se non lo ammetteva a se stesso.
B:"Harry vaffanculo!"
La ragazza prese un cuscino e, dopo averglielo tirato in piena faccia, uscì fuori da quella stanza correndo.
 A 18 anni
X:"signorina Isabella Eyre lei è diplomata."
Un applauso si levò dalla folla. Ce l'aveva fatta. Si era diplomata. Il giorno del diploma era arrivato. Ora era maggiorenne e soprattutto aveva finito la scuola: questo significava niente più compiti.
X:"Harry Eyre/Styles.... Lei si è diplomato...."
Quella voce interruppe i  pensieri della ragazza. Subito fissò il "fratello"... Era cresciuto, ormai era un ragazzo, un ragazzo meraviglioso. Nessuno applaudì, nessuno lo voleva bene.... In fondo, lui non era accettato come la "sorella". 
B:"Bravo Harry.... Ce l'abbiamo fatta!!"
Urlò Bella... E tutti iniziarono ad applaudire per seguire quella ragazza così ingenua e così dolce. La odiava, Harry. Ancora una volta lei si era messa in mezzo. Scese dalla piattaforma e, dopo aver rivolto uno sguardo carico d'odio alla "sorella", salì nella sua amata macchina nera e sfrecciò verso casa.
Qualche ora dopo...
B:"Harryyyy!!!!! Mi hai lasciata a piedi ti rendi conto?!!!!??!!"
Bella entrò senza bussare nella stanza del "fratello" e lo colpì con un cuscino per farlo svegliare. Harry si alzò di scatto, la prese per un polso e la sbattè violentemente contro il muro. Leggeva negli occhi della "sorella" il terrore, ma poco gli importava: finalmente era riuscito a toccarla. Il cuore cominciò a battergli forte,spingendo contro la cassa toracica. 
H:"Voglio baciarti Isabella...."
Ancora non usava il suo diminutivo. Amava tutto di lei, soprattutto il suo nome. Non voleva accorciarlo.
B:"Che hai detto Harry?!!??!"
Ma lui non la ascoltò e, senza pensarci due volte, poggiò delicatamente le labbra su quelle della "sorella".... Il bacio,da un leggero sfioramento di labbra,si trasformò in una lotta,per sentirsi ognuno parte dell'altro. Bella portò le braccia intorno al collo di Harry e lui,le sue intorno alla stretta vita della ragazza. Era felice, finalmente.
H:"Ti amo..."
B:'Ti amo anche io..."
Un anno dopo... 19 anni
H:"Amore svegliati... Devi andare a prendere la mamma all'aeroporto..."
Harry si mise sopra di lei e la baciò per farla svegliare.
Le cose erano cambiate in un anno.... Stavano insieme ed Harry aveva stretto molte amicizie. Non era più antipatico e parlava sempre, quasi quanto sua"sorella", orami la SUA fidanzata.
B:"Harry.... Mi ami?"
H:"Che domande fai!? Certo che ti amo!"
B: "Anche io.... Voglio che tu sappia che non ti lascerò mai.... Tornerò sempre da te.... Come un aereo ritorna sempre all'aeroporto dopo un lungo viaggio!"
H:"Ti amo Isabella...."
E subito le diede un bacio per nascondere le lacrime che scendevano sul suo viso e che presto, fecero parte di quel bacio.
B:"Harry vado a prendere la mamma!!"
H:"A dopo tesoro..."
Le stampò un bacio sulle labbra,prima che lei scendesse.... Ma se avesse saputo che quello fosse stato l'ultimo, non si sarebbe staccato più da quelle labbra.
GIORNALE... NOTIZIE DEL GIORNO
"Una ragazza di 19 anni muore in un incidente d'auto... Il guidatore era ubriaco e non ha visto la ragazza attraversare la strada che portava all'entrata dell'aeroporto"
 
Due anni dopo... A 21 anni
Il telefono di Harry suonava incessantemente così,dopo l'ennesimo squillo, il ragazzo decise di rispondere...
Mamma:"Dove sei??"
Harry:"All'aeroporto..."
Mamma:"Perché??.."
Harry:"........"
Mamma:"Perché?? Harry..!!?!"
Harry:"Lei ha detto che sarebbe tornata..."
Mamma:"Harry, lei è morta due anni fa...."
Le lacrime rigarono il volto del ragazzo.... 
Harry si recò ogni giorno all'aeroporto,per aspettare la SUA Isabella. Si sedeva sulla panchina e, ogni volta che un aereo atterrava, lui scrutava tra la folla sperando di vedere il sorriso della ragazza e i suoi lunghi capelli.... Harry era di nuovo scontroso... Harry non parlava più,di nuovo... Harry non aveva più amici,di nuovo....
*Flashback*
(Giorno del diploma)
B:"Harry.... Guarda le stelle....."
H:"Ne vuoi una Isabella?"
B:"Si Harry...."
H:"Se mi dai un bacio,ti prometto che domani te ne comprerò una!"
Bella sorrise e sfiorò le labbra del ragazzo che catturò le sue in un bacio intenso...
B:"Avevi detto uno... Ahahahahahah!!"
H:"Tu sei la mia stella Isabella... Ti amo!"
*Fine Flashback*
Testo di Anna Maria Visone 
26-05-2013

 


Mamma:"Dove sei??"

