26/05/2013
2 recensioni"Anya"
Il gruppo scese delle scale che sembravano infinite. Di fianco a loro sembrava tutto immerso sott’acqua: una moltitudine di colori fluttuava nel liquido ed anche dei libri, quadri e fiori. Scendevano sempre di più ed invece di sprofondare l’atmosfera si faceva sempre più chiara e luminosa. Davanti a loro compariva una porticina che faceva entrare la luce del Sole e il gruppo varcò la soglia. Riuscì sulla stessa strada di prima e di lato al quadro si trovava lo stesso cadavere di coniglio bianco. Il ritratto raffigurava una ragazza dai capelli colo carota che fissava lo spettatore ma sembrava persa e guardare da tutta altra parte. Dietro di lei compariva un grande faro.-“Anya”…non so cosa significhi e chi sia questa “Anya”-disse Dio.
Il paesaggio era tutto uguale. La scogliera, gli alberi; era completamente tutto uguale.
-Siamo arrivati, si?-chiese Mary.
-In teoria dovremmo essere arrivati…-rispose John.
Di colpo cominciò a sfavillare tutto, come un televisore che non prende il segnale. Il gruppo si spaventò e furono in poco tempo tutti ammassati addosso a Kudoh e Garry. Il paesaggio dopo aver sfavillato in modo preoccupante si modificò. Si trovavano ora davanti ad un dirupo.
-Riconosco questo posto. Ci andavo ogni anno durante la fiera.-disse Johnny.-Se la memoria non mi inganna-continuò.-Deve essere lassù.-e con l’indice indicò la cima del dirupo. Tutti si arrampicarono e raggiunsero la cima. Una ragazza dai capelli color carota fissava incantata il cielo stellato e la Luna. Ib chiese a John come si chiamasse quella ragazza.
-Si chiama River.
-Aspetta cosa? Lei è River?-disse Garry.
-Si, è lei.
Garry guardò ancora la ragazza.
-Ti sei trovato davvero una bella moglie, John.-risero.
-Se parli solo dell’aspetto si…-disse Johnny affranto.
-….River..?-disse Cautamente Aya. La ragazzina non si mosse. Mary e Madotsuki la chiamarono di nuovo ma lei non diede segni di risposta. Infine Kudoh la chiamò. La ragazzina lentamente mosse il capo verso il gruppetto e non fece nulla. Li squadrò dall’alto in basso con i suoi vispi e contemporaneamente spenti occhi color smeraldo per poi tornare a guardare il cielo.
-È difficile interagire con lei!-disse Dio.
Garry si separò dal gruppo e si avvicinò alla ragazza. Disse il suo nome in maniera calma e dolce. Lei si voltò di nuovo, lo squadrò e Garry ebbe l’impressione di aver visto un piccolo sorrisetto sul suo volto. Lui ricambiò di cuore. Lei rise ma si voltò di nuovo. Il giovane ci rimase malissimo.
-Chiusa nel suo mondo…-disse infine.
John arrivò di fianco a Garry.
-Ciao River!-disse allegramente. La ragazza si voltò, rise e rispose al saluto.
-Che guardi di bello?
-…il cielo.
-Si, ma cosa nel cielo?-chiese Garry.
-Il coniglio.
Tutti fecero una faccia perplessa ed a Ib le scoppiò anche una risatina.
-Ah, già! Il coniglio! Mi piace tanto!-disse John.
-Anche a me.
Johnny si sedette affianco a lei.
-Mi piace soprattutto la sua pancia! Ahah!-disse indicando la Luna.
River si rattristò.
-Qualcosa non va? Riguarda lei, vero?
-Dopo tutto quello che avevo fatto per te,alla fine non ti ho potuta aiutare come volevamo…perdonami.-disse lei con lo sguardo verso le stelle.
Lui le mise una mano sulla spalla e lei tremò e si scostò. Lui gliela rimise più lentamente. La consolò dicendo che purtroppo non poterono fare nulla dopo la chiusura del faro.
-Ma Anya aveva bisogno di me!
-Ma non la vedevi ogni mattina, ogni sera, ogni ora?
-Ma non l’ho potuta aiutare, John! Io la voglio aiutare!
John sospirò.
-River, ora sei con i tuoi amici. E lei non è con loro? Li puoi aiutare adesso!
Garry dedusse tutto con una velocità stroncante. “Anya…il faro??? ANYA È IL FARO???”
