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Autore: lye    11/12/2007    6 recensioni
« Ho la febbre, Granger » Si lamentò un biondo da un letto singolo nell’angolo della stanza. Era un letto semplice, come quelli di ospedale, le lenzuola di un azzurro molto chiaro e i cuscini, uno sull’altro, del semplice bianco. « Lo so, Malfoy » Borbottò una riccia che si muoveva per la stanza alla ricerca di un qualcosa di non meglio identificato.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Febbre

Febbre




« Ho la febbre, Granger »
Si lamentò un biondo da un letto singolo nell’angolo della stanza. Era un letto semplice, come quelli di ospedale, le lenzuola di un azzurro molto chiaro e i cuscini, uno sull’altro, del semplice bianco.

« Lo so, Malfoy »
Borbottò una riccia che si muoveva per la stanza alla ricerca di un qualcosa di non meglio identificato.

« Dove siamo? »
Domandò quello portando una mano sopra la propria fronte. Stava malissimo e le sue parole erano poco più che un sussurro, nessuno avrebbe visto in quel ragazzo malconcio il Principe delle Serpi.

« Non lo so, Malfoy. »
Disse l’altra avvicinandosi con in mano un termometro e porgendolo al biondo.

« Cosa ci devo fare con quello? »
Tono arrogante nonostante le pessime condizioni, mentre indicava l’oggetto che gli stava davanti.

« Bah, non saprei.. misurarti la febbre forse? »
Quasi scoppio a ridere la Grifoncina mentre il Serpeverde riprendeva momentaneamente conoscenza di sé e prendeva dalle sue mani l’oggetto.

La ragazza si sedette su una sedia accanto al letto e iniziò ad aspettare fissando l’altro che ricurvo su stesso ricambiava lo sguardo.

« Perché siamo qui? »

Sussurrò quello senza distogliere la propria attenzione da lei, quella sbuffò cedendo alla breve sfida e osservando il comodino dove era sistemato un vaso di fiori.

« Non lo so, Malfoy. »

« Perché tu sei qui? »
« Non lo so, Malfoy. »
Era la terza volta che rispondeva così. Un po’ rassegnata e anche irritata: Hermione Jane Granger odiava non sapere.
« Sei irritata »
Ed ecco lui, il ghigno made-in-malfoy fare la comparsa su quella falsa faccia da angelo. Aveva la forza di ghignare anche quando era malato, il che era tutto un dire.

« Non è vero »
Sbottò quella mentre scadevano i cinque minuti del termometro. Gli occhi dorati accesi della solita determinazione anche quando prendeva l’oggetto per controllare la temperatura.

« o invece sì che è vero.. sei un libro aperto Mezzosangue. »
Irritante, letteralmente irritante. Aveva voglia di spaccargli in faccia il vaso di fiori sul comodino, se solo non avesse avuto la febbre.. la febbre già..

« Ma tu hai solo 36 e mezzo »
Quasi gridò la riccia alzandosi di scatto dalla sedia.

« Impossibile »
Disse l’altro accasciandosi sul cuscino. Stava davvero male, il tono questa volta era serio e le parole erano il solito sussurro, quasi non avesse la forza per parlare.

Lei gli si avvicinò con lentezza, lasciando il termometro sul comodino. Si sporse lievemente verso il serpeverde.

« Così mi tenti, Mezzosangue. »
Disse quello sempre a fatica lanciando uno sguardo non troppo discreto alla generosa scollatura della mora. Indossava una leggera canotta sotto la maglietta scura da cui si poteva tranquillamente intravedere il bordo del suo reggiseno.

Sentì una mano poggiarsi sulla fronte: era fresca.

« Sei tu che hai strani pensieri, Malfarett, e scotti. »

Si andò di nuovo a sistemare sulla sedia di fianco al letto e a lui non sfuggì il leggero rossore che le colorava le guance.

« Perché siamo qui? »
Era passato circa un quarto d’ora e questa volta a parlare era la Grifondoro.

« Non lo so, Granger. »
« Perché mi sto occupando di te, furetto? »
« Sarei lieto di saperlo anch’io, in tutta sincerità.. tu mi disprezzi. »
« Anche tu »
Mise il broncio fissando altrove. Erano rinchiusi in quella stanza da un bel po’ e non sapevano assolutamente niente. Non sapevano perché, non sapevano come, nemmeno quando.

« Da quanto tempo ci troviamo in questa stanza? »
« Perché ci siamo mai entrati? »

« Non lo so »

Stavano quasi conversando civilmente. Di nuovo gli sguardi si incontrarono per poi lasciarsi, lei si alzò per l’ennesima volta e si avvicinò alla finestra. C’era una finestra?

« Malfoy, questa finestra stava già? »

« C’è una finestra? »
Continuarono così per un po’, accorgendosi di particolari insignificanti. Lui che parlava a fatica, lei che ogni tanto gli passava un panno bagnato sulla fronte, proprio come una crocerossina.

« Perché lo stai facendo? »

Domandò quello all’improvviso.

« Non lo so. »
Rispose prendendo posto sulla sedia per la.. aveva perso il conto delle volte ormai.

« Ho la febbre, Granger. »
« Lo so, Malfoy. »



Hermione Jane Granger si svegliò all’improvviso in infermeria. Non ricordava di preciso cosa fosse successo. Stava camminando per i corridoi di Hogwarts, no, stava litigando con Malfoy. Sul letto accanto Draco Lucius Malfoy aprì gli occhi. Al suo fianco, da dietro la tendina malamente tirata, riuscì a scorgere una chioma riccia. Aveva fatto un sogno strano, ma non lo ricordava.

« Non so cosa sia successo professoressa. Un bolide impazzito ha infranto la finestra del secondo piano, fortunatamente c’era il signor Malfoy se no in questo momento la signorina Granger non sarebbe qui con noi. »

Nessuno dei due convalescenti afferrò a pieno quelle parole. Da una parte il biondo aveva un braccio fasciato, con un lungo taglio sulla sua perfetta pelle, dall’altra la mora vantava solamente una slogatura del braccio destro come se avesse fatto troppa pressione su quello.

« Si sono svegliati. »
Una voce severa li destò dai propri pensieri. Quali erano, poi nemmeno lo sapevano.







Ciao a tutti! E’ la prima volta che pubblico in questa sezione e sinceramente prima di farlo ci ho pensato parecchio, la fic è scritta di getto e al primo impatto può sembrare assurda. Chiedo scusa per errori di ortografia o ripetizioni e attendo con ansia qualche piccolo commento (anche negativo va bene, nel caso la prossima volta cercherò di far meglio ). Baci, Lye.
  
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