Harry:"All'aeroporto..."

Mamma:"Perché??.."

Harry:"........"

Mamma:"Perché?? Harry..!!?!"

Harry:"Lei ha detto che sarebbe tornata..."

Mamma:"Harry, lei è morta due anni fa...."

 

A 5 anni

B:"Harry guarda.... Le stelle!!! Ne voglio una!!"

H:"....."

B:"Harry sto parlando con te! La mamma dice che è maleducazione non rispondere alle persone che ti parlano!" 

H:"......"

B:"Mamma ma perché non parla... Lo odio!"

Bella corse nella sua stanza.

Odiava le persone che non parlavano. Per lei il mondo era parola. L'acqua era parola. I respiri erano parole.

Bella parlava in ogni occasione. Chiunque amava la sua voce. Era una voce abbastanza armoniosa per una bambina di 5 anni: non era stridula, ne fastidiosa come quelle delle sue amiche. La voce di Bella era pace, serenità.

Per Bella parlare significava tutto:"Con le parole posso dire ciò che provo. Come mi sento e ciò che voglio" diceva a tutti.

Per Bella comunicare non significava, però, usare per forza le parole. Per Bella anche i sorrisi, i sospiri, un movimento della testa o una camminata incerta significava esprimere ciò che si provava.

Ma con Harry...

Harry non parlava, non sorrideva, non sospirava e soprattutto non giocava. Stava sempre da solo.

Bella ricordava ancora il giorno che la mamma decise di adottarlo.

Allora aveva solo 3 anni...


*Flashback*

Mamma:"Beeella..... Scendi.. Io e papà dobbiamo parlarti!"

Bella scese di corsa le scale.Era curiosa. Si sentiva tanto come Pandora, la protagonista di quella storia che tutte le sere il papà le raccontava. Tutti le dicevano che era eccessivamente curiosa e che doveva cambiare perché altrimenti avrebbe fatto la fine di Pandora.Ma lei non badava ai commenti della gente perché era troppo impegnata a correre nel parco, facendo ondeggiare i suoi capelli castani, che poi tanto castani non erano.I suoi capelli erano strani: al sole assumevano sfumature bionde e le punte erano rossicce.

Finalmente, dopo essere caduta un paio di volte per la fretta di raggiungere il salotto, Bella arrivò dai suoi genitori, si arrampicò sul divano verde e, dopo essersi sistemata i lunghi capelli, si mise in posizione d'ascolto, con le gambe incrociate e i gomiti sulle ginocchia.

M:"Tesoro domani arriverà un fratellino. Si chiama Harry..."

P:"Ha 3 anni, come te... Vedi lui è solo e ha bisogno di una famiglia perché...."

B:"Papá per me va benissimo... Così potrò giocare con lui con le bambole!!!"

I genitori sospirarono sollevati.

Il giorno dopo Bella si svegliò presto e preparò la stanza al NUOVO fratellino.

B:"A che ora arriva mamma... Io voglio giocare con lui!!! Mammaaaa..."

Erano passate tre ore e Bella continuava a domandare alla mamma sempre la stessa cosa. Si sa, i bambini sono ripetitivi. Ma con Bella non si ci poteva arrabbiare. I suoi occhi neri erano troppo dolci per essere riempiti dalle lacrime.

M:"Bella sta..."I

l campanello finalmente suonò e la bambina si precipitò alla porta e, con modi poco garbati, spalancò la porta.

Harry era un bambino abbastanza carino per Bella: aveva gli occhi verdi e capelli ricci castani ed era molto alto per la sua età. Ma qualcosa non andava in lui. Non sorrideva e gli angoli della sua bocca erano rivolti verso il basso. Gli occhi non brillavano per la gioia. Era delusa,ma cercò in tutti i modi di sorridere... Lei non si lasciava intristire così facilmente. Tese la sua manina rosa verso il bambino di fronte.

B:"Ciao, io sono Isabella ma chiamami Bella perché... Tutti quelli che mi conoscono mi chiamano Bella."

Harry, in risposta, alzò le spalle e la spinse di lato. Salì le scale e si chiuse in camera.Da quel giorno Bella cercò in tutti i modi di essere gentile con il "fratello"....