-Ma che ca..-si lasciò sfuggire. Si tappò la bocca con le mani.-…volo!!!
Ib rise e raggiunse l’amico prendendogli la mano in modo così potente che lo fece abbassare.
-Perché dovrebbe considerare un faro come una persona?-chiese il giovane a Kudoh avendo la bambina in braccio.
John ritornò con River mano nella mano.
-Era l’unica amica che aveva…-disse il ragazzo. Mary capì subito la sua situazione ed anche gli altri dopo di lei.
-Ora ti aiuteremo River, fidati di noi!-le porse la mano Garry. Quando River prese la mano del giovane dall’orizzonte marino il cielo si colorò di rosa, e poi di arancione, e dopo di rosso. Tutti i colori comparirono nel firmamento ed il Sole colorò di oro ogni cosa: anche l’ombra più oscura. Il mare sembrava fatto di diamanti ed anche l’acqua divenne d’oro. Un vento leggero si alzò e tutto il gruppo ebbe come un’estati: era davvero la cosa più piacevole che avevano avuto in vita loro. Il cielo sembrava un enorme arcobaleno. La mano di Garry che si trovava in quella di Ib tremò e la bambina si preoccupò un po’. Lui per risposta l’abbracciò fortissimo.
-Bene, ora chi ci manca?-chiese Madotsuki.
-Manca….oohh…-disse Mary in modo quasi impaurito.
-Oddio…-si coprì la bocca Aya.
-Che c’è?-chiese Ib.
-Erm…riguarda…lei…v-vero?-disse Kudoh.
Le bambine annuirono. Lui ispirò a denti stretti e si mise una mano sulla fronte.
-Mamma mia…-disse sottovoce.
Dio si avvicinò a Garry.
-Emh…Garry. La prossima non è proprio molto tranquilla e lo spettacolo che dovremmo vedere non è adatto a Ib.
Lei per tutta risposta strinse così tanto il collo del ragazzo che lui non riusciva a respirare.
-IO RESTO CON GARYY!!-disse lei arrabbiatissima.
-I-Ib cre-dimi! Non..è uno..spett-acolo per..bambini!
-NON IMPORTA! IO VENGO CON TE!!
Il gruppo disse infine che se lei voleva davvero venire con loro doveva sopportare qualsiasi tipo di scena. QUALSIASI. River si diresse verso un albero poco distante e da là dietro portò il ritratto di una ragazza di circa sedici anni: i suoi capelli erano di un viola molto scuro, quasi blu. Dalle spalline della maglia rosa si poteva capire che indossava un’uniforme da scolara. Dio e Madotsuki cercarono di togliere la cornice ma non ce la fecero.
-Non è mai successa prima una cosa del genere!-disse sorpresa Ib.
-Questo perché…-disse Kudoh cercando di staccare la cornice.-…è una tipa piuttosto…mh……aiuto!!
Mary e Aya arrivarono in soccorso: erano in cinque solo per staccare una cornice!
-….piuttosto….grr…
Niente da fare: la cornice non si voleva togliere. La alzarono da terra, Mary e Madotsuki la tennero alta e Dio, Aya e Kudoh facevano forza contro la tela. La cornice non si mosse di un millimetro.
-….miseriaccia!!-disse Aya ansimando.
-Aspettate, vi do una mano.-disse Garry rimettendo a terra Ib. Tutti gli altri tre aiutarono Garry. Lui mise le mani sulla cornice e gli altri dovevano tirare.
-Al mio segnale. Uno….due….tre!!
Stranamente la cornice si staccò con il minimo sforzo e per la troppa forza che il gruppo aveva messo caddero a terra tutti quanti. Ib, Mary, River e Madotsuki risero tantissimo. Tutti quanti infine entrarono nel quadro e quella volta non c’era nessun tunnel: camminavano nel pieno vuoto.
-Johnny, io ho paura!
-Anch’io River…se ci va bene,-disse sottovoce Johnny.-non ci ucciderà.
-Uccidere??-si impaurì Ib.-Non mi avete parlato di morte certa!
-Appunto volevamo lasciarti con Aya e Mary…ma ormai è fatta.
-C-chi è la prossima?-chiese tremante Garry.
-…una persona che ho tradito…-disse Kudoh a testa bassa.
-Misao.-si sentì come un sussurro di un eco. Fu così flebile che non si capì neanche chi avesse pronunciato quel nome maledetto.