*Fine Flashback*   

 

A 6 anni

B:"Harryyy,svegliati,è il primo giorno di scuola.... Faremo tardi se non ti muovi!!!"

Harry si rigirò nel letto e si rimise a dormire. Odiava la voce della sorella. Era come una radio che non smetteva mai di gracchiare! Era troppo allegra per lui ed Harry odiava la gioia. Quindi odiava lei, Isabella. Lei era la felicità personificata. Lui la odiava perché lei aveva tutto... Perché lei sorrideva sempre anche quando le cose andavano male... L'odiava perché era buona anche con lui,che era sempre scorbutico e triste. Insomma, odiava tutto di lei: dai suoi lungi capelli, alle sue scarpette rosse.

B:"Mamma,Harry non si sveglia! Lo fa apposta, vuole farmi un dispetto! Sa che voglio andare a scuola e quindi mi vuole far fare tardi così tutti rideranno di me...."

La sentì piangere e finalmente si sentì soddisfatto. Se lui soffriva anche gli altri dovevano stare male.

M:"Harry, dai, scendi.... Dovete andare a scuola!"

La mamma di Isabella era sempre dolce con lui.... Non poteva di certo dirle di no.

Si alzò controvoglia e, dopo essersi vestito, scese a fare colazione. Isabella era lì. Era più bella che mai: i capelli le ricadevano sulle spalle,dolcemente,arrivando all'altezza delle ginocchia; indossava le scarpe rosse e il grembiule viola con una spilla a fiore sul petto. Era seduta sullo sgabello, con le gambe che penzolavano, mentre la mamma cercava di aggiustarle i capelli. Era di nuovo allegra e sembrava che non avesse pianto. Le guance erano rosse per l'eccitazione e continuava a sfregarsi le mani per il nervosismo. Fu quel giorno che Harry si rese conto di amarla... Voleva abbracciarla e darle tanti baci sulle guance rosse, voleva pettinarle i capelli,come faceva la madre, e stringere le sue manine piccolissime. Ma fu solo un attimo, perché poi scosse la testa e mise nuovamente il broncio.

B:"Harry non puoi venire così a scuola. Mamma guarda come è vestito... Farà una brutta figura!"

M:"Bella lascialo! Avanti andiamo...."

Finalmente uscirono di casa ed entrarono nella macchina. Per tutto il viaggio Bella non fece altro che parlare ed Harry non poté fare a meno di osservare le piccole ma dolci labbra della bambina che si muovevano ininterrottamente.

M:"Bella io vi lascio qui. State sempre vicini tu ed Harry... Capito?!"

B:"Siisisiiii. Ciao mamma!"

La Campanella suonò.

Il primo giorno di scuola era iniziato. Bella fece subito amicizia con tutti i compagni di classe: le bambine facevano a gara per pettinarle i capelli e i bambini facevano la fila per presentarsi. Tutti volevano sedersi vicino a lei. Bella era felice.

Per Harry, invece, quello fu il giorno più brutto della sua vita.

Troppa felicità. E, soprattutto, era geloso. Geloso di tutti quei bambini che, nonostante conoscessero Bella da poche ore, già potevano toccarle i capelli e stringerle le mani mentre lui, che la conosceva da ben tre anni, non poteva neanche sfiorarla.

 

A 13 anni

B:"Harry devi fare la tesina,lo vuoi capire si o no? Abbiamo l'esame tra una settimana e tu non hai scritto neanche il titolo!!!"

Erano passati sette anni... Bella era cresciuta ed anche Harry, ma le cose non erano cambiate: lei sempre allegra e circondata da milioni di amici; lui sempre scontroso e solitario. Ma finalmente qualche parola la scambiava con la "sorella", anche se erano solo scorbutiche e velenose. Ma a Bella bastavano.

H:"Vattene. Faccio quello che mi pare. Non ti sopporto più. Sono 10 anni che parli in continuazione. Sembri una radio, una radio fastidiosa e inutile! SPEGNITI!"

L'aveva ferita... Di nuovo. Gli occhi neri e profondi della ragazza si riempirono di lacrime e il sorriso sparì dal suo bel viso. Si, Harry l'amava ancora, anche se non lo ammetteva a se stesso.

B:"Harry vaffanculo!"

La ragazza prese un cuscino e, dopo averglielo tirato in piena faccia, uscì fuori da quella stanza correndo.

 

A 18 anni

X:"signorina Isabella Eyre lei è diplomata."

Un applauso si levò dalla folla. Ce l'aveva fatta. Si era diplomata. Il giorno del diploma era arrivato. Ora era maggiorenne e soprattutto aveva finito la scuola: questo significava niente più compiti.

X:"Harry Eyre/Styles.... Lei si è diplomato...."

Quella voce interruppe i  pensieri della ragazza.

Subito fissò il "fratello".

Era cresciuto, ormai era un ragazzo, un ragazzo meraviglioso. Nessuno applaudì, nessuno lo voleva bene. In fondo, lui non era accettato come la "sorella". 

B:"Bravo Harry. Ce l'abbiamo fatta!!"

Urlò Bella. E tutti iniziarono ad applaudire per seguire quella ragazza così ingenua e così dolce.

La odiava, Harry.

Ancora una volta lei si era messa in mezzo.

Scese dalla piattaforma e, dopo aver rivolto uno sguardo carico d'odio alla "sorella", salì nella sua amata macchina nera e sfrecciò verso casa.

Qualche ora dopo

 B:"Harryyyy!!!!! Mi hai lasciata a piedi ti rendi conto?!!!!??!!"

Bella entrò senza bussare nella stanza del "fratello" e lo colpì con un cuscino per farlo svegliare.

Harry si alzò di scatto, la prese per un polso e la sbattè violentemente contro il muro.

Leggeva negli occhi della "sorella" il terrore, ma poco gli importava: finalmente era riuscito a toccarla.

Il cuore cominciò a battergli forte,spingendo contro la cassa toracica. 

H:"Voglio baciarti Isabella."

Ancora non usava il suo diminutivo.

Amava tutto di lei, soprattutto il suo nome. Non voleva accorciarlo.

B:"Che hai detto Harry?!!??!"

Ma lui non la ascoltò e, senza pensarci due volte, poggiò delicatamente le labbra su quelle della "sorella".

Il bacio,da un leggero sfioramento di labbra,si trasformò in una lotta,per sentirsi ognuno parte dell'altro. Bella portò le braccia intorno al collo di Harry e lui,le sue intorno alla stretta vita della ragazza. Era felice, finalmente.

H:"Ti amo..."

B:'Ti amo anche io..."

 

Un anno dopo... 19 anni

H:"Amore svegliati... Devi andare a prendere la mamma all'aeroporto..."

Harry si mise sopra di lei e la baciò per farla svegliare.

Le cose erano cambiate in un anno.

Stavano insieme ed Harry aveva stretto molte amicizie. Non era più antipatico e parlava sempre, quasi quanto sua"sorella", orami la SUA fidanzata.

B:"Harry.... Mi ami?"

H:"Che domande fai!? Certo che ti amo!"

B: "Anche io.... Voglio che tu sappia che non ti lascerò mai. Tornerò sempre da te. Come un aereo ritorna sempre all'aeroporto dopo un lungo viaggio!"

H:"Ti amo Isabella"

E subito le diede un bacio per nascondere le lacrime che scendevano sul suo viso e che presto, fecero parte di quel bacio.

 

B:"Harry vado a prendere la mamma!!"

H:"A dopo tesoro"

Le stampò un bacio sulle labbra,prima che lei scendesse. Ma se avesse saputo che quello fosse stato l'ultimo, non si sarebbe staccato più da quelle labbra.

 

GIORNALE..NOTIZIE DEL GIORNO"Una ragazza di 19 anni muore in un incidente d'auto.Il guidatore era ubriaco e non ha visto la ragazza attraversare la strada che portava all'entrata dell'aeroporto" 

 

Due anni dopo... A 21 anni

Il telefono di Harry suonava incessantemente così,dopo l'ennesimo squillo, il ragazzo decise di rispondere.

Mamma:"Dove sei??"

Harry:"All'aeroporto..."

Mamma:"Perché??.."

Harry:"........"

Mamma:"Perché?? Harry..!!?!"

Harry:"Lei ha detto che sarebbe tornata..."

Mamma:"Harry, lei è morta due anni fa...."

Le lacrime rigarono il volto del ragazzo.

Harry si recò ogni giorno all'aeroporto,per aspettare la SUA Isabella. Si sedeva sulla panchina e, ogni volta che un aereo atterrava, lui scrutava tra la folla sperando di vedere il sorriso della ragazza e i suoi lunghi capelli.

Harry era di nuovo scontroso.

Harry non parlava più,di nuovo.

Harry non aveva più amici,di nuovo.

 

*Flashback*(Giorno del diploma)

B:"Harry.Guarda le stelle"

H:"Ne vuoi una Isabella?"

B:"Si Harry...."

H:"Se mi dai un bacio,ti prometto che domani te ne comprerò una!"

Bella sorrise e sfiorò le labbra del ragazzo che catturò le sue in un bacio intenso.

B:"Avevi detto uno. Ahahahahahah!!"

H:"Tu sei la mia stella Isabella... Ti amo!"

*Fine Flashback*

 

  
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